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Economia

Bce, Panetta “Serve ulteriore riduzione dei tassi”

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ROMA (ITALPRESS) – “La restrizione monetaria attuata dalla BCE ha contribuito a ridurre l’inflazione in modo altrettanto rapido quanto il precedente rialzo: la dinamica dei prezzi è oggi attorno al 2% per la prima volta dal 2021. La BCE ha potuto quindi ridurre il tasso di riferimento in tre riunioni consecutive a partire da giugno. Le condizioni monetarie rimangono però restrittive, e richiedono ulteriori riduzioni”. Così il governatore della Banca D’Italia, Fabio Panetta alla 100ª Giornata Mondiale del Risparmio organizzata dall’Acri. “Con il rientro dell’inflazione, occorre porre attenzione alla fiacchezza dell’economia reale: in assenza di una ripresa sostenuta, si correrebbe il rischio di spingere l’inflazione ben sotto l’obiettivo. Una situazione che la politica monetaria faticherebbe a contrastare e che va evitata”, evidenzia.
“In questo secolo l’economia italiana ha attraversato fasi difficili – sottolinea Panetta -. Tra il 2000 e il 2019 il Pil reale pro-capite è leggermente sceso, contro un aumento del 25% negli altri Paesi europei, che pure perdevano terreno rispetto agli Stati Uniti. Mi sono soffermato in precedenti interventi su questo deludente andamento e sulle sue cause: scarsa capacità innovativa e pochi investimenti, un sistema produttivo frammentato e orientato verso comparti tradizionali, le carenze della Pubblica amministrazione e delle infrastrutture, la bassa partecipazione al mercato del lavoro. L’alto debito pubblico amplifica queste debolezze, esponendo l’economia alle intemperie dei mercati e limitando la nostra capacità di reagire con efficacia a circostanze avverse. La spesa per interessi assorbe risorse ingenti, che potremmo utilizzare per finanziare istruzione, infrastrutture, sanità”.
“Negli ultimi anni l’economia italiana ha mostrato incoraggianti segni di miglioramento. Dopo la crisi del decennio scorso, il sistema produttivo ha attraversato un profondo, e doloroso, processo di ristrutturazione. Le imprese ne sono uscite rafforzate. Sono cambiamenti che contribuiscono a spiegare la capacità di reazione dell’economia italiana agli shock recenti – ha sottolineato il governatore di Bankitalia -. Dalla fine del 2019 il nostro PIL è cresciuto del 5,5%, a fronte del 4,1 della Francia e dello 0,2 della Germania. L’economia globale attraversa ora una fase di incertezza e debolezza. Secondo il Fondo monetario internazionale il PIL mondiale nel 2025 crescerà poco più del 3%, meno della media dei decenni scorsi. L’economia dell’area dell’euro rimane fiacca; pesano i tassi di interesse reali ancora elevati e il venir meno degli stimoli fiscali degli anni scorsi. L’economia italiana ne sta risentendo. Ma sono le tendenze di più lungo periodo a preoccupare: i conflitti, la frammentazione del commercio globale, le divisioni in blocchi contrapposti di Paesi, un’Europa che patisce la decrescita demografica, accumula ritardi e perde influenza nelle relazioni internazionali”, aggiunge.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Economia

Trenitalia, da inizio anno consegnati 61 treni Regionali. Investimento da 500 milioni

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ROMA (ITALPRESS) – Sessantuno nuovi treni di Regionale, brand di Trenitalia (Gruppo FS), consegnati dall’inizio del 2025 a oggi, per un investimento complessivo di circa 500 milioni. Un risultato – sottolinea l’azienda in una nota – in linea con gli obiettivi del Piano strategico 2025-2029 del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, che entro il 2027 prevede di portare a 1.061 il numero di convogli di nuova generazione destinati a pendolari e viaggiatori in tutta Italia. Grazie ai contratti di servizio con le Regioni e le Province Autonome, committenti del servizio, fino a oggi sono stati consegnati 596 treni di nuova generazione che, sommati ai 335 acquistati in precedenza, portano a 931 il numero dei nuovi convogli in circolazione. Con le ulteriori consegne di quest’anno e quelle previste entro il 2027, l’80% dell’intera flotta Regionale sarà rinnovato, per un investimento complessivo di 7 miliardi.

“Il rinnovo del trasporto ferroviario regionale è uno dei pilastri del nostro Piano Strategico 2025-2029 che prevede investimenti per 100 miliardi di euro in cinque anni”, ha dichiarato Stefano Antonio Donnarumma, amministratore delegato e direttore generale del Gruppo FS Italiane. “Un processo in continua evoluzione, che punta a offrire treni moderni, sostenibili e con elevati standard di comfort e sicurezza. Regionale rappresenta una leva strategica per una mobilità sempre più integrata e connessa, in grado di valorizzare i territori e accompagnare le trasformazioni sociali, ambientali e culturali di un Paese in movimento”, ha aggiunto. Con un servizio capillare che ogni giorno garantisce più di 6.000 corse e trasporta oltre 400 milioni di passeggeri l’anno, Regionale si conferma una realtà solida e ben radicata sul territorio.

– foto ufficio stampa Trenitalia –

(ITALPRESS).

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Economia

L’assemblea di Mediobanca boccia l’Ops su Banca Generali

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MILANO (ITALPRESS) – L’assemblea degli azionisti di Mediobanca ha respinto la proposta del Cda in merito all’autorizzazione per dare esecuzione all’offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni ordinarie di Banca Generali. I favorevoli sono stati pari al 35% del capitale sociale, rappresentato per il 25% da investitori istituzionali e per il 10% da investitori privati; contrari pari al 10% del capitale sociale, sostanzialmente il Gruppo Caltagirone; astenuti pari al 32% del capitale sociale, di cui il 20% Delfin, 5% Casse Previdenziali italiane (Enasarco, Enpam, Forense), 3% investitori istituzionali (Amundi, Anima, Tages), 2% Edizione Holding, 2% Unicredit. Mediobanca, preso atto dell’esito dell’assemblea, dichiara decaduta l’offerta su Banca Generali.

NAGEL “OPPORTUNITA’ MANCATA PER SOCI IN CONFLITTO DI INTERESSI”

“Desidero ringraziare tutti coloro che in questi anni hanno creduto e sostenuto il processo di forte crescita e trasformazione di Mediobanca e che hanno supportato l’operazione Banca Generali come ulteriore e definitivo tassello nella creazione di un wealth manager di respiro internazionale. Un’opportunità mancata per effetto del voto espresso, in particolare, da azionisti che, anche nell’attività di engagement, hanno manifestato un evidente conflitto di interesse, anteponendo quello relativo ad altre situazioni/asset italiani a quello di azionisti di Mediobanca”. Così l’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel. “Risulta, infatti, evidente dal voto che coloro i quali non si sono trovati in questa posizione si sono espressi a favore (mercato in primis), in linea con le raccomandazioni dei proxy advisors internazionali”, aggiunge.

“Si tratta chiaramente di un’opportunità, per ora, mancata per lo sviluppo della nostra Banca e del sistema finanziario italiano. Continueremo ad essere concentrati sull’esecuzione del nostro piano ‘One Brand – One Culture’ convinti della superiore generazione di valore rispetto all’alternativa rappresentata dall’offerta di Mps”, conclude Nagel.

– foto IPA Agency –

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Economia

Nell’area euro l’inflazione rimane stabile al 2%: i dati Eurostat

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ROMA (ITALPRESS) – Il tasso di inflazione annuale dell’area dell’euro è stato del 2% a luglio, stabile rispetto a giugno. Un anno prima, il tasso era del 2,6%. L’inflazione annuale dell’Unione europea è stata del 2,4% a luglio, in aumento rispetto al 2,3% di giugno. Un anno prima, il tasso era del 2,8%. Questi dati sono pubblicati da Eurostat.

I tassi annuali più bassi sono stati registrati a Cipro (0,1%), Francia (0,9%) e Irlanda (1,6%). I tassi annuali più alti sono stati registrati in Romania (6,6%), Estonia (5,6%) e Slovacchia (4,6%). Rispetto a giugno, l’inflazione annuale è diminuita in otto Stati membri, è rimasta stabile in sei ed è aumentata in tredici.

A luglio il contributo più elevato al tasso di inflazione annuale dell’area dell’euro è venuto dai servizi (+1,46%), seguiti da alimentari, alcol e tabacco (+0,63%), beni industriali non energetici (+0,18%) ed energia (-0,23%).

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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