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Novità nell’Italia anti-Croazia, Spalletti cerca la soluzione

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Di Antonio Ricotta
LIPSIA (GERMANIA) (ITALPRESS) – Stessi uomini, avversari diversi e prestazioni totalmente differenti. Qual è la vera Italia? Non può, non deve essere quella vista contro la Spagna. Serve un altro approccio, un’altra mentalità. Non è tanto questioni di uomini, ma certo gente più fresca corre e lotta di più e anche se l’obiettivo è quello di avere “il pallino del gioco in mano”, c’è da fare i conti anche con la stanchezza di chi ha giocato due partite in cinque giorni. Ci si gioca tutto negli ultimi 90 minuti, basta un pareggio, Spalletti lo sa bene, ma non si vuole fare condizionare dal risultato, non è il tipo, non l’ha mai fatto. Anche i campioni in carica, però, hanno il diritto di fare quattro conti e magari sarà per questo che il parla di una Nazionale che cercherà di avere “più sostanza” a costo di andare a discapito della “bellezza”. E’ una novità per il concetto di calcio che insegue Spalletti, lo stesso ct che dopo il ko con la Spagna aveva detto che l’unica strada che lui è conosce è quella del gioco. Sostanza non vuol dire rinunciare al palleggio e a certe trame, ma qualcosa può dire in ottica formazione. Garantisce sicuramente più sostanza Bryan Cristante, il 12esimo titolare.
A ogni vigilia (è già successo con Albania e Spagna) sembra destinato a giocare dall’inizio, poi va regolarmente in panchina e da prassi entra nella ripresa. Potrebbe giocare al posto di Jorginho, o magari anche a fianco. Il ct oggi in conferenza stampa ha difeso l’italo-brasiliano (“E’ un leader”), ha detto che la prestazione non positiva è anche colpa sua. Potrebbe anche esserci una terza soluzione, quella di vedere Cristante al fianco di Fagioli. Negli ultimi due casi Barella avanzerebbe sulla linea dei trequartisti a discapito di uno tra Pellegrini e Frattesi. Chiesa ha caratteristiche uniche tra i 26 e difficilmente Spalletti ci rinuncerà. In attacco, invece, il terminale offensivo questa volta potrebbe essere Retegui, con Scamacca inizialmente in panchina. Spalletti ha parlato delle differenze tecnico-tattiche tra i due e l’impressione è che l’italo-argentino possa avere qualche chance in più dell’atalantino. Non si tratta di bocciature in nessun caso, ma di dosare le energie e cercare la formula giusta in una determinata partita. E’ necessario per restare in Germania e continuare a difendere il titolo.
Due passi indietro: detto del centrocampo e del reparto offensivo, c’è da discutere di una difesa che ha recuperato Federico Dimarco. L’esterno sinistro dell’Inter, dice Spalletti, verrà valutato nuovamente anche domani ma dovrebbe essere a disposizione. Questo non vuol dire che scenderà in campo dall’inizio come le precedenti due partite. Magari nel discorso della “sostanza” può starci anche l’inserimento di Darmian, uno che può giocare su entrambe le fasce nella difesa a 4, ma anche da ‘braccettò in quella a tre. Si gioca il posto con Dimarco, ma anche con Di Lorenzo che per Spalletti è come un figlio: “Lo conosco bene, faccio fatica a rinunciare a un giocatore con le sue qualità”. I centrali dovrebbero essere ancora una volta Bastoni (“La paura non esiste domani faremo vedere il nostro valore”, ha detto al fianco del ct) e Calafiori, ma tornando al discorso della “sostanza” Mancini e Buongiorno non vanno dimenticati. Insomma tante ipotesi di formazione e una sola certezza, quella data dal ct: “Qualche cambiamento ci sarà”. L’importante è che arrivi il risultato. Alla fine, il discorso…in sostanza è quello.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Paolini vola ai quarti degli Internazionali, in campo Sinner vs De Jong

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ROMA (ITALPRESS) – Jasmine Paolini approda ai quarti di finale degli Internazionali d’Italia femminili. La tennista toscana, testa di serie numero 6, si è imposta negli ottavi sulla lettone Jelena Ostapenko, 17esima forza del seeding, con il punteggio di 7-5 6-2. Per un posto in semifinale l’azzurra se la vedrà con la russa Diana Shnaider, n.13 del tabellone, che ha liquidato per 6-2 6-3 la belga Elise Mertens, 25esima testa di serie.

IN CAMPO SINNER VS DE JONG

Tocca al numero uno del mondo Jannik Sinner sul campo centrale del Foro Italico. Il vincitore degli Australian Open è opposto all’olandese Jesper De Jong, numero 93 del ranking Atp.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Spalletti “Sarò felice di smettere, mi piacerebbe parlare con Vialli”

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ROMA (ITALPRESS) – “È stata una salita lunga, per arrivare fino alla Nazionale. Quando parti da laggiù, dai campi di terra battuta, non dalle squadre blasonate, senza avere la struttura, senza conoscenze di un mondo che vedevi lontano, gli scalini sono sempre alti e scoscesi. Ogni volta che ne sali uno non sai cosa troverai, tutto è sconosciuto”. Parla così, in un’intervista a ‘Il Corriere della Sera’, il ct della Nazionale Luciano Spalletti, approdato sulla panchina azzurra dopo aver conquistato lo scudetto con il Napoli.

“Ho girato moltissime società e città, ma non ho mai visto, in molti anni, un popolo che sappia essere così felice e malinconico come quello napoletano – sottolinea il mister toscano – Io per questo sarò sempre grato al presidente De Laurentiis per avermi fatto fare quella esperienza. Poi è finita male e mi dispiace. Ho sofferto perché dopo lo scudetto il presidente non ha telefonato a nessuno di noi, non ci ha fatto gioire su un pullman scoperto insieme a quel meraviglioso popolo. Io amo Napoli e il Napoli. E ora spero che la città possa essere ancora molte volte felice. L’altra sera in Champions League ho visto l’Inter che è totalmente all’altezza delle più grandi squadre d’Europa. I nerazzurri, guidati dalla sapienza tattica di Simone Inzaghi, hanno raggiunto per due volte la finale di questo prestigioso torneo”.

Lo scudetto è stato il giorno più bello della sua vita professionale: “In quei giorni ho provato la terribile felicità che si sente quando si regala felicità ad altri, qualcosa che ti fa vibrare in sintonia con persone che non conosci. Ma l’altro momento più bello sarà quando smetterò e non sentirò più sulle spalle questo peso, un peso scelto, ma che spesso mi toglie il fiato”.

Nel libro scritto con Giancarlo Dotto dal titolo “Il paradiso esiste… ma quanta fatica”, edito da Rizzoli, Spalletti è tornato sul rapporto con Francesco Totti: “Io gli voglio bene. Lui è il calcio, per me. Istinto, classe, intelligenza pura. Quando lo allenavo, mi rassicurava pensare che il mio futuro dipendesse proprio da quei piedi lì. E mi piacerebbe, ora che tra noi tutto è chiarito, che pensassimo a qualche esperienza professionale, anche fuori dal calcio, da fare insieme”.

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Ribadite le sue responsabilità per la dolorosa eliminazione agli Europei per mano della Svizzera, Spalletti ha come obiettivo i prossimi Mondiali: “Siamo tutti consapevoli dell’importanza delle qualificazioni. Ci è capitato un girone con una nazionale forte come la Norvegia ma io ho fiducia nei miei ragazzi. Siamo una squadra forte e abbiamo voglia”.

Spalletti, infine, svela il nome di un giocatore, nella storia del calcio, con il quale vorrebbe trovarsi a cena per parlare: “Luca Vialli. Grande giocatore e grande persona. Basta vedere come ha affrontato il male. Ci ho giocato contro solo una volta, in un Sampdoria-Spezia. Era forte. Mi diede due brandate pesanti, ma poi mi aiutò subito a rialzarmi. Ecco, il suo modo di vivere, e di morire, ci aiuta a rialzarci, sempre”.

– Foto IPA Agency –

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Rizzi regina di spada a Bogotà, terzo successo in Coppa del Mondo

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BOGOTÀ (COLOMBIA) (ITALPRESS) – Giulia Rizzi è regina di spada al Grand Prix di Bogotà. Nella notte italiana, l’olimpionica friulana delle Fiamme Oro trionfa in Colombia, battendo in finale la statunitense Husisian (15-11) e conquistando così il suo nono podio in carriera ma soprattutto la terza vittoria in Coppa del Mondo, la prima nel circuito d’elite GP FIE, che prevede solo gare individuali a punteggio maggiorato.

La grande giornata delle spadiste azzurre è arricchita anche dalla sesta posizione di Alberta Santuccio e dalla settima di Sara Kowalczyk, mentre Gianpaolo Buzzacchino, fermatosi agli ottavi di finale, è il migliore italiano nella prova maschile con il suo 12° posto. La prestazione super di Rizzi è iniziata con la vittoria nel primo incontro di giornata per 15-10 sulla coreana Park ed è proseguita con il 13-7 sull’ucraina Conrad nel tabellone dei sedicesimi.

Nel primo derby della sua domenica la spadista delle Fiamme Oro ha superato Federica Isola con il punteggio di 15-10, mentre nei quarti di finale ha battuto per 15-12 la compagna di oro olimpico a squadre di Parigi 2024 Alberta Santuccio. Certa della sua nona medaglia in Coppa del Mondo, Rizzi non si è fermata e in semifinale si è imposta 15-8 sulla statunitense Nixon, prima di mettere il punto esclamativo sulla sua giornata perfetta nell’ultimo atto.

In finale, infatti, l’azzurra ha battuto per 15-10 l’altra americana Hadley Husisian salendo per la terza volta in carriera sul primo gradino del podio a poco più di un anno di distanza dall’ultimo successo a Nanchino nel marzo 2024. Si sono fermate a un passo dal podio Alberta Santuccio (6^) e Sara Maria Kowalczyk (7^).

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Le due azzurre sono entrate in gara con i successi sulle canadesi Xuan (11-10) e Millette (15-10). Nel turno dei sedicesimi la siciliana si è poi imposta sulla coreana Jang (15-7) mentre l’atleta campana ha battuto la svizzera Hatz (15-10). Negli ottavi due giapponesi sulla strada delle italiane con la portacolori delle Fiamme Oro che ha superato Terayama (11-10) e l’atleta dell’Esercito che ha avuto la meglio di Suzuki (15-12).

Nei quarti, come detto, Santuccio è stata superata da Rizzi (15-12) mentre Kowalczyk ha ceduto alla statunitense Nixon (15-12), per entrambe comunque un piazzamento importante a ridosso della “zona medaglie”. La forza e la profondità della squadra del ct Dario Chiadò (in Colombia presenti i maestri Daniele Pantoni e Roberto Cirillo, con il delegato maschile Diego Confalonieri e Alfredo Rota) è testimoniata dal fatto che ben sei azzurre si siano piazzate tra le “top 16” con Rossella Fiamingo 9^, Federica Isola 10^ e Roberta Marzani 13^. A seguire, 28^ Nicol Foietta, 36^ Lucrezia Paulis, 49^ Alice Clerici.

Tra gli uomini, invece, Gianpaolo Buzzacchino è stato il migliore degli azzurri con il suo 12° posto. Il siciliano è entrato in gara con la vittoria per 15-14 sul kazako Sharlaimov. Il portacolori delle Fiamme Oro ha proseguito la sua prova con la vittoria, sempre con il punteggio di 15-14, sull’egiziano Elsayed entrando così negli ottavi di finale.

Ancora per una stoccata, ma questa volta a sfavore, si è concluso il match contro l’uzbeko Anokhin (15-14) che ha lasciato Buzzacchino sulla soglia dei migliori otto. Questi gli altri italiani: 22° Davide Di Veroli, 29° Filippo Armaleo, 29° Giacomo Paolini, 50° Matteo Galassi, 52° Valerio Cuomo, 53° Fabrizio Cuomo, 59° Simone Mencarelli. Le prossime prove in Coppa del Mondo, nell’ultimo weekend di gare internazionali prima dei Campionati Europei di Genova 2025, vedranno le donne in pedana in Cina a Wuxi e gli uomini in Francia a Saint Maur; entrambi gli appuntamenti tra il 23 e il 25 di maggio.

– Foto Ufficio stampa Federscherma –

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(ITALPRESS)

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