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Cronaca

Ue, Castelli “Esercito comune solo dopo una diplomazia comune”

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MILANO (ITALPRESS) – “Se vogliamo parlare di un’Europa unita si deve cominciare a fare diplomazia insieme. I Paesi membri spesso pensano troppo alle proprie economie. L’esercito comune può venire solo dopo che ci si convince tra Paesi europei che la diplomazia va fatta insieme”. Così Laura Castelli, presidente di “Sud chiama Nord” e candidata con la lista “Libertà” alle elezioni europee, intervistata da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano – Elezioni europee 2024” dell’agenzia Italpress.
“Credo che l’Europa – ha spiegato – oggi sia una zia che si ostina a non volere fare un discorso serio di famiglia. E’ un’Europa che ha un problema serio che riconosce: la necessità di diventare più forte rispetto alle due grandi potenze, Stati Uniti e Cina. Per farlo chiede ai suoi nipoti, gli Stati membri, di sopprimere le identità, la sovranità e tutto quello che è la cultura. Non è possibile perchè è quello che fa la ricchezza della famiglia dei paesi europei”.
“Cosa non digerisco dell’Europa? Il fatto che tutta la spesa che chiama ‘debito buonò – ha affermato – siano gli investimenti e mai la spesa corrente che significa pensioni, stipendi della sanità e tutto ciò che è necessario e risponde a servizi”. Un altro elemento che “non mi piace”, ha spiegato, riguarda “le direttive che non puoi manovrare sul vestito italiano”. Poi, per Castelli, “è un’Europa che ci dà i soldi con il contagocce”.
Ecco, quindi, alcune proposte. L’Italia “ha bisogno che la spesa sulla sanità esca dai vincoli del Patto di stabilità”, ha evidenziato Castelli. “Togliamo – ha aggiunto – dal vincolo del Patto di Stabilità la sanità perchè con il bilancio dell’Italia non riusciamo più a garantire il minimo”. Un altro punto riguarda le tasse. “E’ un’Europa – ha affermato – che non vuole lavorare sul fatto che ci sono paesi che hanno tassazione diversa. Se l’Europa deve essere concorrenziale rispetto all’esterno deve prima di tutto essere più equiparata”.
Sulle case green “sono sconvolta”, ha spiegato. “Non possiamo pensare – ha proseguito – di mettere come priorità agli italiani quella di ristrutturare la casa per renderla più efficiente. Se chiediamo a un italiano qual è la sua priorità, non è questa. La libertà di scegliere come spendere i propri risparmi, che oggi gli italiani non hanno, è sacrosanta. La direttiva green possiamo farla per chi ne ha la possibilità”.
Castelli ha un passato con il Movimento 5 Stelle. “Oltre 15 anni fa – ha ricordato – ero al teatro Smeraldo a fondare il M5S. Per me quella storia è stata importante, è stata la mia crescita politica, mi ha insegnato cosa significa governare e stare all’opposizione, cosa significa dire ai cittadini le cose che poi puoi realizzare e come si raccontano i fallimenti. Poi quel movimento – ha continuato – non mi rappresentava più. Era troppo diverso da me e non sono più riuscita a starci dentro, compreso anche il fatto che continua a tenere fuori persone che poi una cultura e un’esperienza politica la fanno”.
Adesso Castelli è presidente di “Sud chiama Nord” ed è candidata alle Europee con la lista “Libertà”. “Questo progetto ha messo insieme diciannove mondi che la politica tradizionale non voleva vedere”, ha affermato. Per il futuro “noi – ha poi aggiunto – vogliamo continuare a camminare insieme perchè questi principi del civismo, del federalismo e dell’autonomia incarnano tutti questi mondi che vogliono continuare ad andare nelle istituzioni del Paese. Questo è un progetto che prosegue con le sue gambe e le sue convinzioni, con la libertà e valori importanti. Uno di questi – ha concluso – è l’incorruttibilità”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Campi Flegrei, Musumeci “Dichiarare lo stato di emergenza”

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ROMA (ITALPRESS) – «Il perdurare dello sciame sismico, che in due mesi ha fatto registrare tre scosse ben avvertite dalla popolazione, suggerisce la necessità di procedere alla dichiarazione dello stato di emergenza nazionale nell’area dei Campi Flegrei». Lo ha dichiarato il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, al termine del vertice presieduto a Roma al quale hanno partecipato il capo dipartimento della Protezione civile Fabio Ciciliano, il capo dipartimento per la prevenzione e ricostruzione di Casa Italia Luigi Ferrara, il capo gabinetto Riccardo Rigillo ed il capo ufficio legislativo Francesco De Luca.
«Il provvedimento – ha voluto precisare il ministro – risponderebbe essenzialmente all’esigenza di assicurare, in regime straordinario, la velocizzazione delle procedure già in atto, definite dalle varie norme varate dal governo Meloni nell’ultimo anno e mezzo in relazione al rischio sismico in atto nei Campi Flegrei, connesso al bradisismo. Chiederò quindi al presidente della Regione Campania la necessaria intesa, prima di portare la proposta di delibera all’esame del Consiglio dei ministri».

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Di Matteo (ASI) “Donne fondamentali per storia e futuro dell’automotive”

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NAPOLI (ITALPRESS) – “L’automobile è nata da un’idea maschile, ma a farla funzionare è stata una donna”. E’ il messaggio lanciato da Agnese Di Matteo, vicepresidente dell’Automotoclub Storico Italiano (ASI), nel corso del suo intervento a Herconomy, dove ha raccontato la storia di Bertha Benz, pioniera dell’automotive e figura simbolo del contributo femminile spesso dimenticato in questo settore.
“Bertha Benz – ha spiegato – fu molto più della moglie di Carl Benz: fu lei a credere, finanziare e poi testare il primo veicolo a motore, percorrendo 100 km con i figli al seguito, risolvendo problemi tecnici con mezzi di fortuna: una giarrettiera per sistemare la cinghia, uno spillone per pulire il carburatore. E’ stata la prima collaudatrice della storia”.
Secondo Di Matteo, “la sua storia non si racconta abbastanza perchè viviamo ancora in un immaginario in cui l’auto è dominio maschile. Invece, le donne sono da sempre parte attiva dell’automotive. E oggi più che mai sono chiamate a giocare un ruolo decisivo in settori come la sostenibilità, la cultura e l’innovazione”.
Nel suo intervento, Di Matteo ha ricordato che l’ASI – fondata nel 1966, con sede a Torino e 150mila soci, di cui 21mila donne – è attiva su numerosi fronti grazie a 27 commissioni tematiche. Tra queste, la Commissione Green, che studia soluzioni sostenibili per garantire un futuro ai veicoli storici. “Stiamo lavorando su biocarburanti avanzati – ha sottolineato – che permettano di continuare a far vivere mezzi d’epoca senza impattare negativamente sull’ambiente. I nostri test dimostrano che le bio-benzine di seconda generazione possono abbattere fino al 65% le emissioni di CO2, mantenendo intatte le prestazioni”.
“E’ una sfida culturale oltre che tecnica”, ha aggiunto. “Il motorismo storico non è solo passione, ma anche patrimonio da preservare. E possiamo farlo solo innovando in chiave green”.
Di Matteo ha poi ricordato la recente firma di un protocollo tra ASI e RAI per garantire l’accuratezza storica dei veicoli usati in film, fiction e pubblicità. “Abbiamo già certificato l’auto della radiocronaca del Giro d’Italia e altri veicoli iconici. In questo lavoro le donne sono fondamentali: hanno precisione, attenzione al dettaglio, capacità organizzative che emergono anche nella Commissione Eventi, dove ogni anno gestiamo oltre 3.000 iniziative tra motoraduni, concorsi, tour culturali e manifestazioni solidali”.
Infine, Di Matteo ha raccontato il proprio percorso: “Sono entrata in questo mondo quasi per caso, da Napoli, con studi diversi alle spalle. Mio padre era medico e appassionato di auto d’epoca. Ho cominciato aiutandolo nell’organizzazione di eventi legati alla sicurezza, poi mi sono candidata in ASI. Alla prima non ce l’ho fatta, poi sono passata terza, seconda e oggi sono vicepresidente. Su 13 consiglieri sono l’unica donna, l’unica campana, una delle poche del Sud. Non ho mai vissuto mancanza di rispetto, ma i clichè esistono ancora. Per questo bisogna continuare a raccontare storie come quella di Bertha e di tante altre”.

– foto ufficio stampa Economy Group –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Italiano “Bologna club in crescita, ora un altro passo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il Bologna sta dimostrando una grande crescita negli ultimi anni, dall’arrivo di Sinisa al percorso dell’anno scorso con la qualificazione in Champions. Ora si è aggiunta la finale”. Vincenzo Italiano spera di regalare ai rossoblù la Coppa Italia, Milan permettendo, a coronamento di un percorso che parte da lontano.

“Il Bologna è in crescita, da quando è arrivato presidente Saputo sta facendo bene, il presidente è ambizioso, tutta la gente che lavora con lui lo fa bene. Da quando sono arrivato è stato un susseguirsi di emozioni. Sono arrivati i risultati, la crescita di tutti, una coesione così non l’avevo mai vista”. Quella di domani è una partita da vivere “con grande entusiasmo, è quello che ci ha accompagnato in questo percorso in coppa con una semifinale di ritorno col Dall’Ara gremito e domani tutta la gente che si muoverà per venire qui a darci il sostegno. Dopo 51 anni il Bologna torna a disputare una gara così importante, tutti insieme cercheremo di fare un ulteriore passo verso la storia sapendo di affrontare una squadra di campioni”.

Italiano non è nuovo a sfide così importanti. “Questa è la mia settima finale, devo dire che arrivarci è già un grande merito. Giocare le finali è bello perchè ci arrivi attraverso un percorso in cui batti squadre forti e in cui riesci a stupire, perchè non era in programma la nostra presenza qui. Le finali si giocano per vincere, ma arrivarci è già una soddisfazione”.

Nella memoria c’è la sconfitta in rimonta di venerdì scorso al Meazza: “Sono convinto che si riparte da zero, ma dobbiamo cercare di capire dove in quel quarto d’ora abbiamo sbagliato, dove abbiamo fatto bene per 70 minuti, e cercare di ripartire. Ogni volta che abbiamo sbagliato abbiamo avuto la capacità di reagire, e sono convinto che domani, per l’importanza della partita e per quello che richiede, non ci sia nemmeno bisogno dell’allenatore”.

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E se dovesse arrivare la vittoria… “Io avevo smesso con i fioretti, ma se dovessimo fare il miracolo voglio pensarci dopo, qualcosa vediamo di organizzare anche con la squadra – ha aggiunto -. Tutta l’attenzione è per quello che dobbiamo ancora preparare per mettere in difficoltà il Milan. Il grande passo è stato fatto, cerchiamo di farne un altro”.

In conferenza stampa anche il capitano Lorenzo De Silvestri. “Questo è un gruppo che sta bene insieme. Da due stagioni ha intrapreso un modo unico di affrontare le partite, abbinando consapevolezza a spensieratezza unica. Abbiamo iniziato questa stagione affrontando le partite così, dovremo affrontare quella di domani alla stessa maniera. E’ una finale, ci vuole un’attenzione più che massima, ma anche la spensieratezza che ci ha permesso di fare questo campionato. Questo Bologna ha battuto tanti record, quest’anno – ha poi ricordato – Quando abbiamo la rosa al completo, concentrata, ce la giochiamo per vincere. La Champions ci ha aiutato a capire che quando il livello si alza bisogna alzare tutte le nostre caratteristiche. E’ un orgoglio aver portato il Bologna in finale”.

Poi un pensiero a Mihajlovic, scomparso nel 2022. “Sinisa ci ha fatto crescere tantissimo a livello umano. Personalmente avevo un rapporto incredibile, la squadra in quel momento lì è cresciuta tantissima. Adesso, quel fattore umano lo porti anche in campo. Sinisa ci ha fatto crescere, ci ha permesso di essere uomini forti. Ora siamo giocatori forti con un allenatore forte. Abbiamo la possibilità di fare 68 punti giocando la Champions e arrivando in finale di Coppa, è un merito”, ha concluso, elogiando il lavoro di Vincenzo Italiano.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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