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Cronaca

Varato nuovo cavalcavia dello svincolo di Dalmine della A4

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MILANO (ITALPRESS) – Con il varo della scorsa notte del cavalcavia che collegherà il casello di Dalmine con la rotatoria della Tangenziale di Bergamo, i lavori di adeguamento del nuovo svincolo di Dalmine sulla A4 Milano-Brescia entrano nella loro fase finale, in linea con quanto previsto dal cronoprogramma. Le attività sono state realizzate dalle squadre di Amplia Infrastructures, società del Gruppo Autostrade per l’Italia, in collaborazione con altre tre aziende italiane leader nel settore della produzione e movimentazione di strutture complesse. Le operazioni sono state effettuate grazie all’utilizzo di due piattaforme SPMT (trasportatori modulari semoventi) concepite appositamente per il trasporto di carichi eccezionali: il nuovo impalcato infatti ha una lunghezza complessiva di 50 metri, una larghezza di circa 20 metri e un peso totale di 425 tonnellate.
La struttura dell’impalcato è stata prima assemblata in un’area di cantiere dedicata, sollevata sulle due piattaforme a un’altezza di 5 metri da terra e infine trasportata nell’area di posizionamento definitiva. La movimentazione della struttura è stata effettuata a una velocità massima di 0.5 km/h da parte del convoglio che si è spostato verso la sua destinazione finale, percorrendo circa 80 metri una volta entrato sul sedime autostradale. Nella sua posizione finale è stato infine calato e posizionato sulle spalle completando così l’operazione che ha avuto una durata complessiva di circa 4 ore. Terminate le operazioni di finitura, che verranno eseguite nelle prossime notti, prenderanno il via le ultime fasi progettuali al fine di consentire l’apertura funzionale al traffico dello svincolo entro fine 2024, come da cronoprogramma condiviso con istituzioni e territorio. L’intero progetto di adeguamento dello svincolo di Dalmine del valore complessivo di circa 25 milioni di euro prevede inoltre la realizzazione di due sottovia, la realizzazione di barriere acustiche fonoassorbenti per una lunghezza complessiva di circa 480 metri e di opere a verde. La riconfigurazione dello svincolo, definita grazie al costante confronto con le Istituzioni locali e con le strutture tecniche del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, rientra nel più ampio progetto di Autostrade per l’Italia per il potenziamento del tratto di A4 e migliorerà notevolmente la gestione dei flussi in uno dei contesti a più alta densità industriale in Italia e in Europa. La nuova configurazione del nodo di Dalmine aumenterà infatti la permeabilità tra le infrastrutture stradali – A4 e Tangenziale – diversificando i flussi di traffico, con il duplice beneficio di accorciare i tempi di percorrenza e diminuire le interferenze con la viabilità ordinaria. La soluzione progettuale adottata risponde inoltre ai più moderni criteri di potenziamento infrastrutturale sostenibile, aumentando la capacità della rete e limitando al contempo il consumo di suolo e le emissioni di CO2. “L’intervento di questa notte è un passo importante per lo sviluppo del cantiere: si aggiunge un tassello fondamentale per terminare, nei tempi previsti, l’adeguamento dello svincolo di Dalmine sulla A4. Da dalminese mi sento molto orgogliosa di vedere realizzata un’opera di cui si parlava da decenni e che Regione Lombardia ha testardamente voluto. La Regione ha giocato un ruolo fondamentale in questa partita, che sembrava non avere più corso: si è relazionata con gli enti interessati sino a raggiungere un progetto condiviso tra i comuni di Dalmine e Stezzano, ha accelerato l’iter di approvazione del progetto, i cui lavori sono stati affidati alla società Amplia Infrastructures controllata da Aspi. Mi congratulo inoltre per la gestione eccellente del cantiere a svincolo aperto – ha dichiarato Claudia Maria Terzi, Assessore regionale alle Infrastrutture e Opere pubbliche -. Riqualificare lo svincolo di Dalmine significa rendere più sicura e fluida la viabilità della zona. Diminuendo così le code in ingresso e in uscita dall’autostrada ed efficientando anche la Tangenziale Sud di Bergamo. Questo progetto risulta integrato a quello della Bergamo – Treviglio, permettendo così in futuro la connessione tra A4 e IPB. Siamo in uno dei contesti a più alta densità industriale d’Europa e il livello del traffico è in costante aumento, con il nuovo assetto del casello ci aspettiamo ripercussioni positive nei collegamenti tra l’autostrada A4, l’asse interurbano e la viabilità locale, a beneficio delle nostre comunità e territorio”. “Con il varo del nuovo cavalcavia di stanotte – eseguito attingendo alle migliori e più moderne tecnologie di costruzione disponibili a livello globale – mettiamo le basi per il completamento, nei tempi annunciati, dei lavori di potenziamento dello svincolo di Dalmine, un crocevia di persone e merci fondamentale per il continuo sviluppo di questo territorio. Autostrade per l’Italia si conferma un partner solido e affidabile per le istituzioni e comunità del nostro paese” ha affermato Luca Fontana, Direttore Ingegneria e Realizzazione di Autostrade per l’Italia.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Autostrade Per l’Italia

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Editoria, siglato a Roma l’accordo tra Italpress e la cinese CCTV+

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ROMA (ITALPRESS) – Sancito a Roma, con lo scambio dei contratti, l’accordo di partnership tra l’Agenzia di stampa Italpress e la CCTV+, che fa parte di CMG (China Media Group), il più importante gruppo editoriale cinese che comprende anche la televisione di Stato CCTV e l’agenzia di stampa video multimediale internazionale CCTV+. La partnership, annunciata a fine maggio, permetterà ad Italpress di poter diffondere i suoi contenuti multimediali e video in Cina ed al contempo di poter utilizzare video e feed dell’agenzia CCTV+ per i propri format video e per i propri abbonati in Italia ed all’estero.
La cerimonia dello scambio degli accordi di cooperazione è avvenuta all’Accademia nazionale dei Lincei fra il fondatore e direttore dell’agenzia Italpress, Gaspare Borsellino, e Cao Ri, Direttore dell’Ufficio di Rappresentanza del CMG in Europa. L’occasione è stata la celebrazione del 55° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina, festeggiata con l’evento “Lo splendore delle luci, la bellezza condivisa”.
Alla cerimonia di scambio contratti hanno partecipato altre tre aziende: Mediaset con Fedele Confalonieri, Class Editori con Paolo Panerai e Netweek con Giovanni Sciscione. Presenti anche il vice ministro del Dipartimento della Propaganda della Repubblica Popolare Cinese e Direttore Generale di CMG, Shen Haixiong, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e il Presidente della FIGC Gabriele Gravina.

– foto CMG/Italpress –
(ITALPRESS).

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Chimica, Buzzella “Europa soffre asimmetria competitiva con Cina e Usa”

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MILANO (ITALPRESS) – In Italia 113 mila addetti, per un fatturato di 65 miliardi e un export di 40 miliardi. Sono alcune cifre che descrivono il settore della chimica, nel nostro Paese. Ne ha parlato Francesco Buzzella, presidente di Federchimica, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy.
“Federchimica rappresenta circa 1500 aziende del comparto – ha detto Buzzella -. Questo settore in Italia è sempre stata importante, siamo il terzo paese europeo per quanto riguarda la produzione di prodotti chimici dopo la Germania e la Francia. All’interno del Paese siamo la quinta industria, un settore importante e trasversale. Noi andiamo a braccetto con la manifattura. Se non c’è chimica non c’è manifattura, e se non c’è manifattura non serve industria chimica”.
A preoccupare Buzzella nello scenario globale è “l’asimmetria competitiva. Spesso si sottolinea il fatto che il petrolio sale, che il gas sale, ma se siamo tutti nelle stesse condizioni non ci sono problemi. Ci sarà un problema magari di inflazione, di tenuta economica, ma non di tenuta delle aziende. Oggi quello che stiamo vivendo invece è un’asimmetria competitiva. Pensiamo alla Cina, che rappresentava un 5% della chimica mondiale in termini di produzione solo una ventina d’anni fa e che oggi rappresenta il 45%. Quindi è cresciuta di 10 volte in 20 anni – spiega il presidente di Federchimica -. Gli impianti cinesi vengono costruiti in aree ricche di carbone, e questo vuol dire energia a basso costo, noi in Europa abbiamo l’energia più cara del mondo, in particolare in Italia, se parliamo sia di gas che di energia elettrica. Questo condiziona non solo il nostro settore, ma tutta l’industria in modo trasversale. E anche gli Stati Uniti con lo shale gas e lo shale oil hanno delle fonti energetiche estremamente a basso costo”.
Il tallone di Achille europeo è quindi il costo elevato dell’energia. “Noi dialoghiamo con le istituzioni anche perchè mentre gli Stati Uniti sono diventati esportatori di energia, la Cina dipende per circa un 20% di energia proveniente dall’estero, l’Europa ha un 60% di import di energia – spiega Buzzella -. Quello che cerchiamo di trasmettere alle istituzioni è che non possiamo non considerare le tecnologie che attualmente abbiamo, che sono le uniche disponibili, in cambio di tecnologie che magari arriveranno in futuro, ma che ancora non ci sono. Abbiamo criticato le scelte che sono state fatte sulle energie fossili, perchè queste fonti serviranno ancora per tantissimi anni. L’energia è alla base della competitività”.
Buzzella in chiave europea parla anche di quello che definisce uno “tsunami normativo che in qualche modo, sempre nel confronto con gli altri, ci rende perdenti. Dobbiamo impegnare tempo e risorse nella gestione di novità normative che in alcuni casi sono anche positive, ma spesso sono anche ideologiche”.
Sul fronte del lavoro il presidente di Federchimica si ritiene soddisfatto del contatto nazionale firmato il 15 aprile, in anticipo e “senza un’ora di sciopero. Abbiamo puntato su temi come la transizione digitale ed ecologica, che sono entrati nel contratto anche a livello di formazione. Non dimentichiamo la sicurezza, che ci vede sempre ai primissimi posti. Sulla parte economica abbiamo trovato una quadra, dimostrando ancora una volta che tenere buone relazioni con i sindacati, nei reciproci ruoli, funziona ed è produttivo”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Mondiale Club: Real batte Salisburgo 3-0, ora sfida la Juve

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ROMA (ITALPRESS) – Troppo Real Madrid per il Salisburgo. La squadra austriaca, nell’ultima giornata del girone H del Mondiale per Club, crolla contro i blancos, che si impongono per 3-0. Al “Lincoln Financial Field” di Philadelphia, il team spagnolo domina il match in lungo e in largo e chiude il primo tempo avanti di due gol grazie a Vinicius Junior e a Valverde. Nella ripresa il sigillo di Gonzalo Garcia. Merengues agli ottavi da primi classificati nel girone (a quota 7).
Nell’altra gara giocata nella notte, sempre del girone H, invece, l’Al Hilal batte per 2-0 i messicani del Pachuca. Al “Geodis Park” di Nashville, vanno a segno Salem Al Dawsari nella prima frazione e Marcos Leonardo nel recupero del secondo tempo. Con questa affermazione la formazione allenata da Simone Inzaghi si è guadagnata il secondo posto nel raggruppamento (con 5 punti) e, dunque, un posto negli ottavi di finale del nuovo torneo iridato targato Fifa. Eliminati invece il Salisburgo (a quota 4) e il Pachuca (fermo a zero).
Proprio il nuovo Real Madrid di Xabi Alonso sarà in ottavi la rivale della Juventus di Igor Tudor, trafitta ieri sera dal Manchester City per 5-2. Il match andrà in scena martedì 1 giugno, alle 21 italiane, a Miami. Dall’altra parte del tabellone, infine, l’Inter. Il team allenato ora da Cristian Chivu giocherà la sera prima, ovvero lunedì 30 giugno, sempre alle 21 italiane, a Charlotte, contro i brasiliani del Fluminense, secondi classificati nel girone F, alle spalle dei tedeschi del Borussia Dortmund.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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