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Gasperini “Stagione irripetibile, Supercoppa prossimo sogno”

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ROMA (ITALPRESS) – “E’ stata una grande stagione. Ieri il rammarico più grande è stato l’infortunio di Scalvini a pochi minuti dalla fine, un infortunio anche brutto e lungo che lo costringerà a saltare l’Europeo e buona parte della prossima stagione. Però Giorgio è giovane, forte, uscirà da questa esperienza ancora più forte e determinato. Abbiamo festeggiato a lungo la vittoria dell’Europa League, la festa di venerdì è stata straordinaria per partecipazione della città. Forse avremmo dovuto farla qualche giorno prima, ieri in partita l’abbiamo un pò pagata. Ci ha compromesso la possibilità di arrivare terzi, ma comunque l’obiettivo Champions già raggiunto. E’ stata straordinaria la partecipazione di tanta gente, di migliaia di persone che ho visto dal bus, tutti di una felicità incredibile. Aver regalato una così grande gioia è quello che ci rende orgogliosi”. E’ il bilancio di fine stagione del tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini, ospite a ‘Radio Anch’io Sport’ su Rai Radio 1. “Ederson? Trattenerlo significherebbe per l’Atalanta mantenere un giocatore di un valore internazionale – prosegue il mister nerazzurro – Raggiungere la convocazione del Brasile vuol dire che ormai Ederson è un giocatore di assoluto valore. Speriamo rimanga. Per l’Atalanta è sempre difficile trattenere giocatori così importanti, dipenderà da quello che succederà sul mercato. La necessità dell’Atalanta è sempre quella di mantenere un certo tetto sui contratti e questo non ti può far guardare a giocatori già affermati. In generale l’Atalanta cerca sempre giovani da poter valorizzare, migliorare e rendere più appetibili di mercato. Quest’anno però è stata capace anche di prendere svincolati come Kolasinac, fondamentale per noi. Si può muovere un pò su tutta la linea, mantenendo attenzione su contratti e bilanci”. Per il prossimo anno, l’obiettivo è “migliorare la squadra, renderla più forte e completa. Questo non significa sempre vincere l’Europa League, sono traguardi che non sempre raggiungi. Quest’anno forse non eravamo i più forti in assoluto, ma siamo stati i più bravi. Quello che hanno fatto questi ragazzi non è facilmente ripetibile, ma l’obiettivo di tutti quanti è cercare di avere ancora più soluzioni e avere una squadra ancora migliore”. Gasperini, nel post Fiorentina, ha sottolineato come, per diventare come l’Inter, bisogna fare un miliardo di debiti: “Ma non è solo l’Inter. In Europa, da Inghilterra e Spagna, in Francia, forse non in Germania, ci sono tante squadre che vincono con alle spalle queste condizioni economiche. Poi se lo possono anche permettere, perchè hanno anche un bacino tale di attenzione e di possibilità di recuperare certi debiti. Ma l’Atalanta non può assolutamente pensarci. Ma vale così per tantissime squadre. L’insostenibilità del calcio in Europa ha creato un sacco di problemi, ha portato a cercare di fare la Superlega, ha portato a una nuova Champions diversa, sempre però con una motivazione sullo sfondo: avere molti più soldi che poi alla fine non bastano mai”. L’esempio dell’Atalanta “è unico non perchè ha vinto l’Europa League, ma perchè ha vinto in queste condizioni economiche così sane. Ma non è la realtà dell’Inter, riguarda tutta Europa. Centinaia di milioni di differenza tagliano fuori tutto il resto delle squadre. Per questo quello che abbiamo fatto, come il Leicester qualche anno fa, è difficilmente ripetibile”. Lo scudetto può comunque essere un traguardo: “Di questi tempi è davvero molto difficile diventare competitivi per lo scudetto. Ci sono 25 punti di differenza tra noi e l’Inter. Già essere in zona Champions per l’Atalanta deve essere un grande traguardo. Poi nessuno si tira indietro ed è giusto la gente sogni di fare qualcosa in più”. Ribadito di non pensare, almeno al momento, a un’esperienza con una nazionale, Gasp mette già nel mirino la Supercoppa Europea contro il Real Madrid di Carlo Ancelotti: “E’ il nostro prossimo sogno. Da quando abbiamo avuto questa opportunità, senza togliere niente al Borussia Dortmund, la speranza era quella di incontrare il Real Madrid per una questione di prestigio. Il Real è la squadra più famosa al mondo. Andarci a confrontare con loro per una Supercoppa è qualcosa di prestigioso per l’Atalanta e per tutta Bergamo. Il Real è dal 1983 che non perde una finale europea. Sarebbe qualcosa di straordinario. Anche Liverpool e Bayer Leverkusen non perdevano da tanto, magari per la legge dei grandi numeri… Ci attacchiamo a questo per adesso”. Capitolo rinnovo: “Sinceramente in questi giorni abbiamo solo festeggiato e giocato tanto. Con la famiglia Percassi non ci saranno mai problemi, con me sono stati molto rispettosi e generosi. Non abbiamo mai avuto problemi dal punto di vista contrattuale. Ma poi le cose sono molto chiare. Il problema più importante sarà migliorare la squadra, bisognerà lavorare tantissimo e non sarà facile”. Infine, Gasperini si sofferma su Scamacca: “Mi sono trovato di fronte un ragazzo che non ha avuto assolutamente alcun tipo di comportamenti sbagliati. So è sempre allenato con grande volontà fin dal primo giorno. Veniva da una stagione complicata, con solo tre gol, poche partite e un infortunio. Partiva da una base veramente bassa. però il ragazzo è sano. Ha caratteristiche di altissimo livello, soprattutto nella conclusione. Difficile trovare un giocatore con quella capacità di tiro. Su tutto il resto ha margini di miglioramento molto ampi, in particolare sui movimenti: farà ancora meglio l’anno prossimo”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Dia dopo un minuto, la Lazio sbanca Empoli e sogna la Champions

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EMPOLI (ITALPRESS) –  La Lazio centra il terzo successo consecutivo in trasferta, ottiene tre punti fondamentali in casa dell’Empoli e si prende momentaneamente il quarto posto, mettendo pressione sugli avversari nella corsa Champions. Baroni sorprende tutti proponendo Marusic sulla linea dei trequartisti al posto di Isaksen, mentre in difesa ci sono Gigot e Hysaj.

E proprio il terzino albanese è protagonista dell’avio sprint dei suoi, ricevendo l’apertura di Castellanos e mettendo in mezzo per la rete di Dia dopo nemmeno un minuto di gioco, complice anche un intervento mancato di Viti (negativo nel primo tempo, migliorando con il passare dei minuti). I toscani provano a farsi vedere con lo squillo di Marianucci, ma la Lazio prende il controllo del gioco grazie anche all’ottimo lavoro di Castellanos e alla spinta di Zaccagni e Hysaj sulle fasce.

Al 38′ cambia la partita: Lorenzo Colombo, ammonito pochi minuti prima, sgomita con Rovella e poi entra in contatto con Gigot. L’arbitro Colombo non ha dubbi ed estrae il secondo giallo; in realtà, la decisione appare un po’ severa, dato che l’attaccante ritrae la gamba e l’intervento non è violento. Nonostante l’inferiorità numerica, la squadra di D’Aversa torna in campo con un bel piglio, frutto anche dell’ingresso positivo di Sambia, e trova anche la rete. Punizione dello stesso Sambia, colpo di testa di Solbakken, deviazione di Romagnoli e girata di Viti.

La gioia della squadra di casa, però, dura pochi istanti, dato che il Var rileva un leggero fuorigioco di Viti sul colpo di testa di Solbakken. Gli ingressi di Vecino e Pedro ridanno vivacità alla Lazio. In particolare, lo spagnolo sfiora la rete al 72′, mandando sul fondo di pochi millimetri dopo un velo proprio del centrocampista sudamericano. Al 76′, ristabilita la parità numerica per il doppio giallo a Hysaj per la trattenuta ingenua su Sambia. All’85’ ancora Pedro ha una grande occasione ma viene fermato in area in extremis dall’intervento di Marianucci: anche in questo caso, qualche dubbio sulla scelta di Colombo di far correre, ma l’arbitro non viene richiamato all’on-field review.

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Nel finale, la Lazio sfiora il raddoppio con Isaksen, ipnotizzato da Vasquez, ma si prende i tre punti. L’Empoli, invece, rimane penultimo e arriva a cinque mesi senza vittorie.

IL TABELLINO

EMPOLI (3-4-2-1): Vasquez 6; Goglichidze 5.5 (1′ st Sambia 6.5), Ismajli 6.5, Viti 6 (45′ st Campaniello sv); Gyasi 6.5, Marianucci 6.5, Fazzini 6, Pezzella 6.5; Solbakken 5 (14′ st Konate 6), Cacace 6; Colombo 5. In panchina: Silvestri, Seghetti, Brancolini, De Sciglio, Tosto, Bacci, Esposito. Allenatore: D’Aversa 6.

LAZIO (4-2-3-1): Mandas 6; Hysaj 5.5, Gigot 6.5, Romagnoli 6, Pellegrini 6.5 (25′ st Gila 6); Guendouzi 6, Rovella 6 (34′ st Provstgaard sv); Marusic 6 (1′ st Isaksen 6), Dia 6.5 (13′ st Vecino 6), Zaccagni 6.5 (25′ st Pedro 6); Castellanos 6.5. In panchina: Furlanetto, Provedel, Dele-Bashiru, Belahyane, Basic, Ibrahimovic, Noslin, Tchaouna. Allenatore: Baroni 6.

ARBITRO: Colombo di Como 5.
RETI: 1′ pt Dia.
NOTE: cielo nuvoloso, terreno in buone condizioni.
Espulsi Colombo al 38′ e Hysaj al 76′, entrambi per doppia ammonizione.
Ammoniti: Goglichidze, Pellegrini, Pezzella, Vecino, Viti, Provstgaard.
Angoli: 2-7.
Recupero: 3′ pt, 5′ st.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Conceicao “Il Milan deve pensare al Genoa. Out Abraham e Sottil”

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MILANELLO (ITALPRESS) – “Pensiamo partita per partita, migliorando cosa pensiamo ci sia bisogno di migliorare, cercando di essere una squadra più forte ogni giorno che passa. Pensiamo al Genoa domani e poi alle due col Bologna”. Così il tecnico del Milan Sergio Conceiçao, alla vigilia della trasferta in casa del Genoa. “Abbiamo trovato continuità con il nuovo modulo. I giocatori iniziano a capire sempre di più cosa vogliamo. Domani non so cosa potrà succedere, potrebbero esserci delle sorprese. Tutti i miei giocatori sono importanti. Jovic sta meglio, mentre si sono fermati Tammy Abraham, Bondo e Sottil”.

Il tecnico portoghese non vuole sentire parlare della finale di Coppa Italia del prossimo 14 di maggio: “Ora pensiamo al Genoa e poi alle due gare col Bologna. Non devo gestire niente. Noi abbiamo la responsabilità di lavorare per un club come il Milan. Non si può dire che giochiamo per niente. Dobbiamo dimostrare sempre ai tifosi qualità cercando di essere una squadra diversa da quella vista finora in campionato”.

“Theo Hernandez e Leao? La qualità dei giocatori del Milan è riconosciuta da tutti. Hanno già dimostrato quello che possono fare, nelle loro posizioni sono i migliori al mondo. Stanno bene e conto su di loro”. Su Walker: “Kyle sta bene fisicamente, può giocare sia da braccetto che da esterno. Jimenez? E’ un bravo giocatore, deve crescere, migliorare a livello di concentrazione e continuità. È un ragazzo giovane e come tutti i giovani su questo piano del focus deve migliorare qualcosa. A livello tecnico e tattico capisce”.

“Gimenez e Jovic? Entrambi hanno grandissime qualità. Toccherà a me decidere chi far giocare o se farli giocare insieme. Dipenderà dalla situazione. Sono giocatori diversi e abbiamo grande fiducia nelle loro qualità. Nel calcio cambia tutto in un momento, per questo guardiamo al lavoro e pensiamo a gara dopo gara”, ha concluso.

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I Nuggets battono i Clippers in gara-7 e volano in semifinale di Conference

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NEW YORK (USA) (ITALPRESS) Saranno i Denver Nuggets a disputare le semifinali dei play-off Nba per la Western Conference. In gara 7 si è risolta l’equilibrata sfida con i Los Angeles Clippers, battuti con il punteggio di 120 a 101.

Alla Ball Arena Denver ha mandato 6 giocatori oltre i 15 punti. Niente straordinari per Jokic che chiude con lo score di 16 punti, 10 rimbalzi e 8 assist, poi Porter Jr. (15 punti), Jamal Murray (16), Westbrook (16), quindi Christian Braun (21) e Aaron Gordon con 22 punti, 5 assist e 4 rimbalzi. I Clippers hanno retto bene il confronto solo nel primo quarto, per poi crollare. In semifinale Jokic e compagni affronteranno Oklahoma City Thunder con gara 1 il 6 maggio.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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