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Politica

Schlein “Toti non resti un minuto di più. La politica alzi la guardia”

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ROMA (ITALPRESS) – “Al di là delle responsabilità penali, che sarà la magistratura ad accertare, la Liguria non può rimanere appesa, ostaggio di un’incertezza amministrativa che fa male ai cittadini, paralizza gli investimenti, impedisce di prendere decisioni cruciali su sanità e appalti del Pnrr, tanto per citarne alcune. Tanto più alla luce delle pesanti accuse di corruzione che, secondo gli inquirenti, coinvolgono anche la criminalità organizzata e gettano un’ombra tale da rendere impossibile attendere l’esito del processo”. Così in una intervista a “La Repubblica” Elly Schlein insiste sulla richiesta avanzata dal Pd sulle dimissioni del governatore della Liguria Giovanni Toti finito agli arresti domiciliari. Su quanto dichiarato dalla premier Meloni sulla necessità di attendere la versione di Toti, prima di chiederne le dimissioni, la segretaria dem aggiunge: “Prima è stata zitta per giorni, un silenzio assordante, ora invoca pazienza. Vorrei sommessamente segnalare che per un’inchiesta che neppure ha sfiorato il presidente Emiliano, la sua maggioranza ha occupato tutti i Tg con una foga giustizialista mai vista prima. Sono garantisti solo quando tocca a loro. Se gli arresti colpiscono le amministrazioni di destra, premier e ministri indossano la toga degli avvocati difensori. Quanto alla Regione Liguria, quel che sta uscendo racconta anni di malgoverno e malasanità, una intollerabile commistione fra politica, affari e mafie. Perciò Toti non può restare un minuto di più”. Alla domanda se la si può definire una nuova tangentopoli, Schlein risponde: “Ogni inchiesta fa storia a sè, vedremo quanto in profondità si spinge questa vicenda che non è finita qua, deve ancora essere chiarita e soprattutto portare la politica, tutta, ad alzare la guardia. Detto ciò, non posso non notare la differenza che c’è fra noi e loro” e poi aggiunge: “Noi siamo i primi a sostenere il lavoro della magistratura e quando interessa il Pd siamo inflessibili: per tutelare le istituzioni, laddove serve, pretendiamo le dimissioni immediate di chi è coinvolto, com’è accaduto in Puglia. La maggioranza invece trascorre il suo tempo ad attaccare i giudici salvo quando deve utilizzarne le indagini contro le opposizioni. Ricordo che stiamo ancora aspettando le dimissioni di una ministra per cui è stato chiesto il rinvio al giudizio per truffa aggravata ai danni dello Stato. Non so cosa aspetta Meloni a ristabilire la dignità delle istituzioni in cui siedono temporaneamente”.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

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Politica

La Russa “Nessuno scontro tra politica e magistratura”

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ROMA (ITALPRESS) – Nessuno scontro politica-magistratura. Lo ha ribadito il presidente del Senato, Ignazio La Russa, all’inizio del tradizionale scambio di auguri con la stampa parlamentare. “Nego ci sia in atto uno scontro tra politica e magistratura, nè lo auspico, questa zona grigia che c’è sul perimetro delle proprie funzioni, quelle dei magistrati e della politica, in qualche modo deve trovare una definizione”, ha detto La Russa. Parlando di riforme, la seconda carica dello Stato ha ribadito che “non c’è stato un brusco stop sul premierato, l’arco di tempo per realizzare questa riforma è un bene che non sia troppo rapido e se ritarda un pò a mio avviso è un dato importante, personalmente sono assolutamente favorevole”.
Si procede anche sulla riforma dell’autonomia differenziata: “Ci sono sensibilità diverse ma non è vero che il governo la ha subita perchè lo vuole la Lega, c’è stato un confronto doveroso tra partiti che formano la coalizione, e quello che auspico è che non si ripeta quanto visto in altri governi: un’intesa prettamente elettorale, non programmatica. Bisogna stare attenti a formulare un programma, il nostro è stato proposto come la stella polare per il corso della legislatura”.
Il presidente del Senato fa un appello a tutti i capigruppo parlamentari: “Di riforme importanti da fare ce ne sono tante, e tra queste mi è stata fatta una proposta, quella di inserire il termine ‘disabilità’ in Costituzionè, un appello
che faccio a tutti i presidenti dei gruppi auspicando si arrivi ad un esito positivo”.
Saggio per La Russa “rinviare il dibattito sul tema del finanziamento ai partiti, non dimenticando però che la democrazia presuppone risorse e comunque a me piace molto che i cittadini possano decidere. Credo che sia stato molto saggio in una fase come questa pur capendo le ragioni di una proposta che era emersa: quella di equiparare il sistema di finanziamento ai partiti al sistema di finanziamento per esempio alla Chiesa Cattolica”.
Un dato positivo, sottolineato da La Russa, riguarda la diminuzione del ricorso alla decretazione d’urgenza: “Nell’anno passato i decreti sono stati 40, quest’anno sono 28, quasi dimezzati, le leggi sono state 170 negli ultimi 2 anni a fronte di un totale di 80 decreti, comunque lo spazio per discutere in Parlamento c’è stato”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Politica

Autonomia, dalla Cassazione via libera al referendum per l’abrogazione

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ROMA (ITALPRESS) – La Corte di Cassazione ha dato il via libera al referendum sull’abrogazione totale della legge per l’autonomia differenziata. Respinto invece il quesito referendario sull’abrogazione parziale.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Politica

Ue, Moratti “Automotive pilastro fondamentale dell’economia”

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – L’europarlamentare del Gruppo PPE e Presidente della Consulta Nazionale di Forza Italia, Letizia Moratti, ha incontrato Stephane Sejournè, vicepresidente esecutivo della Commissione europea e Commissario europeo per l’industria, l’imprenditoria, le piccole e medie imprese e il mercato unico. Insieme con loro, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Al centro del confronto, ospitato a Bollate dalla multinazionale Syensq-Solvay, la competitività e lo sviluppo economico dell’Unione europea e la revisione del Green Deal anche alla luce delle crisi di diversi settori, in particolare quello dell’automotive con riguardo anche all’importante position paper approvato ieri dal PPE sul tema.
“L’automotive – ha sottolineato Moratti – è un pilastro fondamentale dell’economia europea, il settore automobilistico offre oltre 13,8 milioni di posti di lavoro di qualità lungo l’intera catena del valore e contribuisce al 7% del PIL dell’UE, generando ricchezza in tutti gli Stati membri”.
“In questo quadro – ha proseguito – ho rappresentato al commissario Sèjournè come tutte le industrie, a partire da quelle di piccole dimensioni, devono poter continuare a garantire posti di lavoro specializzati e di qualità. Chiusure di impianti e drastiche riduzioni di personale sono dati di fatto a cui la politica deve dare una risposta. I produttori europei sono impegnati nell’innovazione ed hanno già messo in commercio veicoli elettrici di qualità, ma il mercato non è ancora pronto.”
“Per questo – ha concluso Moratti- come PPE sosteniamo con forza il principio della neutralità tecnologica, che permetterà di sorpassare il motore elettrico obbligatorio al 2035, includendo soluzioni a misura di consumatore. SI’ al motore a combustione, ma alimentato a carburanti alternativi di origine non fossile, dunque rispettosi dell’ambiente. I Biocarburanti ad esempio, che l’Italia già produce in grandi quantità, e che vogliamo abbiano un ruolo in una transizione giusta e obbiettiva”.

– Foto ufficio stampa Letizia Moratti –

(ITALPRESS).

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