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Economia

Federmanager, la sostenibilità fa il successo

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ROMA (ITALPRESS) – Le tematiche Esg influenzano sempre di più la reputazione dei manager. Nel numero di luglio-agosto di Progetto Manager, si parla delle strategie per costruire una buona reputazione e per difenderla dai rischi a cui è esposta.
Secondo l’Osservatorio Top Reputation Manager il 50,7% dei contenuti online parla di leadership, il 27,01% di temi Esg e solo il 18,90% delle performance dei manager. «Quindi il 30% dei contenuti sui manager non parla dei risultati che hanno ottenuto, ma di aspetti più valoriali e personali che contribuiscono in modo importante alla loro reputazione, – afferma Andrea Barchiesi, fondatore di Reputation Manager -. Queste capacità, che ultimamente vengono derubricate sempre più spesso sotto l’etichetta di “soft skill”, sono proprio quelle che consentono al top manager di mantenere il suo valore di leadership e in generale la sua reputazione, anche quando le acque in cui naviga l’azienda non sono calme».
Il manager deve essere “valoriale” anche nel suo modo di vivere e rispecchiare i valori aziendali, la sua reputazione dipende da quella dell’azienda e viceversa, in un legame indissolubile. Una relazione a tre, secondo la filosofa Gloria Origgi, tra come “l’agente” si vede, come si vede visto e come vorrebbe vedersi. In soldoni, la reputazione è tutto fuorché un’opinione degli altri, ma è parte integrante della costruzione del sé.
Il caso di Joe Biden fa comprendere il portato delle conseguenze di una caduta reputazionale. È uno degli esempi citati da Gianluca Comin, presidente di Comin & Partners, secondo il quale «mai come oggi le azioni e le dichiarazioni dei leader aziendali hanno il potere di modellare la percezione pubblica, con conseguenze immediate sui valori di mercato delle loro aziende. La reputazione personale è sempre più un elemento che consente di distinguersi dai propri competitor e valorizzare la propria offerta professionale».
L’esperta in gestione della complessità, Irene Proto, ci insegna quanto un’efficace strategia di crisis management sia decisiva per gestire gli imprevisti, analizzando il caso più esemplare delle crisi recenti, quella che ha colpito l’influencer Chiara Ferragni.
Oggi più del 90% delle discussioni sui manager ha comunque accezione positiva o neutra e sempre più al centro del dibattito troviamo il tema delle competenze manageriali. «Ora che i politici, gli imprenditori e la popolazione tutta lo ha capito, le nostre imprese hanno bisogno di più manager, il Paese ha bisogno di più manager – sostiene Davide Ippolito, esperto di reputazione, editore e autore, -. Non è un caso che in ambito politico ed economico la parola più utilizzata sui giornali e sui social sia “competenze”».
Gli effetti sulla leadership sono analizzati nell’intervista di Antonio Soriero a Marcello Mancini, founder e Ceo di Roi group, che con Performance Strategies organizza ogni anno il Leadership Forum, l’appuntamento in cui manager e imprenditori incontrano i grandi leader del nostro tempo. «La leadership ha a che fare con il potere, ma a me piace considerare questa parola non come sostantivo, ma come verbo: poter fare, essere in grado di far accadere le cose. Quando nell’organizzazione viene percepita una leadership di questo tipo allora tutti i componenti si sentono in fiducia e riescono a dare il meglio. E un’organizzazione in cui le persone stanno bene genera una reputation».
-foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Economia

Nasce SaudIta Association, obiettivo Camera Commercio italiana a Riad

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ROMA (ITALPRESS) – Creare un ponte tra l’Italia e l’Arabia Saudita per facilitare le interconnessioni tra gli operatori economici dei due Paesi, avviare le prime interlocuzioni con il governo italiano e quello saudita per individuare la linea strategica necessaria per ottenere il riconoscimento di Camera di Commercio Italiana all’estero, svolgere attività in favore degli scambi commerciali tra l’Italia e l’Arabia Saudita, assistere gli operatori economici dei due Paesi, favorire lo sviluppo delle relazioni economiche e la collaborazione tra imprenditori e promuovere la diffusione di informazioni economiche, utili a sviluppare opportunità di affari. Sono gli obiettivi della SaudIta Association, presentata in Senato. “SaudIta è un’associazione volontaria di imprenditori senza scopo di lucro. I nostri associati sono imprese e associazioni di categoria, impegnate in diversi settori economici presenti in alcune regioni: l’obiettivo è espandersi e coprire tutto il territorio nazionale”, ha spiegato il presidente del consorzio SaudIta association, Bruno Calvetta.
L’Italia, ha ricordato la senatrice di Fratelli d’Italia Cinzia Pellegrino, “è il secondo Paese per gli scambi commerciali con l’Arabia Saudita tra quelli europei e il nono a livello mondiale. Le aziende che hanno aderito a questo consorzio sono di qualità: sono convinta che il consorzio stesso funzionerà perchè siamo molto appetibili dal punto di vista commerciale e per le nostre professionalità. Sono sicura che poco tempo riusciremo a portare avanti l’iter burocratico per la costituzione effettiva della Camera di Commercio”.
In un messaggio di saluto letto durante la conferenza stampa, il viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, ha ricordato che “le nostre imprese sono i primi ambasciatori all’estero. Il partenariato tra Italia e Arabia Saudita si sta espandendo e rafforzando a tutti i livelli. Il mercato saudita ha un’elevata rilevanza strategica”, basti pensare che “le esportazioni verso Riad nel 2023 hanno raggiunto i 4,9 miliardi di euro (+19% su 2022). La creazione di una Camera di Commercio italiana a Riad “è fondamentale per sfruttare al massimo un contesto ricco di opportunità come quello saudita”. In Arabia Saudita “ci sono 36 milioni di abitanti, le Pmi sono oltre un milione e crescono ogni anno: è un tessuto con il quale si può dialogare. Inoltre è vicina a tutte le rotte commerciali ed è un Paese florido, con un’economia in salute: si sta aprendo alle rinnovabili, il manifatturiero ha preso piede, per loro è importante seguire lo sviluppo dell’hi-tech”, ha spiegato Giovanni Ricci del Consorzio SaudIta.
“L’obiettivo è molto ambizioso: diventare un contenitore di eccellenze. Dietro ogni prodotto vorremmo portare anche delle iniziative formative”, ha aggiunto. Per Andrea Marino, consigliere del Consorzio SaudIta e direttore di Federolio, “il Made in Italy è estremamente interessante per i mercati stranieri, soprattutto per quelli arabi. Il mercato saudita si sta espandendo: è fondamentale il compito delle associazioni di categoria nel far comprendere le caratteristiche dei nostri prodotti di qualità ai buyer locali”.

– Foto xi2/Italpress –

(ITALPRESS).

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Economia

Iren, Bufo nominato amministratore delegato e direttore generale

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REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – Il Cda di Iren ha cooptato Gianluca Bufo quale nuovo consigliere di amministrazione e lo ha nominato amministratore delegato e direttore generale della società, con conferimento delle relative deleghe e dei poteri.
“E’ con entusiasmo e orgoglio che accolgo la nomina ad amministratore delegato di Iren – ha dichiarato Bufo – un’azienda che conosco profondamente, nella quale ho realizzato un percorso manageriale pluriennale che mi ha consentito di apprezzare le grandi qualità delle donne e degli uomini che vi lavorano nonchè il significativo potenziale di crescita e sviluppo che questa azienda possiede. Il mio obiettivo è di lavorare in maniera compatta non solo con il management Iren e con il Cda ma idealmente con tutte le 11mila persone che oggi fanno parte dell’azienda: a spingerci saranno il forte senso di appartenenza e lo spirito di squadra, ma soprattutto la visione prospettica che abbiamo per il nostro Gruppo, concretizzata negli obiettivi del nostro piano industriale, sulla quale abbiamo costruito negli anni un percorso di crescita sostenibile”.
“Negli ultimi anni, le donne e gli uomini di Iren hanno dato grande prova di professionalità e managerialità – ha dichiarato Luca Dal Fabbro, presidente esecutivo del Gruppo – : ci siamo trovati a dover compensare per due volte, per motivi diversi, la mancanza della figura dell’amministratore delegato, dimostrando con i fatti che la strategia delineata per i business del Gruppo è efficace e che il management team è coeso e guidato dagli sfidanti obiettivi che ci siamo posti. La scelta di un manager quale Gianluca Bufo, sulla scorta di una strategia di valorizzazione di professionisti interni che ha portato anche Giovanni Gazza nel ruolo di Cfo, ci permetterà di correre ancora più veloce verso il raggiungimento dei target di Piano, grazie alla sua vasta conoscenza della ‘macchinà Iren e dei nostri territori di riferimento. L’augurio di un buon lavoro a Gianluca Bufo e a tutti noi”.
(ITALPRESS).
-Foto: ufficio stampa Iren-

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Economia

A luglio produzione industriale in calo

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ROMA (ITALPRESS) – A luglio l’Istat stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca dello 0,9% rispetto a giugno. Nella media del periodo maggio-luglio si registra un calo del livello della produzione dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti. L’indice destagionalizzato mensile cresce su base congiunturale solo per l’energia (+2,3%); mentre cala per i beni intermedi (-0,7%), i beni strumentali (-1,2%) e i beni di consumo (-2,3%). Al netto degli effetti di calendario, a luglio l’indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 3,3% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 23 contro i 21 di luglio 2023). Si registrano incrementi tendenziali solo per l’energia (+1,5%); calano, invece, i beni intermedi (-2,8%) e in misura più accentuata i beni strumentali (-4,2%) e i beni di consumo (-5,2%). I settori di attività economica che registrano gli incrementi tendenziali maggiori sono la fabbricazione di prodotti chimici (+3,9%), le industrie alimentari, bevande e tabacco (+2,5%) e la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+1,9%). Le flessioni più ampie si registrano nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-18,3%), nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-11,4%) e nell’attività estrattiva (-5,9%).
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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