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Politica

Tarquinio “Ho scelto il Pd per il solidarismo, l’Ue promuova la pace”

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ROMA (ITALPRESS) – Diritti, lavoro e pace: questi i capisaldi della candidatura alle Europee di Marco Tarquinio, editorialista di Avvenire (di cui è stato direttore dal 2009 al 2023) schierato dal Pd nella lista per la circoscrizione Italia centrale (Toscana, Umbria, Marche e Lazio), intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo piano – Elezioni europee 2024 dell’Agenzia Italpress.
“A destra e nel centro liberal-democratico fanno polemica sul fatto che il Pd accetti uno come me che ha posizioni molto forti su certi temi, ma in tutti i partiti c’è pluralità e a prescindere io voglio solo dare una mano e fare in modo che su questi argomenti si ragioni insieme – ha detto Tarquinio -. Lo stesso Pd nasce da due grandi partiti di massa, l’uno con la tradizione comunista e l’altro a trazione democratico-cristiana. C’erano diverse proposte per una mia candidatura, ma ho preso in considerazione solo quella del Pd con cui mi sono candidato da indipendente: lì c’è dentro un pezzo importantissimo della mia cultura personale e politica, ovvero il solidarismo che storicamente ha prodotto le riforme più importanti”.
La scelta di scendere in campo si lega anche al momento difficile a livello globale: “Non ho mai escluso in assoluto di scendere in politica: sono innamorato del mio mestiere, ma questo per l’Europa è un momento decisivo sotto diversi aspetti. Se si fosse trattato di elezioni politiche non avrei nemmeno preso in considerazione l’ipotesi di candidarmi, ma a livello europeo siamo a un bivio tra la strada fondativa della pace e la torsione bellica di involuzione delle nostre democrazie”.
Altro tema su cui insiste Tarquinio è quello del lavoro giovanile, soprattutto per porre un freno al fenomeno della fuga di cervelli: perchè ciò avvenga, tuttavia, è fondamentale uno sforzo da parte della politica. “C’è maggiore dinamicità nelle imprese, ma il mondo del lavoro è completamente sfregiato e precarizzato – sottolinea – Non capisco come sia possibile che i giovani si formino qui e poi scelgano di fare la valigia per andare ad arricchire altri sistemi paese, è segno che l’Italia ha sbagliato molto: facciamo scappare i nostri giovani e al contempo non siamo capaci di valorizzare gli altri giovani che arrivano attraverso i flussi migratori”.
Più ampia la riflessione sulle guerre e sul ruolo che deve avere l’Europa a riguardo: per l’ex direttore di Avvenire non esiste altra via che non sia uno sforzo in direzione della pace. “La politica deve ingaggiarsi seriamente affinchè questi conflitti non si accendano, com’è avvenuto in Ucraina dove la guerra dura non da due anni ma da dieci – spiega -. Russia ed Europa usciranno a pezzi da questa guerra, mentre i primi che la seguono sono Stati Uniti e Cina. E’ fondamentale togliere le bandiere di guerra, sedersi a un tavolo e negoziare: è inconcepibile che in questi conflitti alle porte dell’Europa ci siano mediatori da tutto il mondo e dalla Ue non ci sia nessuna iniziativa. Altrettanto sbagliato è fornire armi, perchè si finisce solo per alimentare le guerre; non lo dico perchè voglio che Putin vinca, come dice qualcuno”.
Per quanto riguarda lo scenario mediorientale, aggiunge Tarquinio, “bisogna imporre il cessate il fuoco e istituire immediatamente lo Stato di Palestina: è giusto solidarizzare con il popolo israeliano, ma quello palestinese ha i territori devastati ed è altrettanto giusto che gli si dia uno status e uno Stato. Vorrei un’Europa capace di iniziative diplomatiche a tutto tondo, mentre questo è ancora appannaggio di altri: in particolare la sinistra europea deve dare rappresentanza al popolo della pace, qualsiasi alternativa sarebbe un autogol pazzesco”. Il candidato dem chiude con una riflessione sulla difesa comune europea, che auspica possa essere “sia militare e aggressiva, sia civile e non violenta. Dico sì a un esercito comune, perchè ci permetterebbe di risparmiare: oggi spendiamo in difesa quattro volte ciò che spendono Russia e Cina”.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

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Conte “L’autonomia peggiorerà la sanità”

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ROMA (ITALPRESS) – “Giorgia Meloni rifila due fregature agli italiani: il piano salva casa che nasconde un condono e che riduce le norme antisismiche, e il decreto liste d’attesa che non mette un euro e lascia gli italiani con le file lunghissime. Anche per questo stiamo raccogliendo le firme per far saltare l’autonomia differenziata, che peggiorerà ulteriormente la situazione già degradata della sanità”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, a margine di un’iniziativa contro l’autonomia differenziata.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Politica

Protezione civile, Ciciliano “Grande sfida, ringrazio Curcio”

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ROMA (ITALPRESS) – Fabio Ciciliano ha ufficialmente preso la guida del dipartimento della Protezione Civile. Dopo la nomina, in consiglio dei ministri, si è insediato a capo della struttura che gestisce le emergenze e le situazioni di rischio. A presentarlo, in conferenza stampa, il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci: “assicuro che si tratta di una scelta assolutamente fisiologica, non c’è nessun intento di penalizzazione nei confronti capo dipartimento uscente, Fabrizio Curcio, al quale va il grazie personale e di tutto il governo per la passione e serietà con cui ha guidato questo dipartimento. Abbiano lavorato nel reciproco rispetto delle autonomie e dei ruoli” ha aggiunto Musumeci” l’ingegnere Curcio è stato proposto per ruolo di maggiore prestigio e responsabilità ma ha ritenuto di non dovere occuparsi del ruolo proposto, una scelta che merita rispetto, gli auguriamo di mettere a profitto le sue competenze e la sua passione”.
Napoletano, classe 1972, Ciciliano è un dirigente medico della Polizia di Stato e attuale commissario straordinario per Caivano.
“Un uomo che proviene dalla protezione civile, si è occupato di emergenze sanitarie in Italia e all’estero” ha ricordato il ministro della Protezione Civile. “L’ultima esperienza è quella di commissario per il governo nel territorio di Caivano, territorio difficile e complesso. A Caivano era una impresa che sembrava impossibile, con grande tenacia il dottor Ciciliano ha lavorato interlocuendo con tutte le istituzioni, quel problema persiste, durerà per anni, ma intanto lo Stato ha creato le condizioni affinchè a Caivano si possa respirare aria di legalità”. Parlando di Protezione Civile ha spiegato che “mi preoccupa l’eccesso burocratico che segue ogni evento calamitoso, se lo stato di emergenza viene chiesto per due, tre anni il meccanismo non funziona, se c’è una emergenza devi correre. La linea del governo è cambiata in relazione alla protezione civile, salvaguardando la leadership del dipartimento, il governo punta essenzialmente sulla prevenzione, una delle tre gambe su cui si regge questo dipartimento, si deve riqualificare la gestione dell’emergenza e superare alcuni nodi”.
“Sappiamo che dobbiamo interloquire con tutti, qui i partiti devono entrare in punta di piedi solo per portare contributi di idee, questa è garanzia di equilibrio istituzionale di un dipartimento così delicato. Il mio pensiero oggi va alle vittime di questa ennesima tragedia di Scampia, una tragedia che richiama ciascuno di noi alle proprie responsabilità, la protezine civile si è messa subito a disposizione. Restando in Campania faccio un appello alla popolazione dei Campi Flegrei, confidiamo in un approccio culturale diverso sulla prevenzione” conclude Musumeci.
Fabio Ciciliano ha parlato invece di “avvincente sfida, per me è una grandissima emozione essere dall’altro lato, tornare a casa è sempre una grande cosa e abbrevia i tempi per agire. Sono consapevole dello sforzo, noi dobbiamo cercare di creare una nuova coscienza sulla prevenzione, mi auguro che tra 20 anni lasceremo un posto dove la cultura del soccorso e della prevenzione sia in ognuno di noi. Ringrazio l’ingegnere Curcio che ha lasciato una macchina operativa molto efficiente. Siamo bravi a gestire le emergenze, ci viene riconosciuto da tutti, siamo un pò meno bravi a gestire l’ordinario”.

foto: xc3/Italpress

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Politica

Romano “Ok iter per conto corrente di base, una battaglia di civiltà”

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ROMA (ITALPRESS) – “E’ giunto finalmente in Commissione Finanze per una sua prima lettura il testo di una proposta di legge di cui sono primo firmatario e che prevede l’istituzione di un conto corrente di base per tutti coloro che ne facciano richiesta, con l’obbligo per le banche di non chiuderlo se con saldi attivi e solo in presenza di gravi documentati motivi”. Lo afferma Saverio Romano, coordinatore politico di Noi Moderati.
“Questa proposta di legge – aggiunge – vuole essere una risposta alla chiusura unilaterale e senza motivo del conto corrente bancario pur in presenza di saldi attivi. Un fenomeno che costringe il correntista – per effetto delle segnalazioni interbancarie – a non poter disporre delle proprie provviste. Il conto corrente bancario oggi è un imprescindibile strumento di cittadinanza attiva, da garantire a chiunque perché indispensabile per la sopravvivenza nel ciclo economico e sociale del paese e non può mai essere negato ne’ prima della sua stipula ne tantomeno in una fase successiva. Abbiamo voluto raccogliere le segnalazioni di cittadini e imprese che in questi anni hanno dovuto subire la chiusura del proprio conto corrente, con il rischio per tantissimi utenti di uscire da un circuito di legalità e di trasparenza. Inizia oggi il percorso di questa proposta di legge che seguiremo con impegno e sul quale chiederemo sostegno da parte di tutti”.
-foto ufficio stampa Saverio Romano –
(ITALPRESS).

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