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LA VOCE PAVESE – SAN MATTEO, UNA MORTE CHE FA RINASCERE VITE

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LA VOCE PAVESE – SAN MATTEO, UNA MORTE CHE FA RINASCERE VITE
In un drammatico intreccio tra la fine di una vita e la speranza di nuove, un arresto cardiaco ha segnato la conclusione dell’esistenza di una donna, ma ha anche aperto le porte a nuove opportunità per altre persone. Da questa tragedia, infatti, sono stati prelevati cinque organi, che hanno permesso di eseguire due trapianti, grazie all’intervento di tre diverse équipe mediche. La donatrice, consapevole del valore della donazione, aveva espresso la volontà di donare i suoi organi e tessuti. Così, alla sua morte, Andrea Bottazzi, responsabile del Coordinamento Centro Donazioni Organi del San Matteo, insieme alla coordinatrice infermieristica Stefania Pisano e all’infermiera Aurelia Campaci, ha attivato le procedure necessarie. È iniziata così una corsa contro il tempo per il prelievo degli organi. Il cuore e un rene sono stati trapiantati al San Matteo di Pavia, mentre il secondo rene e il pancreas sono stati destinati al San Raffaele di Milano e il fegato a Bergamo. Una notte intensa, che ha visto l’impegno di numerose équipe mediche e infermieristiche, tutte coordinate per portare a termine con successo questi delicati interventi.
Nel dettaglio, il cardiochirurgo Carlo Pellegrini ha guidato il prelievo del cuore, assistito da Riccardo Sansonetti, mentre il trapianto è stato eseguito dal cardiochirurgo Marco Luigi Aiello, coadiuvato dal direttore della cardiochirurgia, Stefano Pelenghi. Al loro fianco, una squadra infermieristica altamente qualificata ha garantito il supporto necessario. Nel corso del 2024, al San Matteo sono stati completati 15 accertamenti di morte, con 10 donatori multiorgano e multitessuto, permettendo di prelevare 2 cuori, 8 fegati, 16 reni e 2 pancreas, e realizzando 22 trapianti di rene, 9 di cuore e 5 di polmone bilaterale.

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S. MESSA DI DOMENICA 24 NOVEMBRE 2024 – N.S. GESU’ CRISTO RE DELL’UNIVERSO

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Dalla chiesa di Porana di Pizzale (PV) la Santa Messa di Domenica 24 Novembre 2024, Nostro Signore Gesù Cristo, Re dell’Universo. Celebra Don Marko Osuru Alisentus.

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1 MINUTO DIVINO – L’EXPLOIT DELLO SPUMANTE ITALIANO

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1 MINUTO DIVINO – L’EXPLOIT DELLO SPUMANTE ITALIANO
L’export del vino italiano continua a crescere, raggiungendo un valore di 5,17 miliardi di euro (+4,1%) nei primi otto mesi del 2024, trainato dal successo degli spumanti. Questi, con un valore di 1,47 miliardi di euro (+8,42%), rappresentano il 28,3% delle esportazioni totali di vino italiano, grazie alla crescente domanda globale. Il Prosecco domina la scena con 1,1 miliardi di euro, ma anche altre denominazioni come Franciacorta, Asti e Trentodoc contribuiscono. Mercati principali includono USA (+11,3%), Regno Unito (+1,9%), Germania (+7,7%) e Canada (+9,6%). Spiccano le performance in Russia (+67,7%) e Austria (+23,2%), mentre Svizzera, Giappone e Corea del Sud mostrano un calo. Gli spumanti riflettono cambiamenti nei consumi e sono protagonisti anche nella mixology, consolidando la loro importanza nell’export vinicolo italiano.

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LA VOCE PAVESE – MA HA SENSO DICHIARARE GUERRA AI MONOPATTINI?

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LA VOCE PAVESE – MA HA SENSO DICHIARARE GUERRA AI MONOPATTINI?
Il recente aggiornamento del Codice della Strada in Italia introduce una serie di restrizioni per l’uso dei monopattini elettrici, sollevando preoccupazioni riguardo al futuro della mobilità sostenibile nel Paese. Sul porre restrizioni si sta già muovendo anche il Comune di Pavia. Le nuove disposizioni del Codice della Strada varato nei giorni scorsi prevedono l’obbligo per tutti i conducenti di indossare il casco, l’introduzione di un contrassegno identificativo simile a una targa e la stipula di un’assicurazione per la responsabilità civile. Inoltre, viene vietata la circolazione dei monopattini su piste ciclabili e aree pedonali, limitandola alle sole strade urbane.
Queste misure, sebbene mirate a incrementare la sicurezza stradale, rischiano di penalizzare un mezzo di trasporto ecologico e pratico, importante per la mobilità urbana sostenibile. L’obbligo di casco e assicurazione comporta costi aggiuntivi per gli utenti, potenzialmente disincentivando l’uso dei monopattini. La limitazione della circolazione alle sole strade urbane esclude percorsi sicuri come piste ciclabili e aree pedonali, costringendo i conducenti a condividere la carreggiata con veicoli a motore, aumentando i rischi di incidenti.
Inoltre le nuove normative impongono ai gestori dei servizi di sharing di dotare i monopattini di sistemi automatici che ne impediscano l’uso al di fuori delle aree consentite, aumentando i costi operativi e mettendo in difficoltà le aziende del settore.
In un contesto in cui le città italiane affrontano sfide legate al traffico e all’inquinamento, i monopattini elettrici rappresentano una soluzione efficace per ridurre le emissioni e migliorare la qualità della vita urbana. Le restrizioni introdotte dal nuovo Codice della Strada potrebbero ostacolare la diffusione di questi mezzi sostenibili, contraddicendo gli obiettivi di promuovere una mobilità più verde e accessibile.
È fondamentale che le istituzioni bilancino le esigenze di sicurezza con la promozione della mobilità sostenibile, evitando misure che possano scoraggiare l’adozione di mezzi ecologici come i monopattini elettrici. Un approccio più equilibrato potrebbe prevedere campagne di sensibilizzazione e formazione per gli utenti, oltre a infrastrutture adeguate, piuttosto che restrizioni che rischiano di penalizzare l’intera comunità.

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