Cronaca
Sostenibilità e innovazione, Italtel inaugura la nuova sede a Palermo
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1 anno fa-
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Redazione
PALERMO (ITALPRESS) – Italtel, multinazionale italiana dell’Information & Communication Technology con 102 anni di storia, ha inaugurato oggi la nuova sede di Palermo, esempio di eccellenza del piano di ammodernamento dell’Azienda, che ha l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e creare un ambiente di lavoro confortevole e sicuro che combina ergonomia, spazi di convivialità, impegno ecologico. L’evento di inaugurazione, che è stato aperto da Benedetto Di Salvo, Amministratore Delegato di Italtel, ha visto la partecipazione di Roberto Lagalla, Sindaco di Palermo, Alessandro Aricò, Assessore delle infrastrutture e della mobilità della Regione Sicilia, Enrico Napoli, Prorettore Vicario dell’Università degli Studi di Palermo, oltre alla presenza di altri rappresentanti delle istituzioni, esperti del settore ed esponenti del management team di Italtel.
Gli uffici della nuova sede, che si trovano in un moderno edificio in via Marchese di Villabianca 121, in una zona centrale di Palermo, sono stati progettati secondo criteri di sostenibilità e con spazi funzionali per il lavoro in team dei circa 200 tecnici e ingegneri, impegnati nei laboratori di ricerca e sviluppo di prodotti software e servizi di progettazione. Italtel adotta un modello di lavoro ibrido con la possibilità di operare da remoto per il 50% del tempo mensile.
Un ulteriore passo in avanti che conferma la crescita della multinazionale italiana e il forte legame storico con il territorio siciliano: nel corso del 2023 Italtel ha conseguito risultati finanziari di rilievo, con un EBITDA normalizzato di 11,1 milioni di euro, registrando una crescita del 56% rispetto all’anno precedente, e ricavi che hanno raggiunto i 270 milioni di euro. Questi dati attestano la capacità di Italtel di rispondere alle nuove esigenze del mercato, consolidando ulteriormente la propria presenza sia in Italia che sui mercati internazionali.
“Stiamo lavorando per essere efficienti, efficaci e sostenibili in tutto. Il trasferimento del polo siciliano fa parte del piano di modernizzazione delle nostre sedi italiane con ambienti di lavoro più moderni e funzionali e con minori consumi energetici – ha detto Benedetto Di Salvo, CEO di Italtel -. L’innovazione è al centro della nostra strategia e Palermo con i suoi laboratori di ricerca rappresenta un polo strategico per le attività di sviluppo software, ingegneria e di system integration, oltre che per lo sviluppo di progettualità con il mondo accademico. Vogliamo tornare ad essere un riferimento per l’innovazione tecnologica in Italia, valorizzando le nostre risorse, attraendo giovani talenti e lavorando con il mondo accademico e le start-up. L’obiettivo è fare diventare la sede di Palermo un hub in grado di dare un forte impulso all’innovazione delle aziende e delle amministrazioni del territorio”.
“Siamo contenti e grati che Italtel abbia scelto Palermo per questa nuova sede che presenta tutte le caratteristiche di un posto di lavoro moderno, confortevole e a basso impatto ambientale – ha sottolineato il sindaco Lagalla -. Gli obiettivi di Italtel, inoltre, si sposano bene con le opportunità che offre Palermo, considerata tra le prime città al mondo scelte per il south e lo smart working. Proprio in questa direzione l’amministrazione sta lavorando per favorire la nascita di questi spazi che si traducono in nuovi posti di lavoro, soprattutto per i giovani, in modo da non costringerli a lasciare Palermo”.
L’innovazione è da sempre il fulcro della strategia di Italtel, che si distingue per l’adozione e l’integrazione di tecnologie disruptive quali l’intelligenza artificiale, il Quantum Computing e l’Edge Computing. Queste tecnologie stanno rivoluzionando interi settori di business. Per Italtel hanno rappresentato un cambiamento nel modo di fare innovazione aperta oltre che un’opportunità per cambiare il modo di lavorare.
I nuovi spazi rispondono a questa logica e rispecchiano l’impegno di Italtel verso un futuro sostenibile e tecnologicamente avanzato. La sostenibilità infatti è uno dei pilastri della visione strategica dell’Azienda, che già da qualche mese, ha avviato un piano di azione che include la creazione di un Comitato ESG e l’avvio di iniziative volte alla riduzione del consumo energetico e dell’impatto ambientale, promuovendo al contempo la parità e l’inclusione.
La valorizzazione delle risorse umane, delle competenze e del talento soprattutto, rappresenta il cuore della strategia aziendale, con continui investimenti in programmi di sviluppo professionale e collaborazioni con università e istituti tecnici per attrarre e coltivare nuovi talenti in particolare in ambito cybersecurity, cloud e data analytics.
– foto ufficio stampa Italtel –
(ITALPRESS).
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Cronaca
A Carugate la prima stazione di rifornimento per l’idrogeno in Lombardia
Pubblicato
1 ora fa-
30 Giugno 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – È stata presentata a Carugate, lungo la tangenziale est di Milano, la prima stazione di rifornimento per l’idrogeno in Lombardia: un importante traguardo verso la realizzazione di una rete nazionale dedicata alla mobilità stradale a idrogeno. L’impianto realizzato è il primo dei cinque interventi in corso di realizzazione e sarà in grado di rifornire sia veicoli leggeri che mezzi pesanti, promuovendo l’utilizzo dell’idrogeno come alternativa sostenibile ai carburanti tradizionali. Oltre alla stazione di Carugate Est, il piano prevede la realizzazione di ulteriori stazioni: una seconda stazione a Carugate, sul lato opposto della tangenziale est; una stazione a Rho, sulla tangenziale ovest; due stazioni a Tortona, lungo l’autostrada A7 Milano-Genova.
Come spiegato da Elio Catania, presidente di Milano Serravalle – Milano Tangenziale, si tratta di un investimento da 55 milioni di euro provenienti dal Pnrr e in parte dalla Comunità Europea. I cinque impianti saranno terminati entro l’anno in vista della loro attivazione a gennaio 2026. “Noi crediamo molto nell’idrogeno come vettore alternativo per il trasporto sostenibile. Non c’è dubbio che siamo in una fase iniziale: costruire una filiera e la filiera è fatta di una rete di distribuzione ed oggi noi inauguriamo proprio la prima rete in Italia di distribuzione con questi cinque centri – ha spiegato Catania – Abbiamo scelto questo punto perché qui passano due corridoi europei fondamentali: il corridoio 2 e il corridoio 5 e quindi noi vogliamo non interrompere quella catena che passando dalla Germania e la Svizzera arriva fino al Mediterraneo e quindi fino a Genova. Non possiamo permetterci che l’Italia resti fuori da questo”.
La stazione di rifornimento a idrogeno di Carugate Est comprende tre componenti principali: gli erogatori, gli stoccaggi e le baie per i carri bombolai e i relativi compressori. L’impianto è progettato per la distribuzione, tramite 3 erogatori, di idrogeno compresso alla pressione di 350 bar in modalità Low Flow (LF) e High Flow (HF) e alla pressione di 700 bar, con una capacità di erogazione pari a circa 1 tonnellata al giorno. Tutti gli erogatori sono equipaggiati con dispositivi di pre-raffreddamento (pre-cooling) fino a -40°C per garantire un’erogazione sicura ed efficiente. Il sistema di stoccaggio fisso è composto da due batterie di bombole, una a media pressione (500 bar) con una capacità di 333 kg (circa 10,5 m³) e una ad alta pressione (930 bar) con una capacità di 115 kg (circa 2,4 m³). Il sito non prevede la produzione in loco dell’idrogeno, che sarà di contro approvvigionato da fornitori terzi e trasportato tramite carro bombolaio. La stazione è in grado di ricevere, tramite due baie di ricezione attrezzate con dispositivi di controllo e collegate all’unità di compressione per il trasferimento dell’idrogeno verso il sistema di stoccaggio o direttamente agli erogatori, carri bombolai di tipo tradizionale, che possono contenere circa 350 kg di idrogeno a una pressione di 228 bar (pari a circa 23 m³), e carri di nuova generazione in grado di operare con pressioni fino a 500 bar (permettendo quindi l’erogazione a 350 bar senza necessità di compressione, con evidenti vantaggi in termini di efficienza energetica).
Secondo Catania si tratta di “un progetto innovativo, ma nella fase iniziale. Oggi il mercato delle utenze, sia traffico pesante che macchine è abbastanza limitato in Europa: parliamo di 6.000 mezzi. Però questo è un mercato che si genera proprio con l’offerta: più offri possibilità di rifornimento, più offri prezzi competitivi e più la gente accederà all’idrogeno come mezzo sostenibile per poter muovere i propri automezzi”.
In un videomessaggio inviato per l’occasione, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ha definito la presentazione di oggi “un passaggio fondamentale verso la creazione della prima rete nazionale dedicata alla mobilità a idrogeno. Stiamo di fronte a un momento di grande rilevanza per il futuro della mobilità sostenibile”. “Si tratta di un progetto cofinanziato attraverso fondi europei del PNRR e del programma CEF AFIF (Alternative Fuels Infrastructure Facility, ndr) che rappresenta un esempio concreto di come le risorse comunitarie possano essere efficacemente messe a terra per rispondere alle sfide della decarbonizzazione perseguita secondo i principi della neutralità tecnologica”.
“Per il Gruppo Fnm il progetto idrogeno è iniziato nel 2019. Oggi siamo arrivati nel 2025 sapendo che la strategia d’idrogeno per la comunità europea, nel tema della diversificazione delle fonti energetiche, rappresenta più del 10% degli obiettivi che la stessa comunità europea si è posta – ha dichiarato il presidente di FNM, Andrea Gibelli – Serravalle si è messa in linea con questi obiettivi e riteniamo che questo sia un piccolo grande passo attorno al sistema delle tangenziali che consentirà alla nostra regione di essere al passo con i tempi. Dopo il treno, anche il sistema autostradale ci consente di mettere a terra il piano di sviluppo sostenibile della Regione Lombardia”.
L’introduzione dell’idrogeno in un percorso di transizione energetica rappresenta un ambito di sviluppo strategico per il Gruppo FNM, impegnato anche nel progetto H2iseO Hydrogen Valley in Val Camonica, dedicato al trasporto pubblico locale su ferro e gomma. Nell’ambito di H2iseO, entro il primo semestre del 2026, sarà avviato il servizio commerciale dei primi treni a idrogeno in Italia. Per il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega alla programmazione economica Alessandro Morelli “il nostro mantra deve essere la neutralità tecnologica e sulla base della neutralità tecnologica noi per primi non ci dobbiamo innamorare di quel tipo di carburante rispetto ad un altro, a questo tipo di energia o di vettore rispetto ad un altro. Cancellando l’ideologia, dobbiamo presentare e dare tutte le proposte che il mercato mette a disposizione alle nostre imprese e alle nostre famiglie. Per questa ragione l’investimento di Regione Lombardia è un investimento che è esattamente coerente con le aspirazioni del governo, cioè permettere a tutti di scegliere qual è il loro strumento di mobilità e trasporto migliore per implementare il proprio business e il proprio fatturato”.
– ufficio stampa Milano Serravalle – Milano Tangenziali –
(ITALPRESS).
Cronaca
Carceri, Nordio “Grande attenzione alle parole di Mattarella”
Pubblicato
1 ora fa-
30 Giugno 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Grande è l’attenzione per le parole del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, sulle criticità del sistema penitenziario. La prevenzione dei fenomeni di autolesionismo e dei suicidi è la priorità di questo Governo per quanto riguarda la detenzione. Questi fenomeni traggono origine da molti fattori legati al disagio ed allo sconforto del carcerato. Il governo è già intervenuto e continuerà ad intervenire soprattutto per il sostegno psicologico, per il quale abbiamo già stanziato 3 milioni di euro annui a partire dal 2025. Altri 132 milioni sono stati destinati al lavoro dei detenuti al fine di agevolare il loro reinserimento sociale. Il personale addetto alla prevenzione e controllo è stato aumentato di quasi 4.000 unità”. Lo afferma in una nota il ministro della Giustizia, Carlo Nordio.
“Per ridurre il sovraffollamento carcerario il Governo è impegnato in tre direzioni: una detenzione differenziata per i tossicodipendenti – prosegue -; l’espiazione della pena per gli stranieri presso i Paesi di origine; strutture di accoglienza per i detenuti che hanno i requisiti per l’accesso alle misure alternative alla detenzione ma sono privi delle condizioni socioeconomiche; e soprattutto la riforma della custodia preventiva per i reati non di criminalità organizzata. Infatti, più del 20% dei detenuti è in attesa di giudizio, ed una buona parte di loro alla fine viene assolta. Infine, l’attività del Commissario straordinario per l’edilizia carceraria consentirà entro breve tempo un efficace ampliamento delle strutture detentive”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
La rettrice dell’Università degli Studi di Milano nella governance di Fondazione Triulza
Pubblicato
3 ore fa-
30 Giugno 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Università, imprese e Terzo Settore insieme per l’innovazione sociale e il trasferimento tecnologico e di competenze. Con questo obiettivo strategico Fondazione Triulza ETS rafforza ulteriormente i legami e la collaborazione operativa tra i mondi delle Università, della ricerca e delle imprese con quello del Terzo Settore in MIND Milano Innovation District coinvolgendo nella governance della stessa Fondazione e della sua partecipata La Triulza Srl, oltre al Politecnico di Milano, anche l’Università degli Studi di Milano e la rete di imprese Federated Innovation @MIND. I nuovi membri dei CdA sono stati nominati dall’ultimo Consiglio Generale di fondatori di Fondazione Triulza – principale rete di realtà del Terzo Settore e dell’economia civile in Italia – che condivide la strategia di allargare le collaborazioni con il mondo accademico, della ricerca e delle imprese per innovare.
Marina Brambilla, Rettrice dell’Università degli Studi di Milano, è tra i nuovi membri dell’appena rinnovato Consiglio di Amministrazione di Fondazione Triulza ETS insieme a Silvia Bolchi (Acli Milano), Barbara Farina (Legacoop Lombardia) e Giampaolo Silvestri (Fondazione Avsi ETS). Sono stati confermati Massimo Minelli (Confcooperative Nazionale) come Presidente, Barbara Meggetto (Legambiente Nazionale) come Vicepresidente e i consiglieri Luigi Colzani (CSVNet Lombardia), Sergio Silvotti (Forum del Terzo Settore Lombardia) e Mario Calderini (Politecnico di Milano).
Fabrizio Grillo, Presidente della Federated Innovation @MIND, entra invece nel CdA della partecipata La Triulza Srl, che si rinnova anche con l’ingresso di Barbara Farina (Legacoop Lombardia). Confermati Massimo Minelli (Confcooperative Nazionale) come Presidente e i consiglieri Giovanni Colombo (Fondazione Enaip Lombardia), Igor Guida (Consorzio Nazionale CGM) e Marco Lucchini (Fondazione Banco Alimentare Onlus).
“L’ingresso della Rettrice dell’Università degli Studi di Milano Marina Brambilla nella governance di Fondazione Triulza – dove possiamo contare da alcuni anni sulla presenza attiva del professore Mario Calderini del Politecnico di Milano – e del Presidente della Federated Innovation @MIND Fabrizio Grillo nel CdA di La Triulza Srl, è un grande valore aggiunto per il nostro operato e per tutto il mondo del Terzo Settore e dell’economia civile”, dichiara Massimo Minelli, Presidente di Fondazione Triulza. “Vediamo confermato l’interesse del mondo accademico, della ricerca e delle imprese più innovative nel lavorare con le nostre reti e organizzazioni con l’obiettivo comune di rendere sempre più efficienti i percorsi di capacity building e di trasferimento tecnologico destinati a generare innovazione sociale e impatto per tutti”, prosegue Minelli. “In MIND abbiamo dato vita ad una palestra per sperimentare nuove forme di economia sociale, in linea con il Social Economy Action Plan dell’UE, che stiamo declinando nella sperimentazione del social procurement in collaborazione con le aziende della Federated e nello sviluppo di diversi progetti di crescita e di trasferimento tecnologico in cui sono state già coinvolte 76 start up e scale up social-tech“, conclude Minelli.
“Sono molto lieta di entrare a far parte della governance di Fondazione Triulza ETS, un ruolo che accolgo con soddisfazione, convinta che la partecipazione diretta agli organi decisionali rafforzerà ancora di più l’efficacia delle collaborazioni che portiamo avanti con tutte le realtà presenti in MIND. In particolare, con Fondazione Triulza, laboratorio di innovazione sociale, l’Università esce dai propri confini istituzionali per dialogare e fare squadra con la società civile, una testimonianza concreta del nostro impegno verso la terza missione. Sono certa che, ora ancor di più, potremo dare un contributo significativo allo sviluppo culturale e sociale del nostro territorio, rafforzando insieme il valore pubblico della conoscenza”, afferma Marina Brambilla, Rettrice dell’Università degli Studi di Milano.
“Sono lieto di essere stato nominato componente del board di La Triulza srl. Sin dall’inizio del mio mandato di presidenza di Federated Innovation @MIND ho voluto consolidare in modo coordinato e assertivo la relazione con il mondo del Terzo Settore, presente nel Distretto sin dai temi di Expo 2015 grazie a Fondazione Triulza, un attore di straordinaria importanza. Lo sviluppo delle progettualità delle aziende appartenenti a Federated Innovation non può avanzare senza un’attenzione costante al tema dell’impatto sociale e del procurement responsabile: questo è il motivo per cui la collaborazione iniziata con La Triulza sarà un elemento fondamentale nell’avanzamento delle nostre attività”, sottolinea Fabrizio Grillo, Presidente della Federated Innovation @MIND.
Il lavoro sul social procurement è partito a febbraio in un tavolo di co-design organizzato nell’ambito del Social Innovation Campus a cui hanno partecipato diverse aziende e tutte le ancore di MIND. Nell’ambito del trasferimento tecnologico verso il Terzo Settore, dopo la sperimentazione del Percorso Social Tech (in collaborazione con i fondi mutualistici Fondo Sviluppo-Confcooperative, Coopfond-Legacoop e General Fond-AGCI), Fondazione Triulza in collaborazione con il Politecnico di Milano ha dato vita nel 2024 al progetto Technology for Health and Social Challenges, che coniuga tecnologia biomedica e impatto sociale, e dal 2024 ha attivato diversi servizi di formazione, incubazione e accelerazione nell’ambito del Progetto CATCH atMIND (AdvanCed digitAl TeChnology Hub for the Life Sciences atMIND) di cui è capofila l’Università degli Studi di Milano. Fondazione Triulza co-finanzia inoltre due borse di dottorato di ricerca dell’Università degli Studi di Milano sui temi dell’innovazione intersettoriale e l’inclusione sociale.
– foto ufficio stampa Fondazione Triulza –
(ITALPRESS).


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