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Cronaca

E’ morto il generale Claudio Graziano, presidente di Fincantieri

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morto all’età di 70 anni il generale Claudio Graziano, presidente di Fincantieri. Dal febbraio 2015 al novembre 2018 era stato capo di Stato Maggiore della Difesa.
Nato a Torino il 22 novembre 1953, Claudio Graziano ha frequentato l’Accademia Militare di Modena, dal 1972 al 1974, e la Scuola di Applicazione di Torino, dal 1974 al 1976, dove ha conseguito la laurea in Scienze Strategiche Militari. Ha conseguito le lauree in Scienze Diplomatiche ed Internazionali presso l’Università degli Studi di Trieste, il Master in Scienze Strategiche e la specializzazione universitaria in Scienze Umane presso l’Accademia Agostiniana di Roma. Nominato nel 1974 Ufficiale di fanteria, specialità alpini, nel 1976 è stato comandante di plotone fucilieri al battaglione alpini “Susa” in Pinerolo e nel 1977 è stato Vice Comandante della compagnia contro carri della Brigata alpina “Taurinense”. Ha poi comandato, nel 1980, la compagnia mortai nonchè la compagnia alpini (fucilieri) presso il battaglione alpini “Trento” della Brigata alpina “Tridentina” e dal 1983 al 1986 la compagnia Allievi Ufficiali e la compagnia Comando presso la Scuola Militare Alpina di Aosta. Dopo il corso di Stato Maggiore, nel 1987 è stato assegnato allo Stato Maggiore dell’Esercito, dove ha svolto l’incarico di Ufficiale Addetto presso l’Ufficio Programmi di Approvvigionamento.
Promosso Maggiore nel 1988, ha quindi frequentato dal 1989 al 1990 il Corso Superiore di Stato Maggiore. Nel 1990, promosso Tenente Colonnello, è stato trasferito all’Ufficio del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, assumendo l’incarico di Capo della Segreteria di Stato Maggiore del Capo di SM. Nel 1992 è stato riassegnato al battaglione alpini “Susa” in qualità di Comandante che, durante il suo comando, è stato schierato in Mozambico, nell’ambito della missione di pace delle Nazioni Unite, con il compito principale di garantire la sicurezza del corridoio di Beira, favorendo e supportando il soccorso umanitario e sanitario alle popolazioni locali. Alla fine del 1993 è stato designato Capo Sezione Coordinamento e Studi presso l’Ufficio del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito. Promosso Colonnello, nel 1996 ha frequentato l’US Army War College per poi comandare il 2° reggimento alpini della Brigata “Taurinense” a Cuneo. Successivamente, ha ricoperto l’incarico di Capo Ufficio Pianificazione dello Stato Maggiore dell’Esercito. Nel mese di settembre 2001 ha assunto l’incarico di Addetto Militare presso l’Ambasciata d’Italia di Washington D.C., negli Stati Uniti. Promosso Generale di Brigata nel gennaio 2002, ha assunto, nell’agosto 2004, il comando della Brigata alpina “Taurinense” e dal mese di luglio 2005 al febbraio 2006 il comando della “Brigata Multinazionale Kabul” in Afghanistan e, con essa, la responsabilità dell’Area d’Operazioni della provincia di Kabul. (ITALPRESS) – (SEGUE). Promosso Generale di Divisione nel gennaio 2006, ha assunto, dal marzo dello stesso anno, l’incarico di Capo Reparto Operazioni del Comando Operativo di Vertice Interforze della Difesa. Nel gennaio 2007 il Segretario Generale delle Nazioni Unite gli ha conferito l’incarico di Force Commander della missione UNIFIL in Libano, dove ha assolto il ruolo di Comandante delle Forze dell’ONU, nonchè di Capo Missione, divendendo anche responsabile di tutta la componente civile delle Nazioni Unite in Libano, incluso il coordinamento degli aiuti umanitari e delle attività di ricostruzione e soccorso intraprese. Nel gennaio 2010 è stato promosso al grado di Generale di Corpo d’Armata e, dal febbraio dello stesso anno, è stato nominato Capo di Gabinetto del Ministro della Difesa. Nell’ottobre 2011 è stato nominato Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e successivamente promosso al grado di Generale. Dal febbraio 2015 al novembre 2018 è stato Capo di Stato Maggiore della Difesa. Designato nel novembre 2017, dal 6 novembre 2018 al 15 maggio 2022 ha ricoperto l’incarico di Presidente del Comitato Militare dell’Unione Europea (European Union Military Committee). Dal 16 maggio 2022 era Presidente del Consiglio di Amministrazione di Fincantieri S.p.A. e dal 28 settembre 2022 era Presidente di Assonave (Associazione Nazionale dell’industria navalmeccanica). Insignito di numerose decorazioni, gli sono stati tributati 5 Encomi Solenni e 9 Encomi Semplici. Gli è stata altresì conferita la cittadinanza onoraria della Provincia di Tiro (Libano), dei Comuni di Villanova d’Asti e di Fontanile (AT) e della città di Biella.
Fincantieri esprime in una nota “immenso dolore per l’improvvisa scomparsa del Generale Claudio Graziano, Presidente del Gruppo, che lascia un grande e incolmabile vuoto”. L’amministratore delegato e direttore generale Pierroberto Folgiero, il Consiglio di amministrazione, il collegio sindacale, i dirigenti e tutti i dipendenti di Fincantieri “ne ricordano con commozione le straordinarie doti umane e professionali che lo hanno da sempre contraddistinto nella sua lunga carriera”, conclude la nota.
“Sono sconvolta dalla notizia della tragica scomparsa del Generale Claudio Graziano. Ci lascia un integerrimo servitore dello Stato, che in tutta la sua vita ha reso onore alla Nazione, alle Forze Armate e alle Istituzioni con dedizione, competenza e professionalità. Desidero rivolgere, a nome mio e di tutto il Governo, il cordoglio e la vicinanza alla sua famiglia e ai suoi cari”, afferma il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Cronaca

La Russa “Sulla legge elettorale le forze politiche devono trovare risposte”

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ROMA (ITALPRESS) – “E’ veramente un tema sul quale le forze politiche devono interrogarsi e trovare risposte. Purtroppo non possiamo sapere prima gli effetti di una legge elettorale, come di tante altre leggi, ma a me piace immaginare che la migliore legge possibile sia quella che è idonea a garantire il principio di democrazia che vince chi ha un voto più dell’altro. I tempi ci sono e deciderà nella propria autonomia il Parlamento”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a margine del convegno “A 30 anni dal Tatarellum”, in sala Zuccari sulla riforma della legge elettorale. “I tempi ci sono e deciderà nella propria autonomia il Parlamento. Sicuramente io ne sento parlare molto, quindi se devo fare un giudizio prognostico dico che si parlerà di legge elettorale. Poi dove si arriverà, lo vedremo”, ha aggiunto.
(ITALPRESS).
-Foto: ufficio stampa Senato-

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Cronaca

Webuild, a Roma due nuove fermate Metro C. Salini “Sfide per crescita Capitale”

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ROMA (ITALPRESS) – Il centro storico della Capitale vanta da oggi due nuove fermate della Linea C della Metropolitana: Colosseo/Fori Imperiali e Porta Metronia, archeostazioni realizzate dal consorzio Metro C guidato da Webuild insieme a Vianini Lavori nell’ambito dei lavori commissionati da Roma Metropolitane per conto di Roma Capitale. Con l’apertura di queste due stazioni e 3 nuovi km di linea, il progetto ridisegna la mobilità urbana tra centro e periferia, grazie anche all’interscambio con l’esistente Linea B della metro. Il progetto ha al contempo permesso di restituire alla città i reperti rinvenuti durante gli scavi, a testimonianza dell’impegno nella valorizzazione dell’incredibile patrimonio culturale di Roma e grazie ad un lavoro sinergico tra imprese e istituzioni.
Si è svolto oggi il viaggio inaugurale della nuova tratta con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il Ministro della Cultura Alessandro Giuli e il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Ad accogliere i Ministri, erano presenti Pietro Salini, Amministratore Delegato Webuild, Vincenzo Onorato, Amministratore Delegato Vianini Lavori. Presenti anche, tra l’altro, il Commissario Straordinario per l’opera Maria Lucia Conti, l’Assessore alla Mobilità Eugenio Patanè e il Capo Dipartimento per la valorizzazione del patrimonio culturale avocante, Alfonsina Russo.
“La consegna delle stazioni Colosseo/Fori Imperiali e Porta Metronia rappresenta, per Roma e per l’Italia, un traguardo di portata strategica che coniuga in modo esemplare il progresso infrastrutturale con la tutela del nostro patrimonio storico, grazie ad una visione comune del futuro della città che accomuna imprese, istituzioni e comunità”, ha dichiarato Salini. “Ringrazio le tante aziende della filiera, partner di eccellenza, e soprattutto le persone che a questo progetto hanno lavorato e che hanno portato a Roma competenze uniche, sviluppate nei più grandi progetti al mondo. Stiamo costruendo, oggi, un sistema di trasporto che migliora concretamente la vita delle persone, garantendo tempo recuperato al traffico e aria più pulita per le generazioni che verranno, integrando l’eccellenza costruttiva con la storia millenaria”.
La stazione Colosseo/Fori Imperiali, collocata sotto Via dei Fori Imperiali tra il Colosseo e la Basilica di Massenzio, dialoga con il contesto monumentale. Con una larghezza che varia tra 30 e 50 metri e una profondità che raggiunge 32 metri, si sviluppa su quattro livelli interrati e presenta anche un collegamento diretto con la fermata Colosseo dell’esistente Linea B. Il progetto museale di allestimento interno, curato e finanziato dal Parco archeologico del Colosseo e sviluppato con la partecipazione della Sapienza Università di Roma (Dipartimento di Architettura e Progetto), offre un percorso narrativo che accompagna i passeggeri attraverso la storia, dall’ingresso fino alle banchine.
Sorge in un’area ricca di storia anche Porta Metronia, situata in Piazzale Ipponio accanto alle Mura Aureliane. Il corpo della stazione si sviluppa su una pianta rettangolare su 5 livelli interrati, fino a una profondità massima di 30 m sotto il piano stradale. Durante gli scavi è emerso un vasto complesso militare antico (II secolo d.C.), la Casa del Comandante, con affreschi e mosaici pavimentali. Il progetto della stazione è stato ridefinito proprio per conservare e valorizzare i rinvenimenti.
La Linea C, una delle infrastrutture più complesse realizzate a Roma, si estenderà per 29 km con 31 stazioni fino a Farnesina. Ad oggi sono completate 24 stazioni per la tratta da Monte Compatri/Pantano, capolinea a est, fino a Colosseo/Fori Imperiali, nel centro storico.
Colosseo/Fori Imperiali e Porta Metronia rientrano tra le sei archeostazioni previste lungo la Linea C, insieme a San Giovanni (già operativa), Venezia (in costruzione), Chiesa Nuova e San Pietro (in progettazione). Sviluppato con la direzione scientifica del Ministero della Cultura e con le Sovrintendenze competenti, il progetto delle archeostazioni rappresenta una opportunità per valorizzare i numerosi reperti emersi nel corso dei lavori, occasione per realizzare su tutta la tratta 625.000 m3 di scavi in modalità archeologica.
Per gestire le complessità legate alla particolare natura archeologica e geologica del sottosuolo, sulla Linea C è stata adottata la tecnica del “top-down archeologico”, sviluppata appositamente per le stazioni del centro storico di Roma e applicata anche a Colosseo/Fori Imperiali e Porta Metronia. Questa metodologia consente di costruire solai intermedi durante l’avanzare progressivo dello scavo dall’alto verso il basso, garantendo stabilità strutturale e continuità nelle indagini archeologiche mentre si procede con la costruzione.
Webuild, sempre con il consorzio Metro C, è attualmente impegnata nella realizzazione della stazione Venezia e della tratta che collegherà Venezia a Clodio/Mazzini, passando sotto il Tevere. Per la stazione Venezia, proprio in queste settimane è stata avviata la macrofase 2. In parallelo, procede la progettazione esecutiva delle stazioni Chiesa Nuova, San Pietro, Ottaviano e Clodio Mazzini, mentre è in corso la progettazione definitiva per le stazioni Auditorium e Farnesina.
-foto ufficio stampa Webuild-
(ITALPRESS).

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Sbarra “La narrazione stereotipata smentita dai fatti, il Sud cresce”

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ROMA (ITALPRESS) – Non più fanalino di coda. Il Mezzogiorno è tornato a crescere, anche più di altre aree del Paese, un trend che va avanti anche grazie alle politiche messe in campo dal Governo Meloni. A sottolinearlo è Luigi Sbarra, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per il Sud, intervistato da Claudio Brachino, per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress.
“Da tre anni il Mezzogiorno cresce, tutti gli indicatori economici e sociali sono di segno positivo, il Prodotto interno lordo aumenta più che nel resto del Paese – spiega Sbarra -, cresce l’occupazione, soprattutto giovanile e femminile, nella componente a tempo indeterminato, e ripartono gli investimenti, soprattutto quelli pubblici e privati. E’ il combinato disposto di misure, provvedimenti, varati da questo Governo che hanno portato a risultati concreti. Questo significa che quella narrazione un pò stereotipata di un Mezzogiorno consegnato a una situazione di sottosviluppo e precarietà viene smentita dal fatto che quando ci sono politiche pubbliche mirate e reali il Sud è pronto a ripartire”.
A incoraggiare la crescita c’è anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che secondo il sottosegretario “sta marciando benissimo, siamo già all’ottava rata riconosciuta dall’Unione Europea, a breve arriverà la nona, questo significa che l’Italia ha centrato tutti gli obiettivi, ha rispettato il cronoprogramma e si è distinta sulla qualità di spesa”.
Al Sud “è destinato il 40% degli interventi, gli effetti sono positivi – prosegue Sbarra -, c’è capacità di spesa, l’impatto complessivo del Pnrr sul Mezzogiorno consente un aumento del Pil e fa ripartire gli investimenti. Un altro elemento positivo è la riforma delle politiche di Coesione”.
La crescita del Pil e la ripartenza degli investimenti è legata anche all’impatto positivo della Zona Economica Speciale: “Le Zes stanno dando risultati eccellenti, al Sud si sta determinando una esperienza di nuova politica industriale, oggi la prospettiva è di far fare un salto di qualità passando dalla logica dello stanziamento anno su anno uno a un finanziamento pluriennale – ha aggiunto l’ex segretario generale della Cisl -. Penso sia una iniziativa di grande valore e grande significato, dobbiamo trasformarla da misura emergenziale a strategia strutturale di politica industriale, dobbiamo creare nel nostro Sud un ambiente favorevole agli investitori locali, nazionali ed esteri”.
Sbarra ha ricordato: “Stiamo attivando tutte le necessarie azioni per implementare le risorse già programmate, con la legge di stabilità abbiamo implementato questa dotazione finanziaria con ulteriori 532 milioni, dobbiamo lavorare per consentire di recuperare ulteriori risorse”.
Il Sud cambia perchè “c’è una visione unitaria, coordinata integrata, delle dinamiche di crescita e di sviluppo. Il tessuto produttivo si va rianimando. Scontiamo, soprattutto in alcune regioni, la mancanza di aziende medio-grandi, ma sta diffondendosi un reticolo di micro, piccole e medie imprese che sta trainando molto bene l’economia, molte di queste sono trainate da giovani. Si sta determinando una dinamica positiva che fan ben sperare. Il compito della politica è quello di creare un contesto favorevole agli investimenti, la prospettiva è quella di far giocare al meridione un ruolo fondamentale nel Mediterraneo”.
Per il 2026 il sottosegretario con delega al Sud si augura “un Paese che continua a crescere, a rafforzare il suo protagonismo e che migliora i fondamentali per dare una prospettiva vera di lavoro ai giovani, investendo nei settori innovativi”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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