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Politica

Governo, Lupi “I nostri elettori ci chiedono unità”

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ROMA (ITALPRESS) – “Quello che i nostri elettori ci chiedono continuamente è unità. E quello su cui si gioca la partita del nostro governo è ciò che sapremo fare di concreto per il Paese. Quindi dobbiamo evitare i distinguo continui, che non servono a nessuno perchè la visibilità non significa consenso, così come dovremmo essere capaci di affrontare cose serie all’interno della coalizione”. Lo afferma Maurizio Lupi, leader di Noi moderati, in una intervista al Corriere della Sera.
“Il tema della cittadinanza è uno di questi, ma non può essere usato come spot. Deve essere inserito all’interno di un’architettura complessiva, che comprende crescita, natalità, immigrazione, famiglia, lavoro, protezioni sociali. Si può fare, senza offrire il fianco alle opposizioni” ha continuato Lupi.
“Sarà importantissimo per il governo avere un commissario europeo con deleghe importanti e, come spero e credo, una vicepresidenza esecutiva. Averli significa dimostrare l’importanza e la centralità dell’Italia dove davvero si costruisce il futuro di tutti, in Europa».
“Fitto? Il fatto che la premier abbia pensato a lui indica lungimiranza: mettere a disposizione della commissione l’uomo che in Italia ha uno dei ruoli più delicati, gestendo la partita del Patto di stabilità e del Pnrr, significa aver capito quanto è importante avere un ruolo cruciale in Europa. Ci rafforza prosegue Lupi.
Sulle pensioni: “In un Paese che ha 14 milioni di pensionati e spende il 70% delle risorse per la previdenza e solo l’1% per natalità e sostegno alle famiglie, è impensabile immaginare di destinare risorse ai pensionamenti anticipati, che siano quota 41 o 42. Dobbiamo rovesciare la prospettiva, e questo sarà uno dei temi su cui noi del centro e del centrodestra dobbiamo caratterizzarci».
Sul tema della cittadinanza: “E’ una questione reale. Ma non può essere affrontata con slogan o peggio andando a traino della sinistra. Noi siamo il governo che ha portato a 500 mila i permessi di lavoro per gli immigrati, chiaro che dobbiamo occuparci anche di ius scholae, io lo proposi nel 2015. Ma all’interno di un discorso complessivo. Intanto cominciando a sveltire le pratiche burocratiche per chi già ne ha diritto, che appena lo matura riesce a ottenere le carte mediamente in 4 anni. Troppi. Ma appunto, non è con i distinguo o con le stoccate che si affrontano certe sintesi. Si discute e si trova la sintesi».

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Manovra, Tajani “Si può aggiustare in Parlamento, troveremo intesa”

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ROMA (ITALPRESS) – Il vertice sulla manovra “c’è, alle 18. La manovra economica si può aggiustare in Parlamento con l’accordo fra tutte le forze di maggioranza. Il mio obiettivo è quello di continuare ad aiutare il ceto medio. Con gli introiti del concordato preventivo credo che si possa abbassare l’aliquota Irpef e dare un segnale al ceto medio che è quello che si carica il peso dell’Italia dallla fine della seconda guerra mondiale”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ospite a In 1/2 ora su Rai3. “Siamo sempre usciti con una posizione unitaria, un pò di dibattito serve. Non ci trattiamo male, siamo partiti diversi con sensibilità diverse”, ha aggiunto a proposito delle diverse posizioni nella maggioranza in vista del vertice convocato a Palazzo Chigi.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Politica

Conte “Costituente M5S è la risposta all’astensionismo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il processo costituente è stato assolutamente partecipato, il più ampio possibile, abbiamo aperto anche a persone che hanno tentato di delegittimare sin dall’inizio, lo avevamo previsto, è fisiologico. Noi siamo aperti anche al dissenso perchè siamo una forza politica sana, se ci sono 90mila persone che discutono ci possono essere anche persone che la pensano diversamente”. Così il presidente del M5S, Giuseppe Conte, nel corso di Nova, l’Assemblea costituente del movimento.
“Forse questo è il punto più basso della politica, il momento di massimo inquinamento dove la politica è condizionata dall’influenza dei gruppi economici, i soliti, che riescono a gestire il destino di tutti. Quando c’è una astensione così forte non si può restare indifferenti, noi vogliamo dare l’esempio e per questo è nato il processo costituente”, ha sottolineato Conte.
“Ci possiamo giovare dell’intuizione di Casaleggio che per primo ha individuato le potenzialità della democrazia diretta sulle piattaforme digitali. Ma oggi stiamo osando, stiamo andando oltre perchè questo è un processo che si è aperto a contributi anche dei non iscritti, dopo è nato un confronto deliberativo sulle 22 mila proposte”, ha detto ancora l’ex premier.
“Sono in corso le votazioni e ciascuno di voi può decidere sul futuro del M5S, abbiamo ribaltato l’ordine delle cose, la piramide l’abbiamo rovesciata, è la base che è in alto e che sta decidendo – ha aggiunto -. Definiamo quali sono gli obiettivi strategici, i progetti di cambiamento della società e lo facciamo ascoltando i nostri iscritti e i cittadini com’è nella nostra tradizione”.
Conte durante il suo intervento è stato contestato da alcuni giovani con lo slogan “trasparenza” e “dimissioni”. “Noi siamo aperti anche al dissenso perchè siamo una forza politica sana”, ha risposto l’ex premier dal palco.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Politica

Tajani “Su Netanyahu linea è quella del premier, parleremo con alleati”

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TORINO (ITALPRESS) – “La linea è quella del presidente del Consiglio che io ho il dovere di attuare, anche perchè la condivido. Esamineremo, leggeremo le carte per capire quali sono le motivazioni che hanno portato la Corte a fare questa scelta. Rispettiamo la Corte, la sosteniamo, ma siamo altresì convinti che la Corte debba svolgere un ruolo giuridico e non politico”.
Così il vicepremier e ministro, Antonio Tajani, a margine dell’assemblea Anci a Torino, commentando il mandato di cattura per il premier israeliano Benjamin Netanyahu deciso dalla Corte penale internazionale. “Per quanto riguarda le decisioni le prenderemo insieme ai nostri alleati, da lunedì inizia a Fiuggi il G7 esteri, ne parlerò anche con i miei alleati e vedremo cosa si dovrà fare. Questa è la linea scelta dal presidente del Consiglio, la politica estera la fa il presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri la attua”, ha aggiunto.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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