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Cronaca

Europee, Franzi “Regolamentare social per tutelare giovani generazioni”

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ROMA (ITALPRESS) – “Penso che oggi un’urgenza sia quella della regolamentazione dei social media perchè l’Europa mette al centro l’importanza dell’individuo, della democrazia, dello stato di diritto, e gli individui sono anche i ragazzi. Io faccio parte di un partito riformista, le riforme sono per le generazioni future e la tutela dei ragazzi è fondamentale”. Così Alessandra Franzi, candidata al collegio Nord-Ovest per Stati Uniti d’Europa alle europee 2024, intervistata da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano – Elezioni europee” dell’Agenzia Italpress. “Credo che noi stiamo attuando un esperimento sociale a spesa dei nostri figli, il mondo si sta sviluppando in maniera digitale e l’intelligenza digitale fa parte delle nostre vite, ma la riflessione sul consumo di piattaforme social riferendoci ai bambini, viene come messa in disparte, come negata, non si dà spazio non solo al fenomeno ma neppure alle conseguenze. Il problema vero è la dipendenza – osserva -, il consumo di piattaforme come Tik Tok crea una continua dipendenza basata sulla ricompensa, più si consuma un determinato video e più c’è un meccanismo di soddisfazione. E’ un problema diffusissimo e molto serio. Per affrontare questo problema in maniera seria e profonda bisogna creare una collaborazione tra famiglie, istituzioni e scuola. La realtà digitale fa parte di tutti, soprattutto dei ragazzi, la famiglia non può essere lasciata da sola a gestire queste piattaforme, ha bisogno del sostegno delle istituzioni; quindi, l’educazione digitale nelle scuole fin da giovani è importante, in tutte le scuole europee. Penso che sia fondamentale insegnare ai ragazzi come utilizzare la tecnologia a loro vantaggio, senza essere degli schiavi. Penso che le istituzioni in realtà debbano legiferare in modo tale da disincentivare economicamente queste piattaforme social, è complicato ma è la chiave”, aggiunge.
Poi la Brexit. “E’ stata un totale fallimento. In realtà nella città di Londra che molto internazionale, non è stata votata, è stata una propaganda che ha trovato terreno fertile più nelle campagne. Si era venduto il sogno di investire di più nella sanità inglese, ma in realtà questo non è avvenuto e i prezzi sono saliti del 60%. E’ una situazione molto complicata soprattutto per quella fascia di popolazione che l’ha proprio votata”. Un rientro in Ue è possibile ma “non nell’immediato, può essere considerato in futuro, deve trascorrere un pò di tempo. L’Europa è ora una scelta, io ho scelto l’Europa 18 anni fa andando a Londra e diventando una cittadina del mondo e ho imparato moltissimo – spiega -, ho imparato a vedere ed osservare il mondo con gli occhi degli altri. Il fatto di avere uno sguardo ampio aiuta moltissimo in un’ottica europea dove gli Stati devono collaborare. Io vedo l’Europa come un’unione di numerosi Stati e nazioni che possano sostenersi per affrontare quelle che sono le sfide del mondo. Questa legislazione è importantissima perchè il voto determinerà il futuro dei prossimi 20-30 anni, non solo dell’Europa ma degli equilibri del mondo; quindi, è molto importante capire che l’Europa oggi deve essere unita più che mai, i ragazzi devono andare a votare e cercare di costruire un’Europa che tuteli l’individuo, ovviamente le scommesse del futuro. Ma il centro è proprio la cura dell’individuo, della democrazia che a volte diamo per scontata. Il mio appello è soprattutto per i ragazzi, andare a votare per determinare il proprio futuro e non far sì che gli altri decidano al proprio posto”.
Infine, la situazione internazionale. “La guerra inizia come guerra mediatica, fatta di parole, poi però è importante che le istituzioni e la diplomazia lavorino per trovare un terreno dove si possono raggiungere dei compromessi. Mi aspetto un’Europa moderata, più presente, con un progetto di difesa comune, quindi anche federale, che sia in grado di diventare un attore nella realizzazione di un mondo di pace. Devono esserci equilibri tra Russia, Stati Uniti, Europa e Cina perchè in realtà siamo tutti interconnessi”, conclude.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella “La Strage di Capaci è una ferita tra le più profonde della nostra storia”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’attacco feroce e sanguinario che la mafia compì trentatrè anni or sono a Capaci, e che ripetè poche settimane più tardi in via D’Amelio a Palermo, costituisce una ferita tra le più profonde della nostra storia repubblicana”. E’ quanto dichiara il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 33esimo anniversario della strage di Capaci.

“Il primo pensiero, commosso oggi come allora – aggiunge il Capo dello Stato -, va a chi perse la vita: Giovanni Falcone insieme a Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani. A loro è unito indissolubilmente il ricordo di Paolo Borsellino, di Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina. Servitori dello Stato, che la mafia uccise con eclatante violenza per piegare la comunità civile. Quelle tragedie generarono una riscossa della società e delle istituzioni. L’azione stragista svelò la minaccia alla libertà di ogni cittadino. Il contrasto alla mafia si intensificò fino a scardinare le posizioni di comando dell’organizzazione criminale. ‘La mafia, come ogni fatto umano, ha avuto un inizio ed avrà anche una finè: questo ripeteva Falcone, sollecitando coerenza e impegno educativo, spronando chiunque nella società a fare la propria parte insieme alle istituzioni, a ogni livello. La mafia ha subìto colpi pesantissimi, ma all’opera di sradicamento va data continuità, cogliendo le sue trasformazioni, i nuovi legami con attività economiche e finanziarie, le zone grigie che si formano dove l’impegno civico cede il passo all’indifferenza. Nella memoria viva di Falcone e Borsellino, il 23 maggio è diventata la Giornata della legalità, perchè occorre tenere sempre alta la vigilanza, coinvolgendo le nuove generazioni nella responsabilità di costruire un futuro libero da costrizioni criminali”, conclude il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

– foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Strage Capaci, Meloni “Governo sempre in prima linea contro la criminalità”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il 23 maggio è la Giornata della Legalità, in memoria delle vittime della mafia. Ricordiamo Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, gli agenti della scorta, tutti coloro che hanno sacrificato la vita per difendere i valori della legalità. E con loro, ogni vittima caduta per mano mafiosa. Il loro esempio e il loro ricordo continuano a guidare la nostra azione. Anche in loro nome, il Governo è e sarà sempre in prima linea nella lotta contro ogni forma di criminalità. Senza tregua, senza compromessi. Non dimentichiamo”. Lo scrive su X il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

– Foto: Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

33 anni fa la strage di Capaci, a Palermo una giornata di memoria

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PALERMO (ITALPRESS) – Ricorre oggi il 33esimo anniversario della strage di Capaci. Il 23 maggio 1992 nella tremenda esplosione
vennero spazzate via le vite del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti che li scortavano, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.
Da ormai trentatre anni il cinquantottesimo minuto dopo le 17 del 23 maggio non rappresenta mai un orario comune, uno di quelli che passano inosservati nel trambusto quotidiano. E’ invece, ogni anno, quel minuto che blocca il fiato, sospende i pensieri, dilata il tempo, infligge dolore e, alla fine, se ci si guarda attorno, restituisce speranza. Sono quei secondi che riportano alla mente le forti immagini di quanto accaduto alla stessa ora nel 1992: la strage di Capaci, quel tragico evento che
ha cambiato la storia del Paese. E non solo.
Oggi a Palermo sono diversi gli appuntamenti e le manifestazioni che serviranno a ricordare le vittime dell’attentato. Il clou sarà la cerimonia all’albero Falcone.
La Fondazione Falcone apre al pubblico il Museo del presente dedicato a Falcone e Borsellino, a Palazzo Jung. La giornata prenderà il via alle 9.30 con l’accoglienza delle autorità istituzionali, degli studenti e degli ospiti da parte dei vertici della Fondazione Falcone. Prevista la presenza, tra gli altri, del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del ministro di Grazia e Giustizia Carlo Nordio.
Nel pomeriggio, alle 16, il sit-in davanti l’albero Falcone in via Notarbartolo dove alle 17 interverrà Maria Falcone, sorella del giudice e presidente della Fondazione Falcone. Alle 17.30 l’ex magistrato e presidente del Senato Piero Grasso leggerà i nomi delle vittime delle stragi di Capaci e via d’Amelio e alle 17.58, ora della strage, il trombettiere della polizia suonerà il silenzio.
Come sempre saranno coinvolti gli studenti “per continuare a costruire un futuro libero dalle mafie”. Tra le tante, alle 9, l’iniziativa “Tribunale chiama scuola” organizzata dall’Ordine degli Avvocati, dall’Associazione Nazionale Magistrati e dalla Rete per la Cultura Antimafia nella Scuola che prevede letture in memoria dei martiri di Capaci e la commemorazione solenne della strage.
Inoltre, il Ministero dell’Istruzione ha deciso di condividere con tutte le scuole italiane, la proiezione del docufilm “Falcone e Borsellino – Il fuoco della memoria”, realizzato dal Dipartimento DEMS dell’Università degli Studi di Palermo, all’interno del progetto “Officina UNIPA per la Legalità e il Contrasto alle Mafie”. E’ un viaggio corale che racconta le figure di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e Paolo Borsellino attraverso le voci di chi li ha amati, affiancati, seguiti. Familiari, colleghi, magistrati, giornalisti, docenti universitari e studenti costruiscono una narrazione plurale e profonda, capace di restituire umanità e impegno a chi ha pagato con la vita la scelta di servire lo Stato.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

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