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Pogba “Non sono un imbroglione, voglio solo tornare a giocare”

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ROMA (ITALPRESS) – Come l’esito di una sentenza possa far sprofondare e poi rinascere uno sportivo lo sa molto bene Paul Pogba. Il centrocampista francese, ancora sotto contratto con la Juventus, era finito nell’occhio del ciclone per il caso di doping che, dopo il match del 20 agosto 2023 contro l’Udinese, lo aveva visto subire una squalifica di quattro anni dai campi da gioco, mettendo una seria ipoteca sulla sua carriera da calciatore. Metaboliti di testosterone le componenti dell’integratore assunto dal campione del mondo del 2018, rilevate prima dal test antidoping post gara e successivamente anche dalle controanalisi. Un destino che sembrava già scritto, ma al quale Pogba non si è sicuramente arreso, con il Tas che ha poi recentemente ridotto la sua squalifica a soli 18 mesi, consentendogli così di tornare ad allenarsi con la Juventus a partire da gennaio 2025 e potendo rientrare ufficialmente il campo dal mese di marzo. “Mi assumo una certa responsabilità per ciò che è accaduto, ma una squalifica di quattro anni sarebbe stata ingiusta”. Queste le parole dell’ex Manchester United, tornato a parlare ai microfoni di ‘Sky Sports News’ in merito alle note vicende ma anche rispetto al suo ormai prossimo ritorno in campo. “Non ho fatto i doverosi controlli sull’etichetta dell’integratore, ma questo mi era stato dato un professionista e non potevo dunque immaginare che cosa ci fosse all’interno. Le persone mi conoscono, sanno chi è Paul e sanno che non avrei mai potuto prendere una sostanza dopante. Sono una persona onesta e se mi fossi davvero dopato intenzionalmente non avrei avuto problemi ad ammetterlo, ma le cose non sono andate così. Io non sono un imbroglione – afferma Pogba -, ma una persona che ama il gioco del calcio e che non imbroglierebbe mai perchè non gli piace vincere in un modo disonesto”. La vicinanza delle persone, della moglie e della sua famiglia, oltre che degli amici, colleghi e non. Questo il fattore cruciale che ha permesso a Pogba di non rassegnarsi, nonostante “abbia pensato alla possibilità di ritirarmi”, confessa ancora al media britannico. “Ho sicuramente ricevuto tanti messaggi e sostegno, dai miei amici e ovviamente da mia moglie, passando molto tempo con lei e con i miei figli, cosa alla quale non ero abituato. Devo dire che questa situazione mi ha permesso di vedere i miei figli crescere, di essere un bravo padre e di passare del tempo con la famiglia che certamente mi ha aiutato a rialzarmi. In alcuni giorni sono stato davvero male, è stato sicuramente un momento difficile”.
La luce in fondo al tunnel sembra essere visibile per il classe ’93, che a 31 anni potrebbe aprire un nuovo ciclo della sua carriera nel posto che più di tutti lo ha consacrato come calciatore: “Ho soltanto un desiderio, giocare a calcio – ha detto Pogba alla ‘Gazzetta dello Sport’ – . Vorrei tornare ad allenarmi e giocare con la Juventus, perchè sono ancora un giocatore bianconero e ad oggi nella mia testa c’è soltanto questo. Thiago Motta? Non ho avuto ancora modo di parlargli, ma sarà il campo a mostrare come stanno le cose, con il mister che dovrà poi giudicare con i suoi occhi in base a quello che vedrà. Io voglio giocare nella Juventus, e per farlo sono disposto anche a rinunciare a dei soldi. Non dipende tutto da me ovviamente, ma anche dai progetti del club. Io voglio raggiungere il livello degli altri giocatori, stare al passo con la squadra. Sono un giocatore della Juventus e mi preparerò per giocare con essa. Per quanto riguarda la Francia, voglio tornare anche lì – conclude -, con un sogno che è quello del Mondiale, per il quale dovrò essere io ad aprire la mia porta a Deschamps, che mi ha consigliato di continuare a lavorare”.
– Foto Ipa Agency –
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Sesta vittoria consecutiva per i Pistons di Fontecchio

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ROMA (ITALPRESS) – Sesta vittoria consecutiva di Detroit nella notte italiana della regular-season dell’Nba. Di fronte agli oltre 17mila spettatori della State Farm Arena di Atlanta, i Pistons hanno piegato i padroni di casa degli Hawks per 148-143 grazie innanzitutto alla prova ‘monstrè di Cunningham, a referto con un bottino di 38 punti, così come il suo ‘dirimpettaiò Young. Tra gli ospiti, solo 5’ di impiego per la 29enne ala piccola pescarese Simone Fontecchio: l’azzurro contribuisce alla causa dei suoi con 2 punti, 1 rimbalzo e 1 assist. Nona affermazione nelle ultime dieci gare per Oklahoma City Thunder, capace di violare a Minneapolis il parquet dei Minnesota Timberwolves per 130-123 sfruttando la vena realizzativa di Gilgeous-Alexander, autore di 37 punti. Successo casalingo per i Cleveland Cavaliers, che hanno la meglio sui Memphis Grizzlies per 129-123 grazie alla precisione dei suoi ‘bomber’: 33 punti per Mitchell, 26 per Jerome e 25 per Mobley. Anche Boston e Golden State sfruttano il campo amico per fare festa con i propri tifosi: i Celtics si impongono per 118-105 sui New York Knicks con 49 punti complessivi della coppia Tatum-Brown, mentre i Warriors dominano i Dallas Mavericks per 126-102 con Curry sempre decisivo per le sorti dei californiani in virtù dei 30 punti timbrati. Vittorie interne sia per Indiana Pacers, che sgambetta i Los Angeles Lakers per 129-111 (inutili, per la franchigia ospite i 31 punti infilati da Harden), che per i Milwaukee Bucks, che mettono al tappeto Miami Heat per 120-113 nonostante i 40 punti, per il quintetto della Florida, di un immarcabile Herro. Altri risultati: Orlando Magic-Washington Wizards 110-90; Toronto Raptors-Phoenix Suns 127-109; New Orleans Pelicans-San Antonio Spurs 114-96.
– Foto Ipa Agency –
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Atalanta travolgente a Empoli, Dea a 3 punti dalla vetta

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EMPOLI (ITALPRESS) – Straripante e in piena lotta scudetto. A -3 dalla capolista Inter, a -2 dal Napoli, ovvero le prime due della classe che sabato si affronteranno in uno scontro diretto che alla Dea potrebbe andar bene comunque vada. L’Atalanta torna al successo dopo l’eliminazione dalla Champions League per mano del Bruges. Contro l’Empoli finisce 5-0, dopo l’autorete di Gyasi, decisiva la doppietta di Lookman e le reti di Zappacosta e Retegui. Pomeriggio da dimenticare per l’Empoli, ora a -2 dalla zona salvezza e alla quarta sconfitta consecutiva.
Le parole di Gian Piero Gasperini in conferenza stampa molto probabilmente hanno dato i loro frutti. Il tecnico ha schierato la formazione migliore, con Lookman e De Ketelaere a supporto di Retegui. Tante emergenze per D’Aversa che ha deciso di schierare Esposito e Kouamè in attacco, con Colombo in panchina. Nel primo quarto d’ora i nerazzurri hanno premuto il piede sull’acceleratore, tre le occasioni non sfruttate dagli orobici: clamorosa quella di Djimsiti che di testa ha cercato la deviazione vincente, decisiva la parta di Silvestri. La svolta è arrivata al 27′ quando Zappacosta ha tentato il cross in area, ma la deviazione di Gyasi ha alzato un un campanile che ha ingannato il proprio portiere. Cinque minuti più tardi, al 33′, Retegui ha segnato il suo 21esimo gol in campionato facendosi trovare pronto sul secondo palo: l’uno-due ha affossato i toscani, al 43′ Lookman, dopo l’imbucata di Retegui e il tocco di suola, si è inventato la rete del 3-0.
Nel secondo tempo non è cambiato praticamente nulla, oltre a un abbozzo di reazione la squadra di D’Aversa non è riuscita a riaprire il match. Al 10′ Lookman ha esultato di nuovo per la sua doppietta personale, al 29′ Zappacosta con un’azione personale è riuscito a beffare Silvestri per la quinta volta con un rasoterra dal limite. Qualche occasione non sfruttata dall’Empoli nel finale, Campaniello (16 anni e al debutto) da due passi davanti a Carnesecchi ha calciato alto. Sedicesima vittoria per i nerazzurri che come detto da Gasperini proveranno a credere nell’impossibile: nel prossimo turno ci sarà la gara casalinga contro il Venezia. Momento negativo per l’Empoli, a quota 21 punti e in terzultima posizione: la trasferta contro il Genoa diventerà uno snodo fondamentale della stagione.
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Bernede al 95°, il Verona batte 1-0 la Fiorentina

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VERONA (ITALPRESS) – Gran colpo in ottica salvezza dell’Hellas Verona che, al Bentegodi, supera 1-0 la Fiorentina, nel match valido per la ventiseiesima giornata del campionato di Serie A 2024/2025: decisivo un gol di Antoine Bernede in pieno recupero. Per i gigliati di mister Palladino terza sconfitta consecutiva e anche momenti di apprensione per le condizioni di Moise Kean, costretto a uscire in barella.
La formazione viola prova a partire subito forte, con una conclusione di Kean dopo 4′ che viene deviata in corner da Montipò. I ritmi di gioco risultano piuttosto bassi, con le due squadre che preferiscono concedersi una lunga fase di studio. Al 20′ Folorunsho lascia partire un cross per Zaniolo, ma Montipò lo anticipa in uscita e blocca la sfera. Tre minuti più tardi l’Hellas Verona costruisce la sua prima occasione da rete con Sarr che calcia da fuori area, ma De Gea devia in calcio d’angolo. Alla mezz’ora sono ancora i padroni di casa a portarsi in avanti alla ricerca del gol, ma non riescono a creare particolari pericoli dalle parti del portiere spagnolo. Al 39′ Cataldi ha una chance su calcio di punizione da buona posizione, ma il suo tiro viene murato dalla barriera.
I ragazzi di Paolo Zanetti chiudono un primo tempo non esaltante nella metà campo avversaria, ma il punteggio non si sblocca: si va a riposo sul parziale di 0-0.
Nella ripresa sono sempre i gialloblù ad attaccare con maggiore convinzione, ma la fase di gara è molto spezzettata e non favorisce la costruzione del gioco da parte delle due squadre. Al 65′ tutto il Bentegodi vive attimi di paura poichè Kean, dopo essere stato medicato in seguito ad uno scontro di gioco, si accascia a terra. L’attaccante, apparso comunque cosciente, viene soccorso dai sanitari e poi portato via in ambulanza. La partita riprende e al 70′ i ragazzi di Zanetti vanno vicini al gol del vantaggio con un colpo di testa di Dawidowicz su cross di Faraoni, che sfiora il palo. L’inerzia della gara sembra leggermente in favore degli scaligeri che, trascinati da un ottimo Suslov, cercano fino alla fine di vincerla. La Fiorentina, dal suo canto, sventa ogni minaccia soprattutto grazie alle preziose chiusure firmate da Comuzzo e Dodò. Quando il match sembra ormai destinato a terminare 0-0, Niasse recupera palla e serve Mosquera, che cerca Antoine Bernede: il centrocampista, con freddezza, salta un avversario e deposita in rete il pallone che vale il definitivo 1-0. L’Hellas sale al 14° posto con 26 punti, mentre la Fiorentina rimane sesta a quota 42.
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(ITALPRESS).

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