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Meloni “C’è margine per costruire una maggioranza diversa in Europa”

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ROMA (ITALPRESS) – “Penso che l’Europa debba soprattutto cambiare le proprie priorità, penso che debba tornare a un principio di sussidiarietà dove fa meno cose ma le fa meglio. Oggi c’è il margine per costruire una maggioranza diversa nel Parlamento europeo e quindi un’Europa diversa che faccia politiche diverse. Ho già dimostrato che le cose si possono cambiare con coraggio e buon senso, un’Italia che sa assumere il suo ruolo, che non va a rimorchio degli altri può fare da capofila su molte questioni, può indicare la rotta all’Ue”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a “Giù la maschera” su Rai Radio1.
“Penso che l’Italia sia tornata centrale e noi dovremmo essere contenti di questo, possiamo fare la differenza, siamo gli unici come conservatori che possono portare a un cambio di passo. Con von der Leyen ho costruito un rapporto istituzionale com’era giusto fare perchè io penso a portare a casa i risultati”, aggiunge. Poi un passaggio sui temi internazionali come il prossimo G7 a presidenza italiana e il conflitto tra Russia e Ucraina.
“Se la Russia avesse voluto la pace non avrebbe mosso guerra. Sono molti mesi che sento dire che le cose vanno molto male, questa è molta parte della propaganda russa perchè i dati dicono altro, se oggi c’è una possibilità negoziale è esattamente perchè noi abbiamo reso” complicata “quella che doveva essere una guerra lampo dell’idea imperialista russa. Attenzione a rincorrere una certa propaganda. Oggi si comincia a ragionare di tavoli negoziali grazie a quelli che hanno reso il tentativo espansionistico russo difficile. La Russia ha invaso il territorio ucraino – evidenzia -, se vuole la pace si può ritirare. Il G7 è un luogo dove si discute di grandi temi e si cerca di portare a soluzioni condivise. Per la presidenza italiana è un’occasione che ci permette di portare le nostre priorità. Quello che emergerà lo vedremo perchè siamo ancora in fase di negoziazione, tra le priorità che abbiamo portato ci sono il tema dell’Africa e dell’Intelligenza Artificiale che è la più grande sfida sulla quale noi ci confrontiamo e vedo una politica abbastanza lenta nel dare le risposte rispetto ad una tecnologia che può cambiare tutto”.
Infine, la riforma del premierato e la Rai. “Chi viene scelto dagli italiani per governare deve avere 5 anni per poterlo fare perchè l’instabilità, soprattutto sul piano della nostra credibilità ed economico, è stata la madre di tutti i nostri problemi. Per questo io considero questa riforma la madre delle riforme, ovvero quella che risolve moltissimi problemi”. La riforma del premierato “non la vogliono Pd e M5S che sono le forze della conservazione dello status quo – prosegue -, vogliono continuare a fare i governi nel palazzo, la proposta del Pd è raddoppiare i senatori a vita, il M5S propone il cancellierato alla tedesca. Io penso che invece si debba cambiare perchè le cose non hanno funzionato con i governi fatti nei palazzi con maggioranze mai scelte, con programmi mai votati, addirittura con presidenti che non erano conosciuti”. La Rai “la immagino come un’azienda più plurale di quanto non lo sia stata in passato. Il problema non è ‘vogliamo una Rai indipendentè, ma vogliamo una ‘Rai dipendente con la sinistra al governo e indipendente quando la sinistra è all’opposizionè. Hanno occupato manu militari un’azienda come la Rai e, oggi che cerchiamo di creare un sistema più plurale, loro vanno su tutte le furie perchè evidentemente ritengono che il servizio pubblico appartenga a loro. Se si vuole mettere mano alla riforma della Rai perchè la riforma fatta dal Pd non va bene, bene, ma non credo che sia una competenza che spetti al governo a differenza di quanto fatto da altri, credo che sia una competenza che spetta al Parlamento”, conclude Meloni.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Il Governo firma gli accordi di coesione, investimenti per 3,4 mld. Meloni: “Strumento fondamentale per ridurre i divari territoriali”

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ROMA (ITALPRESS) – Dopo i 21 accordi sottoscritti con le Regioni e le Province autonome, che hanno liberato risorse per oltre 45 miliardi, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha firmato, su proposta del ministro per gli Affari Europei, il Pnrr e le Politiche di Coesione Tommaso Foti, i primi 7 accordi con i ministeri e le Amministrazioni centrali.

L’importo complessivo degli investimenti attivati è di circa 3,4 miliardi, di cui 2 miliardi finanziati direttamente attraverso risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027 e 1,4 miliardi di ulteriori cofinanziamenti. Le risorse finanziano progetti e investimenti in settori strategici: dall’ambiente alla cultura, dall’agricoltura all’innovazione digitale, dalla valorizzazione dei territori alle politiche dedicate ai giovani e alle persone con disabilità.

“Facciamo un passo in avanti nel cammino intrapreso dal Governo per costruire una Nazione più forte e coesa, utilizzando al meglio i fondi della politica di coesione, strumento fondamentale per ridurre i divari territoriali. Inauguriamo una nuova fase operativa, che ci consente di liberare oltre 3,4 miliardi di euro per interventi concreti a favore dei territori, delle famiglie e delle imprese”, ha dichiarato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

“Con il Governo Meloni, la politica di coesione si trasforma in una leva concreta di sviluppo, innovazione e inclusione a livello nazionale. La piena attuazione è assicurata da cronoprogrammi rigorosi: meno burocrazia, più risultati. Su queste direttrici il Governo proseguirà il proprio impegno, monitorando ogni intervento per garantire tempi certi, rigore finanziario e piena realizzazione degli investimenti, affinché le risorse dedicate alla politica di coesione nazionale si traducano davvero in benefici per gli italiani”, ha aggiunto il ministro Foti.

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-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Parma, cori fascisti nella sede di Fratelli d’Italia. Il Pd: “Meloni condanni senza esitazione”

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PARMA (ITALPRESS) – Canti fascisti, il “Me ne frego” che invoca “camicia nera trionferà”. Un tricolore che sventola mentre dentro e fuori il locale si celebra il duce Benito Mussolini. Sono i cori che si sono uditi nella sede di Fratelli d’Italia a Parma, in Borgo del Parmigianino, come testimonia un video diffuso su Instagram. Lo riporta il quotidiano la Repubblica.

PD “MELONI CONDANNI, HA GIURATO SULLA COSTITUZIONE ANTIFASCISTA”

“Questa volta la matrice è chiara: giovani inneggiano al duce in una sede di FdI. Per questo chiediamo alla Premier Meloni di condannare senza esitazione un episodio grave che offende una città e la storia di un paese. Meloni dovrebbe ricordare ai suoi, soprattutto ai più giovani, che governa democraticamente eletta perché qualcuno combatté il fascismo anche a costo della vita. E dovrebbe ricordare ai suoi giovani, di cui va tanto fiera, che la Costituzione su cui ha giurato è nata dalla Resistenza e dalla lotta di liberazione dal nazifascismo”. Così in una nota Chiara Braga e Francesco Boccia, Capigruppo PD alla Camera dei deputati e al Senato.

-Foto d’archivio IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Separazione delle carriere, arriva il via libera del Senato con 112 voti a favore

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OMA (ITALPRESS) – L’Aula del Senato, con 112 voti a favore, 59 contrari e 9 astenuti ha dato il via libera finale alla riforma costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati. La riforma ottiene così la maggioranza assoluta richiesta dalla Costituzione per le seconde letture dei due rami del Parlamento.

“Oggi, con l’approvazione in quarta e ultima lettura della riforma costituzionale della giustizia, compiamo un passo importante verso un sistema più efficiente, equilibrato e vicino ai cittadini. Un traguardo storico e un impegno concreto mantenuto a favore degli italiani”. Così sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dopo il via libera definitivo del Senato. “Governo e Parlamento hanno fatto la loro parte, lavorando con serietà e visione. Ora la parola passerà ai cittadini, che saranno chiamati ad esprimersi attraverso il referendum confermativo. L’Italia prosegue il suo cammino di rinnovamento, per il bene della Nazione e dei suoi cittadini. Perché un’Italia più giusta è anche un’Italia più forte”, conclude Meloni, che poi in serata ha parlato anche al Tg1: “Penso che la riforma della giustizia rappresenti un’occasione storica di avere una giustizia più efficiente e più giusta”.

“E’ una giornata storica”, quella della giustizia è una riforma al servizio del cittadino. Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando con i giornalisti nel corso della sua visita presso la base militare italiana in Niger. Tajani ha così commentato il via libera del Senato alla riforma sulla separazione delle carriere dei magistrati. “E’ una riforma al servizio del cittadino, non contro i magistrati, ha detto Tajani, aggiungendo che saranno comunque i cittadini ad avere l’ultima parola attraverso un referendum. “Saranno i cittadini a decidere se vogliono il cambiamento o se preferiscono restare con la giustizia com’è oggi”, ha concluso.

“Ci sono vittorie che arrivano tardi, forse troppo tardi, ma che restano grandi e decisive. Quella di oggi è la vittoria di mio padre, Silvio Berlusconi. Sono la sua forza, il suo coraggio, la sua determinazione e, purtroppo, anche la sua sofferenza, ad aver reso possibile una giornata che segna un passo avanti importante per la democrazia e per la verità in questo Paese”. Così in una nota Marina Berlusconi, presidente di Fininvest.

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– Foto IPA Agency –

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