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Cronaca

Lactalis lancia il programma “DISrACTIVE” e partnership con Insuperabili

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MILANO (ITALPRESS) – Lactalis – prima realtà del settore agroalimentare in Italia per presenza e capillarità sul territorio con i brand Galbani, Parmalat, Leerdammer, Ambrosi e Castelli – annuncia la nascita del programma DISrACTIVE e l’avvio di una partnership con Insuperabili, società sportiva fondata da Giorgio Chiellini che promuove il calcio per persone con disabilità. La collaborazione con Insuperabili mira a promuovere attivamente l’inclusione sociale, la socializzazione e l’accesso al mondo del lavoro per individui con diverse forme di disabilità in tutto il Paese attraverso lo sport. Lactalis si impegna così a sfidare la visione tradizionale della disabilità come una limitazione, riconoscendo il valore delle persone con disabilità e lavorando per favorire un’ampia inclusione e un significativo miglioramento della qualità di vita. Il nuovo programma DISrACTIVE – in linea con il nuovo Purpose “Alimentiamo il futuro” – vede Lactalis impegnata nell’educare e agire contro le condizioni di fragilità e disagio e, durante tutto il 2024, vedrà una serie di iniziative concrete su tutto il territorio italiano insieme a diversi partner tra i quali Vik School, Nutrimente, Mediatyche e Insuperabili. Insuperabili non è solo una Società sportiva. E’ un contesto inclusivo in cui gli atleti vivono esperienze che segnano la loro crescita sportiva e professionale utilizzando il calcio come strumento di socializzazione e integrazione che con il divertimento e l’allenamento può portare miglioramenti al livello di salute psico-fisica, soddisfazione personale e qualità della vita del singolo atleta. Diverse le iniziative che Lactalis sosterrà insieme ad Insuperabili, a partire dal finanziamento di 50 borse di studio volte a sostenere i costi relativi ad altrettanti atleti per un’intera stagione sportiva di 10 mesi e che includeranno il supporto di professionisti e allenatori con una formazione multidisciplinare nei diversi ambiti della psicologia e dello sport, oltre al kit di abbigliamento e le spese per le trasferte degli atleti alle partite. Gli atleti Insuperabili saranno inoltre coinvolti insieme a Lactalis in un roadshow nelle scuole
che toccherà, da marzo a giugno 2024, le città di Bergamo, Parma, Caserta e Catania, con l’obiettivo di promuovere congiuntamente attività di sensibilizzazione sui temi della disabilità, promuovendo l’inclusione, il gioco di squadra, e il fair play. Gli incontri con i 25 atleti Insuperabili in tutta Italia comprenderanno sia un’attività formativa nelle classi, sia una parte ludica nei campi sportivi Insuperabili in cui si svolgeranno tornei aperti ai ragazzi.
Davide Leonardi, presidente di Insuperabili: “La collaborazione con Lactalis per noi è molto importante perchè dal primo momento abbiamo capito di avere dei valori in comune. Il nostro obiettivo è quello di cercare di migliorare il Mondo rendendolo un posto più inclusivo e per farlo dobbiamo diventare concreti. La concretezza e la ricaduta sul territorio e sulle persone tramite i progetti che svolgeremo insieme a Lactalis è proprio quello che stavamo cercando e di cui abbiamo bisogno. Da soli possiamo iniziare un percorso, ma solo insieme possiamo andare lontano”.
Vittorio Fiore, Direttore Comunicazione di Lactalis in Italia, dichiara: “Condividiamo da sempre i bisogni delle comunità collaborando per garantire il nostro supporto. Per noi è importante, oggi, raccontare il percorso che abbiamo deciso di sviluppare con Insuperabili, che ci vedrà impegnati su tutto il territorio italiano nel sostegno di atleti con varie forme di disabilità, lavorando con loro sui temi dello sport e dell’educazione. Questa collaborazione è solo una delle declinazioni concrete del purpose “Alimentiamo il futuro” di Lactalis, annunciato nei mesi scorsi. Non si tratta solo di un proposito ma di una serie di impegni concreti di Lactalis per promuovere attivamente l’inclusione e il benessere di tutti, con particolare attenzione a coloro che si trovano in situazioni di fragilità. Con il programma “DISrACTIVE” ci poniamo l’obiettivo di contribuire ad abbattere le barriere sociali che ci separano dalle persone con disabilità, qualsiasi essa sia”.
La collaborazione tra Lactalis e Insuperabili è stata ufficialmente lanciata attraverso un video che enfatizza l’importanza del gioco di squadra e della collaborazione fra le persone. Le immagini ritraggono quattro atleti Insuperabili e quattro dipendenti di Lactalis, che in una serie di azioni di gioco su un campo da calcio, rappresentano alcuni dei valori condivisi dalle due realtà: collaborazione, semplicità, ambizione, lealtà. Accanto ad ogni protagonista, si manifestano ologrammi 3D e dinamiche visive che evidenziano le caratteristiche distintive di ciascun individuo, narrando così l’unicità e le specialità di ognuno.
Il video, ideato e prodotto da Ferrafilm, ha come obiettivo principale dimostrare come la forza derivi dall’unione e come la partnership attivata offra sostegno e impegno nei confronti di individui vulnerabili. L’intento è anche quello di educare le persone a favore dell’inclusione e di abbattere le barriere sociali ancorate a preconcetti obsoleti.
Il video è disponibile al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=WhqFGSIXYf8
-foto ufficio stampa Havas-
(ITALPRESS).

Cronaca

Juric “Per battere il Marsiglia serve la gara perfetta”

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MARSIGLIA (FRANCIA) (ITALPRESS) – “Nel calcio ci sono tante componenti, con l’Udinese c’è stato un calo di prestazione, ma ci sta: speriamo di non ripetere gli errori. Basta vedere le partite, qualcuno non le vede, ma la squadra gioca bene”. Ivan Juric e la sua Atalanta vogliono cancellare in fretta la prestazione di Udine e domani hanno l’occasione di farlo in Champions al Velodrome, contro il Marsiglia di De Zerbi, una squadra che “ha tanti talenti, sarà dura – avverte il tecnico della Dea – Roberto è bravo e loro giocano bene, sono ancora più aggressivi e agguerriti in casa, dobbiamo giocare alla perfezione se vogliamo vincere la partita. Non c’è preoccupazione di giocare al Velodrome, ma sarà un grande stimolo, sarà bello affrontarli”. E ancora a proposito del collega, “sta migliorando, è il solito Roberto a livello di gioco, a livello difensivo è diventato più aggressivo. Sta crescendo e migliorando”.

In chiave qualificazione, quello di domani “sarà un passo importante, non sarà definitivo, ma conta e sarà importante fare punti. Il presidente Percassi? Non c’è bisogno di rassicurare, siamo sempre in contatto, non c’è niente di speciale. Nella prima parte l’Atalanta ha fatto grandi partite, ma ha raccolto meno. Ora a mente fredda accetto la prestazione di Udine. Non mi piace però parlare di riscatto, lo si fa quando la situazione è molto più grave della nostra. Abbiamo giocato male, ora si va avanti”.

“Ogni partita ha la sua storia, ogni match è difficile – sono invece le parole di Mario Pasalic – A Udine non abbiamo fatto ciò che volevamo fare, abbiamo sbagliato tutti, ma siamo qui per reagire subito. L’esperienza conta molto, ma devi essere pronto mentalmente, anche all’atmosfera che ci sarà”.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Focus Banca del Fucino, la geopolitica delle valute sta cambiando volto

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ROMA (ITALPRESS) – Qualcosa di grosso si sta muovendo sui mercati finanziari internazionali. Il 2025 ha visto turbolenze senza precedenti negli ultimi decenni per quanto riguarda due asset in particolare, il dollaro e l’oro: nei primi sei mesi del 2025 la divisa Usa ha perso circa il 10% del suo valore rispetto alle maggiori valute internazionali; contemporaneamente il prezzo dell’oro ha registrato una crescita vertiginosa, rompendo ogni precedente record storico. Che sta succedendo? Diversi analisti stanno iniziando ad usare un’espressione impegnativa – dedollarizzazione – ma quanto c’è di vero? E’ questo l’oggetto del nuovo Focus dell’Ufficio Studi della Banca del Fucino, intitolato Dedollarizzazione: Mito o Realtà?
Lo studio, diviso in tre capitoli, parte considerando le mutevoli fondamenta dell’ordine dollaro-centrico, identificando nel mercato finanziario il suo principale pilastro odierno. Sono i flussi di portafoglio diretti verso l’azionario statunitense in particolare a reggere la domanda internazionale di dollari. Ma i rischi su questo fronte si stanno moltiplicando: – gli utili per azione sull’S&P500 – il maggiore indice azionario Usa – sono vicini ai massimi storici, raggiunti durante la bolla delle Dot-com di inizio 2000; – il rapporto tra capitalizzazione del mercato finanziario Usa e il Pil del Paese ha superato per la prima volta il 200%; – anche la concentrazione è ai massimi storici, con la quota delle top 10 compagnie dell’S&P500 arrivate a costituire il 39% dell’intero indice.
A questi fattori di rischio si vanno poi ad aggiungere i crescenti dubbi circa i progetti di investimento in IA delle grandi compagnie tech Usa e i loro stessi profitti, all’apparenza sempre più circolari.
Infine, le politiche controverse varate dall’amministrazione Trump hanno anch’esse contribuito ad esacerbare tensioni già presenti nella congiuntura macroeconomica statunitense. Il risultato è visibile nella fortissima crescita delle quotazioni dell’oro, e il motivo è presto detto: la capacità degli asset denominati in dollari – in primis i titoli di Stato Usa – di costituire un riparo contro il rischio è sempre più messa in dubbio. Al contempo, ben poche classi di asset sono in grado di svolgere la funzione di safe asset prima riconosciuta al dollaro. L’oro, tra queste, è la principale.
Ma la questione non riguarda solamente gli investitori privati. Sono infatti anche e soprattutto le banche centrali ad aver dato inizio, con i propri acquisti, al rally dell’oro. Gli acquisti hanno registrato una forte accelerazione a partire dal 2022, con l’invasione russa dell’Ucraina e l’imposizione di sanzioni senza precedenti nei confronti della Russia. Il legame con la weaponization del dollaro è dunque chiaro, ancora di più alla luce dei Paesi che hanno aumentato maggiormente le proprie riserve auree: Cina, Russia e Turchia, per citarne tre. Ma non spiega tutto: infatti massicci acquisti d’oro sono stati effettuati anche dalle banche centrali di molti paesi alleati degli USA.
I primi due capitoli della ricerca targata Banca del Fucino restituiscono dunque l’immagine di un sistema monetario internazionale alle prese con una possibile transizione. La crescita del prezzo dell’oro è cioè la manifestazione di un crescente sfiducia nel sistema dollaro-centrico, in assenza però di un’alternativa in grado di sostituire interamente il dollaro e il suo ruolo.
L’ultimo capitolo dello studio è così dedicato a rispondere a una domanda: ci sono – al di là dell’oro – ulteriori evidenze di una dedollarizzazione in corso? Secondo lo studio, la risposta è affermativa, in quanto: – la quota delle riserve valutarie delle banche centrali detenuta in valute diverse dal dollaro o dall’euro è passata dal circa 9% del 2009 all’oltre 22% del 2024;
– cresce il peso delle altre valute anche per quanto riguarda la denominazione dei commerci internazionali. La Cina, in particolare, sta attivamente favorendo l’utilizzo del Renmimbi a questo fine, con risultati che – per quanto ancora modesti nel dato aggregato – stupiscono per la rapidità con cui il processo si sta realizzando; – infine, sul fronte dei flussi finanziari (Debiti transfrontalieri, bond, pagamenti internazionali ecc.) l’egemonia del dollaro rimane marcata. Al contempo, si vanno moltiplicando le iniziative per nuove infrastrutture di pagamento e di finanziamento indipendenti dalle istituzioni Usa e dal dollaro.
I processi menzionati indicano una tendenza al ridimensionamento del ruolo del dollaro. Ben altra cosa è riuscire a fornire previsioni su quale sarà il futuro assetto del sistema monetario internazionale. In merito, conclude la ricerca, è possibile solamente mettere in luce alcune linee di tendenza: – lo status del dollaro come unica moneta egemone del sistema monetario internazionale appare messo in discussione; – nè l’oro nè alcuna valuta è però in grado di sostituire il dollaro come nuovo egemone globale; – di conseguenza, è lecito attendersi l’avvento di una qualche forma di multipolarismo monetario, dove più valute egemoni a livello regionale coesistono sulla scena globale;
– nondimeno, le tensioni generate dall’accumulo di deficit o surplus commerciali da parte di alcuni Paesi rimarranno. Per questo, la ricerca conclude che solo nuovi accordi internazionali – sul modello di quelli di Bretton Woods del 1944 – potranno portare ad una durevole stabilità.
In effetti, l’intero processo potrebbe subire una rilevante accelerazione in conseguenza di una forte correzione al ribasso dei mercati finanziari Usa, al momento solo potenziale ma tutt’altro che una possibilità remota. L’eventualità di una nuova crisi finanziaria troverebbe infatti un mondo molto diverso da quello all’indomani della crisi del 2008, un mondo più propenso a ricercare nuovi equilibri monetari.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cina: l’industria dei liquori tradizionali abbraccia la trasformazione digitale

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GUIYANG (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – Nella provincia sud-occidentale cinese di Guizhou, famosa per il suo liquore dal caratteristico sauce-aroma, un mestiere storico sta conoscendo un nuovo alleato: l’intelligenza artificiale (IA).

I mastri distillatori si affidano a dati e algoritmi per decifrare le complessità della produzione tradizionale, con l’obiettivo di controllare con precisione le sottili variabili che definiscono una bottiglia perfetta di baijiu, il celebre distillato di cereali cinese.

La Kweichow Moutai, principale produttrice di liquori in Cina, è in prima linea in questa trasformazione. La sua tecnica tradizionale di produzione sauce-aroma, riconosciuta come patrimonio culturale immateriale nazionale, sta vivendo una rivoluzione basata sui dati.

Nel 2021, l’azienda ha avviato un progetto di apprendimento automatico (machine learning) per digitalizzare il processo di produzione, creando una catena di dati a ciclo chiuso che copre raccolta, archiviazione, analisi e applicazione dei dati nei laboratori pilota.

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L’iniziativa ha fatto seguito al precedente programma “Smart Moutai”, che aveva introdotto tecnologie come l’Internet of Things (IoT), i big data e l’intelligenza artificiale per il monitoraggio e l’analisi in tempo reale lungo le linee di produzione.

“I dati hanno trasformato l’esperienza dei nostri mastri distillatori in numeri visibili”, ha spiegato Tian Shaorun, tecnico di un laboratorio pilota. “Ci aiutano a controllare con maggiore precisione la temperatura e la miscelazione delle materie prime, migliorando sia la resa che la qualità del liquore base”.

Il successo di Moutai ha innescato un’ondata di trasformazione digitale nel settore cinese dei liquori.

La King’s Luck, azienda produttrice di liquori con sede nella provincia di Jiangsu, ha iniziato già nel 2015 a gestire un laboratorio di produzione intelligente. “La digitalizzazione nell’industria dei liquori non serve a sovvertire la tradizione, ma a tutelare l’artigianalità attraverso la tecnologia”, ha dichiarato Hu Yuewu, vice direttore generale dell’azienda.

Secondo Hu, il laboratorio intelligente ha aumentato l’efficienza produttiva di 2,75 volte, incrementato la produzione annuale pro capite del 390%, e ridotto i consumi energetici del 40% rispetto ai metodi tradizionali.

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La trasformazione digitale sta anche ridefinendo l’esperienza dei consumatori. La 1919 Wines & Spirits Platform Technology Co., Ltd., piattaforma di fornitura diretta con sede nel Sichuan, prevede di lanciare un’interfaccia basata su IA per offrire raccomandazioni personalizzate e servizi di consegna rapida.

Nel frattempo, la King’s Luck ha realizzato spazi espositivi immersivi con tecnologie XR e VR, che permettono ai visitatori di esplorare virtualmente i panorami e i processi della distilleria.

Numerose aziende in tutta la Cina stanno accelerando i propri sforzi di trasformazione digitale. Secondo il China Internet Development Report 2024, il Paese conta oggi quasi 10.000 laboratori digitalizzati e fabbriche intelligenti, di cui oltre 400 riconosciute a livello nazionale come modelli di riferimento per la manifattura intelligente, grazie all’uso di IA e gemelli digitali.

L’enfasi del governo cinese sull’integrazione tra economia reale e digitale ha fornito un forte impulso alla trasformazione del settore dei liquori.

Nel mese di ottobre, il ministero dell’Industria e della Tecnologia dell’Informazione ha pubblicato una bozza di linee guida per promuovere lo sviluppo di alta qualità delle industrie storiche tradizionali (2026-2030), tra cui quella della produzione di liquori, incoraggiando la tutela del patrimonio, l’innovazione e l’aggiornamento industriale.

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“L’innovazione tecnologica è diventata il motore principale della trasformazione e dell’evoluzione del settore”, ha dichiarato He Yong, segretario generale della China Alcoholic Drinks Association.

Secondo He, la digitalizzazione ha infuso nuova vita nell’antica arte della produzione di liquori, passando dalla produzione intelligente alla tracciabilità basata su blockchain e al marketing potenziato dall’IA, trasformando l’esperienza in scienza.

(ITALPRESS).

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