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Meloni chiude il G7 “Un successo, l’Italia è riuscita a stupire”

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FASANO (BRINDISI) (ITALPRESS) – “E’ stato un onore per me e per l’Italia presiedere questo Vertice. Senza timore di smentita di un successo si è trattato”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha aperto la conferenza stampa finale del G7 di Borgo Egnazia. “L’Italia ha avuto puntati i fari del mondo e sono orgogliosa di come la nostra nazione sia riuscita, ancora una volta, a stupire e a tracciare la rotta. E’ stato uno straordinario gioco di squadra”. La premier fa un bilancio della tre giorni in Puglia dove i Sette Grandi si sono riuniti e parla della dichiarazione finale come di “un documento ampio e significativo, contiene molti impegni sulle sfide globali. Si tratta di impegni concreti che riguardano questioni dirimenti, voglio ribadire la nostra compattezza rispetto a queste sfide e un ringraziamento va a tutti i miei colleghi per il contributo positivo e fondamentale per la riuscita di questo Vertice”.
Meloni snocciola i temi che sono stati sul tavolo del Summit, primo tra tutti la guerra in Ucraina. “Il G7 ribadisce il suo impegno compatto per difendere il sistema internazionale di regole, messo in discussione con l’aggressione russa all’Ucraina. I focolai di crisi nel mondo continuano a moltiplicarsi e noi intendiamo continuare a sostenere l’Ucraina e abbiamo scelto di continuare a rafforzare il nostro impegno. Il G7 ha raggiunto un accordo tutt’altro che scontato, un accordo estremamente importante. Noi con il nostro sostegno deciso e compatto in questi due anni abbiamo consentito che l’Ucraina non fosse invasa”. Quella di Putin “mi sembra più un’iniziativa propagandistica che una reale proposta di negoziato – prosegue -, la Russia ha unilateralmente annesso 4 regioni ucraine, oggi a distanza di mesi non controlla queste regioni per intero e mi pare che se la proposta di Putin è: siamo disposti a una trattativa se l’Ucraina riconosce l’invasione dell’Ucraina, ancor di più se cede delle parti di regioni, non mi sembra efficace come proposta di negoziato. Mi pare più una proposta di propaganda”.
Sul Medio Oriente ribadisce la “piena sintonia” tra i leader, “abbiamo confermato il sostegno alla proposta degli Stati Uniti e ne ho parlato anche nel bilaterale con Biden e in altri bilaterali. La tregua è stata una proposta francese, secondo me è una buona proposta, non so se si riuscirà ad ottenere. Sono contenta che abbiamo fatto la nostra parte. Colgo l’occasione per fare il mio in bocca al lupo a tutti gli atleti italiani che parteciperanno alle Olimpiadi 2024”. Poi i migranti. “Questo G7 per la prima volta nella sua storia ha parlato di governi dei flussi migratori, nella dichiarazione viene ribadito l’impegno comune per garantire il primo diritto: quello a non dover emigrare. Abbiamo preso degli impegni anche sulla lotta ai trafficanti di essi umani e – sottolinea – abbiamo convenuto fosse necessario costruire una coalizione globale contro i trafficanti mettendo a sistema gli sforzi per contrastare questa piaga. Sono fiera che il G7 abbia condiviso un approccio italiano sull’Africa e decide di unire gli sforzi per costruire un nuovo modello sviluppo delle nazioni africane basato su un partenariato da pari a pari”.
Inevitabile il ringraziamento a Papa Francesco, che ieri, prima volta nella storia, ha partecipato ad una delle sessioni del Summit, quella dedicata all’intelligenza artificiale. “Non smetterò mai di ringraziarlo. Lo voglio ringraziare per averci regalato il suo preziosissimo punto di vista sul tema dell’intelligenza artificiale, anche per il rispetto che ha mostrato restando qui oltre tre ore. Gli sarò eternamente grata”. Infine, la polemica sull’aborto che ha tenuto banco nella tre giorni di Savelletri. “Come ho già detto non indento modificare la 194 ma applicarla in tutte le sue parti, è una legge molto equilibrata a fatta bene, non c’è la parola aborto perchè le cose acquisite non vengono ripetute. Credo che la polemica sia stata costruita in modo artefatto, una polemica che non è esistita nel Vertice. Capisco le regioni – conclude -, capisco perchè da alcuni vengono alimentate ma non è stato un tema oggetto di questa discussione. Sul tema Lgbt si è detto che si facevano passi indietro ma invece non ce ne sono stati” nelle dichiarazioni finali.
“I due anni di questo governo mostrano una realtà diversa da un racconto animato senza ragioni, da diversi presunti osservatori, il governo non ha fatto nessun passo indietro in tema di aborto, diritti Lgbt e compagnia cantante. Le aspettative di alcuni sono state deluse, ma probabilmente perchè il racconto non corrispondeva alla verità”.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Manovra, vertice di maggioranza a Palazzo Chigi

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ROMA (ITALPRESS) – Si è svolto questa sera un vertice di governo a Palazzo Chigi sulla manovra. Presenti insieme al premier Giorgia Meloni, i vicepresidenti Antonio Tajani e Matteo Salvini e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Manovra, vertice di maggioranza a Palazzo Chigi

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ROMA (ITALPRESS) – Si è svolto questa sera un vertice di governo a Palazzo Chigi sulla manovra. Presenti insieme al premier Giorgia Meloni, i vicepresidenti Antonio Tajani e Matteo Salvini e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

– Foto IPA Agency –

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Mattarella “La democrazia è più forte dei suoi nemici”

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ROMA (ITALPRESS) – “La democrazia è più forte dei suoi nemici. Lo è soprattutto là dove è stata edificata con sacrificio. Là dove si è radicata nel consenso delle comunità, nelle convinzioni delle persone, nel pieno affermarsi dei diritti e dei doveri di cittadinanza”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia per lo scambio degli auguri di fine anno con i rappresentanti delle istituzioni, delle forze politiche e della società civile. Partecipazione sembra parola desueta in un tempo caratterizzato da una crescente astensione elettorale. Alle ultime elezioni regionali ha votato meno del 45 per cento degli aventi diritto. Nelle precedenti tornate la percentuale era già in discesa e dobbiamo purtroppo constatare che questa tendenza prosegue. Non ci si può stancare di ripeterlo: una democrazia di astenuti, di assenti, di rassegnati è una democrazia più fragile e a subirne danno sono i cittadini”.

“E’ prezioso il contributo di ognuno alla comunità di cui fa parte – sottolinea Mattarella -. La partecipazione è fatta anche di domande, di risposte, di confronto, di fiducia nei confronti delle istituzioni. A chi è chiamato a rappresentare le istituzioni, a dare loro un volto e una voce, a chi ha l’onore di servirle è chiesto di corrispondere a queste attese e a questa fiducia.La fiducia dei cittadini è la risorsa più preziosa per lo Stato. Su di essa si basa il patto costituzionale della nostra convivenza”.

Il modello democratico “oggi appare sfidato da Stati sempre più segnati da involuzioni autoritarie che, contro la storia, si propongono come modelli alternativi. Una sfida per i sistemi democratici appare oggi derivare anche dal tentativo di ignorare e cancellare il confine tra libertà e arbitrio. La pretesa di rimuovere i limiti ai comportamenti individuali, unita alle potenzialità offerte dalle tecnologie, rischia di travolgere ordinamenti democratici e stato di diritto”, aggiunge.

“Questo tradizionale appuntamento di fine anno, con chi riveste ruoli di rilievo nelle istituzioni e con quanti ricoprono responsabilità nei diversi comparti della vita sociale, ci invita a volgere lo sguardo verso il futuro, cercando i motivi su cui fondare una speranza che non sia una mera espressione rituale. La nostra comune speranza oggi ha il nome della pace”. E’ necessaria una “pace vera e giusta ovunque che ponga fine all’incertezza e al disorientamento indotti dalla u internazionale. Abbiamo il dovere di coltivare e consolidare ogni piccolo spiraglio che si apra rispetto ai conflitti in corso, in Ucraina come in Medio oriente. Con l’obiettivo di costruire quella ‘pace permanente’, come la definì il presidente Franklin D. Roosevelt che affermava: ‘Più che una fine della guerra vogliamo una fine dei principi di tutte le guerre’. Pace, quindi, come affermazione del diritto sulla forza delle armi. Pace come condizione di libertà e sviluppo”, aggiunge.

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“Il tema della politica internazionale, delle alleanze, della scelta dell’Europa come strada da percorrere senza ripensamenti. E questo non soltanto per gli impegni che abbiamo assunto con l’adesione ai Trattati. Sappiamo bene che l’Unione ha alcuni problemi e molti avversari. Soltanto l’Europa può preservare, e dare un futuro, a quelle conquiste che gli Stati hanno garantito per decenni con i loro ordinamenti”, conclude.

– Foto di repertorio IPA Agency –
(ITALPRESS).

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