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Cronaca

ARRESTATI I 4 PRESUNTI ASSASSINI DEL 75ENNE DI BRESSANA

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di Diego Bianchi

Dopo numerose perquisizioni domiciliari, testimoni ascoltati, immagini delle telecamere di videosorveglianza analizzate e l’intercettazione di conversazioni telefoniche sono stati arrestati i quattro presunti assassini di Enore Saccò, 75 anni, il cui cadavere è stato ritrovato nella sua casa di Bressana. I carabinieri del nucleo investigativo di Pavia e della compagnia di Stradella, coordinati dal pubblico ministero Giuliana Rizza, hanno proceduto al loro arresto, a cui ha fatto seguito un lungo interrogatorio.

Enore Saccò

L’omicidio è avvenuto a seguito di un litigio per ragioni economiche, un confronto in seguito degenerato, presso l’abitazione di Saccò lo scorso 12 Febbraio. Dopo un mese arriva l’epilogo su un caso apparso subito anomalo. Il furgone di Saccò era stato trovato tre giorni dopo sulla riva di un torrente poco distante, vuoto ma con macchie di sangue. Il cadavere invece era all’interno di casa sua, carbonizzato, irriconoscibile e scoperto quasi per caso.
Gli interrogatori dei carabinieri sono durati fino alla tarda notte. Poi un uomo di 35 anni, uno di 40, uno di 25 e uno di 30 (tutti della zona) sono stati arrestati e condotti nelle carceri di Pavia e Voghera.
Il 75enne, tipografo in pensione, era vedovo e viveva solo, non aveva precedenti penali. Dal carattere schivo, era benestante e possedeva diversi immobili e appartamenti che gestiva spesso scontrandosi con gli affittuari. Proprio qui, nel giro dei soldi a sua disposizione, è maturato il delitto.

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Cronaca

Bolelli-Vavassori in finale di doppio agli Australian Open

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MELBOURNE (AUSTRALIA) (ITALPRESS) – Simone Bolelli e Andrea Vavassori giocheranno per il secondo anno di fila la finale di doppio degli Australian Open. La coppia azzurra ha sconfitto in rimonta il duo formato da Sem Verbeek e Andre Goransson per 2-6 6-3 6-4 in un’ora e 53 minuti. Ora l’ultimo atto contro il finlandese Harri Heliovaara e il britannico Henry Patten, che hanno battuto i tedeschi Kevin Krawietz e Tim Puetz, campioni alle Atp Finals a Torino lo scorso novembre, 6-4 3-6 7-6(7). “E’ stato un match difficile e quella piccola pausa dopo il primo set ci ha fatto bene – raccontano – Abbiamo alzato il livello di gioco, ci abbiamo messo energia e la chiave del match è stata proprio l’atteggiamento mentale. Abbiamo sempre lottato e abbiamo trovato la soluzione per portare a casa questa bella vittoria”. “Ci presenteremo a questa seconda finale consecutiva più preparati a livello mentale – spiega poi il torinese – Per me si tratta della quarta finale Slam, e sicuramente le esperienze fatte soprattutto a livello di gestione mentale di questo tipo di match mi aiuterà”. “Lo scorso anno – aggiunge Bolelli – si trattava di una finale totalmente inaspettata. Eravamo 50 del mondo e avevamo rischiato di uscire subito dal torneo. Questa volta di sicuro ci faremo trovare più pronti. E’ sempre una finale, ci sarà emozione, ci sarà tensione, ma sarà importante rimanere concentrati non solo sul gioco ma anche a livello emotivo. La chiave sarà essere aggressivi e servire bene”.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Bolelli-Vavassori in finale di doppio agli Australian Open

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MELBOURNE (AUSTRALIA) (ITALPRESS) – Simone Bolelli e Andrea Vavassori giocheranno per il secondo anno di fila la finale di doppio degli Australian Open. La coppia azzurra ha sconfitto in rimonta il duo formato da Sem Verbeek e Andre Goransson per 2-6 6-3 6-4 in un’ora e 53 minuti. Ora l’ultimo atto contro il finlandese Harri Heliovaara e il britannico Henry Patten, che hanno battuto i tedeschi Kevin Krawietz e Tim Puetz, campioni alle Atp Finals a Torino lo scorso novembre, 6-4 3-6 7-6(7). “E’ stato un match difficile e quella piccola pausa dopo il primo set ci ha fatto bene – raccontano – Abbiamo alzato il livello di gioco, ci abbiamo messo energia e la chiave del match è stata proprio l’atteggiamento mentale. Abbiamo sempre lottato e abbiamo trovato la soluzione per portare a casa questa bella vittoria”. “Ci presenteremo a questa seconda finale consecutiva più preparati a livello mentale – spiega poi il torinese – Per me si tratta della quarta finale Slam, e sicuramente le esperienze fatte soprattutto a livello di gestione mentale di questo tipo di match mi aiuterà”. “Lo scorso anno – aggiunge Bolelli – si trattava di una finale totalmente inaspettata. Eravamo 50 del mondo e avevamo rischiato di uscire subito dal torneo. Questa volta di sicuro ci faremo trovare più pronti. E’ sempre una finale, ci sarà emozione, ci sarà tensione, ma sarà importante rimanere concentrati non solo sul gioco ma anche a livello emotivo. La chiave sarà essere aggressivi e servire bene”.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Traffico internazionale di droga dal Sudamerica, 10 arresti

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CATANZARO (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza di Catanzaro, con la collaborazione del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata e del Comando Provinciale Roma, hanno
eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma, nei confronti di 10 persone tra italiani e colombiani, accusati a vario titolo di aver promosso, organizzato e realizzato un intenso traffico di sostanze stupefacenti dal Sudamerica.
Le indagini hanno permesso di accertare l’operatività di alcuni trafficanti colombiani che rifornivano di cocaina organizzazioni criminali operanti in Calabria, Lazio e Veneto.
Particolarmente attivo risultava un gruppo criminale operativo nella Capitale, il quale attraverso contatti diretti
con i fornitori colombiani ha realizzato diverse importazioni di stupefacente, utilizzando i più disparati metodi di
spedizione e occultamento.
Le Fiamme Gialle di Catanzaro hanno accertato, in
particolare, l’impiego da parte dell’organizzazione sia del mezzo aereo, con l’ausilio di corrieri (anche ovulatori)
nonchè l’utilizzo di voli charter e del vettore navale, pianificando di nascondere lo stupefacente nei motori dei
container frigo.
L’attività captativa consentiva, tra l’altro, in occasione dell’arresto di un ovulatore presso lo scalo aeroportuale di
Fiumicino, di accertare come gli indagati avessero allestito un laboratorio per la trasformazione della cocaina (da
liquida a solida), facendo appositamente trasferire in Italia un “chimico” colombiano che avrebbe curato tale attività, avendo l’organizzazione pianificato successive e ingenti importazioni di stupefacente.

– Foto: ufficio stampa Guardia di Finanza –

(ITALPRESS).

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