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Economia

Confcommercio-Censis, economia in salute ma pesa l’incertezza

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ROMA (ITALPRESS) – Un’economia italiana in salute ma pesano incertezza e un pò di paura. E’ il quadro che emerge dal Rapporto Confcommercio-Censis sulla fiducia delle famiglie presentata oggi dall’Ufficio Studi della Confederazione. Per il 2024 si stima un reddito disponibile pro capite di 22.571 euro, nel 2023 è stato di 22.267, sempre per il 2024 per quanto riguarda i consumi pro capite si stima una spesa di 21.048 euro (20.864 nel 2023). Nonostante la buona reazione post pandemica, reddito e consumi pro-capite non hanno ancora recuperato i livelli del 2007 e nel 2024 si prevede, sempre in termini reali, una crescita del reddito disponibile dell’1,4% e dei consumi attorno allo 0,9%. Secondo il direttore dell’Ufficio studi Confcommercio, Mariano Bella, “ciò testimonia la nostra visione complessivamente positiva della salute della nostra economia. Si tratta di previsioni condizionate dall’inflazione che noi riteniamo continuerà a ridursi”.
Per quanto riguarda il saldo tra ottimisti e pessimisti sulle aspettative future a sei mesi è di circa 10 punti rispetto ad un anno fa, una riduzione della fiducia che riguarda soprattutto i giovani. Secondo il 53,5% delle persone intervistate di età compresa tra i 18 e i 35 anni, infatti, le classi di età maggiormente penalizzate sono i giovani, per il 3,3% sono gli anziani; giovani penalizzati anche secondo il 60,6% degli over 65 che vedono però una maggiore percentuale – pari al 21,3% – di anziani penalizzati. Il rapporto, inoltre, evidenzia come per il 56,3% degli intervistati nella fascia di età compresa tra i 18 e i 35 anni la difficoltà maggiore del “mettere su famiglia” e fare figli sia imputabile alla difficoltà di trovare un’occupazione stabile e un’abitazione dignitosa. Il direttore dell’Ufficio Studi parla anche di presenze turistiche spiegando che il record di presenze del 2023 sta proseguendo anche per l’anno in corso, “un turismo che abbiamo spesso sottovalutato, soprattutto negli ultimi 3 anni, credo che vada preso sul serio”, conclude.
Secondo il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, “nonostante qualche fragilità in alcuni settori produttivi, l’economia italiana tiene bene: occupazione in crescita, turismo vitale, soprattutto nella componente straniera, inflazione sotto controllo. Tuttavia, l’incertezza sul futuro rallenta investimenti e consumi. Per ritrovare fiducia serve, soprattutto, un taglio di mezzo punto dei tassi di interesse da parte della Bce e accelerare l’attuazione della riforma fiscale”, osserva.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Economia

Ad agosto rimane stabile la fiducia sulle imprese, cala quella dei consumatori: i dati Istat

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ROMA (ITALPRESS) – Ad agosto 2025 si stima un peggioramento del clima di opinione dei consumatori (da 97,2 a 96,2) mentre l’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese rimane stabile a 93,6. Lo rileva l’Istat precisando che la dinamica negativa del clima di fiducia dei consumatori sintetizza un deterioramento generalizzato di tutti i climi seppur con intensità diverse: il clima futuro e quello economico registrano le diminuzioni più marcate (rispettivamente da 93,9 a 92,2 e da 98,2 a 97,0); i cali del clima personale e di quello corrente sono più contenuti (nell’ordine, da 96,9 a 95,9 e da 99,7 a 99,2).

Con riferimento alle imprese, il clima di fiducia diminuisce nell’industria (nel comparto manifatturiero cala da 87,8 a 87,4 e nelle costruzioni diminuisce da 102,3 a 101,3) e, soprattutto, nel commercio al dettaglio (da 105,7 a 102,8). Al contrario, l’indice aumenta nel comparto dei servizi di mercato (da 93,8 a 95,0).

Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nella manifattura peggiorano le attese sul livello della produzione mentre migliorano i giudizi sugli ordini; le scorte di prodotti finiti sono giudicate in accumulo rispetto al mese scorso. Nelle costruzioni un’evoluzione negativa dei giudizi sugli ordini si unisce ad attese sull’occupazione in aumento. n Nel comparto dei servizi di mercato tutte le variabili registrano una dinamica positiva mentre nel commercio al dettaglio tutte le componenti si deteriorano, inglobando un diffuso peggioramento di giudizi e attese sulle vendite sia nella grande distribuzione sia in quella tradizionale.

“Ad agosto 2025 – commenta l’istituto di statistica -, l’indice di fiducia delle imprese rimane stabile riflettendo una dinamica eterogenea tra i comparti indagati: l’andamento negativo dell’indicatore nella manifattura, nelle costruzioni e nel commercio al dettaglio è compensato da un deciso recupero della fiducia nel comparto dei servizi di mercato dovuto principalmente al settore del trasporto e magazzinaggio e a quello dell’informazione e comunicazione, mentre il turismo è in calo. Quanto ai consumatori, l’indice di fiducia si riduce e torna al livello di giugno 2025 in un quadro di sostanziale stazionarietà in atto dallo scorso mese di maggio”.

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-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Economia

I prezzi medi dei Carburanti ad agosto ai minimi dall’estate 2021

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ROMA (ITALPRESS) – Prosegue anche nella seconda metà di agosto la discesa dei prezzi alla pompa lungo la rete distributiva italiana, trainata dall’andamento dei mercati internazionali delle materie prime e dei prodotti raffinati. Stamane, alla vigilia dell’ultimo esodo estivo, la benzina si conferma a 1,70 euro al litro e il gasolio a 1,63 euro al litro. Rispetto al 23 gennaio, quando i listini alla pompa segnavano 1,83 euro per la benzina e 1,74 per il gasolio, il ribasso è stato rispettivamente di 13 e 11,3 centesimi al litro. Lo rende noto il MiMit.

Un trend ribassista che ha sostanzialmente caratterizzato tutto il 2025, interrotto solo nelle due settimane centrali di giugno a causa delle tensioni in Medio Oriente. Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio sui prezzi dei carburanti del Mimit, la media registrata ad agosto 2025 è inoltre per lo stesso mese la più bassa dal 2021, prima dell’invasione russa dell’Ucraina.
Rispetto ad agosto 2024, infatti, i prezzi risultano inferiori di 11,5 centesimi al litro per la benzina e di 6 centesimi per il gasolio; il divario cresce ulteriormente se confrontato con agosto 2023, quando la benzina costava 23,4 centesimi in più e il gasolio 19,2. Ancora più marcato il raffronto con agosto 2022, quando – al netto della riduzione dell’accisa allora in vigore – il prezzo era superiore di 37,9 centesimi al litro per la benzina e di 45,5 per il gasolio.
“Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy – si legge nella nota – continuerà a monitorare l’andamento dei prezzi, segnalando con cadenza settimanale alla Guardia di Finanza le eventuali anomalie nei punti vendita, per garantire trasparenza e correttezza nel mercato”.

– Foto: Ipa Agency –

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Economia

FS, Donnarumma “Rete ferroviaria datata, stiamo correndo. In sei mesi +15% investimenti sul 2024”

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RIMINI (ITALPRESS) – “Abbiamo una rete ferroviaria molto importante in Italia” che “quest’anno compie 120 anni”, è “abbastanza datata” e “nel tempo non è stata tutta ristrutturata. Il che significa che bisogna correre e in questi anni si sta correndo”. Così Stefano Donnarumma, amministratore delegato e direttore generale del Gruppo FS Italiane, al Meeting di Rimini.

“Il piano di sviluppo delle infrastrutture ferroviarie che abbiamo congegnato insieme al ministero e presentato il 12 dicembre dell’anno scorso cuba circa 100 miliardi in 5 anni. Siamo in corso di svolgimento di questo piano, abbiamo l’anno scorso raggiunto il record storico di investimenti delle Ferrovie con 17,5 miliardi di investimenti, i primi sei mesi di questo anno ci vedono già al 15% in più rispetto all’anno precedente”, ha spiegato sugli investimenti da record.

“I cantieri di quest’estate sono stati oltre 1200, non abbiamo mai fermato i treni e abbiamo comunicato per tempo a tutti i viaggiatori sin da febbraio-marzo che ci sarebbero stati tempi di percorrenza maggiori su alcune tratte. Nel corso del mese di settembre gradatamente si chiuderanno”, ha raccontato. “Abbiamo avuto lo stesso volume di passeggeri dell’anno prima, però abbiamo avuto il 10% di puntualità in più, con giornate come quella di ieri nella quale sulla direttissima abbiamo raggiunto il 100% di puntualità nei 10 minuti”, ha aggiunto. “L’obiettivo europeo è raddoppiare il numero di cittadini raggiunti dall’alta velocità: il nostro obiettivo non può essere questo perché siamo già a valori elevatissimi, quindi per noi sarà +30% dei cittadini raggiunti dall’alta velocità”.

– foto IPA Agency –

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