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Cronaca

Engineering, pubblicato il bilancio di sostenibilità 2023

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ROMA (ITALPRESS) – Il Gruppo Engineering, leader nei processi di digitalizzazione per aziende e Pubbliche Amministrazioni, ha pubblicato il Bilancio di Sostenibilità 2023, sottoposto per il terzo anno consecutivo al processo di revisione da parte di un ente terzo – Deloitte – e redatto in conformità al GRI (Global Reporting Initiative), che rappresenta lo standard più diffuso a livello internazionale.
Dopo l’approvazione del Piano di Sostenibilità per gli anni 2024 – 2026, il Gruppo conferma la centralità delle strategie di sostenibilità come parte del processo trasformativo intrapreso dal Gruppo guidato da Maximo Ibarra.
La realizzazione di questa edizione del Bilancio di Sostenibilità riflette il lavoro che, nel 2023, Engineering ha svolto per effettuare un importante allineamento della metodologia di calcolo delle emissioni con i requisiti del GHG Protocol e della Science Based Targets initiative (SBTi), per definire la corretta baseline degli obiettivi di riduzione al 2030. L’analisi e la rendicontazione ha interessato per la prima volta l’intero perimetro globale della società con le sue oltre 80 sedi operanti in 21 Paesi. L’accelerazione si è resa possibile anche grazie a una nuova metodologia operativa che ha permesso di confluire in una piattaforma dedicata i dati relativi alle aree di sostenibilità oggetto di rendicontazione, efficientando così e velocizzato il processo di raccolta dei 25 KPI quantitativi relativi a oltre 100 unità organizzative.
Nel Bilancio di Sostenibilità sono raccolte anche alcune Best Practice che vedono Engineering impegnata nel supportare i partner nel raggiungimento dei propri obiettivi ESG, mettendo a fattor comune le sue competenze in tecnologie all’avanguardia come l’Intelligenza Artificiale, le profonde conoscenze di business di tutti i mercati in cui opera e le sue oltre 30 soluzioni proprietarie.
L’intero processo di rendicontazione dei risultati ha richiesto 8 mesi di lavoro del team di Sostenibilità e dei colleghi delle diverse aree aziendali coinvolte e ha abilitato l’avvio di competenze in ambito sostenibilità in tutto il Gruppo.
Maximo Ibarra, CEO di Engineering, spiega: “In un 2023 caratterizzato dal protrarsi di un’incerta situazione macroeconomica e una forte instabilità geopolitica, due temi hanno attraversato le agende politiche dell’Unione Europea: gli effetti del climate change e la portata rivoluzionaria dell’Intelligenza Artificiale. Siamo in una fase storica in cui l’uso della tecnologia ci spinge a trovare soluzioni a portata di mano e capaci di disegnare un futuro più green, sostenibile e inclusivo.
In questo contesto, Engineering sta portando avanti un profondo processo trasformativo con l’ambizione di diventare attore del cambiamento per sè e per i propri partner. Questo è quanto raccontiamo nel nostro nuovo Bilancio di Sostenibilità, che pubblichiamo a pochi mesi dalla definizione di un Piano ESG dove per la prima volta sono indicati obiettivi e target misurabili per tutti i 21 Paesi in cui il Gruppo opera con oltre 80 sedi. Mettendo le politiche di sostenibilità al centro delle nostre strategie aziendali, eleviamo la tecnologia a strumento capace, per esempio, di ottimizzare l’uso delle risorse naturali, incentivare la produzione di energie rinnovabili, creare ecosistemi sociali più inclusivi, portando di fatto benefici reali a tutte le persone, supportando un modello di progresso in cui convivano innovazione tecnologica, salvaguardia dell’ambiente e benessere sociale”.
Tra i principali risultati riportati nel Bilancio di Sostenibilità:
Social e governance – Benessere e crescita professionale sono al centro della strategia di sviluppo di Engineering che si impegna costantemente nel garantire pari opportunità a tutte le sue persone.
Negli ambiti social e governance il Gruppo mira ad arrivare al 35% di donne in azienda entro la fine del 2025 (perimetro Gruppo Italia): per la fine del 2023 è stato raggiunto l’obiettivo intermedio di presenza femminile del 32,5%*. Il Gruppo, inoltre, mira ad azzerare entro il 2026 la differenza di retribuzione tra donne e uomini, oggi all’1,8%. Tra gli obiettivi anche quello di portare al 22% la presenza di donne nei ruoli di leadership, che nel 2023 ha registrato un dato oltre il 18%, in aumento di un punto percentuale rispetto al 2022.
I nuovi processi e le iniziative HR sono stati disegnati anche in ottica di promozione concreta delle politiche di Diversity, Equity & Inclusion e proprio in quest’ambito nel 2023 il gruppo ha ottenuto la Certificazione per la parità di genere (UNI/PdR 125:2022).
Centrale anche la formazione. Nel 2023 l’IT & Management Academy ha erogato oltre 260.000 ore di formazione intensificando l’upskilling e il reskilling dei professionisti e dei giovani talenti che entrano in azienda, aumentando e completando le loro competenze tecnologiche e manageriali.
A giugno 2023 è stato costituito il comitato endoconsiliare “Controllo Rischi e Sostenibilità” (CCRS), che ha la responsabilità di esaminare la rendicontazione predisposta annualmente da Engineering, esprimere pareri circa gli obiettivi annuali e pluriennali definiti anche attraverso l’esame del piano di sostenibilità e monitorare le iniziative nazionali e internazionali e best practice in materia di sostenibilità.
Enviromental – Nel 2023, le emissioni dirette di Scopo 1 risultano diminuite del 7%. Il risultato è stato raggiunto anche grazie al processo di efficientamento del Data Center di Pont-Saint-Martin che, attraverso il recupero del calore residuo legato al raffreddamento del datacenter destinandolo al riscaldamento degli uffici, ha permesso di eliminare l’utilizzo del metano come fonte di riscaldamento.
Le emissioni di Scopo 2 (emissioni indirette legate ai consumi elettrici) hanno registrato un netto miglioramento, segnando una riduzione di circa il 50% (metodologia market-based).
Il risultato è stato ottenuto anche grazie a una nuova diminuzione del 5% dei consumi di energia elettrica del Data Center di Pont-Saint-Martin, così come verificato da un ente terzo indipendente, che nel quadriennio 2021-2024 ha il compito di monitorare che il Data Center raggiunga tale target su base media annua.
A fronte del suo impegno nella sostenibilità, dal 2022 il Gruppo ha iniziato a legare la propria strategia finanziaria alle performance ESG anche attraverso strumenti all’avanguardia strutturati con i principali Istituti Finanziari: i target di sostenibilità raggiunti con il Data Center permettono quindi a Engineering di accedere a tali strumenti con condizioni economiche più vantaggiose.
Procurement sostenibile – Il Gruppo ha avviato un percorso di procurement sostenibile, grazie alla partnership con Open-es, per monitorare le performance ESG dei fornitori, con l’obiettivo di mappare il 25% dei Top Providers nel 2024 e il 50% nel 2025.
Aderendo alla Community di Open-es – alla quale aderiscono già oltre 1.600 aziende di quasi 40 Paesi nel mondo – Engineering ribadisce la volontà di voler contribuire alla crescita e allo sviluppo di un ecosistema industriale fondato su princìpi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, supportando una transazione energetica e una crescita economica attenta alle esigenze del pianeta, dei cittadini delle comunità.
In quest’ottica il Gruppo ha già individuato un nuovo fornitore di PC, che ha portato a una riduzione di circa il 40% del volume del packaging utilizzato con una conseguente diminuzione della produzione di rifiuti e dello spazio richiesto per lo stoccaggio.
-foto ufficio stampa Engineering-
(ITALPRESS).

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La Russa “Sulla legge elettorale le forze politiche devono trovare risposte”

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ROMA (ITALPRESS) – “E’ veramente un tema sul quale le forze politiche devono interrogarsi e trovare risposte. Purtroppo non possiamo sapere prima gli effetti di una legge elettorale, come di tante altre leggi, ma a me piace immaginare che la migliore legge possibile sia quella che è idonea a garantire il principio di democrazia che vince chi ha un voto più dell’altro. I tempi ci sono e deciderà nella propria autonomia il Parlamento”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a margine del convegno “A 30 anni dal Tatarellum”, in sala Zuccari sulla riforma della legge elettorale. “I tempi ci sono e deciderà nella propria autonomia il Parlamento. Sicuramente io ne sento parlare molto, quindi se devo fare un giudizio prognostico dico che si parlerà di legge elettorale. Poi dove si arriverà, lo vedremo”, ha aggiunto.
(ITALPRESS).
-Foto: ufficio stampa Senato-

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Webuild, a Roma due nuove fermate Metro C. Salini “Sfide per crescita Capitale”

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ROMA (ITALPRESS) – Il centro storico della Capitale vanta da oggi due nuove fermate della Linea C della Metropolitana: Colosseo/Fori Imperiali e Porta Metronia, archeostazioni realizzate dal consorzio Metro C guidato da Webuild insieme a Vianini Lavori nell’ambito dei lavori commissionati da Roma Metropolitane per conto di Roma Capitale. Con l’apertura di queste due stazioni e 3 nuovi km di linea, il progetto ridisegna la mobilità urbana tra centro e periferia, grazie anche all’interscambio con l’esistente Linea B della metro. Il progetto ha al contempo permesso di restituire alla città i reperti rinvenuti durante gli scavi, a testimonianza dell’impegno nella valorizzazione dell’incredibile patrimonio culturale di Roma e grazie ad un lavoro sinergico tra imprese e istituzioni.
Si è svolto oggi il viaggio inaugurale della nuova tratta con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il Ministro della Cultura Alessandro Giuli e il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Ad accogliere i Ministri, erano presenti Pietro Salini, Amministratore Delegato Webuild, Vincenzo Onorato, Amministratore Delegato Vianini Lavori. Presenti anche, tra l’altro, il Commissario Straordinario per l’opera Maria Lucia Conti, l’Assessore alla Mobilità Eugenio Patanè e il Capo Dipartimento per la valorizzazione del patrimonio culturale avocante, Alfonsina Russo.
“La consegna delle stazioni Colosseo/Fori Imperiali e Porta Metronia rappresenta, per Roma e per l’Italia, un traguardo di portata strategica che coniuga in modo esemplare il progresso infrastrutturale con la tutela del nostro patrimonio storico, grazie ad una visione comune del futuro della città che accomuna imprese, istituzioni e comunità”, ha dichiarato Salini. “Ringrazio le tante aziende della filiera, partner di eccellenza, e soprattutto le persone che a questo progetto hanno lavorato e che hanno portato a Roma competenze uniche, sviluppate nei più grandi progetti al mondo. Stiamo costruendo, oggi, un sistema di trasporto che migliora concretamente la vita delle persone, garantendo tempo recuperato al traffico e aria più pulita per le generazioni che verranno, integrando l’eccellenza costruttiva con la storia millenaria”.
La stazione Colosseo/Fori Imperiali, collocata sotto Via dei Fori Imperiali tra il Colosseo e la Basilica di Massenzio, dialoga con il contesto monumentale. Con una larghezza che varia tra 30 e 50 metri e una profondità che raggiunge 32 metri, si sviluppa su quattro livelli interrati e presenta anche un collegamento diretto con la fermata Colosseo dell’esistente Linea B. Il progetto museale di allestimento interno, curato e finanziato dal Parco archeologico del Colosseo e sviluppato con la partecipazione della Sapienza Università di Roma (Dipartimento di Architettura e Progetto), offre un percorso narrativo che accompagna i passeggeri attraverso la storia, dall’ingresso fino alle banchine.
Sorge in un’area ricca di storia anche Porta Metronia, situata in Piazzale Ipponio accanto alle Mura Aureliane. Il corpo della stazione si sviluppa su una pianta rettangolare su 5 livelli interrati, fino a una profondità massima di 30 m sotto il piano stradale. Durante gli scavi è emerso un vasto complesso militare antico (II secolo d.C.), la Casa del Comandante, con affreschi e mosaici pavimentali. Il progetto della stazione è stato ridefinito proprio per conservare e valorizzare i rinvenimenti.
La Linea C, una delle infrastrutture più complesse realizzate a Roma, si estenderà per 29 km con 31 stazioni fino a Farnesina. Ad oggi sono completate 24 stazioni per la tratta da Monte Compatri/Pantano, capolinea a est, fino a Colosseo/Fori Imperiali, nel centro storico.
Colosseo/Fori Imperiali e Porta Metronia rientrano tra le sei archeostazioni previste lungo la Linea C, insieme a San Giovanni (già operativa), Venezia (in costruzione), Chiesa Nuova e San Pietro (in progettazione). Sviluppato con la direzione scientifica del Ministero della Cultura e con le Sovrintendenze competenti, il progetto delle archeostazioni rappresenta una opportunità per valorizzare i numerosi reperti emersi nel corso dei lavori, occasione per realizzare su tutta la tratta 625.000 m3 di scavi in modalità archeologica.
Per gestire le complessità legate alla particolare natura archeologica e geologica del sottosuolo, sulla Linea C è stata adottata la tecnica del “top-down archeologico”, sviluppata appositamente per le stazioni del centro storico di Roma e applicata anche a Colosseo/Fori Imperiali e Porta Metronia. Questa metodologia consente di costruire solai intermedi durante l’avanzare progressivo dello scavo dall’alto verso il basso, garantendo stabilità strutturale e continuità nelle indagini archeologiche mentre si procede con la costruzione.
Webuild, sempre con il consorzio Metro C, è attualmente impegnata nella realizzazione della stazione Venezia e della tratta che collegherà Venezia a Clodio/Mazzini, passando sotto il Tevere. Per la stazione Venezia, proprio in queste settimane è stata avviata la macrofase 2. In parallelo, procede la progettazione esecutiva delle stazioni Chiesa Nuova, San Pietro, Ottaviano e Clodio Mazzini, mentre è in corso la progettazione definitiva per le stazioni Auditorium e Farnesina.
-foto ufficio stampa Webuild-
(ITALPRESS).

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Sbarra “La narrazione stereotipata smentita dai fatti, il Sud cresce”

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ROMA (ITALPRESS) – Non più fanalino di coda. Il Mezzogiorno è tornato a crescere, anche più di altre aree del Paese, un trend che va avanti anche grazie alle politiche messe in campo dal Governo Meloni. A sottolinearlo è Luigi Sbarra, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per il Sud, intervistato da Claudio Brachino, per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress.
“Da tre anni il Mezzogiorno cresce, tutti gli indicatori economici e sociali sono di segno positivo, il Prodotto interno lordo aumenta più che nel resto del Paese – spiega Sbarra -, cresce l’occupazione, soprattutto giovanile e femminile, nella componente a tempo indeterminato, e ripartono gli investimenti, soprattutto quelli pubblici e privati. E’ il combinato disposto di misure, provvedimenti, varati da questo Governo che hanno portato a risultati concreti. Questo significa che quella narrazione un pò stereotipata di un Mezzogiorno consegnato a una situazione di sottosviluppo e precarietà viene smentita dal fatto che quando ci sono politiche pubbliche mirate e reali il Sud è pronto a ripartire”.
A incoraggiare la crescita c’è anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che secondo il sottosegretario “sta marciando benissimo, siamo già all’ottava rata riconosciuta dall’Unione Europea, a breve arriverà la nona, questo significa che l’Italia ha centrato tutti gli obiettivi, ha rispettato il cronoprogramma e si è distinta sulla qualità di spesa”.
Al Sud “è destinato il 40% degli interventi, gli effetti sono positivi – prosegue Sbarra -, c’è capacità di spesa, l’impatto complessivo del Pnrr sul Mezzogiorno consente un aumento del Pil e fa ripartire gli investimenti. Un altro elemento positivo è la riforma delle politiche di Coesione”.
La crescita del Pil e la ripartenza degli investimenti è legata anche all’impatto positivo della Zona Economica Speciale: “Le Zes stanno dando risultati eccellenti, al Sud si sta determinando una esperienza di nuova politica industriale, oggi la prospettiva è di far fare un salto di qualità passando dalla logica dello stanziamento anno su anno uno a un finanziamento pluriennale – ha aggiunto l’ex segretario generale della Cisl -. Penso sia una iniziativa di grande valore e grande significato, dobbiamo trasformarla da misura emergenziale a strategia strutturale di politica industriale, dobbiamo creare nel nostro Sud un ambiente favorevole agli investitori locali, nazionali ed esteri”.
Sbarra ha ricordato: “Stiamo attivando tutte le necessarie azioni per implementare le risorse già programmate, con la legge di stabilità abbiamo implementato questa dotazione finanziaria con ulteriori 532 milioni, dobbiamo lavorare per consentire di recuperare ulteriori risorse”.
Il Sud cambia perchè “c’è una visione unitaria, coordinata integrata, delle dinamiche di crescita e di sviluppo. Il tessuto produttivo si va rianimando. Scontiamo, soprattutto in alcune regioni, la mancanza di aziende medio-grandi, ma sta diffondendosi un reticolo di micro, piccole e medie imprese che sta trainando molto bene l’economia, molte di queste sono trainate da giovani. Si sta determinando una dinamica positiva che fan ben sperare. Il compito della politica è quello di creare un contesto favorevole agli investimenti, la prospettiva è quella di far giocare al meridione un ruolo fondamentale nel Mediterraneo”.
Per il 2026 il sottosegretario con delega al Sud si augura “un Paese che continua a crescere, a rafforzare il suo protagonismo e che migliora i fondamentali per dare una prospettiva vera di lavoro ai giovani, investendo nei settori innovativi”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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