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Zaccagni “Notte da ricordare, Spalletti bravo a costruire gruppo”

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Di Antonio Ricotta
ISERLOHN (GERMANIA) (ITALPRESS) – Diciotto anni fa Del Piero a Dortmund, ieri Mattia Zaccagni a Lipsia. Storie diverse, giocatori differenti, senza contare che una semifinale Mondiale vinta non può valere il pass per gli ottavi degli Europei. Però i gol sono simili e, soprattutto, se l’Italia campione in carica è ancora in corsa, molto lo deve alla rete segnata al 98° da Mattia Zaccagni, esterno della Lazio che ha scelto la notte giusta per il primo sigillo in azzurro. Un momento che sognava da bambino, quando in camera aveva il poster di Del Piero e ne studiava le giocate. “Con Alex ci siamo sentiti stanotte. Era molto felice e molto contento per me, mi ha detto di continuare così”. Allora il contropiede di Gilardino trovò pronto Del Piero al tiro a giro vincente, questa volta è stato un difensore a fornire l’assist che permette all’Italia di non correre il rischio di uscire di scena. “Calafiori è stato bravo a portarsi la palla avanti, poi mi ha visto con la coda dell’occhio e mi ha dato la palla perfetta per calciare. Io non ci ho pensato due volte”. E l’ha messa dove nessuno poteva arrivare facendo esplodere di gioia la ‘famiglià azzurra.
Anche l’esultanza ha ricordato Del Piero a Berlino. “Volevo avvicinarmi il più possibile alla panchina, sono arrivato alla bandierina e sono stato sommerso da tutti. Spalletti è venuto subito da me, mi ha baciato e abbracciato: era troppo importante passare il turno come secondi del girone, è stata una serata bella per tutti, che mi porterò per sempre nel cuore”. E con lui gli italiani e tutti quelli che lo conoscono bene o ne hanno seguito il percorso. “Il numero di messaggi ricevuti non lo so, ancora devo rispondere a molti – ammette l’esterno della Lazio i- durante Casa Azzurri Live Germania, la striscia quotidiana in onda da Iserlohn -. Ne scelgo uno: quello di mia moglie con il video che ha poi postato, in cui mio si sente mio figlio dire ‘Ba Ba Bà. Ma me ne sono arrivati da amici, vecchi compagni, vecchi allenatori”.
E a proposito di allenatori, Zaccagni spende parole per un ct che ieri ha sofferto come poche altre volte in carriera e che secondo l’esterno della Lazio va elogiato anche per argomenti non strettamente tecnico-tattici. “La forza del gruppo è importantissima in queste competizioni – aggiunge Zaccagni -. Nei club magari è facile crearla perchè c’è più tempo per stare insieme. Ma questo è un gruppo bellissimo, stiamo bene e il mister è stato bravo in tutto questo”. Tornata nel ritiro di Iserlohn quando erano ormai le 4 del mattino, dopo un volo che da Lipsia è atterrato all’aeroporto di Paderborn, l’Italia ha trovato davanti all’ingresso dell’hotel una decina di tifosi. “Ci stanno dando una grande carica e la forza per continuare a sognare”. Nel 2006 Zaccagni. classe 1995, sognava nell’hotel di famiglia tifando azzurro dalla tv, mentre l’Italia lottava all’Olympiastadion di Berlino, lo stesso stadio che sabato ospiterà l’ottavo di finale contro la Svizzera. “Tornare a Berlino sarà un’emozione forte per tutti noi. Avevo 11 anni e mi ricordo che dopo la partita fu bellissimo andare a festeggiare con i tifosi”.
– Foto: Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Goleada dell’Inter a San Siro, Venezia travolto 5-1: i nerazzurri volano ai quarti di Coppa Italia

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MILANO (ITALPRESS) – Tutto facile per l’Inter, che supera senza troppi problemi l’ostacolo Venezia e accede ai quarti di finale di Coppa Italia. Chivu propone una formazione con diversi esperimenti, soprattutto quelli di Diouf esterno destro e Luis Henrique a sinistra, ricevendo risposte positive dal punto di vista atletico, tecnico e dell’intensità.

5-1 il risultato finale, con la giostra del gol inaugurata già al 18′ proprio da Diouf, che capitalizza un ottimo inserimento ringraziando Frattesi per l’assist. Nemmeno il tempo di ripartire che arriva il raddoppio con un gran gol di Esposito, che scarica all’incrocio un tiro di mezzo esterno sulla palla vagante in seguito al duello aereo tra Sucic e Sagrado. Si vedono anche spunti di Luis Henrique, ma a trovare la terza rete è Thuram, anche lui ancora alla ricerca di continuità dopo l’infortunio che lo ha tenuto fuori per tutto il mese di ottobre: tutto parte dalla palla recuperata da Zielinski, poi il francese fa partire un bel diagonale rasoterra su cui Grandi non arriva. Dopo un’altra occasione importante per Luis Henrique, Thuram trova la gioia della doppietta insaccando in tuffo dopo il secondo assist di Frattesi, altro giocatore che ha la necessità di riacquistare fiducia e minuti nelle gerarchie di Chivu.

Stroppa, da canto suo, lancia un segnale positivo quando, invece di cercare di mantenere un atteggiamento difensivo per “limitare i danni”, inserisce Fila per provare a cercare almeno un gol. Cosa che riesce al 66′, quando da un’iniziativa dell’attaccante ceco arriva il tiro di Sagrado, che si infila alle spalle di Martinez dopo una deviazione di Carlos Augusto. La partita, ovviamente, è comunque pienamente indirizzata e a completare la manita ci pensa Bonny, che dal limite calcia anch’egli di esterno, un po’ come ha fatto Esposito nel primo tempo, trovando l’incrocio dei pali. Nel finale cercano gloria personale anche Spinaccè e Cocchi, ma senza fortuna: finisce 5-1 tra gli applausi di San Siro, che ora dovrà aspettare gennaio per conoscere l’avversaria ai quarti tra Roma e Torino.

IL TABELLINO DELLA PARTITA

INTER (3-5-2): J. Martinez 6; Bisseck 7, De Vrij 6, Carlos Augusto 6; Diouf 7, Frattesi 7, Zielinski 6.5 (1′ st Mkhitaryan 6.5), Sucic 6 (34′ st Bovo sv), Luis Henrique 6 (15′ st Cocchi 6); Thuram 7.5 (15′ st Bonny 7), Esposito 7.5 (34′ st Spinaccè sv). In panchina: Sommer, Taho, Acerbi, Akanji, Maye, Bastoni, Chalanoglu, Barella, Dimarco, L. Martinez. Allenatore: Chivu 7.

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VENEZIA (3-5-2): Grandi 6; Venturi 6, Korac 5.5, Sidibé 5.5 (1′ st Schingtienne 6); Sagrado 6, Duncan 5.5, Bohinen 5, Lella 5.5 (36′ st Perez sv), Haps 5 (18′ st Fila 6.5); Compagnon 5.5 (36′ st Hainaut sv), Casas 5 (36′ st Adorante sv). In panchina: Stankovic, Minelli, Svoboda, Busio, Doumbia, Bjarkason, El Haddad. Allenatore: Stroppa 5.5.

ARBITRO: Di Marco di Ciampino 6.
RETI: 18′ pt Diouf, 20′ pt Esposito, 34′ pt e 6′ st Thuram, 21′ st Sagrado, 31′ st Bonny. NOTE: serata nuvolosa, terreno in ottime condizioni. Ammoniti: Korac. Angoli: 3-1. Recupero: 1′ pt; 0′ st.

– Foto Image –
(ITALPRESS).

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Il Napoli si salva ai rigori contro il Cagliari, Conte ai quarti di Coppa Italia col brivido

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NAPOLI (ITALPRESS) – Un ostico Cagliari rende la vita difficile al Napoli, che però riesce nel compito di superare gli ottavi di finale di Coppa Italia: al Maradona, dopo l’1-1 dei tempi regolamentari, sono necessari i calci di rigore (ben 10 a testa) per decretare il passaggio del turno degli azzurri. Turnover massiccio per Antonio Conte, che lancia dal primo minuto un tridente inedito composto da Politano, Lucca e Ambrosino, mentre a centrocampo spicca il debutto stagionale di Vergara. Qualche cambio anche per Pisacane, che opta per Pavoletti titolare in attacco supportato da Luvumbo, Kilicsoy e Gaetano. I partenopei partono con un piglio aggressivo provando a rendersi pericolosi con Olivera, Vergara e Lucca, ma i sardi ci mettono poco a prendere le misure ai padroni di casa. Eppure, proprio in questa fase il Napoli trova l’episodio giusto su calcio di punizione: traiettoria profonda scelta da Vergara, Lucca svetta e incorna di testa portando avanti i suoi al 28′. Il Napoli non ha fretta e prova a gestire il possesso per cercare l’occasione giusta per far male, muovendo palla soprattutto sulla sinistra. Il Cagliari, invece, cerca qualche soluzione in contropiede ma non riesce mai a rendersi pericoloso.

Il secondo tempo inizia sullo stesso canovaccio con cui si è chiuso il primo: serve quindi la scossa, che Pisacane cerca con Prati, Borrelli ed Esposito. E proprio gli ultimi due sono protagonisti del pareggio ospite, che arriva al 67′: Borrelli si accentra e prova l’apertura sulla destra per Luvumbo, ma il tocco di McTominay si trasforma in un assist perfetto per Esposito, che infatti, tutto solo davanti a Milinkovic-Savic, non sbaglia. L’episodio dà fiducia al Cagliari, che aumenta la qualità del proprio gioco creando anche un’occasione per il sorpasso all’84’, quando Deiola si ritrova tutto solo sugli sviluppi di un calcio di punizione, ma sbaglia completamente i tempi dell’impatto di testa e colpisce malissimo. La squadra di Conte prova a evitare i rigori con i tentativi di McTominay e Neres, ma Caprile chiude tutto. È necessaria, quindi, la lotteria degli 11 metri, dove si va ad oltranza dopo l’errore di Felici e il rigore di Neres parato da Caprile: alla fine è decisiva la parata di Milinkovic-Savic (anche lui in gol) su Luvumbo, mentre è Buongiorno a segnare il rigore che chiude la contesa. Ai quarti di finale, il Napoli affronterà la vincente tra Como e Fiorentina.

IL TABELLINO

NAPOLI (3-4-3): Milinkovic-Savic 6.5; Beukema 6, Juan Jesus 6, Olivera 5.5 (29′ st Lang 6); Mazzocchi 5.5 (23′ st Buongiorno 6), Vergara 6 (29′ st Neres 5.5), Elmas 5.5, Spinazzola 6; Politano 6, Lucca 6.5 (23′ st Hojlund 6), Ambrosino 6 (15′ st McTominay 6). In panchina: Contini, Ferrante, Rrahmani, Di Lorenzo, Lobotka. Allenatore: Conte 6.

CAGLIARI (4-2-3-1): Caprile 7; Di Pardo 6, Luperto 6, Rodriguez 5.5 (16′ st Idrissi 6), Obert 6; Deiola 6 (39′ st Felici sv), Adopo 6; Luvumbo 5, Kilicsoy 5 (10′ st Esposito 7), Gaetano 5.5 (11′ st Prati 6); Pavoletti 5 (10′ st Borrelli 6). In panchina: Ciocci, Radunovic, Pintus, Zappa, Rog, Cavuoti, Liteta, Grandu, Sulev, Trepy. Allenatore: Pisacane 6.5.

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ARBITRO: Sacchi di Macerata 6.

RETI: 28′ pt Lucca, 22′ st Esposito.

SEQUENZA RIGORI: Obert gol, Politano gol, Borrelli gol, McTominay gol, Prati gol, Lang gol, Felici traversa, Hojlund gol, Esposito gol, Neres parato, Luperto gol, Elmas gol, Adopo gol, Milinkovic-Savic gol, Idrissi gol, Spinazzola gol, Di Pardo gol, Juan Jesus gol, Luvumbo parato, Buongiorno gol.

NOTE: serata nuvolosa, terreno in ottime condizioni. Ammoniti: Luperto, Prati. Angoli: 6-3. Recupero: 1′ pt; 4′ st.

– foto IMAGE –

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Europei di nuoto in vasca corta, Italia d’oro nella staffetta mista 4×50. Solo 7° Martinenghi nei 100 rana

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LUBLINO (POLONIA) (ITALPRESS) – La seconda giornata agli Europei in vasca corta di Lublino si chiude con la vittoria della medaglia d’oro della staffetta 4×50 mista mixed che si conferma regina d’Europa due anni dopo l’oro di Otopeni 2023. Gara impeccabile di tutti gli azzurri, a lanciare la staffetta è stato il debuttante Francesco Lazzari che in 22″88 ha chiuso in prima posizione. Simone Cerasuolo ha mantenuto la vetta (25″67), Silvia Di Pietro (24″62) ha mantenuto il passo dell’Olanda. Decisivo, dunque, il controsorpasso che porta la firma di Sara Curtis (22″92). Seconda posizione per l’Olanda, terza la Polonia. “Mi sono detta che avrei ripreso l’olandese e così è stato. Alla fine ce l’ho fatta. Io adoro le staffette: mi piace l’atmosfera che si vive quando si gareggia tutti insieme”, ha dichiarato Curtis. Silvia Di Pietro inoltre ha chiuso in ottava posizione nei 50 farfalla, vinti dalla danese Martine Damborg in 24″61. “Mi dispiace per questa controprestazione, sono mortificata perché vivo ogni gara come se fosse l’ultima – ha ribadito al termine della gara -. Ho rovinato una finale con tanti errori: ci tenevo ed ero convinta di poter lottare per una medaglia”.

Giornata da dimenticare per la rana maschile, con il campione del mondo dei 50 in vasca lunga Simone Cerasuolo e il campione olimpico e primatista italiano (55″63) Nicolò Martinenghi che chiudono al quarto e al settimo posto la finale dei 100. “Ho provato a dare tutto quello che avevo, pur sapendo di non essere al meglio – ha spiegato Martinenghi -. Ho commesso vari errori e li ho pagati. Simone Cerasuolo meritava il podio: è stato bravissimo”.

Lorenzo Mora è quinto nei 200 dorso, Alessandra Mao e Maria Chiara Mascolo non si sono invece qualificate per la finale dei 200m stile libero. Eliminato anche Carlos D’Ambrosio che non va oltre il quattordicesimo tempo. Mancano l’accesso alla finale dei 100 misti Costanza Cocconcelli e Anita Gastaldi. Domani la terza giornata, al mattino le batterie mentre nella sessione serale spazio ad altre sei finali.

– Foto IPA Agency –

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