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Cronaca

CONSORZIO TUTELA VINI OLTREPÒ PAVESE E TERRE D’OLTREPÒ UNISCONO LE FORZE PER AFFRONTARE IL CALO PRODUTTIVO DELLA VENDEMMIA 2024

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Il Consorzio Oltrepò e Terre d’Oltrepò annunciano una collaborazione strategica per affrontare il grande calo di rese della vendemmia 2024, considerata una delle meno produttive nella storia recente del territorio. La volontà condivisa della nuova gestione del Consorzio è quella di introdurre ogni risorsa per garantire la continuità del sistema vitivinicolo e supportarne la ripartenza. In questo contesto, la capacità di agire con tempestività, anche a livello istituzionale, è fondamentale per minimizzare gli impatti dell’emergenza.

Per massimizzare l’efficacia degli interventi, la raccolta e l’analisi dei dati sono strumenti indispensabili. Oggi, la tecnologia può dare un grande contributo, permettendo un monitoraggio più rapido e approfondito. A partire da lunedì, Terre d’Oltrepò e il Consorzio Oltrepò metteranno in atto un piano innovativo per potenziare la capacità diagnostica dello stato dei vigneti. Una piccola flotta di droni sorvolerà i vigneti dei soci della più grande cooperativa vinicola della Lombardia, fornendo una stima accurata dei danni subiti dalle colture.

Questo approccio data-driven rappresenta un passo avanti significativo per il territorio, migliorando la raccolta e l’analisi dei dati e agevolando la diagnosi delle misure necessarie. Inoltre, si tratta di un’iniziativa importante anche a livello istituzionale, poiché permetterà di fornire alla Regione Lombardia e al Governo una valutazione precisa dello stato dei vigneti nell’Oltrepò Pavese.

Da sinistra: Francesca Seralvo e Umberto Callegari

“L’utilizzo della tecnologia rappresenta un ulteriore passo verso una gestione più precisa e moderna dei vigneti. La nostra volontà è, e rimane, quella di accogliere l’innovazione e adottare una gestione manageriale che ci aiuterà a rendere l’Oltrepò un sistema più performante e competitivo”, ha dichiarato Umberto Callegari, CEO di Terre d’Oltrepò. “Il supporto che il gruppo TDO sta offrendo al Consorzio in questo anno così complicato è fondamentale per il nostro piano di rilancio condiviso. Poter contare su un team di agronomi e su una piccola flotta di droni sarà cruciale per stimare con precisione i danni reali che questa difficile annata ci sta causando, permettendoci di reagire in modo concreto e tempestivo. Questo è un altro piccolo importante passo che il Consorzio ha deciso di fare per la tutela di tutti i produttori”, ha dichiarato Francesca Seralvo, Presidente del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese.

La sinergia tra Consorzio e Terre d’Oltrepò riflette l’impegno di entrambe le realtà nel garantire la sostenibilità e il rilancio del settore vitivinicolo locale, mettendo la tecnologia e la collaborazione al centro della strategia per affrontare questa sfida senza precedenti.

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Cronaca

E’ morta Ornella Vanoni, leggenda della musica italiana

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morta, all’età di 91 anni, Ornella Vanoni. “Con profondo dolore riceviamo la notizia della scomparsa di Ornella Vanoni. Grazie per tutto quello che ci hai regalato Ornella, lo terremo sempre nel nostro cuore” si legge sul profilo X di “Che tempo che fa”, programma in cui era stata spesso ospite.
Nata a Milano, considerata tra le maggiori interpreti della musica leggera italiana, è stata una delle artiste italiane dalla carriera più longeva. Inizia a lavorare nel 1956 (come attrice in “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello dopo avere studiato all’Accademia di arte drammatica” del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler del quale è diventata allieva prediletta e compagna). Nel 1957 il debutto canoro con le “canzoni della mala”, brani che traggono spunto da antiche ballate dialettali e raccontano storie di poliziotti e malfattori. Dopo gli esordi, il suo stile interpretativo unico e sofisticato le consente di attraversare un repertorio che comprende il pop d’autore, la bossa nova (da ricordare l’album “La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria” realizzato con Toquinho e Vinicius de Moraes) e il jazz che la porta a collaborare con musicisti del calibro di George Benson, Michael Brecker e Randy Brecker, solo per citarne alcuni. E a vendere oltre 55 milioni di dischi con i suoi 112 lavori pubblicati, tra album, EP e raccolte, con autori che portano il nome di Dario Fo, Paolo Conte, Fabrizio De Andrè, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Franco Califano, Mogol, Renato Zero e Riccardo Cocciante.
Nel 1960 Vanoni incontra Gino Paoli con il quale nasce un’intensa stria d’amore che va di pari passo con la collaborazione artistica: basti citare l’indimenticabile “Senza fine”. Nonostante l’amore per Paoli, la cantante sposa l’impresario teatrale Lucio Ardenzi da cui si separa ancor prima che nasca il figlio Cristiano. Non a caso, il suo primo 45 giri di grande successo commerciali è “Cercami” dedicata proprio a Paoli. Mentre prosegue anche l’impegno teatrale (tra gli altri, è Rosetta in “Rugantino” di Garinei e Giovannini), arriva la prima (di otto) partecipazione al Festival di Sanremo: nel 1965, con “Abbracciami forte”. Seguono quelle nel 1966 (“Io ti darò di più”), nel 1967 (“La musica è finita”), nel 1968 (“Casa bianca”), nel 1970 (“Eternità”), nel 1989 (“Io come farò”), nel 1999 (“Alberi”, con Enzo Gragnaniello) e nel 2018 (“Imparare ad amarsi”, con Bungaro e Pacifico). Nonostante tutti i Festival, i suoi maggiori successi discografici sono altri: “Una ragione di più” (1969), “L’appuntamento” (1970), “Domani è un altro giorno” (1971), “Più” (1976, con Gepy).
Poi c’è la televisione, che vede la Vanoni impegnata negli anni come conduttrice, prima donna o ospite fissa: da “Giardino d’inverno” a “Studio Uno”, da “Senza rete” a “Serata d’onore”, da Fatti e fattacci” a “Risatissima”. E’ anche giudice in “Star Academy” e “Amici Celebrities”. Nella carriera sessantennale non manca nemmeno il cinema dal primo “Romolo e Remo” di Sergio Corbucci del 1961 all’ultimo “7 donne e un mistero” di Alessandro Genovesi del 2021. L’abbiamo vista anche nello sceneggiato “Il mulino del Po” di Sandro Bolchi e, in un cameo, nella fiction di Rai1 “La Compagnia del Cigno” di Ivan Cotroneo. Tra i premi assegnati a Ornella Vanoni ce ne sono tre del Club Tenco (due Premi e una Targa) e due volte il Premio Lunezia.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

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Cronaca

L’Italia di Davis batte il Belgio 2-0 e vola in finale

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BOLOGNA (ITALPRESS) – L’Italia vola in finale in Coppa Davis. La nazionale capitanata da Filippo Volandri soffre ma batte il Belgio per 2-0, senza passare dal doppio decisivo. Bastano i due singolari agli azzurri nella prima semifinale delle Finals, in scena sul cemento indoor di Bologna. Dopo la vittoria di Matteo Berrettini contro Raphael Collignon (6-3 6-4), il punto del successo l’ha firmato Flavio Cobolli (22 del mondo), battendo Zizou Bergs (numero 43 del ranking Atp) col punteggio di 6-3 6-7 (5) 7-6 (15), dopo poco più di tre ore di autentica battaglia. L’azzurro ha annullato ben sette match point all’avversario. Di contro Cobolli ha chiuso la partita al settimo match point in suo favore (dopo che Bergs gli aveva annullato sei “punti match”).
Dopo la finale del 2023, vinta contro l’Australia, e quella dello scorso anno, vinta contro l’Olanda, l’Italia per il terzo anno consecutivo (prima volta nella storia) giocherà l’ultimo atto della Coppa Davis. L’ultima Nazione a giocare tre finali di fila è stata l’Australia, fra il 1999 e il 2001.
Si estende a 12 successi la striscia positiva dell’Italia nei match di Coppa Davis. L’ultimo ko risale al 2023, contro il Canada. Non riesce ad approdare alla finale di Davis, invece, il Belgio, ancora a secco di insalatiere e giunto alle Final Eight di Bologna attraverso le qualificazioni.
Domenica gli azzurri affronteranno nel match decisivo per la difesa del titolo la vincente dell’incontro tra Germania e Spagna, che si scontreranno domani, a partire dalle 12.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Cina, think tank evidenzia progressi nella protezione e governance di fiumi

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NANCHINO (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – La foto mostra copie del rapporto del think tank intitolato “Sfruttare i fiumi per la prosperità nazionale e il benessere pubblico – Uno studio sulla strategia fluviale della nuova era”. Il rapporto è stato pubblicato venerdì dal National High-Level Think Tank dell’Agenzia di Stampa Xinhua e dal China Institute of Water Resources and Hydropower Research del Ministero delle Risorse Idriche, a Nanchino, nella provincia cinese orientale di Jiangsu.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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