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Economia

“Prima”, nel nuovo numero da Angelucci all’intelligenza artificiale

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MILANO (ITALPRESS) – Gli Angelucci al centro della sollevazione politica e giornalistica scatenata dalla notizia della possibile vendita dell’agenzia Agi da parte l’Eni alla sua famiglia, che già controlla Libero, Il Tempo, Corriere di Viterbo e di Rieti e dal luglio 2023 Il Giornale. Se ne parla sul nuovo numero di “Prima”, in edicola dal 3 aprile a Milano e dal 4 aprile a Roma.
Spazio anche al gruppo GEDI e alla trattativa per la cessione del Secolo XIX a una società appositamente creata del gruppo Msc.
Intanto il Gruppo Sae ha fatto una innovativa operazione di diversificazione, con il primo acquisto di una società di comunicazione, Different, a cui seguiranno altre per lavorare in mondi redditizi e sinergici con l’editoria in crisi. Racconta i particolari dell’operazione Alberto Leonardis, il presidente di Sae.
Novità che ha appena debuttato nel panorama editoriale digitale è la piattaforma Play2000, parte delle attività editoriali della Cei, la Conferenza episcopale italiana. Serve per organizzare tutte le attività di preghiera, informazione, intrattenimento finora trasmesse sulla tv, radio e web, in una efficientissima media company integrata, progettata per fare “pellegrinaggio digitale” come racconta Vincenzo Morgante, direttore di Tv2000 e di Radio inBlu2000, di cui è il responsabile editoriale.
Per quanto riguarda la Rai, focus sul piano industriale votato dal consiglio di amministrazione dopo mesi di gestazione, spinto dall’ad Roberto Sergio il cui mandato sta scadendo insieme al Cda.
Roberta Lucca, da ottobre direttrice marketing della Rai, prima lo è stata di Rai Pubblicità, nota per i suoi interventi durante le conferenze stampa del Festival di Sanremo sulla sconosciutissima Total audience, racconta perché è necessario lavorare sui dati per individuare i gusti dei pubblici e fare scelte editoriali pensando ai target. Sono anche i primi passi verso il nuovo piano industriale di Viale Mazzini.
E ancora: Malcom Pagani, nato nel mondo del cinema, cresciuto con il giornalismo, da quattro anni è amministratore delegato di Tenderstories, società di produzione, fondata dal finanziere Moreno Zani, dietro ad alcuni dei principali film in sala, come ‘Un altro ferragosto” di Paolo Virzì.
L’agenzia di comunicazione Parole & Dintorni, fondata da Riccardo Vitanza, si avvia a compiere 35 anni, con una larga gamma di clienti della musica, ma anche cinema, tv, eventi, festival. E adesso pure lo sport, con Matteo Berrettini. Direttiva greenwashing – “Era così facile, così pratico raccontare eco-fandonie non suffragate da fatti. E invece d’ora in poi aziende, pubblicitari e comunicatori devono dire addio a termini quali ‘eco’, ‘rispettoso dell’ambiente’, ‘green’, ‘naturale’, ‘a impatto zero’. Parole e concetti che potranno essere usati soltanto se documentati da prove”, racconta Roberto Giovanni, da anni impegnato su questi temi, spiegando come “questo è il frutto del varo formale da parte dell’Unione europea della Direttiva 2024/825, la Direttiva contro il greenwashing”. Su cui Giovannini ha chiesto pareri e giudizi a specialisti come Corrado Carrubba, dello studio legale Safe Green, Angelo Molinaro, head of retail & consumer presso Osborne Clarke Italy, e Mauro Albrizio, responsabile dell’Ufficio europeo di Legambiente.
A proposito di Europa uno spazio è dedicato al fatto di grande rilevanza che è il voto dell’AI Act che rimarrà una preziosa eredità della commissione Von der Leyen. “Mai come questa volta è importante impostare ragionamenti corretti, sul presente e sul futuro….”. Ne è convinto Stefano Carli che, per bypassare chiacchiere allarmanti o miracolistiche, ha intervistato Brando Benifei, eurodeputato, corelatore del AI Act al Parlamento europeo, che ne racconta i contenuti.
A proposito di AI si affronta la bella storia del Salone internazionale del mobile di Milano, lo spazio espositivo più importante al mondo per il design, ma anche una piattaforma di comunicazione permanente che la presidente Maria Porro e il direttore generale Marco Sabetta hanno potenziato con le testimonianze all’estero e in Italia di ambassador di grande nome e creatività, facendosi notare anche con una campagna di pubblicità sviluppata con l’intelligenza artificiale. I risultati si vedranno con le presenze dei rappresentanti della design industry nella settimana dal 16 al 21 aprile a Rho Fiera Milano.
Spazio a Telco,scosso da cambiamenti epocali e Centromarca, con un’intervista al direttore generale Vittorio Cino che svela la complessità del rapporto con i potentati della distribuzione rappresentati da Federdistribuzione Distribuzione moderna.
Media e digital communication – La rubrica dell’informatissimo Emanuele Bruno racconta come battuta la concorrenza delle consulting firm i gruppi di comunicazione internazionale si confrontino duramente sui mercati.
In evidenza le notizie sulle manager che rappresentano cambiamenti chiave ai vertici delle agenzie creative. Tra le tante, eccezionali le nomine di Sonia Magri, nel gruppo Omnicom, nuovo ceo di Ddb Group, e di Caterina Tonini, già ceo di Havas Pr Milano diventata ceo di Havas Creative Network.
Kids & Sports – è la ricerca che dice che lo sport è la piattaforma ideale per comunicare con la generazione Alpha (i bambini nati dopo il 2010) puntando su campioni e challenge da giocare insieme. La racconta Tim Höchel, fondatore e presidente di We are Family Global, società di marketing globale focalizzata su bambini, ragazzi e famiglie, gruppo di cui fa parte l’agenzia Iaki. Un approccio per promuovere la pratica sportiva fondamentale per la salute.
-foto copertina nuovo numero di “Prima” n. 548 –

(ITALPRESS).

Economia

Unicredit, Orcel “Avremo un grande futuro anche senza Bpm”

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MILANO (ITALPRESS) – “Abbiamo fatto e continuiamo a fare di tutto, ma se non riusciremo a risolvere, come probabile, ci ritireremo. Il nostro ricorso al Tar è un fatto di tutela giuridica, per il nostro Cda e la nostra società”. Lo dice in una intervista a “La Repubblica” l’ad di Unicredit Andrea Orcel parlando dell’offerta fatta per l’acquisizione di Banco Bpm che poi alla domanda su cosa succederà se l’istituto di piazza Gae Aulenti dovesse ritirarsi, risponde: “Che resterà Credit Agricole come azionista di riferimento col 20%, o forse di più. E Banco Bpm dovrà dimostrare le promesse che ha fatto e remunerare i suoi azionisti come sarebbero stati remunerati nel caso in cui ci sarebbe stata l’operazione. Per quanto ci riguarda continueremo a eseguire a pieno il nostro piano base, che ad oggi è considerato uno dei migliori del settore per creazione di valore per i nostri azionisti, continuando a monitorare la situazione in Italia e in altri Paesi. Come ho detto, in M&A è facile dire di ‘sì’ anche quando si distrugge valore per portare a casa l’operazione. L’ho visto fare molte volte nella mia vita professionale. Perché quello che è giusto e difficile, è mantenere disciplina e fare l’operazione solo se crea valore”. 

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Economia

Unicredit prosegue l’acquisizione di Banco Bpm dopo l’ok dall’Ue

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del Regolamento UE sulle concentrazioni, il progetto di acquisizione di Banco Bpm da parte di UniCredit.

L’approvazione odierna della fusione da parte della Commissione è subordinata al pieno rispetto degli impegni assunti da UniCredit per rispondere alle preoccupazioni della Commissione relative al livello di concorrenza nel settore bancario italiano. In particolare, UniCredit si è impegnata a cedere 209 filiali fisiche situate in aree locali problematiche in tutta Italia.

Tali impegni rispondono pienamente alle preoccupazioni in materia di concorrenza individuate dalla Commissione, eliminando la sovrapposizione orizzontale tra le attività delle società in tali settori e garantendo il mantenimento della concorrenza.

A seguito del riscontro positivo ricevuto durante il test di mercato, la Commissione ha concluso che l’operazione, come modificata dagli impegni, non solleverà più preoccupazioni in termini di concorrenza nei mercati dei depositi e dei prestiti, sia per i consumatori al dettaglio che per il settore bancario delle pmi.

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Questo perché, a seguito della cessione, le quote di mercato combinate dell’entità risultante dalla fusione nelle aree locali interessate saranno moderate. La decisione è subordinata al pieno rispetto degli impegni. Un amministratore fiduciario indipendente ne monitorerà l’attuazione, sotto la supervisione della Commissione. Parallelamente, la Commissione ha respinto la richiesta dell’autorità garante della concorrenza italiana di rinviare la fusione alla sua attenzione ai sensi della normativa italiana sulla concorrenza.

UniCredit comunica di aver ricevuto dalla Direzione generale della concorrenza l’autorizzazione all’operazione di acquisizione di Banco Bpm. L’autorizzazione è subordinata all’attuazione di impegni volti a risolvere le tematiche concorrenziali connesse all’operazione.

A tal fine è prevista la cessione a operatori qualificati di 209 filiali di Banco Bpm. UniCredit sottolinea inoltre che la sospensione del periodo di adesione dell’offerta per trenta giorni, disposta dalla Consob in data 21 maggio 2025 avrà termine in data 21 giugno e, pertanto, fatto salvo ogni diritto di UniCredit, il periodo di adesione riprenderà a decorrere il prossimo 23 giugno 2025.

Successivamente, la documentazione di offerta sarà aggiornata mediante la pubblicazione, previa approvazione della Consob, di un supplemento sia al prospetto sia al documento di offerta, con la conseguente possibilità di recesso dall’offerta per coloro che vi avessero aderito nei termini di legge.

– Foto IPA Agency –

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Economia

Sole 24 Ore e Radio 24 sbarcano in tv, lancio il 24 giugno

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ROMA (ITALPRESS) – Il Gruppo 24 ORE sbarca in tv: nasce il canale Radio24-IlSole24OreTV che debutterà ufficialmente il 24 giugno sul canale 246 del digitale terrestre.

Per garantire la massima qualità della messa in onda, il Gruppo 24 ORE ha scelto Sky Italia che fornirà l’architettura tecnologica e il presidio tecnico per la produzione video e lo sviluppo dell’infrastruttura grafica di rete, mentre il play-out, con gestione dinamica del palinsesto video H24 e la diffusione sulla rete digitale terrestre nazionale verranno curati da Persidera.

Il palinsesto del nuovo canale partirà già dalla sua primissima fase con una proposta ricca e variegata, con un ruolo da protagonista per i programmi di Radio 24 a cui si affiancherà l’informazione di approfondimento de Il Sole 24 Ore con i suoi diversi appuntamenti e dell’agenzia di stampa Radiocor per monitorare in tempo reale l’andamento dei mercati finanziari e dei principali accadimenti economici: un presidio unico in Italia, per seguire ogni giorno i temi chiave di maggiore interesse.

A partire dall’inizio dell’autunno il palinsesto si arricchirà ulteriormente con numerosi contributi come, ad esempio, i video podcast di Gruppo di maggiore successo, le produzioni realizzate dal magazine HTSI e i contributi e le rubriche degli esclusivi contenuti professionali del Gruppo con marchi di straordinaria notorietà, come ad esempio “L’Esperto Risponde”, per approfondire le informazioni e gli aggiornamenti sulle principali tematiche fiscali, normative e tributarie. Non mancheranno i contributi di 24 ORE Cultura, per condividere la ricchezza e il valore aggiunto dei grandi appuntamenti culturali, e di 24 ORE Eventi.

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“Radio24-IlSole24OreTV conferma e rafforza la leadership e la strategia di crescita del Gruppo e il suo legame inscindibile con il mercato dell’informazione in tutte le sue espressioni – dichiara Federico Silvestri, Ad del Gruppo 24 ORE – Il nuovo canale tv è l’ultima tessera di un prezioso mosaico multimediale”.

“Sarà anche un aggregatore dei prodotti video di tutte le testate giornalistiche, compreso il digital e i profili social, consentendo una nuova esperienza di visione dei programmi anche on demand. Il Gruppo 24 ORE diventa così l’unica media company italiana con un presidio completo di tutti i mezzi di informazione ed un punto di riferimento insostituibile per tutti i nostri stakeholder”, conclude.

Fabio Tamburini, direttore delle testate del gruppo e direttore editoriale del Gruppo 24 ORE, spiega: “Oggi il mondo è cambiato e il giornalismo è diventato multimediale. Rimangono le specializzazioni ma ognuno, nei limiti delle proprie attitudini, dev’essere capace di suonare tutti gli strumenti disponibili. Ecco perché il passaggio del Gruppo 24 ORE da produttore di video a canale televisivo rappresenta un salto di qualità, che completa la gamma dell’offerta. Un completamento della gamma dei prodotti che è anche una nuova sfida per i giornalisti del gruppo”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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