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Cronaca

Schillaci “Ai pazienti visite e esami diagnostici entro i tempi”

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ROMA (ITALPRESS) – “Mai temuto di non farcela. La premier Meloni ha sempre voluto fortemente questa riforma. L’ho avuta al mio fianco”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in merito al provvedimento che riorganizza il sistema delle liste di attesa, approvato dal Consiglio dei ministri.
“Il Mef ha fatto il suo lavoro: far quadrare i conti. E’ stata dura e alla fine abbiamo ottenuto tutto ciò che volevamo per una sanità più veloce nel rispondere ai bisogni dei pazienti”, sottolinea il Ministro, aggiungendo: “I cittadini potranno ottenere visite e esami diagnostici entro i tempi previsti in base all’urgenza. Se la prestazione non sarà disponibile in un centro pubblico, la riceveranno in una struttura convenzionata o giovandosi, col solo pagamento di ticket, della libera professione del medico in regime di intra moenia (all’interno dell’ospedale ndr)”. E alla domanda su cosa cambierà davvero, risponde: “Cambia che stavolta ci saranno controlli stringenti. Premieremo i direttori generali e sanitari delle aziende che garantiranno efficienza e sanzioneremo le negligenze”. Tra gli altri punti qualificanti del decreto, “ambulatori aperti il fine settimana, volendo anche con orario prolungato”, aggiunge.
“Per gli straordinari – spiega – riceveranno compensi tassati al 15%. Nella prossima legge di Bilancio sarà inserita la defiscalizzazione di una parte delle indennità”.
“Abbiamo ottenuto, per il 2024 – aggiunge -, l’aumento del tetto di spesa per le assunzioni dal 10 al 15% e, dal 2025, la sua abolizione”.
“Il decreto – sottolinea il ministro Schillaci – obbliga le Regioni a dotarsi di centri unici di prenotazione, i Cup, che raccolgono le disponibilità di ospedali pubblici e privati così da ampliare le possibilità. Basta con le agende chiuse o con indegni galleggiamenti”. “Spesso – dice – chi chiama si sente rispondere che non è possibile dare un appuntamento, per mancanza di posti liberi nei successivi due mesi. Una scusa per nascondere che in realtà l’attesa sarebbe molto più lunga. Poche Regioni si avvalgono di questo sistema. La Lombardia, il Lazio e forse qualcun’altra al nord”. Verrà creata una piattaforma per il monitoraggio dei tempi di attesa “e così sapremo quanto c’è da attendere e dove sono le criticità – aggiunge -. Oggi non abbiamo dati certi. Gli unici si basano sulle testimonianze dei cittadini, raccolte in modo non scientifico. Non nego l’esistenza delle liste d’attesa. Il fenomeno c’è. Manca un’analisi seria delle sue dimensioni”.
Per Schillaci “non è per niente una mini riforma. Chi è mai intervenuto in modo così completo e strutturale? Ora sono definiti chiaramente i compiti e soprattutto il cittadino non sarà lasciato solo, per legge”. “C’è la copertura finanziaria punto per punto, bollinata dal Mef”, aggiunge. E rivolgendosi alle Regioni, dichiara: “Il decreto è la sintesi di tavoli di lavoro dove sono stati coinvolti tutti. Rispetteremo le loro competenze, certi della collaborazione. Le esorto intanto a spendere i fondi già stanziati per il recupero dei tempi d’attesa accumulati durante la pandemia”.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Cronaca

Borrelli show non basta, a Cagliari il Genoa agguanta il 3-3 finale

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CAGLIARI (ITALPRESS) – Sei gol, un punto a testa e una lunga scia di rimpianti ed errori. All’Unipol Domus, Cagliari e Genoa ritrovano la via della rete, ma non quella della vittoria: il primo duello in panchina tra Fabio Pisacane e Daniele De Rossi termina 3-3. I padroni di casa rimontano due volte lo svantaggio e volano persino avanti grazie a uno scatenato Borrelli, autore di una doppietta. Ma nel finale arriva la beffa: Caprile valuta male il rimbalzo su una punizione dalla distanza di Martin e regala agli ospiti il gol del definitivo pareggio. Un punto che serve a poco: il Genoa sale a quota 8 punti, il Cagliari è fermo a 13 e a secco di vittorie in campionato dal 19 settembre. Nell’era dei 3 punti a vittoria (dalla stagione 1994/95) il risultato di 0-0 in questa sfida si è verificato solo nella stagione 2022/23. Oggi dura fino al 18′: Colombo serve in area Vitinha che si libera della marcatura di Zappa e in spaccata batte Caprile. L’intesa tra i due attaccanti liguri migliora e al 26′ si invertono i ruoli, ma Colombo a tu per tu con il portiere sardo si divora il gol del raddoppio. Un errore che pesa, perchè sette minuti dopo arriva il pareggio dei padroni di casa con il colpo di testa di Borrelli sugli sviluppi di un corner: Leali ci arriva, ma solo con il pallone già oltre la linea di porta. La partita si riaccende nel finale. Al 41′ c’è il terzo gol in tre partite di Ostigard, che sfrutta le doti di attaccante aggiunto con una grande girata di mancino sul cross al volo di Thorsby. Il nuovo vantaggio genoano dura però solo due minuti: Borrelli fa sponda di testa per Deiola, bravo a servire a centro area Esposito che con un tocco da futsal sorprende Leali. Il Genoa è la squadra che subisce più reti nei primi 15′ del secondo tempo (4) e allo scoccare del 60′ arriva il 3-2 del Cagliari: Zappa disegna un cross in area, Borrelli di prepotenza anticipa Marcandalli e fa esultare l’Unipol Domus. Nel finale un gol annullato e uno realizzato. Colombo segna con l’aiuto della traversa, ma è tutto fermo per fuorigioco. Non è finita: all’83’ Martin scaraventa su punizione una palla in area, Caprile legge male il rimbalzo e si fa scavalcare dal pallone. Termina 3-3 una delle partite più divertenti del campionato.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Il Bologna espugna Udine e aggancia Inter e Roma in vetta

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UDINE (ITALPRESS) – Il Bologna continua a sognare a occhi aperti. I ragazzi di Vincenzo Italiano espugnano il Bluenergy Stadium, vincendo 3-0 contro l’Udinese. Dopo il rigore fallito da Orsolini, la doppietta di Pobega e il gol di Bernardeschi valgono il terzo successo consecutivo degli emiliani, che volano in vetta alla classifica della Serie A, in attesa delle altre gare, a pari punti con Inter e Roma.
Dopo appena 4′ i padroni di casa si ritagliano la prima occasione con Davis che, su suggerimento di Kamara, tenta la conclusione sfiorando un gran gol. Archiviato lo spavento, la squadra rossoblù prova a prendere in mano le redini della sfida, ma non riesce a trovare sbocchi sul fronte offensivo. Orsolini al 24′ si accentra e prova la conclusione da lontano, ma sbaglia completamente la traiettoria. Al 36′ Pobega tenta il tiro da fuori, ma trova la deviazione con un braccio di Ehizibue: dopo un lungo controllo del Var, l’arbitro Sacchi decide di assegnare un calcio di rigore ai felsinei. Sul dischetto si presenta Orsolini, che però si fa ipnotizzare da uno straordinario Okoye, bravo a respingere la conclusione dell’attaccante avversario. In pieno recupero l’ex giocatore dell’Ascoli va a segno, ma il suo gol viene annullato per fuorigioco. Si va, dunque, a riposo sul parziale di 0-0.
Nella ripresa il Bologna torna in campo con il piglio giusto e al 54′ trova la rete del vantaggio con Tommaso Pobega: il centrocampista riceve palla da Orsolini, si accentra e con il destro batte Okoye. L’Udinese accusa il colpo e al 60′ combina un pasticcio difensivo con Okoye e Karlstrom, che regalano a Pobega il pallone che vale il 2-0 e la sua doppietta personale: l’ex Milan ruba palla allo svedese e supera agevolmente il portiere avversario. Mister Runjaic decide di stravolgere la sua squadra, effettuando tutte le cinque sostituzioni nell’arco di pochi minuti, ma le sue mosse non sortiscono i risultati sperati. A sfiorare il gol, infatti, sono ancora gli ospiti con Fabbian, che al 70′ si divora il tris sprecando una bella giocata di Zortea. Nel finale i bianconeri cercano in maniera velleitaria di riaprire la contesa, ma gli emiliani si difendono bene e, dopo un malinteso tra Bertola e Zanoli, chiudono definitivamente i giochi con il primo gol in rossoblù di Federico Bernardeschi. Festa in casa Bologna; domande e dubbi sul fronte friulano.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Ucraina, leader G7-Ue “Il piano Usa è una base che richiede ulteriore lavoro”

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ROMA (ITALPRESS) – “Accogliamo con favore i continui sforzi degli Stati Uniti per portare la pace in Ucraina. La bozza iniziale del piano in 28 punti include elementi importanti che saranno essenziali per una pace giusta e duratura. Riteniamo pertanto che la bozza costituisca una base che richiederà ulteriore lavoro. Siamo pronti a impegnarci per garantire che una pace futura sia sostenibile”. Così in una dichiarazione congiunta i capi di governo dei Paesi del G7, tra cui il premier Giorgia Meloni, oltre ai presidenti di Consiglio e Commissione Europea, Antonio Costa e Ursula von der Leyen, e i leader di Spagna, Irlanda, Paesi Bassi, Finlandia e Norvegia.
“Siamo chiari sul principio che i confini non devono essere modificati con la forza. Siamo inoltre preoccupati per le limitazioni proposte alle forze armate ucraine, che renderebbero l’Ucraina vulnerabile a futuri attacchi – prosegue la Dichiarazione -. Ribadiamo che l’attuazione degli elementi relativi all’Unione Europea e alla NATO richiederebbe il consenso rispettivamente dei membri dell’UE e della NATO. Cogliamo l’occasione per sottolineare la forza del nostro continuo sostegno all’Ucraina. Continueremo a coordinarci strettamente con l’Ucraina e gli Stati Uniti nei prossimi giorni”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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