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Cronaca

Ruotolo “Fuga da Rai-Telemeloni. Per uscire dalla crisi serve il Sud”

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ROMA (ITALPRESS) – Una vita passata a combattere l’illegalità, raccontandone ogni sfaccettatura nella sua incessante attività giornalistica, e adesso la sfida delle europee con il Pd con una stella polare fissa: favorire la crescita del suo sud. Sandro Ruotolo, senatore dem, racconta i suoi obiettivi in un’intervista di Claudio Brachino per la rubrica “Primo piano – Elezioni europee 2024” dell’agenzia Italpress: l’ex corrispondente Rai è candidato nella circoscrizione Italia meridionale (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria) all’appuntamento elettorale dell’8 e del 9 giugno.
Nell’analizzare il momento politico che sta vivendo l’Italia, lo sguardo si rivolge al rapporto tra l’esecutivo e quell’informazione che tanto lo ha accompagnato nel corso della sua vita: “La debolezza del rapporto tra giornalismo e politica nasce con l’editto bulgaro di Berlusconi, ma oggi la situazione è ancora più pericolosa – sottolinea Ruotolo – Se parlavi di mafia e dell’origine del potere di Berlusconi diventava una belva, però era uno che sapeva fare televisione e aveva a Mediaset giornalisti come Giorgio Gori, Maurizio Costanzo ed Enrico Mentana; in questa Rai-Tele Meloni i pezzi pregiati sono scappati tutti. Bruno Vespa non è un novellino assunto oggi e il ministro Sangiuliano è stato prelevato dal Tg2, segno che il pluralismo c’era già prima e non era solo la sinistra a comandare. Entro agosto 2025 dobbiamo rendere il servizio pubblico indipendente, rispettando il Media Freedom Act approvato in Europa”.
L’errore alla base dello scenario corrente arriva però, secondo il senatore dem, da un ex componente del suo partito: “Quando Renzi era segretario Pd e presidente del Consiglio ha combinato un bel guaio togliendo la Rai dal controllo del parlamento e portandola sotto quello dell’esecutivo: la cultura deve stare dalla parte di chi è governato, non di chi governa. Non era mai successo che un direttore dell’approfondimento giornalistico, come Paolo Corsini, andasse a una festa di partito a parlare a nome di quest’ultimo: loro hanno questo problema dell’egemonia culturale della sinistra, perchè non possono rivendicare quella che c’era ai tempi del fascismo”. Duro anche l’attacco sul caso Scurati: “La censura del monologo è davvero una brutta figura, di cui non a caso si è par lato in tutto il mondo”, afferma Ruotolo.
Una delle sfide principali da affrontare riguarda la lotta a una criminalità organizzata che nel corso del tempo si è evoluta: “Nella mia carriera ho sempre legato professione e impegno civile, già negli anni ’80 quando facevo inchieste su degrado e criminalità andavo poi a parlarne nelle scuole – racconta il senatore Pd – In Italia ogni mese un Comune viene sciolto per infiltrazioni mafiose e in undici regioni sono stati sciolti sia i Comuni che le rispettive Asl, abbiamo sconfitto la mafia dei corleonesi e delle stragi ma quella di oggi prova a infiltrarsi nel Pnrr: dove c’è mafia non c’è sviluppo, quindi io lego a questo la mia battaglia per il sud. Esistono aree del nostro paese dove non si può camminare liberamente, a Napoli ci sono situazioni di significativa effervescenza criminale e 35 minorenni sono in carcere per omicidio: bisogna lavorare prima di tutto sulla prevenzione del degrado”. Il decreto Caivano è stato un primo passo in questa direzione, ma per Ruotolo “va esteso nei suoi effetti positivi, non si può fare una legge solo sul quartiere di una cittadina, va fatta per tutte le periferie del sud: i problemi non si risolvono spedendo in carcere i genitori che non mandano i figli a scuola, nei quartieri a rischio ci sono donne che a trent’anni sono già nonne; c’è bisogno di più assistenti sociali e psicologi, non solo delle Forze dell’Ordine. Un bambino o un laureato del sud non possono avere meno chance rispetto al nord: l’Italia può uscire dalla crisi se il sud esce dalla crisi e non è un caso che l’Europa abbia investito qui il 40% delle risorse del Pnrr”.
Il candidato dem alle europee si sofferma poi su altri temi, come il caso Toti e la gestione dei conflitti in Ucraina e Palestina. Sugli arresti domiciliari assegnati al governatore regionale della Liguria ricorda come “il 2 febbraio aveva detto che con l’autonomia le attività portuali devono passare da infrastrutture nazionali a locali: se sono queste le accuse nei suoi confronti figuriamoci cosa potrebbe succedere con l’autonomia differenziata. Al sud non ci sono industrie e per evadere il fisco gli imprenditori, anzichè smaltire gli scarti negli impianti autorizzati, attivano un traffico che ha come riferimento finale le organizzazioni criminali”. Alla Ue invece il monito di osare di più, ma sempre all’insegna della diplomazia: “L’Europa è una grande potenza economica, ma anche un nano politico: le politiche di difesa nazionali vanno razionalizzate e devono essere all’insegna della democrazia, se vogliamo lavorare per la pace dobbiamo innanzitutto costruirla sedendoci a un tavolo. Questo voto determinerà il futuro del pianeta, con conseguenze che andranno a ripercuotersi sui nostri figli e sui nostri nipoti”.
-foto Italpress-
(ITALPRESS).

Cronaca

Meloni “Alle falsità dell’opposizione risponde la verità”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ritengo vergognoso che, pur di attaccare il Governo, certa opposizione diffonda notizie false, danneggiando l’immagine e gli interessi dell’Italia. Negli ultimi giorni, tra le diverse uscite, anche la segretaria del Pd Elly Schlein ha lasciato intendere che il turismo italiano fosse in crisi. Peccato che, poche ore dopo la sua uscita, i dati ufficiali del Viminale – tratti dalla banca dati ‘Alloggiati web’ della Polizia di Stato – abbiano certificato l’esatto contrario, con arrivi in crescita e milioni di visitatori nelle nostre strutture ricettive. Alle mistificazioni e alle falsità costruite a tavolino rispondono i numeri e la verità. Chi ama davvero la propria Nazione non la scredita davanti al mondo per convenienza politica. Noi continueremo a lavorare per renderla ogni giorno più forte, attrattiva e orgogliosa di sè”. Così, in un post su Facebook, la premier Giorgia Meloni.

-Foto: Palazzo Chigi-

(ITALPRESS).

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Cronaca

Garlasco, pm Pavia “Dna di Ignoto 3 possibile risultato di una contaminazione nell’autopsia”

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PAVIA (ITALPRESS) – Il dna parziale e ignoto rinvenuto sul corpo di Chiara Poggi sarebbe frutto di “una contaminazione involontaria” causata da una garza adoperata “in un lasso temporale prossimo all’esame autoptico” condotto sulla vittima del delitto di Garlasco. È quanto riportato in una nota diffusa dal procuratore di Pavia Fabio Napoleone, riportando i risultati della consulenza effettuata dai genetisti Carlo Previderè e Pierangela Grignani.

Dal momento che tale garza è stata “utilizzata 18 anni fa dal medico legale per il prelievo di materiale biologico dalla bocca della vittima” e “ritenendo possibile una contaminazione con precedenti esami autoptici”, la Procura di Pavia ha disposto “approfondimenti specifici”.

– foto IPA Agency –

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Cronaca

Nasconde 3 kg di marijuana in casa, arrestato un 26enne a Milano

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MILANO (ITALPRESS) – Un cittadino peruviano di 26 anni, regolarmente soggiornante sul territorio nazionale, è stato arrestato dalla polizia per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Ieri sera, gli agenti del Commissariato Lambrate, durante un servizio di controllo del territorio volto al contrasto dei reati predatori e dello spaccio di droga, hanno notato all’incrocio tra viale Lombardia e Piazza Durante il 26enne che, a bordo di un’auto a noleggio, effettuava diverse manovre ad alta velocità. Fermato per un controllo, l’uomo, sprovvisto di documenti, ha condotto i poliziotti nella propria abitazione per recuperarli: giunti nell’appartamento, gli agenti, dopo aver percepito un forte odore di sostanza stupefacente, hanno proceduto alla perquisizione dell’abitazione rinvenendo, all’interno della camera da letto, 12 buste sottovuoto di marijuana, dal peso totale di 3,2 chili, 150 grammi di hashish in un frigobar, un bilancino di precisione, una macchina per il sottovuoto, diverse buste per il confezionamento oltre a 720 euro in contanti. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro e l’uomo è stato arrestato.

– foto ufficio stampa Polizia di Stato –

(ITALPRESS).

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