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Politica

Tajani “Siamo con l’Ucraina, ma non in guerra con Mosca”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’Italia avrà un ruolo importante nella prossima Commissione Ue”. E’ quanto dichiara il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in una intervista al Corriere della Sera. “Ne sono certo – sottolinea -. Primo, perchè il secondo partito di governo, noi, ha votato von der Leyen e prima ha sostenuto, come la premier Meloni, la Commissione tutte le volte che si è mossa in modo equo e condivisibile. E così sarà anche in futuro. Secondo, perchè non è un favore darci un ruolo centrale, ma è la stessa Europa che ha bisogno dell’Italia. Terzo, perchè proporremo un commissario di grande equilibrio ed esperienza, ed europeista, come Fitto. Infine, perchè la stella polare di FI è e resterà l’Europa e i rapporti transatlantici. Siamo una garanzia, non si fa a meno dell’Italia”. Sulla nomina di Fitto, “mi auguro che anche l’opposizione lo sostenga e lo voti perchè in Europa conta avere forza come Paese, indipendentemente dal partito da cui si proviene. Berlusconi andò a sostenere Gentiloni di persona a Bruxelles”.
Poi, in merito alle polemiche sollevate dopo che Tajani ha respinto le due proposte di Borrell sul permesso all’Ucraina a usare le armi fornite dagli alleati anche in territorio russo e le sanzioni contro i ministri israeliani che hanno usato parole “di odio” nei confronti dei palestinesi, commenta: “Io davvero non capisco come si possa fare polemica sulla posizione italiana, che è assolutamente equilibrata e responsabile”. “Siamo con l’Ucraina senza se e senza ma – aggiunge -. Abbiamo fornito aiuti militari, politici e umanitari, con ben nove pacchetti di provvedimenti. Ospiteremo la conferenza per la ricostruzione nel giugno del 2025, lavoriamo per una conferenza di pace. Ma non siamo in guerra con la Russia. Che autorizzazione diamo, a bombardare Mosca? Quale sarebbe il limite? Senza propaganda, bisogna essere seri, evitando ogni possibile escalation. E questo facciamo dal primo giorno. Poi vorrei ricordare una cosa. Primo, che Borrell parla a proprio nome, non a nome degli Stati membri, che hanno peraltro legislazioni diverse e ieri infatti non si sono espressi. E, comunque, nel suo ruolo di Alto rappresentante è uscente”.
Il tema di sanzioni ai ministri israeliani esiste ma “credo sia un grave errore. Una cosa è sanzionare i coloni che hanno compiuto violenze, altra i ministri di un governo in carica. Vorrebbe dire rompere le relazioni diplomatiche con Israele. A chi gioverebbe? Si rischierebbe solo un inasprimento del conflitto e l’impossibilità di far parte dei mediatori”. “Si deve dire quando la reazione è sproporzionata, condannarla. Ma le sanzioni avrebbero solo un effetto di rottura – prosegue il ministro Tajani -. Così come, al contrario, riconoscere unilateralmente lo Stato di Palestina di concreto purtroppo non porta a nulla. La tensione è alta, la situazione è delicatissima. Serve diplomazia. Noi ci siamo messi a disposizione, con l’operazione ‘Food for Gazà, abbiamo insistito per avere la tregua umanitaria per vaccinare i bambini, confermiamo la nostra disponibilità a una operazione Onu per la costruzione dello Stato di Palestina, perchè siamo per due popoli due Stati. Ma senza slogan o azioni unilaterali e controproducenti. Se c’è un Paese che ha una linea chiara in politica estera, quello è l’Italia”.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Referendum, seggi aperti sino alle 23: alle 12 affluenza al 7,4%

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MILANO (ITALPRESS) –  Alle 12 di oggi, per i vari quesiti dei cinque referendum in programma, ha votato in media il 7,4% degli aventi diritto. E’ quanto emerge dal sito Eligendo del ministero dell’Interno. Il dato riguarda 61mila seggi sui 61.591 complessivi.

Nella giornata di oggi le votazioni si terranno dalle 7 alle 23. Per la giornata di domani si voterà dalle 7 alle 15.

Urne aperte, oltre che per i 5 Referendum, anche per i ballottaggi nei capoluoghi di Provincia Matera e Taranto, a Cernusco sul Naviglio, Saronno e Lamezia Terme e in altre 13 città con più di 15mila abitanti nelle quali al primo turno di elezioni amministrative nessun candidato sindaco ha raccolto la metà più uno dei voti necessari per essere eletti. Oggi e domani si terrà il secondo turno con i seggi aperti in giornata dalle 7 alle 23 e domani dalle 7 alle 15.

L’affluenza al ballottaggio delle amministrative alle ore 12 di oggi è dell’11,88%, in calo rispetto al 14,05% del primo turno. E’ quanto risulta dal sito Eligendo del Ministero dell’Interno.

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Foto: Ipa Agency

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Papa “La pace tornerà se non saremo più predatori”

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ROMA (ITALPRESS) – “In un mondo lacerato e senza pace lo Spirito Santo ci educa a camminare insieme. La terra riposerà, la giustizia si affermerà, i poveri gioiranno, la pace tornerà se non ci muoveremo più come i predatori, ma come pellegrini. Non più ognuno per sè ma armonizzando i nostri passi ai passi altrui. Non consumando il mondo con voracità, ma coltivandolo e custodendolo, come ci insegna l’enciclica Laudato sì”.

Così Papa Leone XIV durante la veglia di Pentecoste in Piazza San Pietro, in occasione del Giubileo dei Movimenti, delle Associazioni e delle Comunità. “Dio ha creato il mondo perchè noi fossimo insieme. Sinodalità è il nome ecclesiale di questa consapevolezza. E’ la via che domanda a ciascuno di riconoscere il proprio debito e il proprio tesoro, sentendosi parte di un intero, fuori dal quale tutto appassisce, anche il più originale dei carismi”, ha aggiunto.

“Vedete: tutta la creazione esiste solo nella modalità dell’essere insieme, talvolta pericoloso, ma pur sempre un essere insieme. E ciò che noi chiamiamo storia – ha proseguito – prende forma solo nella modalità del riunirsi, del vivere insieme, spesso pieno di dissidi, ma pur sempre un vivere insieme. Il contrario è mortale, ma purtroppo è sotto i nostri occhi, ogni giorno”, ha concluso il Papa.

-Foto IPA Agency-

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Partito a Roma il corteo per Gaza, Schlein “Questa è l’Italia che non tace”

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ROMA (ITALPRESS) – E’ partito a Roma, al grido di “Palestina libera” sulle note di ‘Bella Ciao’, il corteo per Gaza, la manifestazione pro-Palestina promossa dai partiti di centrosinistra Avs, M5s e Pd, e sostenuta da movimenti, associazioni e singoli cittadini, con partenza da piazza Vittorio Emanuele II e arrivo a Porta San Giovanni. Tra i leader di partito presenti Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli dietro lo striscione che apre il corteo alla partenza.

“Quella di oggi è un’enorme risposta di partecipazione del popolo italiano per dire basta alla strage dei palestinesi – ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein -. Questa è un’altra Italia che non tace, un’Italia che vuole il cessate il fuoco e che chiede il riconoscimento dello Stato della Palestina: questa è l’Italia che vogliamo”. A farle eco, il presidente del M5s, Giuseppe Conte: “La presenza di tantissimi cittadini italiani qui oggi è il segno che l’opinione pubblica non ci sta più e chiede lo stop a questo sterminio”.

-Foto xl5/Italpress-
(ITALPRESS).

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