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Economia

Scuola, famiglie puntano sul binomio “prezzo-convenienza”

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MILANO (ITALPRESS) – “Una grande attenzione verso le iniziative promozionali”. Così Giorgio Panizza, consigliere d’amministrazione de Il Gigante, gruppo della Grande distribuzione che conta oltre 70 punti vendita (la maggior parte dei quali in Lombardia), interviene sull’inizio dell’anno scolastico evidenziando come “al centro dell’attenzione delle famiglie per gli acquisti del materiale scolastico ci siano offerte e sconti”. Rispetto al 2023 deciso incremento del settore dell’informatica con un +7% (particolarmente richieste le stampanti laser che permettono di risparmiare sul costo copia) e le ‘sedie gaming’, comode ed ergonomiche sia per studiare che per giocare e lavorare da casa (+ 8%). Bene anche i libri di testo (+ 7%) e le risme di carta, altro articolo in linea con l’ottimizzazione delle spese famigliari (+ 15%). Tra gli zaini e gli astucci particolarmente apprezzati Spider-man, Gormiti, Star Wars e Disney con un autentico boom della collezione Manga. Da tradizione grande successo per zaini e astucci con i colori delle squadre di calcio. Lo scudetto del ‘primo giorno di scuolà vede in testa l’Inter, seguita a pari merito da Milan e Juventus. “Come per gli altri generi di consumo, con i prodotti in offerta e in promozione che, nell’ultimo trimestre, risultano in crescita del 20% – spiega Panizza – anche diari, quaderni, cancelleria, zaini, astucci e grembiuli non sfuggono alla logica dell’acquisto basato sul rapporto prezzo/convenienza. Esempio concreto la scelta dello zaino, con un forte orientamento verso modelli utilizzabili anche nel tempo libero o per i viaggi”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Economia

Banche, a settembre tassi in calo per imprese e mutui casa

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ROMA (ITALPRESS) – Da ottobre 2023 sono diminuiti i tassi di mercato, anticipando le decisioni della BCE. E’ quanto emerge dal Rapporto mensile dell’Abi, secondo il quale nelle settimane più recenti la tendenza alla diminuzione è proseguita.
Nei primi 10 giorni di ottobre il tasso Euribor a 3 mesi è stato in media del 3,24% (3,43% la media di settembre) in diminuzione di 19 punti base. La diminuzione è di 76 punti base rispetto al valore massimo registrato a ottobre 2023. Il tasso sui BOT a sei mesi è stato in media del 3,08% (3,19% a settembre) in calo di 11 punti base. Il calo è di 97 punti base rispetto al valore massimo
registrato a ottobre 2023.
Il tasso IRS a 10 anni (molto usato nei mutui) è stato in media del 2,43% (2,44% a settembre) in diminuzione di un punto base. La diminuzione è 110 punti base rispetto al valore massimo registrato a ottobre 2023.
Il tasso sui BTP a 10 anni è stato in media del 3,50% (3,54% a settembre) in diminuzione di 4 punti base. La diminuzione è di 148 punti base rispetto al valore massimo registrato a ottobre 2023.
Sul fronte dei prestiti bancari, a settembre 2024 il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è diminuito al 4,96% rispetto al 5,13% di agosto 2024 e al 5,45% di dicembre
2023; il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è diminuito al 3,33%, rispetto al 3,59% di agosto 2024 e in calo rispetto al 4,42% di dicembre 2023; il tasso medio sul totale dei prestiti (quindi sottoscritti negli anni) è sceso
al 4,69% dal 4,72% del mese precedente.
Il tasso praticato sui nuovi depositi a durata prestabilita (cioè certificati di deposito e depositi vincolati) a settembre 2024 è stato il 3,32%. Ad agosto 2024 questo tasso era in Italia superiore a quello medio dell’area dell’euro (Italia 3,30%; area dell’euro 3,24%). Rispetto a giugno 2022, (ultimo mese prima dei rialzi dei tassi BCE) quando il tasso era dello 0,29%, l’incremento è stato di 303 punti base.
Il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni bancarie a tasso fisso a settembre 2024 è stato il 2,97%, con un incremento di 166 punti base rispetto a giugno 2022 quando era l’1,31%.
A settembre 2024 il tasso medio sul totale dei depositi (certificati di deposito, depositi a risparmio e conti correnti), è stato lo 0,99% (1,00% nel mese precedente; 0,32% a giugno 2022). Il tasso sui soli depositi in conto corrente è lo 0,52% (0,54% nel mese precedente; 0,02% a giugno 2022), tenendo presente che il conto corrente non ha la funzione di investimento e permette di utilizzare una moltitudine di servizi.
Il margine (spread) sulle nuove operazioni (differenza tra i tassi sui nuovi prestiti e la nuova raccolta) con famiglie e società non finanziarie a settembre 2024 è sceso a 198 punti base (212 punti nel mese precedente).
La raccolta indiretta, cioè gli investimenti in titoli custoditi presso le banche, presenta un incremento di circa 184 miliardi tra agosto 2023 e agosto 2024 (94,5 miliardi famiglie, 15,9 miliardi imprese e il restante agli altri settori, imprese finanziarie, assicurazioni, pubblica amministrazione).
A settembre 2024 la raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni, è cresciuta rispetto ad un anno fa del 10,6% (+12,2% nel mese precedente).
I soli depositi, nelle varie forme, a settembre 2024 sono cresciuti dello 0,3% su base annua (+2,0% il mese precedente).
La raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) a settembre 2024 è risultata in aumento dell’1,5% su base annua, proseguendo la dinamica positiva registrata da inizio anno (+3,2% ad agosto 2024).
Il calo dei volumi di credito è conseguente al rallentamento della crescita economica che contribuisce a deprimere la domanda di prestiti: a settembre 2024, i prestiti a imprese e famiglie sono scesi dell’1,2% rispetto a un anno prima, in rallentamento rispetto al calo registrato ad agosto 2024 (-2,0%) quando i prestiti alle imprese erano diminuiti del 3,5% e quelli
alle famiglie dello 0,6%.
Ad agosto 2024 i crediti deteriorati netti (cioè l’insieme delle sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinanti calcolato al netto delle svalutazioni e degli accantonamenti già effettuati dalle banche) sono leggermente aumentati a 31,1 miliardi di euro, da 30,6 miliardi di marzo 2024
(30,5 miliardi a dicembre 2023).
Rispetto al loro livello massimo, 196,3 miliardi raggiunti nel 2015, sono in calo di 165 miliardi.
Ad agosto 2024 i crediti deteriorati netti rappresentano l’1,49% dei crediti totali. A marzo 2024, tale rapporto era l’1,45% (1,41% a dicembre 2023; 9,8% nel 2015).

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Economia

Giorgetti “Senza proposte ministeri su tagli farò io parte del cattivo”

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FIRENZE (ITALPRESS) – “Come ho detto qualche settimana fa in
Consiglio dei ministri, occorre fare sacrifici e rinunciare a
qualche programma totalmente inutile. E quindi ho sollecitato
tutti i colleghi” ministri “a pensare a qualche taglio da
effettuare. Se non ci saranno proposte il ministro dell’Economia farà la parte del “cattivo””. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo in
streaming al Festival dell’ottimismo, che si svolge a Palazzo
Vecchio a Firenze.
(ITALPRESS).

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Economia

Manovra, Giorgetti “Nulla da temere per persone fisiche e imprese”

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MILANO (ITALPRESS) – Nella prossima manovra economica “faremo dei tagli significativi, faremo fare dei sacrifici a ministeri ed enti pubblici, ci saranno dei ritocchi sulle entrate a chi, tra virgolette, se lo merita. Le persone fisiche e le imprese non hanno niente da temere. Sarà una manovra equa che metterà a tacere le polemiche”. Così il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, intervenendo in video collegamento all’evento “Far crescere insieme l’Italia” organizzato da Fratelli d’Italia a Milano.
Parlando della manovra “davanti a una platea di banchieri e finanzieri, ho detto che i sacrifici li dovevano fare anche loro, non mi sembra una bestemmia, non vedo cosa ci sia di male. Lo ripeterei”, ha detto ancora Giorgetti.
“Il Piano strutturale di bilancio porterà l’Italia a a navigare in acque sicure, rafforzando la credibilità che in questi due anni abbiamo cercato di costruire. E’ un tipo di approccio che noi abbiamo definito prudente: annunciamo dei risultati e poi, a consuntivo, facciamo molto meglio. Succederà anche questa volta – ha sottolineato il ministro -. Abbiamo una crescita che non sarà fantastica ma sta molto meglio di colossi economici come la Germania che sta in recessione da due anni. Penso che andando avanti su questa strada riusciremo a mettere a terra esattamente quello che abbiamo cominciato a compiere”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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