Economia
Edilizia, Brancaccio “Sui bonus serve pragmatismo, non pregiudizi”
Pubblicato
1 anno fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Non c’è dubbio” che il Superbonus “ha aiutato moltissimo il Paese a risollevarsi: non dimentichiamo come è cresciuto il PIL nel 2021, 2022 e 2023” ma “a un certo punto la situazione è diventata fuori controllo”. Lo ha detto
Federica Brancaccio, presidente dell’Associazione Nazionale
Costruttori Edili (Ance), intervistata da Claudio Brachino per il
magazine televisivo Italpress Economy.
“Avevamo chiesto di prevedere un plafond annuale” ma “nessuno ci ha ascoltato. Dobbiamo fare buona esperienza di quello che è successo, sappiamo le cose che hanno funzionato e quelle che non hanno funzionato – ha spiegato -: studiamo una misura di lungo termine, anche a trent’anni, differenziando gli aiuti e facendo tesoro dell’esperienza, ma senza posizioni ideologiche o pregiudizi”.
“Ci sono cantieri fermi e altri molto rallentati, stiamo assistendo con grande preoccupazione a un ritardo dei pagamenti alle imprese, nonostante abbiamo un nuovo Codice degli appalti che è entrato in vigore da un anno. Sulla fase di esecuzione ci sono ancora dei correttivi da porre in essere”, ha detto Brancaccio.
“Siamo favorevoli all’eliminazione del reato di abuso d’ufficio, perchè la paura della firma rallenta il Paese. Abbiamo visto le percentuali di questi reati che vanno a condanna: sono irrisorie, quasi non rilevanti”. La pubblica amministrazione “deve imparare a fare controlli, ma controlli reali”, ha sottolineato la presidente di Ance.
Sul Pnrr “siamo un pò più avanti degli altri settori: non si può dire che il ritardo non ci sia, però è ancora recuperabile, bisogna impegnarsi molto. Abbiamo un sistema di monitoraggio”, ma “ci sono dei rallentamenti nei cantieri per i ritardi nei pagamenti. Quella del 2026 è una sfida difficilissima, non si può correre se le imprese vanno in sofferenza finanziaria: chiediamo al governo di semplificare flussi e anche la rendicontazione delle stazioni appaltanti”.
Un altro grande tema è quello della casa, che “significa anche cercare di invertire la crisi demografica” perchè “è uno di quegli elementi fondamentali per le giovani coppie. Abbiamo fatto uno studio secondo cui sono scomparsi 660 mila appartamenti negli ultimi anni dal mercato delle locazioni tradizionali, perchè i nostri centri storici sono diventati tutti B&B. Che cosa fare? Serve un grande piano che vada incontro a determinate fasce di popolazione. Ma noi ci spingiamo oltre: oggi non c’è più il tema della casa popolare o di housing sociale”, ma “tutte le fasce hanno un’emergenza casa. Anche con due stipendi dignitosi, se una casa la trovi non te la puoi permettere”.
Anche in termini di manutenzione degli immobili “c’è da fare moltissimo, ma per prima cosa bisogna rivedere le regole urbanistiche ed edilizie di questo Paese che risalgono al 1942: abbiamo una difficoltà enorme a fare rigenerazione urbana” per “creare abitazioni a prezzi accessibili per mantenere i nostri giovani nel Paese e anche per far crescere le famiglie”. Il sogno “per il mio mandato è arrivare a una legge urbanistico-edilizia per la rigenerazione urbana che consenta di rendere le nostre città più vicine ai bisogni di un cittadino del 2024”, ha concluso Brancaccio.
– Foto Italpress –
(ITALPRESS).
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Trenitalia, da inizio anno consegnati 61 treni Regionali. Investimento da 500 milioni
Pubblicato
8 ore fa-
21 Agosto 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Sessantuno nuovi treni di Regionale, brand di Trenitalia (Gruppo FS), consegnati dall’inizio del 2025 a oggi, per un investimento complessivo di circa 500 milioni. Un risultato – sottolinea l’azienda in una nota – in linea con gli obiettivi del Piano strategico 2025-2029 del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, che entro il 2027 prevede di portare a 1.061 il numero di convogli di nuova generazione destinati a pendolari e viaggiatori in tutta Italia. Grazie ai contratti di servizio con le Regioni e le Province Autonome, committenti del servizio, fino a oggi sono stati consegnati 596 treni di nuova generazione che, sommati ai 335 acquistati in precedenza, portano a 931 il numero dei nuovi convogli in circolazione. Con le ulteriori consegne di quest’anno e quelle previste entro il 2027, l’80% dell’intera flotta Regionale sarà rinnovato, per un investimento complessivo di 7 miliardi.
“Il rinnovo del trasporto ferroviario regionale è uno dei pilastri del nostro Piano Strategico 2025-2029 che prevede investimenti per 100 miliardi di euro in cinque anni”, ha dichiarato Stefano Antonio Donnarumma, amministratore delegato e direttore generale del Gruppo FS Italiane. “Un processo in continua evoluzione, che punta a offrire treni moderni, sostenibili e con elevati standard di comfort e sicurezza. Regionale rappresenta una leva strategica per una mobilità sempre più integrata e connessa, in grado di valorizzare i territori e accompagnare le trasformazioni sociali, ambientali e culturali di un Paese in movimento”, ha aggiunto. Con un servizio capillare che ogni giorno garantisce più di 6.000 corse e trasporta oltre 400 milioni di passeggeri l’anno, Regionale si conferma una realtà solida e ben radicata sul territorio.
– foto ufficio stampa Trenitalia –
(ITALPRESS).
Economia
L’assemblea di Mediobanca boccia l’Ops su Banca Generali
Pubblicato
8 ore fa-
21 Agosto 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – L’assemblea degli azionisti di Mediobanca ha respinto la proposta del Cda in merito all’autorizzazione per dare esecuzione all’offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni ordinarie di Banca Generali. I favorevoli sono stati pari al 35% del capitale sociale, rappresentato per il 25% da investitori istituzionali e per il 10% da investitori privati; contrari pari al 10% del capitale sociale, sostanzialmente il Gruppo Caltagirone; astenuti pari al 32% del capitale sociale, di cui il 20% Delfin, 5% Casse Previdenziali italiane (Enasarco, Enpam, Forense), 3% investitori istituzionali (Amundi, Anima, Tages), 2% Edizione Holding, 2% Unicredit. Mediobanca, preso atto dell’esito dell’assemblea, dichiara decaduta l’offerta su Banca Generali.
NAGEL “OPPORTUNITA’ MANCATA PER SOCI IN CONFLITTO DI INTERESSI”
“Desidero ringraziare tutti coloro che in questi anni hanno creduto e sostenuto il processo di forte crescita e trasformazione di Mediobanca e che hanno supportato l’operazione Banca Generali come ulteriore e definitivo tassello nella creazione di un wealth manager di respiro internazionale. Un’opportunità mancata per effetto del voto espresso, in particolare, da azionisti che, anche nell’attività di engagement, hanno manifestato un evidente conflitto di interesse, anteponendo quello relativo ad altre situazioni/asset italiani a quello di azionisti di Mediobanca”. Così l’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel. “Risulta, infatti, evidente dal voto che coloro i quali non si sono trovati in questa posizione si sono espressi a favore (mercato in primis), in linea con le raccomandazioni dei proxy advisors internazionali”, aggiunge.
“Si tratta chiaramente di un’opportunità, per ora, mancata per lo sviluppo della nostra Banca e del sistema finanziario italiano. Continueremo ad essere concentrati sull’esecuzione del nostro piano ‘One Brand – One Culture’ convinti della superiore generazione di valore rispetto all’alternativa rappresentata dall’offerta di Mps”, conclude Nagel.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Economia
Nell’area euro l’inflazione rimane stabile al 2%: i dati Eurostat
Pubblicato
1 giorno fa-
20 Agosto 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il tasso di inflazione annuale dell’area dell’euro è stato del 2% a luglio, stabile rispetto a giugno. Un anno prima, il tasso era del 2,6%. L’inflazione annuale dell’Unione europea è stata del 2,4% a luglio, in aumento rispetto al 2,3% di giugno. Un anno prima, il tasso era del 2,8%. Questi dati sono pubblicati da Eurostat.
I tassi annuali più bassi sono stati registrati a Cipro (0,1%), Francia (0,9%) e Irlanda (1,6%). I tassi annuali più alti sono stati registrati in Romania (6,6%), Estonia (5,6%) e Slovacchia (4,6%). Rispetto a giugno, l’inflazione annuale è diminuita in otto Stati membri, è rimasta stabile in sei ed è aumentata in tredici.
A luglio il contributo più elevato al tasso di inflazione annuale dell’area dell’euro è venuto dai servizi (+1,46%), seguiti da alimentari, alcol e tabacco (+0,63%), beni industriali non energetici (+0,18%) ed energia (-0,23%).
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).


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