Politica
Europee, per un italiano su due i leader non dovrebbero candidarsi
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2 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Come spesso accade nel nostro Paese, in vista delle prossime elezioni Europee dell’8 e 9 giugno, i leader dei principali partiti presenti in questa tornata elettorale figurano in prima fila tra le liste dei candidati. Una scelta che, però, non viene condivisa da 1 italiano su 2 (il 47,3%), in quanto sono poche le probabilità che, una volta eletti, si presenteranno a Bruxelles. Le opinioni, tuttavia, differiscono tra un elettorato e l’altro. L’area di centrodestra e dei partiti di maggioranza approvano la decisione dei propri leader di presentarsi elle elezioni europee, mentre tra gli elettori di centrosinistra prevale il disaccordo. Quello che è certo per circa la metà della popolazione (il 48,4%) è che questa scelta sarà utile per attrarre maggiori voti per il loro partito di riferimento. In questo caso si tratta di un’opinione comune e trasversale tra tutti gli elettori. Gli unici a non ritenere questa mossa utile e strategica per attrarre maggiori voti sono gli elettori del Movimento 5 Stelle. Infatti, tra tutti i leader in campo, oltre alla mancanza del segretario della Lega Matteo Salvini, l’altro grande assente alla competizione è il leader dei pentastellati Giuseppe Conte.
Dati Euromedia Research per Porta a Porta – Realizzato il 01/05/2024 con metodologia mista CATI/CAWI su un campione di 800 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne
– foto Euromedia Research –
(ITALPRESS).
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Politica
Musumeci “Sul clima l’approccio non può essere ideologico. Serve consapevolezza nei cittadini”
Pubblicato
25 minuti fa-
12 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Riteniamo che ci sia un cambiamento climatico, una fase che si alterna nei secoli, ma non riteniamo che l’uomo sia il solo responsabile. L’approccio non può essere ideologico come la sinistra ha pensato di fare. Bisogna arrivare agli obiettivi nel 2050 ognuno con le scelte più opportune”. Così Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e per le Politiche del mare, intervenendo ad Atreju.
“Ma come si fa a raggiungere gli obiettivi fissati dall’Ue se il cittadino non ha profonda consapevolezza di questo processo? Se non c’è la consapevole partecipazione del cittadino la battaglia è persa in partenza, ecco perché occorre che la stampa diventi uno degli strumenti di diffusione. I procedimenti calati dall’alto rischiano di naufragare miseramente”, ha poi aggiunto. “Noi viviamo su un territorio che per il 94% e’ a rischio idrogeologico, il 57% a rischio terremoti, ma davvero pensiamo sia così lontana la realtà della fragilità di un territorio? Anche qui serve il coinvolgimento culturale di chi deve operare e non può essere solo il sindaco ma anche il cittadino”, aggiunge.
– foto xb1/Italpress –
Politica
Ponte sullo Stretto, Salvini “Nel 2026 partiranno i cantieri, sarà una rivoluzione per l’Italia”
Pubblicato
17 ore fa-
11 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – I cantieri del ponte sullo Stretto “partiranno nel 2026. Sarà una rivoluzione, una ricchezza senza precedenti per l’Italia. E questo supera ogni polemica”. Lo ha detto a Porta a Porta il leader della Lega, Matteo Salvini.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Politica
Il Consiglio dei ministri approva il decreto Milleproroghe
Pubblicato
17 ore fa-
11 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di termini normativi. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi, diramato al termine del Consiglio dei ministri.
Di seguito alcune tra le principali previsioni. Sostegno a imprese e lavoro: proroga al 31 dicembre 2026 delle modalità operative del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese (PMI). Prorogato al 31 marzo 2026 il termine per la stipula di contratti assicurativi per rischi catastrofali da parte di piccole e microimprese, inclusi i settori turismo e somministrazione. Sanità e sicurezza: prorogata al 31 dicembre 2026 la limitazione della responsabilità penale (“scudo penale”) degli esercenti professioni sanitarie ai casi di colpa grave. La validità della graduatoria della procedura speciale di reclutamento nella qualifica di vigile del fuoco è estesa fino al 31 dicembre 2026. Famiglie e territorio: il contributo per l’autonoma sistemazione (CAS) a favore dei cittadini colpiti da eventi calamitosi è prorogato fino al 31 dicembre 2026. L’attività istruttoria connessa alla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) è prorogata al 31 dicembre 2026. Misure economiche e regolatorie: sospeso anche per l’anno 2026 l’aggiornamento biennale delle sanzioni pecuniarie previste dal Codice della strada. Prorogato al 30 settembre 2026 il termine per lo svolgimento delle assemblee di società ed enti con le modalità speciali introdotte nel 2020. Normativa sanitaria e ricerca: vengono abrogati taluni divieti sull’utilizzo del modello animale negli studi su xenotrapianti d’organo e sostanze d’abuso.
OK CDM A INTESA CON UNIONE BUDDHISTA ITALIANA
Il Consiglio dei ministri, ai sensi dell’articolo 8, terzo comma, della Costituzione, ha autorizzato il Presidente del Consiglio alla firma dell’Intesa tra la Repubblica Italiana e l’Unione Buddhista Italiana (UBI) siglata il 20 novembre 2025 dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio e dal Presidente dell’Unione Buddhista Italiana, modificativa dell’Intesa approvata con la legge 31 dicembre 2012, numero 245.
Il 13 maggio 2024, la confessione religiosa ha richiesto la stipula di una nuova intesa modificativa. La trattativa è stata condotta dalla Commissione per le intese con le confessioni religiose e per la libertà religiosa, istituita con decreto del Presidente del Consiglio 10 agosto 2023 e successivamente modificata. Le modifiche proposte riguardano: Il riconoscimento di taluni titoli di studio accademici rilasciati da Istituti accademici aventi personalità giuridica, operanti sul territorio italiano e riconosciuti dall’UBI; la disciplina della celebrazione del matrimonio con effetti civili; la destinazione delle somme derivanti dall’8 per mille.
OK CDM A REVISIONE DELLO STRUMENTO E DELLA SANITÀ MILITARE
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro della difesa Guido Crosetto, ha approvato, in esame preliminare, due decreti legislativi di attuazione della legge 28 novembre 2023, n. 201, recante “disposizioni in materia di associazioni professionali a carattere sindacale tra militari, delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale, nonché disposizioni in materia di termini legislativi”.
1. Disposizioni in materia di revisione dello strumento militare nazionale in attuazione dell’articolo 2, comma 1, della legge 28 novembre 2023, n. 201. L’obiettivo è il raggiungimento progressivo, entro il 2033, delle dotazioni organiche complessive del personale militare (Esercito, Marina, Aeronautica), fissate a 160.000 unità, garantendo un rapporto funzionale fra categorie e ruoli improntato a efficienza e organicità. Il provvedimento modifica il Codice dell’ordinamento militare (COM) sul sistema di reclutamento e sulle progressioni di carriera. Le misure principali riguardano: la revisione della carriera degli Ufficiali con rimodulazione del percorso formativo in Accademia (nomina ad aspirante al secondo anno e Sottotenente al terzo) e riconoscimento del trattamento economico iniziale agli aspiranti; l’armonizzazione delle ferme Marescialli, con l’introduzione di una ferma obbligatoria di 5 anni per gli Allievi reclutati tramite concorso pubblico; l’ampliamento dell’accesso dei Volontari in ferma prefissata ai concorsi straordinari per il ruolo Sergenti. Inoltre, sul fronte del transito e dell’invecchiamento dei ruoli, sono state introdotte misure transitorie che innalzano fino al 2033 il limite d’età a 40 anni per l’accesso ai concorsi Ufficiali per il personale già in servizio, e prevedono concorsi straordinari per il transito nei ruoli Marescialli per i militari in possesso di specifiche lauree.
A queste si aggiungono concorsi straordinari per Sergenti, aperti fino al 2030 anche a personale civile (con diploma ed età non superiore a 32 anni), in presenza di specifiche esigenze funzionali. 2. Disposizioni in materia di revisione della struttura organizzativa e ordinativa della sanità militare, ai sensi dell’articolo 2 della legge 28 novembre 2023, n. 201 Il provvedimento introduce una complessiva revisione della struttura organizzativa e ordinativa del Servizio sanitario militare secondo criteri interforze e di specializzazione. A tal fine, si prevede l’istituzione del Corpo unico della Sanità militare, definendo le modalità per il transito del personale sanitario proveniente dalle Forze armate e dall’Arma dei carabinieri. L’efficacia delle disposizioni relative alla costituzione del Corpo unico e al relativo transito del personale è stabilita a decorrere dal 1° gennaio 2027, al fine di consentire la necessaria riorganizzazione della struttura della Sanità militare.
OK CDM AD ACCORDO ITALIA-ALBANIA
Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Consiglio dei ministri della Repubblica di Albania in materia di cooperazione strategica nei settori dell’assistenza sanitaria, dell’energia, dell’ambiente, della sicurezza e dell’industria della difesa, della gestione delle migrazioni, dell’educazione, dell’innovazione, della diaspora, della trasformazione economica e della crescita intelligente, fatto a Roma il 13 novembre 2025 (disegno di legge). Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, ha approvato un disegno di legge per la ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Consiglio dei ministri della Repubblica di Albania in materia di cooperazione strategica nei settori dell’assistenza sanitaria, dell’energia, dell’ambiente, della sicurezza e dell’industria della difesa, della gestione delle migrazioni, dell’educazione, dell’innovazione, della diaspora, della trasformazione economica e della crescita intelligente, fatto a Roma il 13 novembre 2025.
L’Accordo (denominato “Accordo Quadro G2G”), frutto di un negoziato avviato nel giugno 2025, istituisce un quadro organico e sistematico per il rafforzamento della collaborazione bilaterale, consolidando i legami storici e culturali e supportando il processo di adesione dell’Albania all’Unione Europea. Di seguito alcune tra le principali aree di intervento. Energia: promozione di rinnovabili, efficienza energetica, uso sostenibile delle risorse naturali e realizzazione di infrastrutture per lo stoccaggio. Ambiente: tutela ambientale, sostenibilità e miglioramento della qualità nell’area adriatico-ionica, con focus su biodiversità, gestione rifiuti, economia circolare, trattamento delle acque e bonifiche. Sicurezza e difesa: rafforzamento della cooperazione nel settore della difesa e delle relative industrie, definendone aree, forme e modalità. Protezione civile: modernizzazione dei servizi di emergenza in Albania, interoperabilità, utilizzo del numero unico 112 e integrazione di tecnologie avanzate. Migrazioni: collaborazione per contrastare l’immigrazione irregolare, incluse iniziative ispirate al Piano Mattei e all’EU Global Gateway.
L’obiettivo è potenziare il pattugliamento marittimo albanese e sviluppare soluzioni innovative in vista del patto UE su migrazione e asilo. Giustizia e affari interni: cooperazione contro la criminalità organizzata, terrorismo, riciclaggio, traffico di esseri umani e stupefacenti, oltre al trasferimento dei condannati. Infrastrutture: sviluppo di infrastrutture fisiche e digitali tramite progetti congiunti, studi di fattibilità e scambio di competenze. Sanità: miglioramento della qualità, accessibilità ed efficienza dei servizi sanitari albanesi, promuovendo l’uso di tecnologie avanzate. Agribusiness: iniziative su agricoltura sostenibile, trasformazione e sicurezza alimentare, e tecnologie per l’adattamento climatico e la prevenzione dei disastri. Turismo: sviluppo di modelli sostenibili e progetti comuni per la tutela del patrimonio culturale. Innovazione e ricerca: rafforzamento della cooperazione accademica, scientifica e tecnologica, con programmi congiunti che coinvolgono anche la diaspora, sostegno alle start-up e uso di tecnologie avanzate, inclusa l’intelligenza artificiale. Istruzione e formazione: cooperazione educativa e culturale, favorendo l’apprendimento reciproco delle lingue (albanese in Italia, italiano in Albania), la mobilità e il riconoscimento delle qualifiche. Diaspora e scambi culturali: promozione dell’identità culturale e linguistica attraverso piattaforme, contenuti digitali e accesso reciproco ai canali pubblici.
L’Accordo prevede un quadro di attuazione dei progetti, selezionati in base a criteri condivisi e coordinati da un Comitato Congiunto di Cooperazione, che può essere affiancato da un Segretariato Tecnico Congiunto.
OK CDM A NORME EUROPEE SUI FONDI DI INVESTIMENTO ALTERNATIVI
Recepimento della direttiva (UE) 2024/927 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 marzo 2024, che modifica le direttive 2011/61/UE e 2009/65/CE per quanto riguarda gli accordi di delega, la gestione del rischio di liquidità, le segnalazioni a fini di vigilanza, la fornitura dei servizi di custodia e di depositario e la concessione di prestiti da parte di fondi di investimento alternativi (decreto legislativo – esame preliminare).
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione Tommaso Foti e del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato in esame preliminare un decreto legislativo per il recepimento della direttiva (UE) 2024/927 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 marzo 2024, che modifica le direttive 2011/61/UE e 2009/65/CE per quanto riguarda gli accordi di delega, la gestione del rischio di liquidità, le segnalazioni a fini di vigilanza, la fornitura dei servizi di custodia e di depositario e la concessione di prestiti da parte di fondi di investimento alternativi. Il provvedimento introduce modifiche al Testo unico della finanza (TUF) con l’obiettivo principale di armonizzare a livello europeo le regole per i Fondi di Investimento Alternativi (FIA) che concedono prestiti. Il testo definisce inoltre un quadro specifico per gli strumenti di gestione della liquidità (Liquidity Management Tools – LMTs) e rafforza la disciplina sulla delega di funzioni e sui servizi di custodia. Vengono ampliate le attività esercitabili dalle Società di Gestione del Risparmio (SGR) e potenziati i poteri di vigilanza e di intervento della Banca d’Italia e della Consob.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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