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Rabiot evita il ko ma non i fischi, Juve-Salernitana 1-1

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TORINO (ITALPRESS) – Ancora una domenica grigia per la Juventus di Massimiliano Allegri. Nella giornata in cui i bianconeri avrebbero potuto raggiungere con una vittoria la matematica qualificazione alla prossima Champions League senza aspettare i risultati dagli altri campi, è stata la Salernitana, già retrocessa in Serie B, a fermare sull’1-1 la squadra di casa nella sfida dell’Allianz Stadium di Torino. Quinto pareggio di fila per una Juventus che mercoledì sfiderà l’Atalanta nella finale di Coppa Italia.
Inizio a ritmi piuttosto blandi, in un Allianz Stadium in cui alla squadra di casa è mancato il sostegno del tifo organizzato (come annunciato in settimana dai gruppi della curva che avevano diramato un comunicato a tal proposito), ma subito una fiammata per la Juventus che al 7′ ha sfiorato il vantaggio con Vlahovic che ha scoccato un tiro potente dal limite dell’area sul quale Fiorillo ha toccato di quel tanto che è bastato a deviare la sfera sul legno più alto. Il vantaggio è stato però degli ospiti che come nei due precedenti stagionali (vinti entrambi dai bianconeri, 6-1 in Coppa Italia e 1-2 in campionato) hanno sbloccato l’incontro: stavolta è stato Pierozzi ad andare in gol di testa sul primo palo da corner battuto da destra da Sambia.
Nulla da fare per Szczesny che non è riuscito ad opporsi. Secondo legno per la Juventus al 42′ con Cambiaso che ha scheggiato il palo sinistro con una conclusione a giro con il mancino dalla trequarti. Dopo il gol e anche al termine dei primi 45 minuti, Allegri e i suoi giocatori sono stati subissati ancora una volta da bordate di fischi come già accaduto in altre occasioni in questa stagione.
Nella ripresa la pressione bianconera si è fatta più insistente e con essa anche le occasioni da gol. Nel finale Allegri ha provato la carta delle tre punte e di una Juve più sbilanciata alla ricerca di un pari che è stato sfiorato, a dieci minuti dal termine, con un colpo di testa di Milik confezionato dall’assist dell’altro neo entrato Yildiz e sventato dalla grande parata di Fiorillo, e poi al 43′ con il terzo legno colpito dalla Juventus (traversa di Miretti con un missile che non aveva lasciato repliche a Fiorillo). Al 47′ è stato invece Rabiot a piombare su un pallone vagante in area sugli sviluppi di un angolo battuto da Iling-Junior, con pallone spizzato da Locatelli, e a trafiggere il portiere dei campani con l’esterno mancino per il definitivo 1-1 che, però, non ha risparmiato alla Juve altri fischi.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Bremer “Juve sulla strada giusta, qui sono felice”

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MADRID (SPAGNA) (ITALPRESS) – Con il suo Brasile impegnato a preparare la prossima Coppa America, ma con la Juventus sempre in testa. Gleison Bremer, in una lunga intervista rilasciata al sito del quotidiano sportivo Marca, parla di tutto, dei suoi idoli (“Ronaldinho e Lucio”), dei modelli seguiti (“Chiellini con cui parlo molto e che mi aiuta moltissimo e Bonucci”), ma soprattutto della sua Juve. “Quando sono arrivato era un periodo complicato, non abbiamo vinto, ma siamo entrati in in Champions League, anche se siamo rimasti fuori per vicende amministrative. E’ stata dura, ci toglievano e restituivano punti, lì Allegri fu importantissimo”. Anche quest’anno i problemi non sono mancati con le lunghe squalifiche per Pogba e Fagioli. “Due giocatori di altissimo livello e due persone importanti – sottolinea Bremer -, per me Fagioli è come un fratello, abbiamo passato tanto tempo insieme e, per fortuna, è tornato a giocare a fine stagione. Peccato perchè con tutto il gruppo a disposizione avremmo lottato per lo scudetto”. E invece non è andata così, è finita con il successo in Coppa Italia ma con il divorzio, traumatico, con Massimiliano Allegri. “Nessuno poteva aspettarselo, nemmeno il mister, che potesse finire così. Non sta a noi giocatori giudicare, ma io per il mister ho solo parole di gratitudine, mi ha voluto e mi ha fatto crescere”.
Dal Torino (“Provo grande affetto per il Toro, ma non potevo dire no a uno dei più grandi club del mondo”) alla Juventus dove Bremer assicura di essere “molto felice. Grazie a Dio ho appena vinto il mio primo titolo, il primo che la Juve vince in tre anni, e spero che questo sia solo l’inizio, che ne arrivino tanti altri. Quando sono arrivato mi hanno detto che il club era in ‘ricostruzionè e non molte squadre riescono a vincere in questa fase, noi ci siamo riusciti e vuol dire che siamo sulla strada giusta. C’è stato solo un cambio di allenatore e di dirigenti, ma abbiamo tutto per continuare a crescere. Tra 2-3 anni lotteremo per lo scudetto. E’ arrivato il ds Giuntoli e al suo primo anno abbiamo vinto la Coppa. Siamo una buona squadra, ma ci mancano alcuni tasselli fondamentali. Abbiamo giovani e abbiamo bisogno di calciatori più esperti. Penso che la prossima stagione, giocando in Champions League, la società prenderà rinforzi importanti e questo ci aiuterà a lottare per il titolo”. Di Allegri dice che è sttao un ottimo allenatore per quel che riguarda la fes difensiva, ma Bremer aggiunge: “Penso che al prossimo tecnico piacerà molto il possesso palla. Sarà una nuova sfida per me”. E sì perchè il difensore brasiliano sa benissimo che è in arrivo il suo connazionale Thiago Motta.
“Ne parlano, ma io non ne so ancora nulla – dice Bremer -. Vedremo chi verrà. Siamo la Juventus, quindi sarà sicuramente un buon allenatore, spero che faremo una buona stagione”. Ha un contratto con la Juve fino al 2028, ma piace ai grandi club inglesi come Mancheter United e Chelsea. “La Premier è un campionato in cui tutti vogliono giocare, ma penso di essere in un grande club, il più grande del mondo e ne sono felice. Ho appena vinto il mio primo titolo e voglio fare la storia qui. E’ chiaro che non si può mai dire mai. Vedremo cosa succederà”. Marca chiede anche delle indiscrezioni che accostano il suo nome al Real. “Ci sono club come il Madrid o il Barcellona che sono ai vertici del mondo. Inoltre Liga, Serie A e Premier sono i migliori campionati al mondo, quindi un giorno mi piacerebbe provarci, ma ribadisco che alla Juventus mi trovo bene”. Per adesso pensa alla Coppa America. “Poter giocare con il Brasile, con la nazionale più forte del mondo è la cosa più bella. Lotteremo per diventare campioni. Vinicius? E’ un grande giocatore. Lo ha dimostrato nella Liga e in Champions League. E’ stato campione e sta aiutando molto il Real. Penso che abbia tutte le carte in regola per vincere il Pallone d’Oro ed essere il migliore al mondo per tutto quello che sta facendo e non solo in questa stagione. Vini se lo merita”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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ItalVolley ko in Nations League, la Francia vince 3-2

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ROMA (ITALPRESS) – L’Italia trova la prima sconfitta in Volleyball Nations League per 2-3 (23-25, 25-18, 23-25, 25-19, 10-15) con i campioni olimpici della Francia di Andrea Giani.
Gara dai due volti, con i francesi bravi a gestire e conquistare primo e terzo set, lasciando spazio agli azzurri nel secondo e quarto prima del tie break conquistato dalla Francia. Buona la prova di Clevenot tra i francesi, best scorer con 19 punti, quanti quelli di Michieletto. Venti gli errori al servizio per un’Italia brava a muro, 12 quelli messi a terra, 4 i personali di Russo. L’Italia perde 7,4 punti nel ranking con la sconfitta di oggi, scendendo in quarta posizione alle spalle degli Usa, prossimi avversari degli azzurri. Il vantaggio sulla Serbia, prima non qualificata a Parigi 2024, fuori dai posti utili nel ranking, e vincente oggi con l’Olanda, scende a 106,87.
Alle 16.30 locali (le 22.30 italiane) Italia nuovamente in campo con gli USA.
Nel primo set in campo Giannelli e Romanò in diagonale, Michieletto e Lavia schiacciatori, Galassi e Russo centrali, Balaso libero. Nell’altra metà del campo la Francia di Andrea Giani, 474 presenze in azzurro. Il primo punto porta la firma di Daniele Lavia, dopo il servizio insidioso di Michieletto, il primo tempo di Russo vale il 2-0.
L’Italia parte bene, il 5-2 lo firma a muro Galassi. Due ace di Seddik portano la Francia in parità sul 9-9. L’Italia ritrova il vantaggio, primo tempo di Russo vale il 12-10. Cartellino verde assegnato a Michieletto sul 15-14 per ammissione di tocco a muro. Squadre avanti in parità, la Francia trova il vantaggio sul 20-19 mantenendo il punto di vantaggio fino al 22-21. Qualche difficoltà in fase di ricostruzione degli azzurri consegna alla Francia la prima palla set sul 24-22. Louati chiude da seconda linea per il 25-23 finale.
Nel secondo set nessuna variazione tra gli azzurri, l’1-0 porta la firma di Lavia, Italia subito avanti 5-1. La Francia accorcia le distanze inseguendo gli azzurri, 8-6. Il primo tempo di Galassi vale il 10-7. L’errore in attacco di Michieletto porta la Francia ad un punto dagli azzurri 11-10. Un gran recupero di Grebennikov, il muro di Clevenot mantengono la Francia alle spalle dell’Italia 12-11. L’Italia ritrova l’ampio vantaggio portandosi avanti 16-12. Il fallo in palleggio fischiato a Brizard, subentrato a Toniutti, porta l’Italia sul 19-14. Galassi alza il muro, suo il punto del 22-15 in un set, ben gestito dagli azzurri e chiuso sul 25-18.
L’Italia torna in campo nel terzo set con il 6+1 visto nei precedenti, nessun cambio anche per la Francia. Romanò mette a terra la parallela che vale il 4-3, la Francia trova il sorpasso sul 5-4 con un’attacco da seconda linea di Louati. Set equilibrato, la Francia mantiene un punto di vantaggio sul 9-8. Il muro a uno di Romanò su Clevenot porta avanti gli azzurri 10-9, ancora Romanò arriva con una mano a muro, 11-9. Una grande difesa di Balaso prima, il muro di Russo poi, e l’Italia mantiene il vantaggio 12-10. Patry trova la parità dai 9 metri, suo l’ace del 12-12, risponde Russo con l’ace del 14-12. La Francia trova la parità con un muro su Romanò 17-17 e il successivo vantaggio con Clevenot sul 19-18. L’errore in attacco di Romanò porta i francesi avanti 21-19. Azzurri in parità sul 22-22, l’errore in ricezione di Lavia consegna il set alla Francia 25-2 3.
Stesso 6+1 in campo per De Giorgi nel quarto set. Italia subito avanti, il muro di Tillie su Lavia e l’errore in attacco azzurro portano il punteggio sul 3-3. Sul vantaggio della Francia 4-3, De Giorgi manda in campo Bovolenta per Romanò. Fase analoga ai set precedenti con le squadre che mantengono un minimo distacco, Italia avanti 13-11, il primo tempo di Galassi vale il 14-11, ancora Galassi a segno, suo il muro del 15-11.
L’Italia prova a mantenere il vantaggio, quattro le lunghezze che separano le due squadre. L’errore in attacco degli azzurri non incide sull’ampio vantaggio, 21-15, il muro di Russo porta il punteggio sul 23-15. L’Italia porta la Francia al tie break, chiudendo il quarto set sul 25-19.
Resta in campo Bovolenta nel quinto set, questa la novità rispetto ai set precedenti, il muro sull’opposto azzurro porta la Francia avanti 2-0. La Francia mantiene il suo vantaggio , l’errore in attacco dell’Italia vale il 6-2. Squadre al cambio campo sul punteggio di 8-3 per la Francia che mantiene il vantaggio fino al 9-5. Il block out vincente di Louati allunga il vantaggio francese 13-7, Francia che chiude il tie break sul 15-10, azzurri che trovano la prima scofitta in VNL.
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Paolini si qualifica per la semifinale al Roland Garros

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PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Jasmine Paolini si qualifica per le semifinali al Roland Garros femminile. La 28enne tennista toscana, n.15 del ranking e 12 del seeding, ha battuto nei quarti per 6-1 4-6 6-4, dopo oltre due ore di lotta, la kazaka Elena Rybakina, n.4 Wta e del tabellone. “E’ una sensazione incredibile, è stato un match durissimo – ha spiegato Paolini a caldo – Ero troppo emozionata nel secondo set, mi sono detta che lei era una grande campionessa e che poteva succedere, per cui sono rimasta concentrata e a combattere su ogni palla. Questa è stata la chiave e ora sono qui”. Per un posto in finale l’azzurra, che dalla prossima settimana sbarcherà nella top 10 Wta, se la vedrà con la vincente del match tra la bielorussa Aryna Sabalenka, n.2 della classifica mondiale e del torneo, e la russa Mirra Andreeva.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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