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Cronaca

Tajani “Neanche un magistrato deve essere politicizzato”

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ROMA (ITALPRESS) – «Le dichiarazioni su Giorgia Meloni, nella mail dei magistrati, sono inaccettabili». Lo dice il vicepremier Antonio Tajani, in un’intervista al Corriere della Sera.
«C’è un piccolo gruppo, una corrente che si chiama Magistratura democratica, storicamente legata all’allora partito comunista, che prima attaccava Silvio Berlusconi e ora attacca Meloni. Si lamentano del generale Vannacci, ma fanno la stessa cosa», spiega il ministro degli Esteri, che aggiunge: «Dicono che un generale non deve fare politica. Sono figlio di un generale dell’esercito. Non diceva nemmeno a noi per chi votava. Ma neanche un magistrato deve essere politicizzato. Come non esistono carabinieri di destra e carabinieri di sinistra».
«Non sono i magistrati a dover decidere quali sono i Paesi sicuri. Il potere giudiziario non può invadere gli altri due», sottolinea il vicepremier, che aggiunge: «Io rispetto le sentenze, però i magistrati non possono fare come vogliono. La Corte europea parlava di parti di territorio non sicure ma deve essere venuto meno il controllo, come accade con gli Houti. Altrimenti nemmeno l’Italia è sicura. In alcune zone dove ci sono mafia o camorra, l’Italia è sicura? Con questo principio nulla lo è più, neppure gli Usa, che in alcuni Stati hanno la pena di morte».

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Migranti, Piantedosi “Superare ideologia accoglienza indiscriminata”

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ROMA (ITALPRESS) – “Quanto portato alla luce dall’operazione della Guardia di Finanza, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, è l’ulteriore testimonianza che il traffico di esseri umani è una piaga di crescente diffusione che va contrastata senza indugi o sottovalutazioni. Alle forze dell’ordine e alla magistratura va il mio apprezzamento per il costante impegno messo in campo su questo fronte”.
Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi commentando l’operazione che ha consentito di assicurare alla giustizia 13 persone, membri di un’organizzazione criminale transnazionale che aveva l’obiettivo di favorire l’ingresso di migranti irregolari sul nostro territorio sfruttando la rotta marittima del Mediterraneo orientale e farli poi giungere in Paesi del Nord Europa. “Il quadro che emerge dalle complesse investigazioni – aggiunge – conferma la necessità di proseguire lungo la strada intrapresa da questo Governo per contrastare con ogni mezzo, anche preventivo, i criminali senza scrupoli che si arricchiscono mettendo a repentaglio la vita stessa dei migranti. Tutto ciò renda evidente quanto sia importante superare le posizioni talvolta ideologiche di chi continua a farsi sostenitore di un’accoglienza indiscriminata anche quando questa finisce, di fatto, per favorire i vergognosi interessi di gruppi criminali”, conclude il ministro.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Cronaca

La Russa “Fare più chiarezza in Costituzione sui confini tra i poteri”

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ROMA (ITALPRESS) – “Alcuni magistrati vogliano affermare la propria visione della società e della politica attraverso la giurisdizione. Leggo che Santalucia dice: la nostra è una Costituzione progressista. In realtà l’hanno scritta cattolici, liberali, comunisti, conservatori. Capisco che possa affermare che è permeata da spirito antifascista, ma non è progressista”. Lo dice il presidente del Senato Ignazio La Russa in un’intervista al quotidiano La Repubblica.
“La destra, che vuole governare, vorrebbe rispetto per le prerogative della politica. Ed è per questo che dobbiamo chiarire questa zona grigia – spiega -. Perchè altrimenti non si capisce quale sia il confine tra le funzioni della giustizia e quelle della politica. Insieme, in modo concorde – maggioranza, opposizione, magistrati – dobbiamo perimetrare questi ambiti. La lite non funziona. A chi spetta definire esattamente i ruoli della politica e della giustizia? Alla Carta costituzionale. In passato tutto sembrava funzionare. Dopo Tangentopoli non è più stato così. Ci sono magistrati che vanno oltre, dando la sensazione di agire con motivazioni politiche. E ci sono d’altro canto politici che hanno il dente avvelenato con i giudici. Se la Costituzione non appare sufficientemente chiara, si può chiarire meglio”.
Alla domanda se proponga una riforma complessiva del Titolo IV, La Russa risponde: “Perchè no? Potrebbe essere utile una riforma che faccia maggiore chiarezza nel rapporto tra politica e magistratura. Così non funziona”.
La sentenza che non ha convalidato il trasferimento dei migranti in Albania “si può criticare. E’ sempre successo, a destra come a sinistra. Nordio l’ha definita abnorme. Significa: fuori dalla norma”, aggiunge La Russa.
“La destra è sempre stata “dalla parte dei giudici”. Solo noi abbiamo candidato Borsellino al Colle – sottolinea la seconda carica dello Stato -. Eravamo al fianco di Mani pulite, forse oggi possiamo dire: anche troppo. Non è in discussione il rispetto della magistratura, che appartiene alla nostra storia”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Schlein “Governo vuole cancellare la separazione dei poteri”

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ROMA (ITALPRESS) – “Le affermazioni del ministro Nordio sono gravissime: uno che nella vita aveva fatto il magistrato dovrebbe sapere che in Costituzione c’è un principio, quello della separazione dei poteri, che è messo proprio a garanzia dei cittadini e dei loro diritti democratici. Qui chi sta andando oltre le proprie prerogative è proprio questo governo che vorrebbe rimettere mano alla Costituzione per cancellare il principio di separazione dei poteri”, come apprendiamo dalle “altre gravi parole del Presidente del Senato”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, ad “Agorà” su Raitre.
E sul caso Albania la leader dem spiega: “Questa polemica è basata sul nulla: non è colpa dei giudici o delle opposizioni se questo governo non ha letto le leggi italiane e le sentenze della Corte di Giustizia Europea. Su questa vicenda dei 16 migranti deportati in Albania, i giudici italiani hanno solo applicato una sentenza della Corte di Giustizia Europea del 4 ottobre che io stessa avevo illustrato in Aula. L’avevo letta a Giorgia Meloni ma lei è chiusa nel suo palazzo, non ascolta nessuno e pensa di fare sempre tutto giusto”.
Quella sentenza “dice che un Paese non può essere considerato sicuro se non lo è per tutti, in tutto il suo territorio e soprattutto se si pratica la tortura: come fa Giorgia Meloni a non sapere che in Egitto c’è la tortura quando un ricercatore italiano è stato torturato e ucciso in Egitto e, come lui, migliaia di egiziani? Bastava leggere meglio le leggi e le sentenze – conclude Schlein -: se vuoi aggirare norme e sentenze dell’Unione Europea, l’unico modo sarebbe uscire dall’Unione Europea. Non credo che vogliano proporre questo, anche se nella loro storia non sarebbe nemmeno la prima volta”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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