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Cronaca

Nutella Ice Cream, debutto per Ferrero nel segmento vaschette gelato

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MILANO (ITALPRESS) – Qualche consumatore l’ha già provato perchè Nutella Ice Cream ha fatto la sua comparsa, a inizio giugno 2024, in alcuni selezionati punti vendita: Ferrero ha presentato ufficialmente ai media, durante un evento a inviti, a Milano, il nuovo arrivato per la categoria gelati confezionati: Nutella Ice Cream. La famosa crema spalmabile, proprio nell’anno in cui festeggia i 60 anni, diventa quindi gelato in vaschetta: “Quest’anno con Nutella Ice Cream entriamo nel mercato delle vaschette perchè era l’ultimo grande segmento che ci mancava, dopo essere entrati nei segmenti degli stecchi, dei coni e dei ghiaccioli”, ha detto a Italpress Federica Roberto, Region Marketing Manager Gelati di Ferrero Italia.
Il nuovo gelato di Ferrero si presenta come un morbido e cremoso gelato alla nocciola, un prodotto strutturato a strati, con un disco superiore di Nutella e un susseguirsi di vortici della crema spalmabile fino al fondo del barattolo. Nutella Ice Cream offre la stessa esperienza della crema ma a una temperatura frozen, mantenendo ingredienti, materie prime e caratteristiche organolettiche che hanno fatto il successo di Nutella. “Non si tratta di un gelato alla Nutella – ha precisato Roberto – ma di Nutella che diventa gelato. Volevamo riprendere quindi il gusto inconfondibile di Nutella, la consistenza, la cremosità e rendere il tutto in questa nuova variante di Nutella, in gelato. Per un assaggio ottimale chiediamo ai consumatori di aspettare almeno 10 minuti prima di affondare il cucchiaino perchè in questo modo il gelato può acquisire un pò di temperatura ambiente e la parte di crema di Nutella presente all’interno ottiene la giusta consistenza. Si avrà così un’esperienza veramente appagante”.
Nutella Ice Cream è prodotto nello stabilimento di Alzira, in Spagna, in provincia di Valencia. Nel 2019 infatti Ferrero ha acquisito Ice Cream Factory Comaker (ICFC), società con 60 anni di esperienza nello sviluppo e nella produzione di gelati, leader a livello globale. E’ con l’acquisizione della ICFC che Ferrero ha potuto iniziare a progettare di avverare un’idea che da sempre era nell’aria, quella di portare sul mercato Nutella in versione gelato. Ad Alzira è stata allestita un linea nuova di produzione che ha richiesto 2 anni di progettazione e che è caratterizzata da impianti innovativi e un alto grado di automazione e tecnologia. Nutella Ice Cream, disponibile nel banco freezer dei supermercati, è contenuto in un barattolo da 230g, realizzato con un packaging a base di carta, proveniente da fonti certificate sostenibili, e riciclabile nella raccolta carta.
Nutella Ice Cream rappresenta l’ingresso del brand Nutella nel mercato dei gelati confezionati.
Secondo la società di ricerche di mercato Circana, il gelato confezionato da consumare a casa vale complessivamente in Italia 1,45 miliardi di euro (vendite a valore 2023). I gelati in vaschetta valgono circa il 30% del valore complessivo. Ferrero è da poco entrata nel mercato dei gelati confezionati ma già con i coni, gli stecchi e i ghiaccioli vale fra il 4 e il 5% del mercato italiano.
Nutella Ice Cream sarà distribuito anche in Francia, Germania, Austria, Svizzera, Spagna, Portogallo, Belgio e Lussemburgo: “Siamo l’ultimo player entrato nel mercato – ha aggiunto ancora Roberto – ma abbiamo l’ambizione di crescere e di sbarcare anche su mercati fuori dall’Europa”. Dopo la presentazione con degustazione di Milano, il 15 e il 16 giugno Nutella Ice Cream sarà protagonista di un evento pubblico di lancio in Piazza Municipio a Napoli.

– foto ufficio stampa Ferrero –
(ITALPRESS).

Cronaca

E’ morta Ornella Vanoni, leggenda della musica italiana

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morta, all’età di 91 anni, Ornella Vanoni. “Con profondo dolore riceviamo la notizia della scomparsa di Ornella Vanoni. Grazie per tutto quello che ci hai regalato Ornella, lo terremo sempre nel nostro cuore” si legge sul profilo X di “Che tempo che fa”, programma in cui era stata spesso ospite.
Nata a Milano, considerata tra le maggiori interpreti della musica leggera italiana, è stata una delle artiste italiane dalla carriera più longeva. Inizia a lavorare nel 1956 (come attrice in “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello dopo avere studiato all’Accademia di arte drammatica” del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler del quale è diventata allieva prediletta e compagna). Nel 1957 il debutto canoro con le “canzoni della mala”, brani che traggono spunto da antiche ballate dialettali e raccontano storie di poliziotti e malfattori. Dopo gli esordi, il suo stile interpretativo unico e sofisticato le consente di attraversare un repertorio che comprende il pop d’autore, la bossa nova (da ricordare l’album “La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria” realizzato con Toquinho e Vinicius de Moraes) e il jazz che la porta a collaborare con musicisti del calibro di George Benson, Michael Brecker e Randy Brecker, solo per citarne alcuni. E a vendere oltre 55 milioni di dischi con i suoi 112 lavori pubblicati, tra album, EP e raccolte, con autori che portano il nome di Dario Fo, Paolo Conte, Fabrizio De Andrè, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Franco Califano, Mogol, Renato Zero e Riccardo Cocciante.
Nel 1960 Vanoni incontra Gino Paoli con il quale nasce un’intensa stria d’amore che va di pari passo con la collaborazione artistica: basti citare l’indimenticabile “Senza fine”. Nonostante l’amore per Paoli, la cantante sposa l’impresario teatrale Lucio Ardenzi da cui si separa ancor prima che nasca il figlio Cristiano. Non a caso, il suo primo 45 giri di grande successo commerciali è “Cercami” dedicata proprio a Paoli. Mentre prosegue anche l’impegno teatrale (tra gli altri, è Rosetta in “Rugantino” di Garinei e Giovannini), arriva la prima (di otto) partecipazione al Festival di Sanremo: nel 1965, con “Abbracciami forte”. Seguono quelle nel 1966 (“Io ti darò di più”), nel 1967 (“La musica è finita”), nel 1968 (“Casa bianca”), nel 1970 (“Eternità”), nel 1989 (“Io come farò”), nel 1999 (“Alberi”, con Enzo Gragnaniello) e nel 2018 (“Imparare ad amarsi”, con Bungaro e Pacifico). Nonostante tutti i Festival, i suoi maggiori successi discografici sono altri: “Una ragione di più” (1969), “L’appuntamento” (1970), “Domani è un altro giorno” (1971), “Più” (1976, con Gepy).
Poi c’è la televisione, che vede la Vanoni impegnata negli anni come conduttrice, prima donna o ospite fissa: da “Giardino d’inverno” a “Studio Uno”, da “Senza rete” a “Serata d’onore”, da Fatti e fattacci” a “Risatissima”. E’ anche giudice in “Star Academy” e “Amici Celebrities”. Nella carriera sessantennale non manca nemmeno il cinema dal primo “Romolo e Remo” di Sergio Corbucci del 1961 all’ultimo “7 donne e un mistero” di Alessandro Genovesi del 2021. L’abbiamo vista anche nello sceneggiato “Il mulino del Po” di Sandro Bolchi e, in un cameo, nella fiction di Rai1 “La Compagnia del Cigno” di Ivan Cotroneo. Tra i premi assegnati a Ornella Vanoni ce ne sono tre del Club Tenco (due Premi e una Targa) e due volte il Premio Lunezia.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

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Cronaca

L’Italia di Davis batte il Belgio 2-0 e vola in finale

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BOLOGNA (ITALPRESS) – L’Italia vola in finale in Coppa Davis. La nazionale capitanata da Filippo Volandri soffre ma batte il Belgio per 2-0, senza passare dal doppio decisivo. Bastano i due singolari agli azzurri nella prima semifinale delle Finals, in scena sul cemento indoor di Bologna. Dopo la vittoria di Matteo Berrettini contro Raphael Collignon (6-3 6-4), il punto del successo l’ha firmato Flavio Cobolli (22 del mondo), battendo Zizou Bergs (numero 43 del ranking Atp) col punteggio di 6-3 6-7 (5) 7-6 (15), dopo poco più di tre ore di autentica battaglia. L’azzurro ha annullato ben sette match point all’avversario. Di contro Cobolli ha chiuso la partita al settimo match point in suo favore (dopo che Bergs gli aveva annullato sei “punti match”).
Dopo la finale del 2023, vinta contro l’Australia, e quella dello scorso anno, vinta contro l’Olanda, l’Italia per il terzo anno consecutivo (prima volta nella storia) giocherà l’ultimo atto della Coppa Davis. L’ultima Nazione a giocare tre finali di fila è stata l’Australia, fra il 1999 e il 2001.
Si estende a 12 successi la striscia positiva dell’Italia nei match di Coppa Davis. L’ultimo ko risale al 2023, contro il Canada. Non riesce ad approdare alla finale di Davis, invece, il Belgio, ancora a secco di insalatiere e giunto alle Final Eight di Bologna attraverso le qualificazioni.
Domenica gli azzurri affronteranno nel match decisivo per la difesa del titolo la vincente dell’incontro tra Germania e Spagna, che si scontreranno domani, a partire dalle 12.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Cina, think tank evidenzia progressi nella protezione e governance di fiumi

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NANCHINO (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – La foto mostra copie del rapporto del think tank intitolato “Sfruttare i fiumi per la prosperità nazionale e il benessere pubblico – Uno studio sulla strategia fluviale della nuova era”. Il rapporto è stato pubblicato venerdì dal National High-Level Think Tank dell’Agenzia di Stampa Xinhua e dal China Institute of Water Resources and Hydropower Research del Ministero delle Risorse Idriche, a Nanchino, nella provincia cinese orientale di Jiangsu.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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