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Economia

Enel, nel nuovo piano strategico investimenti in crescita

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MILANO (ITALPRESS) – Enel presenta il piano strategico di Gruppo 2025-2027, confermando il proprio focus su tre pilastri: redditività, flessibilità e resilienza, per creare valore attraverso una selettiva allocazione del capitale che ottimizzi il profilo di rischio/rendimento, mantenendo al contempo un approccio flessibile. Efficienza ed efficacia, con una continua ottimizzazione di processi, attività e portafoglio di offerte, rafforzando la generazione di cassa e sviluppando soluzioni innovative per incrementare il valore degli asset esistenti. Sostenibilità finanziaria e ambientale, per mantenere una struttura solida, assicurare la flessibilità necessaria alla crescita e affrontare le sfide del cambiamento climatico.
Tra il 2025 e il 2027 il Gruppo ha pianificato investimenti totali lordi pari a circa 43 miliardi, in aumento rispetto al precedente piano strategico. Le principali aree d’investimento saranno l’Europa, con circa il 75% degli investimenti totali lordi; l’America Latina e il Nord America, con circa il 25% degli investimenti totali lordi. Gli investimenti lordi nelle reti si prevedono pari a circa 26 miliardi, in crescita del 40%. Si prevede che le reti contribuiranno per circa il 40% all’Ebitda ordinario di Gruppo nel 2027. Nelle rinnovabili Enel prevede di investire circa 12 miliardi e la produzione totale di energia rinnovabile del Gruppo aumenterà di oltre il 15% nel periodo del piano su tutte le geografie, principalmente in Europa e negli Stati Uniti. Enel prevede che l’Ebitda ordinario di Gruppo cumulato nel periodo di piano supererà i 70 miliardi. Si prevede che il costo complessivo dell’indebitamento lordo diminuirà fino al 3,9% nel 2027. Nel piano strategico Enel prevede che l’Ebitda ordinario del Gruppo aumenti a un valore compreso tra 24,1 e 24,5 miliardi nel 2027, con un Cagr di circa il 7% rispetto ai 17,3 miliardi. Si prevede che l’utile netto ordinario del Gruppo aumenti a un valore compreso tra 7,1 e 7,5 miliardi nel 2027, con un Cagr di circa l’11% rispetto ai 4,3 miliardi del 2022.
E’ stata rivista al rialzo la politica dei dividendi con un nuovo DPS fisso minimo annuo pari a 0,46 euro e un potenziale ulteriore incremento fino a un payout del 70% sull’utile netto ordinario del Gruppo. Rispetto alla precedente politica dei dividendi, è stato inoltre rimosso il vincolo del raggiungimento della neutralità dei flussi di cassa.
“Le azioni manageriali realizzate nell’ultimo anno ci hanno consentito di raggiungere tutti gli obiettivi comunicati ai mercati e di rafforzare la solidità finanziaria del Gruppo: possiamo così aprire un nuovo capitolo di crescita, che creerà ulteriore valore per gli azionisti e tutti i nostri stakeholder”, ha detto Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Enel, commentando il Piano strategico 2025/2027 del Gruppo. “Tra il 2025 e il 2027, ci concentreremo sulle attività core e sull’allocazione flessibile del capitale, aumentando gli investimenti, principalmente in asset regolati con rendimenti prevedibili, che favoriranno al contempo un’accelerazione della transizione energetica – ha aggiunto -. Continueremo inoltre a migliorare l’efficienza e la redditività, anche attraverso nuove opportunità di business. Questa strategia ci permette di rivedere al rialzo la politica dei dividendi nel periodo di Piano, con un dividendo fisso minimo di 0,46 euro per azione, in crescita rispetto a 0,43 euro del Piano precedente e con un potenziale ulteriore incremento fino a un payout del 70% sull’Utile netto ordinario”, ha concluso Cattaneo.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

Economia

UN Women Italy si allea con i media per promuovere inclusività e parità di genere

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MILANO (ITALPRESS) – UN Women Italy annuncia la nascita del suo Media Board, un gruppo di lavoro composto da professioniste e professionisti dell’informazione che si uniscono per promuovere una narrazione più equa, inclusiva e consapevole sulle tematiche femminili e di genere.

Ne fanno parte Monica D’Ascenzo, giornalista esperta e Diversity & Inclusion Editor de Il Sole 24 Ore e Responsabile di Alley Oop, Lorenza Ghidini, Direttrice di Radio Popolare, Maria Latella, scrittrice, giornalista de Il Sole 24 Ore e volto noto della Rai, Diletta Parlangeli, giornalista e voce di Rai Radio 2, Mariangela Pira, giornalista di Sky Tg24 e Danda Santini, Direttrice di Io Donna-Corriere della Sera.

Il Media Board nasce da un’attenta selezione, condivisa con UN Women a New York, tra le figure del mondo dell’informazione che si sono distinte per l’impegno nell’empowerment femminile e nella promozione della parità di genere. Ha una missione chiara: rafforzare la strategia di comunicazione di UN Women Italy attraverso il confronto, la riflessione e la collaborazione con chi ogni giorno racconta la realtà. I membri del Board avranno un ruolo attivo su più fronti: creare dibattito pubblico, individuando temi emergenti e nuove prospettive sulle questioni di genere, rendendole centrali nel racconto mediatico. Definire linee guida per una comunicazione efficace e rispettosa, promuovendo pratiche giornalistiche inclusive. Contrastare stereotipi e linguaggi discriminatori, contribuendo alla costruzione di un nuovo immaginario collettivo.

“Crediamo che solo passando attraverso un dibattito pubblico consapevole e partecipato si possa generare un impatto positivo e duraturo. Con il Media Board vogliamo unire le competenze del mondo dell’informazione per costruire una comunicazione più corretta, inclusiva e capace di valorizzare le tematiche di genere, contrastando stereotipi e promuovendo un nuovo immaginario collettivo. Per sostenere un vero cambiamento culturale”, afferma Caterina Tonini, Vice Presidente e Head of Marketing and Communication di UN Women Italy.

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In questo contesto, il gruppo di lavoro rappresenta un passo concreto verso una comunicazione che non solo informa, ma trasforma. UN Women Italy continuerà a lavorare per coinvolgere nuove voci e costruire una rete solida e autorevole, capace di dare eco a un cambiamento culturale necessario e urgente. “La partita dell’uguaglianza di genere non si vince da sole. Per questo rinnoviamo il nostro appello al mondo dell’informazione. C’è bisogno del contributo di tutte e di tutti per riportare al centro delle cronache e del dibattito pubblico le questioni femminili e archiviare definitivamente un linguaggio stereotipato che nel 2025 non può avere alcuna cittadinanza”, spiega la Presidente di UN Women Italy, Darya Ma”jidi.

(ITALPRESS).

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Economia

Confindustria Romania, economia e geopolitica al centro del Forum 2025

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BUCAREST (ROMANIA) (ITALPRESS) – Geopolitica e l’economia nel nuovo ordine mondiale: questi i temi affrontati nel corso del Forum Economico 2025 di Confindustria Romania dal titolo: “In Between” Economia e Geopolitica – Il Nuovo (dis) Ordine Mondiale” che si è svolto a Bucarest. Ad aprire i lavori Giulio Bertola, Presidente di Confindustria Romania e della Federazione F.P.I.A.R. A seguire, il discorso del Consigliere Onorifico del Presidente Ad Interim della Romania per la Relazione con l’ambiente di affari, Dragos Atanasiu, che ha presentato i saluti da parte del Presidente Ad Interim, Ilie Bolojan dichiarando che “per la Romania, Italia rappresenta un partner economico molto importante, uno dei piu’ importanti e un partner di cuore”. S.E. Alfredo Durante Mangoni, Ambasciatore d’Italia in Romania ha fatto anche lui un breve intervento istituzionale.

A seguire si è svolto un dibattito tra esperti, moderato dal giornalista televisivo, editorialista e saggista Claudio Brachino, presente anche nella veste di editorialista politico e consulente multimediale di Italpress, principale partner media dell’evento.
Un momento di confronto diretto e reale che ha voluto delineare, a favore di imprese, investitori e imprenditori, l’attuale epoca di sfide senza precedenti, dove le dinamiche globali stanno influenzando profondamente le nostre vite quotidiane.
Presenti relatori come Luca Tagliaretti, Direttore Esecutivo del Centro Europeo di Competenza per la Cyber- Sicurezza (ECCC); Emilio Cozzi, giornalista, divulgatore scientifico, esperto di economia e politica dello Spazio; Alessandro Aresu, Analista geopolitico ed esperto di strategie e politiche pubbliche; Massimiliano Nicolini, IA Specialist, Direttore Dipartimento Ricerca e Sviluppo Olitec.
Al centro della discussione la complessa intersezione tra intelligenza artificiale e geopolitica, e l’esplorazione di come le innovazioni tecnologiche stiano ridefinendo gli equilibri di potere globali. Sulle nuove dinamiche industriali reinventate nel contesto dell’AI si è soffermato Aresu, illustrando la dinamicità del settore tecnologico e le implicazioni geopolitiche di tali trasformazioni.
I lavori del Forum hanno anche esplorato come lo spazio sia diventato il nuovo “continente” della competizione globale. Analizzando il passaggio dalla corsa spaziale tra superpotenze alla crescente influenza di attori privati, come Elon Musk, e l’importanza strategica delle infrastrutture spaziali per la sicurezza, l’economia e la sostenibilità terrestre. “L’Astropolitica non è solo conflitto. E’ anche ricerca e ambiente”, ha detto Cozzi.
Di rilievo la collaborazione tra Enti europei e internazionali sulla Cyber Sicurezza. Il Centro Europeo di Competenza per la Cyber-Sicurezza (ECCC) con sede a Bucarest, collabora strettamente con l’Agenzia dell’Unione Europea per la Cybersecurity (ENISA) e partecipa attivamente a iniziative congiunte per armonizzare le azioni e gli investimenti in materia di sicurezza informatica. Questa cooperazione mira a creare un ecosistema europeo forte e competitivo nel settore della cybersecurity. “Uno degli obiettivi primari dell’ECCC è quello di semplificare l’accesso ai finanziamenti per le piccole e medie imprese (PMI) europee, al fine di sviluppare e adottare tecnologie di sicurezza informatica avanzate, come la crittografia post-quantistica e l’intelligenza artificiale”, ha sottolineato Tagliaretti.
Massimiliano Nicolini, presente per il secondo anno consecutivo al Forum Economico di Confindustria Romania, ha supportato in modo trasversale ogni tema trattato dagli altri relatori, evidenziando anche progetti e applicazioni in settori vitali per la popolazione: sanità, cybersecurity, protezione e molti altri, oltre al percoso formativo per i giovani nelle tecnologie BRIA. Nello stesso tempo, durante il dibattito, sono emerse preoccupazioni per il ritardo dell’Europa nella corsa spaziale, nonostante l’eccellenza in alcune missioni e tecnologie, evidenziando l’importanza di investimenti strategici per evitare di rimanere indietro rispetto a potenze come Cina e India. “L’Europa, con la sua strategia per l’autonomia tecnologica e industriale, cerca di posizionarsi come terzo polo, ma deve affrontare problemi strutturali: frammentazione politica, carenza di investimenti, lentezza regolatoria”, il ragionamento di Nicolini.
“Abbiamo scelto di intitolare questo Forum “IN BETWEEN” – e mai titolo fu più azzeccato – ha detto Bertola -. Le grandi trasformazioni iniziano spesso nei momenti più complessi. In un tempo di incertezze, quando la geopolitica ridisegna i confini del commercio, della sicurezza, della tecnologia e perfino dell’identità dei mercati, serve uno sguardo lucido e coraggioso, Oggi, chi controlla l’AI, chi possiede i dati, chi decide gli algoritmi…può decidere anche le priorità di una società. Chi domina lo spazio, oggi, non cerca solo galassie lontane, cerca potere, influenza, risorse e soprattutto dati. Ma l’Astropolitica non è solo conflitto. E’ anche cooperazione, ricerca, ambiente, infatti lo spazio è il nostro nuovo mare aperto, e va governato con regole, alleanze e visione”. Secondo Bertola “in questo contesto l’imprenditore non è solo colui che produce. E’ colui che traduce la complessità in scelte e, pur nel caos, Investe e Costruisce. Alla fine il disordine non è altro che l’ordine che attende di essere compreso e gestito”.

– foto ufficio stampa Confindustria Romania –
(ITALPRESS).

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Economia

Stime sulla congiuntura di Confcommercio, bene i fondamentali ma i consumi sono fermi

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ROMA (ITALPRESS) – Il permanere di fibrillazioni a livello internazionale continua ad alimentare il clima d’incertezza generando un lieve e graduale deterioramento del quadro congiunturale. L’economia italiana, dopo un primo trimestre complessivamente positivo, in cui è stata confermata la nostra stima di una crescita congiunturale dello 0,3%, mostra indicatori in alta frequenza progressivamente in fase di indebolimento. Negli ultimi mesi si è assistito ad un peggioramento della fiducia di famiglie e imprese che, al netto delle turbative generate a febbraio-marzo-aprile dai diversi effetti di calendario, lascia ipotizzare come il secondo trimestre potrebbe avere dinamiche produttive più contenute.

I fondamentali dell’economia restano, comunque, solidi, ma stentano ancora a tradursi in comportamenti orientati a maggiori consumi e investimenti. Pesa l’incertezza. E’ quanto emerge dalle stime sulla congiuntura di Confcommercio. Ad aprile e maggio il PIL crescerebbe su base congiunturale dello 0,1% (tab.1), valori che porterebbero nel mese in corso la variazione su base annua allo 0,8%. Elemento che renderebbe possibile una crescita di analoga entità nella media dell’intero 2025, ma che si scontra con le difficoltà delle famiglie di tornare su un sentiero di crescita della domanda. Tale difficoltà, più che alle dinamiche reddituali, comunque positive, è da collegarsi al permanere, anzi al peggiorare, delle aspettative per il futuro.

Molte di queste valutazioni sono confermate dall’andamento dei consumi misurati nella metrica dell’ICC. Sulla base delle prime stime l’indicatore, dopo un bimestre di forti riduzioni, in aprile sarebbe tornato in territorio positivo nel confronto annuo (+1,1%) con una crescita sia per i beni (+0,6%) sia per i servizi (+1,9%). Al netto dei diversi effetti di calendario, che hanno fortemente condizionato il confronto annuo negli ultimi mesi, si rileva come da novembre del 2024 i consumi destagionalizzati in volume siano sostanzialmente fermi. Stasi che è sintesi di scelte molto articolate da parte dei consumatori. Le famiglie continuano a privilegiare le spese legate alla fruizione del tempo libero, alla cultura e alla ricreazione, privilegiando le dimensioni dell’esperienza e delle soluzioni rispetto all’acquisizione dei beni fisici.

Le spese per i prodotti più maturi (abbigliamento, mobili, elettrodomestici, autovetture) continuano ad essere in forte difficoltà. Solo in modo episodico, come ad aprile per gli alimentari, questi problemi paiono attenuarsi, senza, peraltro, rappresentare una modifica nelle scelte di consumo di questi ultimi anni. L’inflazione resta sotto controllo. Le nostre stime per il mese di maggio confermano l’ipotesi di esaurimento degli impulsi registrati sui prezzi al consumo a partire dall’autunno scorso, sempre di modesta entità. Nel mese di maggio i prezzi al consumo sono attesi crescere dello 0,1% congiunturale, portando l’incremento su base annua all’1,8%, in lieve rallentamento rispetto al 2,0% di aprile.

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A questo andamento contribuirebbe in larga parte il permanere di una tendenza al rallentamento dei prezzi degli energetici con i prezzi dei carburanti ai minimi degli ultimi tre anni. La stabilizzazione dell’inflazione su questi valori anche nei prossimi mesi, unitamente a una politica monetaria più accomodante e al permanere di dinamiche moderatamente positive sul versante dell’occupazione e dei redditi, potrebbe contribuire a migliorare le aspettative delle famiglie, riportando alla normalità la relazione redditi-consumi e favorendo, per questa via, un’accelerazione delle dinamiche produttive e l’uscita da questa fase di quasi stagnazione.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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