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Cronaca

Engineering, approvato il piano strategico di sostenibilità 2024-26

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ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione di Engineering ha approvato il Piano Strategico di Sostenibilità per gli anni 2024-2026. Per la prima volta vengono definiti obiettivi e target misurabili per tutti i 14 Paesi in cui il Gruppo opera con 70 sedi, rafforzando la centralità delle politiche ESG nelle strategie aziendali, dopo il crescente impegno degli ultimi anni testimoniato dall’adesione a Open-Es, al Global Compact delle Nazioni Unite, dalla sottoscrizione del Manifesto Imprese per le Persone e la Società, dall’adesione a Valore D e alla Fondazione per la Sostenibilità Digitale.
Il Piano di Sostenibilità è parte integrante del processo trasformativo che il Gruppo guidato da Maximo Ibarra sta portando avanti e che ha già generato importanti innovazioni sia nel modello organizzativo che nelle strategie di business. Engineering persegue l’ambizione di essere la più importante digital company in Italia e la più rilevante azienda italiana del settore a livello mondiale, per supportare tutti i settori di mercato sia attraverso le sue oltre 30 soluzioni proprietarie, sia in partnership con i principali Tech Player internazionali.
Gli obiettivi stabiliti nel Piano riguardano tutti i principali aspetti organizzativi e operativi del Gruppo. Al riguardo va evidenziata l’accelerazione dell’offerta di soluzioni digitali in grado di abilitare il raggiungimento dei target ESG. Definito anche l’impegno verso una maggiore integrazione dei prìncipi di sostenibilità nelle attività di business, fino a comprendere l’adozione di criteri di green coding per lo sviluppo di software a minore impatto ambientale.
Il CEO di Engineering Maximo Ibarra dichiara: ‘Il Piano di sostenibilità approvato dal Consiglio di Amministrazione è un passo fondamentale per il Gruppo Engineering, che per la prima volta nella sua storia si dà obiettivi in ambito ESG e traccia un percorso di medio-lungo periodo per essere, insieme con i suoi partner, sempre più resiliente e competitivo sul piano della sostenibilità. Il Piano è parte integrante del nostro percorso trasformativo e non impatterà solo sui modelli organizzativi e di business, ma anche sul nostro modo di portare innovazione per i clienti generando benefici concreti e inclusivi per la società. In quest’ottica, abbiamo in programma il rafforzamento della nostra strategia di disegnare prodotti e soluzioni digitali, che nel supportare i partner al raggiungimento di target ESG, siano essi stessi green e sostenibili.
Oggi le tecnologie di frontiera come l’Intelligenza Artificiale aumentano la nostra capacità di rispondere a sfide importanti per salvaguardare l’ambiente, disegnare ecosistemi economico-sociali più equi e inclusivi, semplificare la vita delle persone.
Con questo piano Engineering si pone come l’azienda tech di riferimento per una transizione digitale capace di abilitare e velocizzare una crescita economica e sociale più green e inclusivà.
Il Piano, definito in collaborazione con tutte le funzioni aziendali, ha coinvolto oltre 50 colleghi di diverse funzioni e business unit nel mondo ed è focalizzato su 16 impegni e 34 obiettivi in un arco temporale fino al 2026 per quanto riguarda la sostenibilità sociale e di governance, e fino al 2030 per gli obiettivi di decarbonizzazione.
Entrando nel dettaglio del Piano, si evidenzia che i target ambientali contribuiranno al perseguimento dei più ampi obiettivi fissati nel Decarbonization plan: tra questi la riduzione entro il 2030 del 42% delle emissioni di gas serra di scope 1 e 2 rispetto a quelle del 2022. Tale piano è in corso di valutazione da parte della Science-Based Target initiative (SBTi).
Tra gli impegni assunti, entro il 2030 sedi e data center utilizzeranno il 100% di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili.
Inoltre, tra i punti qualificanti della nuova strategia rientra l’obiettivo di rendere più green la catena di fornitura del Gruppo. Al riguardo, Engineering si impegna ad accompagnare oltre il 60% dei 250 fornitori con emissioni in linea con la categoria ‘beni e servizi acquistatì nel fissare al 2029 obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 allineati alla più recente scienza climatica.
Nell’ambito dell’assessment del CDP (ex Carbon Disclosure Project), Engineering si impegna a migliorare la propria valutazione dello Score CDP Climate Change, al fine di superare la media del settore.
Engineering si impegna inoltre ad attuare un programma di interventi di sustainable mobility: entro il 2024 il 100% delle auto di servizio sarà costituito da auto elettriche ed entro l’anno successivo anche la car list aziendale sarà composta per intero da auto elettriche o ibride con emissioni minori di 60gr/CO2. Inoltre, sono previste nuove politiche per i viaggi aziendali e gli spostamenti dei dipendenti che promuovono l’utilizzo di mezzi a minore impatto ambientale: l’obiettivo è ridurre del 25% le emissioni di CO2 legate al pendolarismo e ai viaggi di lavoro dei colleghi.
Per quanto riguarda gli aspetti sociali, è stata approvata una strategia volta ad azzerare in Italia entro il 2026 la differenza di retribuzione tra donne e uomini, oggi all’1,8%. Relativamente agli obiettivi di Diversity & Inclusion, l’obiettivo è di aumentare al 22% la presenza di donne nei ruoli di leadership in Italia, attualmente al 17%.
Altri target in ambito HRO prevedono che il 50% dei manager del Gruppo svolga attività formative sulla leadership e di incrementare del 20% le circa 1.000 certificazioni professionali/tecnologiche conseguite annualmente dai dipendenti: questi ultimi 2 obiettivi saranno raggiunti con il supporto della IT & Management Academy interna.
Fondamentale per Engineering anche il miglioramento dell’employee engagement, con l’obiettivo di superare entro il 2026 i valori del benchmark di settore.
In merito agli aspetti di governance, nel 2024 Engineering continuerà a sottoporsi ai principali assessment internazionali di sostenibilità quali EcoVadis, uno dei più accreditati riconoscimenti nel rating di sostenibilità.
Ulteriori azioni riguardano l’incremento e la diffusione della cultura della sostenibilità verso i dipendenti e gli organi societari. Tra le azioni in programma, fare in modo che almeno il 20% delle riunioni del board prevedano temi ESG all’ordine del giorno; sensibilizzare attraverso i canali di comunicazione aziendali tutta la popolazione del Gruppo su argomenti relativi alla sostenibilità; aggiornare costantemente la sezione del sito istituzionale dedicata ai temi ESG e ai target raggiunti.
E’ stato altresì previsto un piano che dal 2025 prevederà l’inserimento tra gli obiettivi di sostenibilità di un sistema di incentivazione economica del proprio management collegato al raggiungimento di alcuni degli obiettivi ESG.
Il Piano Strategico di Sostenibilità non mira solo a definire le linee di indirizzo per migliorare la gestione degli impatti ambientali, sociali e di governance (ESG) delle attività di Engineering, ma rafforza l’impegno di tutto il Gruppo nel mettere a fattor comune competenze tecnologiche e conoscenze di business, per supportare aziende e amministrazioni in progetti che abbiano impatti importanti sulla protezione dell’ambiente, la salvaguardia delle comunità e sul disegno e creazione di modelli sociali più inclusivi.
Tutte sfide già oggi affrontate da Engineering anche attraverso prodotti e soluzioni digitali proprietarie che, impiegando le grandi potenzialità dell’Intelligenza Artificiale, riescono per esempio a: ottimizzare la gestione idrica dei nostri acquedotti, creando infrastrutture digitali in grado di intercettare e prevenire perdite e malfunzionamenti; incentivare l’uso di energia da fonti rinnovabili attraverso una piattaforma digitale che abilita e permette di gestire l’intero ciclo di vita delle Comunità Energetiche; rendere più accessibili i servizi al cittadino a partire da quelli sanitari grazie alla Piattaforma Nazionale di Telemedicina.
L’attuazione del Piano strategico di sostenibilità 2024-26 sarà rendicontata annualmente all’interno del Bilancio di Sostenibilità.
-foto ufficio stampa Engineering-
(ITALPRESS).

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PERCHE’ NON HA PIU’ SENSO CAMBIARE L’ORA E VEDERE LE CITTA’ BUIE ALLE 17

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L’immagine del Ponte Coperto di Pavia poco dopo le 17, con le luci già accese, rende bene l’idea. Ma questo vale ovviamente per tante altre città nel nostro Paese. Perché ci ostiniamo, nel 2025, a voler cambiare ancora l’ora due volte l’anno quando, mantenendo sempre l’ora legale, non saremmo costretti ad accendere le luci un’ora prima la sera (anzi, al pomeriggio, perché poi d’inverno si arriverà ad accenderle alle 16) per poi vedere la luce alle 5, quando a quell’ora in movimento c’è una micropercentuale di lavoratori? La domanda posta l’altro giorno dal leader spagnolo Sanchez alla Commissione europea non è affatto da sottovalutare.
Secondo Sánchez, la misura “aiuta a malapena a risparmiare energia e ha un impatto negativo sulla salute e sulla vita delle persone”. Il premier di Madrid annuncia un’iniziativa: “Il governo spagnolo proporrà all’UE, in sede di Consiglio Energia, di porre fine al cambio stagionale dell’ora e chiederà che venga messo in atto il relativo meccanismo di revisione”. Sarebbe bello che anche il governo italiano pensasse ad accodarsi a questa proposta e finalmente si desse una svolta definitiva alla questione. Già nel 2018 la Commissione europea guidata da Jean-Claude Juncker aveva proposto di porre fine agli spostamenti stagionali delle lancette, dopo una consultazione pubblica in cui l’84% dei 6,4 milioni di cittadini europei partecipanti si era espresso contro il sistema attuale. Il Parlamento europeo approvò l’idea, ma la mancanza di un accordo tra i Paesi membri bloccò tutto. La proposta di Juncker, che avrebbe dovuto entrare in vigore entro il 2019, si scontrò con le perplessità di diversi governi. Portogallo e Grecia si erano opposte apertamente, sostenendo che l’abolizione del cambio avrebbe potuto creare confusione nei trasporti, nei mercati e nei sistemi energetici. Altri Paesi, come Finlandia e Polonia, pur favorevoli alla fine dell’alternanza, avevano invece chiesto un maggiore coordinamento europeo per evitare fusi orari disallineati. Secondo le regole dell’UE, per modificare il sistema occorre l’approvazione di almeno 15 Stati membri che rappresentino il 65% della popolazione dell’Unione. Finora, il quorum non è stato raggiunto. Ma il governo spagnolo spera di riaprire la discussione: se arrivano proposte di buon senso perché non considerarle? Il sistema energetico è cambiato radicalmente negli ultimi anni. Il principio dell’ora legale è semplice: sfruttare meglio la luce del sole nelle ore estive e ridurre l’uso di illuminazione artificiale. Ma oggi, con la diffusione di lampade LED e tecnologie a basso consumo, il beneficio energetico è considerato marginale, come appunto evidenziato da Sánchez. Studi recenti stimano un risparmio medio inferiore all’1% sul consumo annuo di elettricità. E l’impatto a livello di salute non è da sottovalutare. Lo spostamento anche solo di un’ora può creare disturbi temporanei: insonnia, irritabilità, difficoltà di concentrazione – effetti più marcati in persone con problemi metabolici o cardiovascolari.
Studi indicano che l’ora solare può migliorare la qualità del sonno, perché più in linea con il ritmo naturale della luce, ma l’ora legale rimane popolare anche per i suoi effetti sociali: prolungare le ore di luce la sera può favorire uscite e turismo. Qualcuno dei nostri politici sarà in grado di dare una svolta e a mantenere tutto l’anno questa benedetta ora legale o dobbiamo lanciare l’ennesima petizione che suoni da sveglia?

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Intesa Cnel-Presidenti Assemblee Legislative Regioni su salute, imprese e lavoro

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ROMA (ITALPRESS) – E’ stato firmato un Protocollo d’intesa tra il CNEL e la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.

L’Accordo – sottoscritto dal Presidente del CNEL Renato Brunetta e dal Presidente del Consiglio regionale del Lazio e Coordinatore della Conferenza Antonello Aurigemma – consolida la collaborazione istituzionale tra il Consiglio e le Assemblee legislative regionali, definendo un quadro stabile di cooperazione su temi di comune interesse e in particolare: servizi per il lavoro, formazione professionale, apprendistato e politiche attive del lavoro, contrattazione collettiva, salute e sicurezza sul lavoro, nonchè gli ambiti relativi alle politiche industriali e al sostegno alle imprese, al rafforzamento della rete integrata dei servizi sociali territoriali, alle aree interne, alle analisi dei flussi migratori e delle conseguenti problematiche connesse all’integrazione degli stranieri.

La collaborazione riguarderà anche le attività relative alla predisposizione della Relazione CNEL sui servizi pubblici e gli interventi volti a promuovere l’inclusione socio-lavorativa delle persone private della libertà personale, mediante il lavoro, lo studio e la formazione in carcere e fuori dal carcere. Inoltre, prevede azioni per la sperimentazione di quanto disposto dalla legge 15 maggio 2025 n. 76, soprattutto in materia di partecipazione gestionale e organizzativa nelle aziende a partecipazione pubblica le cui quote di maggioranza sono possedute dalle Regioni.

“Questo accordo – ha dichiarato il Presidente del CNEL Renato Brunettaassume per noi un grande significato, perchè si colloca nel quadro di un intenso lavoro di rete portato avanti dal CNEL sin dall’avvio della XI Consiliatura. In particolare, l’intesa va a rafforzare la tessitura di relazioni interistituzionali sul piano locale, quello più vicinoalle esigenze dei cittadini e delle imprese sui territori. L’obiettivo è di rilanciare la collaborazione e il raccordo con le autonomie territoriali e al tempo stesso valorizzare il contributo delle Assemblee legislative regionali alla definizione delle politiche pubbliche”.

Le sfide del lavoro che cambia, delle imprese che devono adattarsi all’innovazione tecnologica e adottare modelli sostenibili, e della sanità che deve essere sempre più integrata e vicina ai cittadini, richiedono – ha dichiarato Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale del Lazio e Coordinatore della Conferenzauna rete di cooperazione istituzionale. Ecco perchè il protocollo che oggi firmiamo ha un valore strategico: consente di condividere analisi, studi, dati, buone pratiche, e di promuovere proposte e indirizzi comuni su temi che toccano da vicino la vita quotidiana delle persone. L’intesa che oggi inauguriamo, quindi, non è solo un impegno reciproco tra istituzioni, ma un patto nei confronti dei cittadini, per l’eliminazione delle diseguaglianze, la valorizzazione delle specificità dei singoli territori e la realizzazione di un Paese più competitivo e più solidale”.

“Tutto parte – ha spiegato Aurigemma – da alcuni cambiamenti che si sono registrati nella società: alcune relazioni della Bankitalia che evidenziavano l’inverno demografico, l’aumento dell’età media della popolazione, senza dimenticare le nuove sfide future come l’innovazione tecnologica (compresa l’intelligenza artificiale) e la sostenibilità. Come assemblee legislative regionali, l’interlocutore migliore con cui affrontare queste sfide future non poteva che essere il CNEL, che è la sede della rappresentanza economica e sociale organizzata, il luogo del dialogo tra le parti, dove si incontrano le esperienze del mondo produttivo, dei lavoratori, delle professioni e del terzo settore. La Conferenza, dal canto suo, è la voce dei territori, che ogni giorno vivono le istanze concrete dei cittadini e delle comunità, ed è l’organismo di valorizzazione del ruolo istituzionale delle Assemblee delle Regioni e delle Province autonome, costituendo sede di coordinamento e di scambio delle esperienze per le attività di interesse delle Assemblee legislative regionali – ha proseguito -. Oggi abbiamo firmato questo protocollo che deve essere un punto di partenza, su tematiche strategiche come salute, imprese, lavoro. Quindi, questo documento segna l’inizio di una sinergia, di una collaborazione tra le realtà produttive (nonchè quelle lavorative e dei lavoratori) del Paese, e le Assemblee legislative che rappresentano le istanze dei cittadini. Nel cronoprogramma, il primo punto che affronteremo è sicuramente la sanità, con tematiche di rilevanza assoluta come la ripartizione dei fondi e l’adeguamento dei Drg a livello nazionale. Naturalmente, colgo l’occasione per ringraziare il Presidente Brunetta e tutti coloro che in queste settimane hanno lavorato per questo Protocollo, che ha una rilevanza strategica”.

Il Protocollo d’intesa è stato siglato a Villa Lubin al termine dell’evento “Salute, imprese e lavoro”, promosso dal CNEL in collaborazione con la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. L’incontro ha rappresentato un momento di confronto istituzionale sui temi della qualità dei servizi pubblici, delle politiche per il lavoro e dello sviluppo territoriale.

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Ad aprire i lavori è stato il Presidente del CNEL Renato Brunetta, seguito dall’introduzione della consigliera Marcella Mallen, coordinatrice del Gruppo di lavoro sulla Relazione al Parlamento e al Governo in materia di livelli e qualità dei servizi delle pubbliche amministrazioni. Nel corso dei lavori sono intervenuti i consiglieri CNEL FiovoBitti, Rossana Dettori, Mario Braga e Paolo Pirani, oltre a rappresentanti e funzionari delle Regioni e ai Presidenti dei Consigli regionali Roberto Ciambetti (Veneto), Quintino Pallante (Molise) e Stefano Balleari (Liguria). Le conclusioni sono state affidate ad Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale del Lazio e Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.

– Foto Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome –

(ITALPRESS).

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PRONTO METEO – PREVISIONI PER 28 OTTOBRE 2025

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Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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