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Gilli e Raimondi d’oro a Parigi, Italia a quota 35

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di Sonia Arpaia
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – L’Italia splende ancora ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024, e la sesta giornata inizia nel segno delle donne della spedizione azzurra. Ci ha pensato, infatti, Assunta Legnante a portare la prima medaglia di giornata, d’argento, la sua quinta in carriera in tre edizioni dei Giochi. Nella finale del lancio del disco F11, la capitana della nazionale azzurra torna a infrangere la barriera dei 38 metri e bissa il risultato di Tokyo 2020, alle spalle della sola cinese Zhang Liangmin. “Sono contenta di essere riuscita a confermare l’argento. Pensavo di soffrire di più la tensione del pubblico e della confusione, ma mi sono accorta che dopo 35 anni riesco a dissociarmi dalla situazione e vivere il ‘qui e orà. Ammetto che dà fastidio il secondo posto perchè a separarmi dall’oro è stato poco più di 1 metro, ma sono lì e la vendetta non è ancora finita perchè mi manca una gara e devo riprendermi quel titolo che ho lasciato a Tokyo nel peso”. Un’altra importante conferma arriva dall’immensa Sara Morganti, bronzo nella prima prova individuale tecnica di Paradressage del Grado I assieme a Mariebelle.
Dopo i due bronzi di Tokyo, l’azzurra centra la tripletta allo Chàteau de Versailles, con un punteggio di 74,625 al termine di una gara ben interpretata. Un risultato che, naturalmente, consente al binomio di ottenere il pass per il freestyle di sabato prossimo. Grande festa per l’Italia dell’equitazione alla presenza del Presidente del Cip Luca Pancalli. “Non ci posso credere – ha detto Morganti, quando l’ultimo dei 22 binomi del Grado I è uscito dal campo gara di Versailles – e forse sono più incredula di aver vinto questa medaglia che qualunque altra abbia mai vinto nella mia carriera agonistica. Sono felicissima. Adesso restiamo concentrati e pensiamo alle prossime gare”. Da Versailles all’Esplanade des Invalides, dove arriva un altro bronzo, quello della veterana Elisabetta Mijno nel tiro con l’arco nel ricurvo open. Una campionessa alla sua quinta Paralimpiade che, nella quotidianità, veste i panni di medico chirurgo al CTO di Torino. “Porto a casa delle belle sensazioni, delle belle frecce. E un pubblico fantastico, mai visto prima: è un segnale importante per l’intero movimento. Stasera, però, non dormirò molto. Magari lo farò domani. E giovedì ci sarà l’ultima gara”, ha detto l’azzurra a fine gara.
A impreziosire il medagliere di giornata con due ori, ci pensano ancora gli azzurri del nuoto, grazie a un super Stefano Raimondi nei 100 farfalla, suo terzo oro a Parigi dopo i trionfi nei 100 stile e nei 100 rana, e quello “più difficile, in una gara che sto preparando da due anni, e oggi avrei voluto fare meglio, ma va bene così. Vediamo le prossime”. Ma soprattutto grazie a Carlotta Gilli che chiude i Giochi a quota cinque medaglie in cinque gare, proprio come a Tokyo, e con un prezioso oro così come aveva iniziato. “Wonder Gilli” si conferma regina alla Paris La Defense Arena vincendo i 400 misti. “Mi sono detta di dare tutto quello che avevo e ce l’ho fatta. Tanto era l’ultima gara e non avevo nulla da perdere. Ho fatto cinque gare, ho vinto cinque medaglie, ho aperto e chiuso con l’oro, quindi direi che posso ritenermi soddisfatta – ha detto – In questi giorni ho davvero il telefono intasato, e questo è bellissimo. Sentire l’affetto degli italiani è qualcosa di straordinario. Il messaggio che voglio mandare da qui è quello di buttarsi, di tuffarsi nel nostro caso, perchè se è quello che senti dentro niente può impedirti di arrivare o comunque di provarci”, ha concluso la 23enne torinese. Dalla vasca parigina arriva anche il bronzo di Federico Bicelli nei 100m dorso, dopo l’oro conquistato ieri nei 400 stile, per confermare ancora una volta che il nuoto azzurro c’è.
L’ultima medaglia di una giornata memorabile per i colori azzurri arriva dalle pedane del Grand Palais, nella prima giornata della scherma, e la porta Edoardo Giordan che nella sciabola batte l’ucraino Demchuk per 15-7 nella finale per il terzo posto e vince il suo primo bronzo alle Paralimpiadi. Il medagliere di giornata segna, così, più sette (in cinque sport diversi) per i colori azzurri quello complessivo proietta l’Italia a quota 35, in attesa domani dell’esordio della bi-campionessa in carica della categoria B Bebe Vio Grandis.
foto CIP/Luca Pagliaricci
(ITALPRESS).

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La Juventus non si ferma, 2-0 a Pisa e terza vittoria consecutiva

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PISA (ITALPRESS) – La Juventus non sbaglia a Pisa. I bianconeri di Spalletti la risolvono nel secondo tempo alla Cetilar Arena con i gol di Kalulu (73′) e Yildiz (92′). Due pali colpiti dai ragazzi di Gilardino (Moreo e Tramoni), meno cinici nei momenti decisivi dell’incontro. I bianconeri agganciano provvisoriamente a quota 32 il Milan, a -1 dall’Inter. Entrambe le milanesi hanno però due partite in meno. Pisa che resta fermo a 11 punti in 19esima posizione. Nella prossima giornata la Juventus ospiterà il Lecce (3 gennaio ore 18.00), mentre il Pisa volerà a Genova (3 gennaio ore 15.00).

Ritmi bassi alla Cetilar Arena con tanti contatti e poche trame offensive da entrambe le parti. Il primo squillo degli ospiti arriva al 18′ con una conclusione di Yildiz alta al termine di una lunga trama offensiva dei bianconeri. Al 22′ errore in disimpegno di Calabresi e recupero di Koopmeiners, che entra in area ma trova l’opposizione in extremis di Caracciolo. Si continua a combattere col Pisa che si rende pericoloso in contropiede al 38′ con un cross insidioso di Touré che non trova la deviazione in area di Tramoni. L’occasione più grande è per la squadra di Gilardino, che al 45′ colpisce una traversa con Moreo, intervenuto di testa su cross di Aebischer su sviluppi di calcio d’angolo.

Pisa intraprendente in avvio di secondo tempo e Juventus che si aggrappa ad Openda in contropiede. Buona trama dei bianconeri, che arrivano al tiro dal limite dell’area con Thuram che spara alto da posizione interessante. Altro legno colpito dai toscani: al 60′ cross di Touré e inzuccata di Tramoni che colpisce il palo alla sinistra di Di Gregorio. Al 65′ la Juventus risponde con un altro palo: mancino di Kelly sul montante alla destra di Semper. Spalletti manda dentro Zhegrova e David e gli ospiti ritrovano linfa. Pisa chiuso nella sua area e vantaggio bianconero al 73′. Zhegrova in verticale per Cambiaso, sponda per McKennie che mette in mezzo un pallone rasoterra, Kalulu si trova nell’insolita posizione di centravanti e batte Semper con un rimpallo sfortunato di Calabresi. Si allungano le squadre nel finale e la Juventus trova anche il raddoppio con Yildiz al 92′ dopo una bella giocata di Miretti.

IL TABELLINO DELLA PARTITA

PISA (3-5-2): Semper 6; Caracciolo 6, Canestrelli 6, Calabresi 5.5 (39’st Buffon sv); Touré 6, Vural 6 (20’st Hojholt 6), Aebischer 6 (34’st Marin sv), Leris 5.5 (33’st Lorran 6), Angori 6 (20’st Bonfanti 6); Moreo 6, Tramoni 5.5. In panchina: Scuffet, Andrade, Esteves, Coppola, Piccinini, Albiol, Denoon, Maucci, Mbambi. Allenatore: Gilardino 6.

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JUVENTUS (3-4-2-1): Di Gregorio 6; Kalulu 6, Bremer 6.5, Kelly 6; McKennie 6, Locatelli 6 (15’st Zhegrova 6.5), Thuram 6, Cambiaso 5.5 (41’st Kostic sv); Koopmeiners 5.5 (41’st Miretti sv), Yildiz 6.5 (49’st Joao Mario sv); Openda 6 (15’st David 6). In panchina: Perin, Scaglia, Milik, Adzic, Rouhi, Pedro Felipe. Allenatore: Spalletti 6.5.

ARBITRO: Maresca di Napoli 6.
RETI: 28’st Kalulu, 47’st Yildiz.
NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Angori, Vural, Locatelli, Caracciolo, Tramoni. Angoli: 2-8. Recupero: 2′; 5′.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

 

 

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Udinese-Lazio 1-1, Davis allo scadere risponde a Vecino

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UDINE (ITALPRESS) – Tra voglia di riscatto e ricerca di continuità, Udinese e Lazio alla fine impattano 1-1. E non mancano le proteste biancocelesti per come è maturato il gol di Davis al 95′, che ha pareggiato la rete di Vecino. Si tratta del secondo pareggio consecutivo per i biancocelesti, che mancano una grande possibilità in ottica Europa, mentre i friulani non riescono nel sorpasso ma riscattano la figuraccia di Firenze. Per cercare la scossa in questo momento così importante per le due formazioni, i due allenatori optano per scelte un po’ a sorpresa: c’è quella di Runjaic che, vista l’assenza di Okoye per squalifica e i dubbi su Sava, rilancia da titolare il 40enne Padelli; una scelta tecnica, come quella di Sarri, che sceglie di mettere in panchina Castellanos (a digiuno da fine settembre, complice l’infortunio) a favore di Noslin, il quale si è meritato la chance dopo qualche ottimo ingresso dalla panchina.

La voglia dell’Udinese si vede subito dal primo calcio d’angolo conquistato dopo venti secondi (con sponda di Davis, smanacciata di Provedel e tiro fuori misura di Karlstrom) e, in generale, con un pressing molto aggressivo. La Lazio fatica a far girare la palla, ma, la prima volta che ci riesce, sfiora la rete con Noslin, che riceve tra le linee e scarica un piazzato potente che scheggia il palo.

Dall’altra parte ci prova Zaniolo ma prima dell’intervallo c’è spazio per l’occasione più ghiotta della partita: Belahyane lancia in profondità Noslin sfruttando il cattivo posizionamento di Bertola, ma l’olandese, al momento del tiro, viene chiuso dall’ottimo recupero di Kristensen. Nel secondo tempo la partita è più spezzettata e i ritmi non sono alti. C’è spazio per le proteste della Lazio per un presunto fallo in area su Marusic (ma è il montenegrino a inciampare sul pallone), a cui risponde poco dopo l’Udinese invocando un tocco di mano di Gila che non c’è. Il difensore spagnolo si addormenta con la palla tra i piedi al 75′ e perde palla sul pressing di Kamara, ma Provedel è pronto sul tiro di Davis. All’80’ l’episodio che sblocca il risultato: Cancellieri scarica per Vecino, il cui tiro dalla distanza, apparentemente senza particolari ambizioni, viene deviato in maniera decisiva da Solet, che spiazza Padelli. L’esperto portiere è decisivo nel recupero su Isaksen, che manca una grande chance per il raddoppio. Il danese non chiude la partita e l’Udinese ne approfitta: Davis “mura” il tiro di Zaniolo al 95′ ma prende possesso della palla e attende il momento giusto per tirare e battere Provedel. Le proteste degli ospiti sono per un possibile tocco di mano dell’inglese, ma per il Var Gariglio l’azione è buona e a festeggiare, alla fine, sono i padroni di casa.

IL TABELLINO DELLA PARTITA

UDINESE (3-5-2): Padelli 6; Solet 6, Kristensen 6.5, Kabasele 6 (42’st Buksa sv); Zanoli 6 (42’st Palma sv), Ekkelenkamp 6, Karlstrom 6 (42’st Miller sv), Piotrowski 5.5, Bertola 6 (21’st Kamara 6.5); Zaniolo 6.5, Davis 7. In panchina: Nunziante, Sava, Lovric, Zarraga, Gueye, Ehizibue, Camara. Allenatore: Runjaic 6.

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LAZIO (4-3-3): Provedel 6; Marusic 6, Gila 5 (43’st Provstgaard sv), Romagnoli 6, Pellegrini 6 (43’st Lazzari sv); Vecino 6.5, Cataldi 5.5, Belahyane 6.5; Cancellieri 5.5 (36’st Isaksen sv), Noslin 6 (29’st Castellanos 6), Zaccagni 5.5. In panchina: Mandas, Furlanetto, Patric, Pedro, Tavares, Fernandes, Farcomeni. Allenatore: Sarri 6.

ARBITRO: Colombo di Como 6.
RETI: 35’st Vecino, 50’st Davis.
NOTE: serata serena, terreno in ottime condizioni. Ammoniti: Zaniolo, Cataldi, Cancellieri, Kabasele, Karlstrom, Pellegrini, Vecino. Angoli: 5-6. Recupero: 2′ pt; 5′ st.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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Il Como ritrova la vittoria dopo un mese, tris a Lecce

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LECCE (ITALPRESS) – Il Como torna al successo dopo un mese di astinenza. I lariani espugnano 3-0 il Via del Mare contro il Lecce: a decidere il match sono i gol di Nico Paz, Jacobo Ramon ed Anastasios Douvikas.

I padroni di casa partono con il piede giusto e provano subito a rendersi pericolosi al 5′ con un contropiede gestito da Gallo che però, dopo essere entrato in area, fallisce il cross. All’8′ Rodriguez salta Danilo Veiga e va alla conclusione, ma non inquadra lo specchio della porta. La squadra biancoblù cresce con il passare dei minuti e al 20′ trova la rete del vantaggio grazie al solito Nico Paz: l’argentino manda a vuoto Ramadani e calcia dalla distanza verso la porta, trovando una deviazione di Tiago Gabriel che sorprende Falcone. Il gol viene confermato dopo un check del Var, ma Eusebio Di Francesco non ci sta e si infuria per un presunto fallo di Paz su Ramadani. Le reiterate proteste spingono il direttore di gara ad estrarre il cartellino rosso all’indirizzo dell’allenatore abruzzese. Il Lecce prova a riorganizzarsi e al 26′ Ramadani tenta il tiro da fuori, trovando però l’opposizione di Diego Carlos. Nonostante qualche fiammata dei salentini, è sempre il Como a fare la partita, tanto da andare vicino al raddoppio al 37′ con una semirovesciata di Douvikas, che viene respinta in corner da Falcone. Quest’ultimo salva i suoi anche al 43′ su un insidioso tentativo di Moreno.

In apertura di ripresa i giallorossi vanno ad un passo dal pareggio con Tiago Gabriel, che si vede cancellare una chance clamorosa da un ottimo intervento di Butez. Al 55′ ci prova anche Gallo con una bordata da fuori area, che si spegne di poco a lato. Il Como, però, reagisce firmando la rete del raddoppio al 66′ con Jacobo Ramon, che si avventa su un pallone vangante in area di rigore e fa 2-0. Neanche il tempo di riorganizzare le idee per il Lecce, che la formazione ospite chiude definitivamente i giochi al 75′: Anastasios Douvikas, imbeccato da Nico Paz, supera Siebert e trafigge Falcone con un diagonale. Nel finale i ragazzi di Cesc Fabregas calano il poker ancora con Douvikas, ma la sua rovesciata viene annullata per fuorigioco. Al termine dei 4′ di recupero arriva il triplice fischio che sancisce il ritorno alla vittoria dei biancoblù dopo due sconfitte consecutive.

In virtù di questo successo il Como vola a 27 punti in classifica, mentre il Lecce resta fermo a quota 16. Nel prossimo turno i lombardi ospiteranno l’Udinese al Sinigaglia sabato 3 gennaio alle 12:30; i salentini, invece, alle 18 dello stesso giorno saranno impegnati nella trasferta dell’Allianz Stadium contro la Juventus.

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IL TABELLINO DELLA PARTITA

LECCE (4-3-3): Falcone 6; Veiga 5.5, Siebert 5, Gabriel 6, Gallo 6.5; Kaba 6, Ramadani 6 (48’st Gorter sv), Maleh 5.5 (24’st N’Dri 5.5); Pierotti 5 (34’st Sala 5.5), Stulic 5 (24’st Camarda 5.5), Sottil 5.5 (34’st Helgason 6). In panchina: Samooja, Penev, Nbada, Perez, Jean, Kouassi, Kovac. Allenatore: Di Francesco 5.

COMO (4-2-3-1): Butez 6; Smolcic 5.5 (1’st Van der Brempt 6), Ramon 7, Diego Carlos 6.5 (33’st Kempf 6), Moreno 6.5; Perrone 6, Da Cunha 6.5; Vojvoda 6 (39’st Baturina sv), Paz 7 (47’st Le Borgne sv), Rodriguez 6 (33’st Kuhn 5.5); Douvikas 6.5. In panchina: Vigorito, Cavlina, Valle, Dossena, Caqueret, Sergi Roberto, Posch, Cerri. Allenatore: Fabregas 6.5.

ARBITRO: Marchetti di Ostia 5.5.
RETI: 20’pt Paz, 21’st Ramon, 30’st Douvikas.
NOTE: Giornata serena, terreno di gioco in buone condizioni. Espulso al 24’pt Di Francesco (all) per proteste. Ammoniti: Sottil, Smolcic, Butez, Diego Carlos, Perrone, Ramadani. Angoli: 4-6. Recupero: 2′, 4′.

– Foto IPA Agency –
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