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Europee, per un italiano su due i leader non dovrebbero candidarsi

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ROMA (ITALPRESS) – Come spesso accade nel nostro Paese, in vista delle prossime elezioni Europee dell’8 e 9 giugno, i leader dei principali partiti presenti in questa tornata elettorale figurano in prima fila tra le liste dei candidati. Una scelta che, però, non viene condivisa da 1 italiano su 2 (il 47,3%), in quanto sono poche le probabilità che, una volta eletti, si presenteranno a Bruxelles. Le opinioni, tuttavia, differiscono tra un elettorato e l’altro. L’area di centrodestra e dei partiti di maggioranza approvano la decisione dei propri leader di presentarsi elle elezioni europee, mentre tra gli elettori di centrosinistra prevale il disaccordo. Quello che è certo per circa la metà della popolazione (il 48,4%) è che questa scelta sarà utile per attrarre maggiori voti per il loro partito di riferimento. In questo caso si tratta di un’opinione comune e trasversale tra tutti gli elettori. Gli unici a non ritenere questa mossa utile e strategica per attrarre maggiori voti sono gli elettori del Movimento 5 Stelle. Infatti, tra tutti i leader in campo, oltre alla mancanza del segretario della Lega Matteo Salvini, l’altro grande assente alla competizione è il leader dei pentastellati Giuseppe Conte.

Dati Euromedia Research per Porta a Porta – Realizzato il 01/05/2024 con metodologia mista CATI/CAWI su un campione di 800 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne

– foto Euromedia Research –
(ITALPRESS).

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Politica

Meloni in Senato “Hamas esclusa per riconoscere la Palestina. Continuo sostegno a Kiev, ma non invieremo soldati in Ucraina”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il consiglio europeo si terrà in un frangente internazionale estremante complesso. L’Italia si presenta al compimento del terzo anno di governo forte di una stabilità rara, di un ritrovato protagonismo internazionale e di indicatori economici solidi”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo. I riconoscimenti internazionali “riportano l’Italia dove merita di stare, cioè in serie A e mostrano la correttezza delle strategie di bilancio. Il Paese si presenta con autorevolezza al tavolo Consiglio europeo”, ha aggiunto.

Sulla situazione in Medio Oriente: “Lo sviluppo positivo e concreto” del piano di pace “è il frutto di un lavoro diplomatico a cui l’Italia ha contribuito. Siamo grati ai governi di Egitto, Qatar e Turchia ma soprattutto a Trump che ha dedicato energie straordinarie per raggiungere quello che è un suo indiscutibile successo”. “Dopo molto tempo c’è una prospettiva credibile di una pace giusta e duratura in Medio Oriente. L’equilibrio è fragile e i rischi sono quotidiani, rischi che la comunità internazionale è chiamata a disinnescare. L’Italia esorta tutte le parti a cogliere le opportunità fornite da questo spiraglio di pace ed è pronta a fare la sua parte da protagonista”. “Per giungere alla pace Hamas non avere alcun ruolo nel futuro dello Stato palestinese e deve essere disarmata. Quando queste condizioni si saranno materializzate l’Italia sarà pronta a riconoscere lo Stato di Palestina”.

Sull’Ucraina: “La nostra posizione non cambia e non può cambiare davanti alle vittime civili. La popolazione civile resiste eroicamente da quasi 4 anni a un conflitto su larga scala. Questo “cinismo” della Russia “non si è fermato nemmeno di fronte ai convogli che trasportavano beni di prima necessità”. “L’Italia ha già chiarito che non prevede l’invio di suoi soldati in Ucraina”.

NATO, “NON PERDERE DI VISTA FIANCO MERIDIONALE”

“Tutti conosciamo e supportiamo la necessità di proteggere il fianco Est dell’Europa e della NATO ma non possiamo consentire che si perda di vista il fianco meridionale dell’UE: la sicurezza dei confini esterni dell’Alleanza è indivisibile. Dobbiamo essere pronti anche di fronte alle minacce alla nostra sicurezza portate dai conflitti e dall’instabilità nel Medio Oriente, in Libia, nel Sahel, nel Corno d’Africa. Sappiamo che i nostri competitor sono molto attivi anche in questi quadranti, così come conosciamo molto bene i rischi che possono derivare dal terrorismo e dalla strumentalizzazione delle migrazioni. Il ministro Guido Crosetto, che ringrazio, è stato molto chiaro su questo punto durante l’ultima riunione dei ministri della Difesa della UE”, spiega.

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“SOSTENIAMO RIDUZIONE EMISSIONI, NO APPROCCIO IDEOLOGICO”

“L’Italia sostiene, e continuerà a sostenere, un ambizioso percorso di riduzione delle emissioni, un obiettivo che consideriamo importante non solo per la nostra salute e i nostri territori, per la nostra autonomia strategica. Ma riteniamo che il modo migliore per non raggiungere questo obiettivo sia continuare a rincorrere un approccio ideologico, e pertanto irragionevole, che impone obiettivi insostenibili e irraggiungibili, che producono danni al nostro tessuto economico-industriale, indeboliscono le nazioni europee e rischiano di compromettere definitivamente la credibilità stessa dell’Unione Europea”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo. “Noi vogliamo abbandonare quell’approccio ideologico che ha caratterizzato la stagione del Green Deal, per abbracciare un pragmatismo serio e ben ancorato al principio di neutralità tecnologica”, spiega.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

 

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Politica

Mattarella “Non arrendersi di fronte agli incidenti e ai decessi nel mondo del lavoro”

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ROMA (ITALPRESS) – “La seconda edizione degli Stati Generali sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro rappresenta l’occasione per riaffermare, con rinnovata determinazione, l’impegno a non arrendersi di fronte a incidenti e decessi sul lavoro. E una sequela quotidiana che ci richiama, drammaticamente, ogni giorno, a quanto sia urgente intervenire. La tutela dei lavoratori costituisce la prima forma di giustizia nel lavoro, parte integrante del diritto di ogni donna e uomo a svolgere un’attività dignitosa e protetta. Un lavoro non è vero se non è anche sicuro. La garanzia della attuazione di questo principio richiede l’impegno congiunto di istituzioni, imprese, lavoratori e parti sociali: un’alleanza capace di superare le differenze per perseguire obiettivi condivisi. Serve un’alleanza per la sicurezza sui luoghi di lavoro”. Questo il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella letto da Chiara Gribaudo, presidente della Commissione d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, durante gli Stati Generali su Salute e Sicurezza sul lavoro, avviati oggi a Montecitorio.

“Sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori non sono ammesse scorciatoie: questi obiettivi devono guidare ogni scelta e ogni politica del lavoro. Auspico che da queste giornate emergeranno impegni concreti a questo scopo. Strategie di sviluppo e competitività del nostro Paese non passano dall’allentamento delle tutele dei lavoratori” conclude Mattarella.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Politica

Tajani “Vogliamo trasformare il cessate il fuoco in una pace”

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ROMA (ITALPRESS) – Vogliamo trasformare il cessate il fuoco e la prima fase del piano Trump in pace”. Lo ha detto, nell’ambito del vertice Med9 in Slovenia, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, nel corso di una delle sessioni di lavoro dedicata al Medio Oriente, alla presenza del re di Giordania Abdullah II. Tajani lo ha ringraziato per la sua importante azione a favore della pace nella regione. Poi ha ricordato la prossima visita in Italia del presidente palestinese Mahmoud Abbas (7 novembre) e il costante sostegno italiano per la soluzione di due Popoli due Stati quale orizzonte di lungo periodo per la stabilità in Medio Oriente.

Il titolare della Farnesina ha ricordato l’impegno italiano lungo le tre direttrici della ricostruzione, della stabilizzazione e della formazione della futura classe dirigente palestinese. Sul primo fronte, Tajani ha ricordato la presenza oggi di una missione tecnica italiana, con tutte le articolazioni dello Stato, di ricognizione a Gerusalemme, Ramallah e poi in Giordania per verificare le aree prioritarie di intervento.

Per la stabilizzazione della Striscia, il ministro ha confermato la disponibilità italiana a valutare un rafforzamento della presenza dei carabinieri al valico di Rafah e a Gerico, sottolineando come l’Italia sia pronta a fare la sua parte sul fronte della sicurezza nelle cornici internazionali e Onu che saranno definite. In tema di formazione, il titolare della Farnesina ha valorizzato la ripresa dei corridoi universitari, annunciando l’arrivo in Italia questo giovedì di altri studenti universitari, accompagnati dal ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.

Il ministro ha ringraziato la Giordania e l’Egitto, con cui l’Italia lavora a stretto contatto nella sua azione a tutto campo per Gaza. L’Italia contribuirà all’organizzazione della prossima conferenza per la ricostruzione a Il Cairo, coinvolgendo il suo settore privato, sulla scia della Conferenza di Roma sulla ricostruzione dell’Ucraina dello scorso luglio. Tajani ha confermato che l’Italia è, e resterà, in prima fila nell’azione umanitaria, che sta intensificando (specialmente nel settore alimentare e della sanità) e sostiene in tale contesto anche il corridoio marittimo umanitario attivato lo scorso anno da Cipro.

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– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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