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Economia

Con “Imprendigreen” le imprese del terziario verso la transizione

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ROMA (ITALPRESS) – La sostenibilità e la transizione energetica sono ormai entrate nell’agenda di tutti, dalle aziende alla politica. Confcommercio ha presentato il progetto “Imprendigreen”, che accompagnerà le imprese del terziario di mercato sul percorso della transizione ecologica.
“Quella a cui dobbiamo puntare non è mai indifferente, ma dovrebbe assicurare una ricaduta ‘positivà sulla nostra vita quotidiana cambiandola in meglio”, ha detto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli. “Un progetto, un’azione, un’impresa dovrebbero essere valutati non solo perchè ‘non sprecanò ma anche per quanto ‘generanò, per quanto creano di nuovo e di migliore. Questa – ha aggiunto – mi piace chiamarla ‘sostenibilità generativà, capace di generare, perchè capace di innovazione. Possiamo allora dire che Imprendigreen certamente interpreta questo approccio alle strategie ambientali,
si impegna quindi a lasciare qualcosa di più nel mondo che ha trovato”. Per Sangalli “la strada verso il ‘green’ spesso e volentieri è per le imprese una strada a ostacoli. Da un’indagine svolta su un campione di nostre imprese con marchio Imprendigreen è emerso che vi sono notevoli criticità legate ai costi da affrontare, ai limiti burocratici e alla normativa di difficile interpretazione. Occorre, allora, pensare insieme a sempre più efficaci azioni di supporto e accompagnamento delle imprese, soprattutto micro e piccole”.
Imprendigreen è realizzato con il patrocinio del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. Avviato all’inizio del 2022 e realizzato nell’ambito della sostenibilità ambientale in collaborazione con la Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa ed Enea vuole sensibilizzare, qualificare, formare e accompagnare le imprese del terziario di mercato nella transizione ecologica. “Stiamo vivendo una rivoluzione che è liquida, si sta diffondendo ovunque”, le parole del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energerica, Gilberto Pichetto Fratin. “Una rivoluzione – ha spiegato – che sta cambiando la vita delle persone, si rende quindi necessaria un’azione globale.
Tutto questo sta permeando il sistema produttivo mondiale, dalla produzione fino all’ultimo consumatore e i dati ci dicono che c’è un’attenzione diversa da parte dei consumatori. Il nostro Paese ha preso coscienza di questi temi, siamo i primi in Europa per il riciclo, e dobbiamo ancora fare di più, dobbiamo andare avanti con la formazione, con le nuove tecnologie”.
Confcommercio ha presentato i dati di un’indagine sulla sostenibilità ambientale e gli investimenti green tra le imprese associate. Oltre il 50% delle imprese del terziario, che investono in green, hanno tra i 7 e i 15 dipendenti, mentre per le più piccole la strada della transizione ecologica è ancora faticosa. Costi e burocrazia non aiutano a fare il grande salto: il 40% delle imprese, nonostante sia sensibile alle tematiche ambientali, afferma che i costi necessari per diventare sostenibili, ad oggi, sono ancora alti, il 25% lamenta eccesso di burocrazia e norme di difficile comprensione e interpretazione. Il 40% sceglie la sostenibilità per responsabilità ed impegno etico. Il 32% adotta comportamenti sostenibili perchè conviene, il 27,8% delle imprese lo fa anche per un miglioramento della reputazione verso clienti/fornitori. Buone notizie arrivano anche dal fronte delle imprese di giovani: il 90% dei giovani imprenditori italiani dichiara di voler promuovere la sostenibilità come parte integrante delle proprie attività.
Per il 64% degli imprenditori, infatti, green è sinonimo di riduzione dell’impatto ambientale, ma per il 44% significa anche attuare iniziative per supportare il benessere fisico e mentale dei dipendenti, o ancora per il 42% significa progettare attività di formazione e crescita professionale.
(ITALPRESS).
– Foto: ufficio stampa Confcommercio –

Economia

Unicredit, Orcel “In Generali guardiamo al valore”

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MILANO (ITALPRESS) – “La quota in Generali? E’ un investimento finanziario, siamo un azionista che guarda al valore”. Così Andrea Orcel, Ceo di Unicredit in una intervista concessa al direttore di Milano Finanza, Roberto Sommella, sul nutrito pacchetto azionario della compagnia assicurativa. Quindi sulla scalata a Commerzbank, aggiunge: “Bisogna capire se vogliamo un’Europa del cambiamento o un’Europa che vuole a tutti i costi mantenere e proteggere lo status quo”. Infine sull’ops di Unicredit su Banco Bpm, si limita a dire: “Su questo ci siamo già espressi, la nostra posizione è molto chiara al riguardo”.

foto: IPA Agency

(ITALPRESS).

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Economia

Il Btp Più fa il pieno di sottoscrizioni, raccolti 15 miliardi

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Il Btp Più, il nuovo titolo di Stato retail pensato per il pubblico diffuso dei risparmiatori, ha chiuso il collocamento con risultati straordinari, sfiorando il traguardo dei 15 miliardi. Lanciato lunedì scorso, il nuovo Btp ha suscitato un interesse eccezionale, attirando l’attenzione di migliaia di investitori che hanno risposto con entusiasmo alla proposta di un investimento minimo di soli 1.000 euro. Già il primo giorno del collocamento, avvenuto lunedì 17 febbraio, il Btp Più ha registrato una raccolta di 5,6 miliardi, cifra che ha superato le aspettative. Nei giorni successivi, il trend è rimasto positivo, con 3,7 miliardi raccolti il secondo giorno, 2,8 miliardi il terzo e, infine, 1,7 miliardi il quarto. A chiusura del collocamento, avvenuto questa mattina, l’importo totale raccolto ha raggiunto i 14,9 miliardi, con oltre 39.700 contratti sottoscritti e un ticket medio di circa 27.500 euro, segno dell’alta partecipazione di risparmiatori di diverse categorie.
Una delle principali ragioni del successo del Btp Più è stata la competitività dei suoi tassi di interesse, che sono stati poi adeguati alle condizioni di mercato. Il Mef ha annunciato, infatti, l’aumento delle cedole: dal 2,8% al 2,85% per i primi quattro anni, e dal 3,6% al 3,7% per gli anni successivi. Questa decisione, presa in risposta all’andamento del mercato, ha contribuito a rafforzare ulteriormente l’appetibilità del titolo, offrendo un rendimento crescente e vantaggioso per chi ha deciso di investirvi. Non è stato solo il rendimento a convincere i risparmiatori. Il Btp Più ha colpito per la sua durata di otto anni, la sicurezza del capitale e la protezione offerta agli investitori. Una delle principali innovazioni del titolo è l’opzione di rimborso anticipato alla pari, disponibile a partire dal quarto anno, che garantisce maggiore flessibilità e sicurezza a chi sceglie di aderire all’emissione. Il Btp Più ha risposto alle esigenze di sicurezza e rendimento degli investitori italiani, con un particolare focus su un pubblico retail che cerca soluzioni stabili per il proprio risparmio. A differenza dei titoli precedenti, il Btp Più non prevede un premio fedeltà, ma introduce l’innovativa opzione di rimborso anticipato alla pari, che rappresenta un valore aggiunto per chi sceglie di investire nel medio-lungo periodo. Inoltre, a favorire l’adesione al Btp Più è stata anche la tassazione agevolata peraltro comune a tutti i titoli del debito pubblico: con un’imposta sui redditi da capitale fissata al 12,5%, l’esenzione dalle imposte di successione e, come previsto dalla Legge di Bilancio 2024, l’esclusione dal calcolo dell’Isee fino a 50mila euro. Una combinazione di vantaggi fiscali e di un rendimento in crescita ha reso il prodotto ancor più interessante. Il successo di questa emissione si inserisce nel contesto di un più ampio rialzo dei rendimenti dei Btp benchmark. In particolare, il tasso per il titolo a otto anni è salito dal 3,26% al 3,33%, mentre per il titolo quadriennale si è registrato un aumento dal 2,64% al 2,69%. Questi incrementi testimoniano l’evoluzione positiva del mercato obbligazionario italiano e l’apprezzamento crescente per i titoli di Stato.
L’operazione Btp Più si inserisce in una strategia di comunicazione efficace, che ha saputo coinvolgere il pubblico in modo mirato. Già nel 2024, le campagne di comunicazione per altre emissioni di Btp avevano ottenuto risultati notevoli, e quest’anno non è stato da meno. L’efficacia delle azioni di comunicazione istituzionale è stata sottolineata dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio, che ha riconosciuto la rilevanza del messaggio veicolato. In sintesi, il collocamento del Btp Più rappresenta un vero e proprio trionfo per il risparmio degli italiani, con una risposta massiccia da parte degli investitori, una solida performance in termini di raccolta e una politica di tassi di interesse che si è adattata perfettamente al contesto economico. Con questi numeri, il Btp Più si afferma come una delle soluzioni più promettenti per il risparmio e l’investimento del futuro prossimo.
(ITALPRESS).
-Foto: ministero delle Finanze-

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Economia

Btp Più, con la prima emissione raccolti 15 miliardi

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ROMA (ITALPRESS) – Il Ministero dell’economia e delle finanze rende noto che si è concluso il collocamento del BTP Più avviato il 17 febbraio, con 14.905,67 milioni di euro raccolti e 451.831 contratti registrati.
I tassi cedolari definitivi del BTP Più, in considerazione delle condizioni di mercato, sono rivisti al rialzo rispetto ai livelli annunciati lo scorso 14 febbraio: 2,85% per il 1°, 2°, 3° e 4° anno (invece di 2,80%); 3,70% per il 5°, 6°, 7° e 8° anno (invece di 3,60%)

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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