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Economia

Festival Economia, al centro della 20^ edizione “L’Europa al bivio”

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MILANO (ITALPRESS) – E’ “Rischi e scelte fatali. L’Europa al bivio” il titolo individuato dall’Advisory Board per la 20^ edizione del Festival dell’Economia di Trento, in programma dal 22 al 25 maggio 2025, organizzata per il quarto anno consecutivo dal Gruppo 24 ORE e Trentino Marketing per conto della Provincia Autonoma di Trento e con la collaborazione del Comune e dell’Università di Trento.
Un titolo che riflette i grandi cambiamenti che l’esito delle elezioni negli Stati Uniti produrrà sullo scacchiere internazionale, a partire dagli equilibri geopolitici e macroeconomici globali. Sono numerosi i rischi e le scelte che ci troveremo ad affrontare e che impatteranno sull’Europa: temi cruciali che il Festival dell’Economia di Trento affronterà con il contributo delle menti più brillanti del mondo economico, accademico e politico a livello nazionale e internazionale il maggio prossimo in una edizione speciale che festeggerà i 20 anni della manifestazione.
“Le elezioni americane hanno rappresentato una svolta storica, aprendo a scenari di grandi cambiamenti: il ritorno del potere degli Stati, la globalizzazione che difficilmente si riaffermerà, lo sviluppo del commercio internazionale che si contrae, stretto dalla polarizzazione sempre più forte tra Stati Uniti e Cina – spiega il presidente dell’Advisory Board e del Comitato Scientifico del Festival dell’Economia di Trento Fabio Tamburini, direttore del Sole 24 Ore -. L’Europa, tra economie poco brillanti e mancanza di leadership, è sempre di più un vaso di coccio tra due vasi di ferro. Il suo futuro è legato a scelte che dovranno essere fatte e che non sono scontate. Su questi scenari incombe poi la variabile intelligenza artificiale che, oltre a cambiare il mondo come lo conosciamo, pone l’attenzione sulla grande quantità di energia che richiede e su dove trovarla. Grandi cambiamenti e incognite su rischi e scelte da fare perchè condizioneranno la direzione verso cui andrà il mondo”.
Con il nuovo titolo il Festival dell’Economia di Trento prosegue nell’impegno rivolto ad analizzare le sfide dettate da uno scenario mondiale caratterizzato da elevata complessità e incertezza proponendo soluzioni e chiavi di lettura. Nel 2022, infatti, il tema “Dopo la pandemia, tra ordine e disordine” mirava ad approfondire i profondi effetti sociali, economici e politici della pandemia, mentre l’edizione 2023 intitolata “Il futuro del futuro. Le sfide di un mondo nuovo” si è impegnata a delineare l’impatto che le grandi trasformazioni tecnologiche e socio-economiche avranno sull’umanità. Nel 2024 con “Quo vadis? I dilemmi del nostro tempo” il Festival ha analizzato le grandi questioni che il nostro tempo ci pone, dall’acuirsi dei conflitti nel mondo al crescere di inflazione e debito pubblico, dal cambiamento climatico all’inverno demografico.
Il titolo dell’edizione 2025 del Festival è stato scelto dall’Advisory Board del Festival dell’Economia di Trento composto da Elena Beccalli, Marco Fortis, Paolo Magri, Emma Marcegaglia, Giulio Sapelli, Giulio Tremonti e Fabio Tamburini (presidente).
Confermato il Comitato scientifico composto dalla professoressa Ericka Costa, associata di Economia aziendale del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento, dal professore Luigi Bonatti, ordinario di Politica economica all’Università di Trento, dalla storica dell’economia Adriana Castagnoli, già docente di Storia contemporanea all’Università di Torino.

– Foto ufficio stampa Gruppo 24 Ore –

(ITALPRESS).

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Economia

Dazi, Lollobrigida “Mercato Usa irrinunciabile, accordo del 15% abbastanza sostenibile”

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ROMA (ITALPRESS) – “Per un Paese esportatore come il nostro, i dazi in uscita non sono una buona notizia e quindi non li apprezziamo particolarmente, anche se in gran parte ricadono sui cittadini americani. Per questo non comprendiamo fino in fondo le scelte del presidente Trump. Dopodiché, per quanto riguarda i rapporti fra Europa e Stati Uniti, noi li riteniamo fondamentali a prescindere da chi governa i singoli Stati, perché sono due blocchi democratici e il rapporto di crescita di entrambi permette alla popolazione di godere della prosperità che merita. Se questo rapporto dovesse entrare in crisi e, magari, vedessimo Paesi autocratici viaggiare a velocità diverse, come sta accadendo a est del mondo, ciò potrebbe rappresentare un problema ben più grave. Ciononostante, il mercato americano per noi è irrinunciabile e l’accordo del 15% lo riteniamo abbastanza sostenibile: in alcuni settori non incide, perché ad esempio su alcuni formaggi i dazi erano già previsti”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida intervenuto nel corso di “Non Stop News” su Rtl 102.5.

“Continueremo a lavorare in questi mesi per cercare di ottenere delle esenzioni sugli asset strategici per il nostro export agroalimentare. Non è detto che ci si arrivi e, nel caso in cui dovessero verificarsi contrazioni delle esportazioni verso gli Usa, interverremo in sostegno delle imprese per quanto necessario. Nel frattempo, lavoriamo e apriremo nuovi mercati per offrire la possibilità di nuovi insediamenti in termini di sbocchi commerciali, così da far crescere il nostro export”, ha aggiunto. Il ministro ha poi sottolineato come “il governo Meloni è quello che ha investito più di tutti, nella storia repubblicana, nell’agricoltura. Continueremo a farlo con la nuova legge di bilancio, nella quale verranno confermati gli stanziamenti già previsti, abbiamo raggiunto i 12 miliardi in tre anni. L’ultimo provvedimento, Coltivitalia, è un intervento strategico che riguarda tutti i settori più importanti della nostra economia e ci mette nelle condizioni di poter salvaguardare le imprese che dovessero trovarsi in difficoltà a causa di effetti contingenti, climatici o legati a questioni geopolitiche e geoeconomiche”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

Pier Silvio Berlusconi al primo posto della Top Manager Reputation, Descalzi e Messina sul podio

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MILANO (ITALPRESS) – Ad agosto, mese di transizione, i contenuti calano del 23%. Si distinguono i manager dalle ottime semestrali e che chiudono operazioni strategiche. Mantiene il primo posto nella Top Manager Reputation (www.topmanagers.it), stilata da Reputation Manager SPA SB, Pier Silvio Berlusconi (85.95), che conquista Prosiebensat e fa nascere un nuovo gruppo da 300 milioni di spettatori. Stabile al secondo l’AD di Eni Claudio Descalzi (85.85) con profitti oltre i 2,5 miliardi nel semestre. Si conferma terzo Carlo Messina (85.29) che batte le stime con utile semestrale netto di Intesa Sanpaolo a 5,2 miliardi. Risale al quarto Andrea Orcel (84.27) che porta Unicredit a superare i 100 miliardi di capitalizzazione, segna un semestre record e punta a salire ancora in Commerzbank. Quinto l’AD di A2A Renato Mazzoncini (79.91). Al sesto sprint di quattro dell’AD di Poste Matteo Del Fante (79.55), grazie agli utili in crescita del 14%, trainati da servizi finanziari e Bancoposta.

Al settimo c’è Luca de Meo (79.40), prossimo alla guida di Kering, Urbano Cairo (76.99) si conferma ottavo, seguito da Alessandro Benetton (76.97). Sale di uno al decimo l’AD di FS Stefano Donnarumma (73.53) che porta i ricavi semestrali a 8,2 miliardi, in crescita rispetto al 2024. In undicesima sale di tre Cristina Scocchia (69.98), AD di Illy, che segna risultati in crescita nonostante i rincari sulla materia prima. Stabile al dodici l’AD di Terna Giuseppina Di Foggia (69.72), al tredici sale di due l’AD di Fincantieri Pierroberto Folgiero (69.70), che presenta conti in crescita, continua il rally in borsa e annuncia il nuovo piano industriale entro l’anno: priorità alla difesa. Il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro (69.28) sale di due al quattordici, e l’AD di Enel Flavio Cattaneo (69.18) guadagna tre posizioni al quindici con semestrale in crescita. Al sedici sale di sei l’AD di Bpm Giuseppe Castagna (69.08), che in questi mesi di risiko ha rafforzato la sua leadership. Chiudono la top 20: Pietro Labriola (67.86), Gian Maria Mossa (67.80), Brunello Cucinelli (67.35) e Francesco Milleri (66.28). In crescita: Roberto Cingolani (22°,+6), Luigi Lovaglio (24°,+15) al rilancio su Mediobanca, Stephan Winkelmann (35°,+10), Claudio Andrea Gemme (50°,+16), il Presidente dell’Inter Giuseppe Marotta (73°,+11).

– foto ufficio stampa Top Manager Reputation –

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Economia

UniCredit annuncia nuove partnership con BNP Paribas e FNZ

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MILANO (ITALPRESS) – UniCredit ha annunciato oggi il prossimo passo nell’evoluzione della propria offerta di custodia titoli, siglando una partnership con BNP Paribas per i servizi di custodia e con FNZ per la piattaforma di post-trading titoli basata su cloud, nel continuo processo di armonizzazione del proprio assetto tra Italia e Germania.

L’iniziativa segue l’annuncio fatto dalla banca a gennaio, dell’intenzione di internalizzare le sue attività di back-office di custodia titoli, standardizzandone operazioni e fornitori in tutti i paesi, creando più di 200 nuovi posti di lavoro nel processo. UniCredit ha scelto il business titoli di BNP Paribas come partner per i servizi di custodia per l’Italia e la Germania, con un ulteriore supporto per il Lussemburgo. Grazie alla sua presenza globale e alla sua comprovata eccellenza operativa, BNP Paribas è un partner a lungo termine naturale, pronto a fornire i servizi d’eccellenza ai clienti di UniCredit.

I nuovi team di back-office e digital lavoreranno ora con FNZ per costruire una piattaforma di post-trading di titoli leader del settore per l’attività di servizi di custodia della banca in Germania. La piattaforma tecnologica end-to-end altamente scalabile di FNZ è pienamente allineata con l’ambizione della banca di migliorare l’efficienza operativa e accelerare l’innovazione. Facendo leva sulle capacità di FNZ, UniCredit semplificherà significativamente i suoi processi, servendo i clienti nel modo più fluido possibile. Il team che gestirà questa piattaforma sarà completamente interno a UniCredit, creando così più di 140 nuovi posti di lavoro in Germania, dove il servizio era precedentemente in gran parte esternalizzato, e altri 60 in Italia. Inoltre, sono stati generati altri 25 posti all’interno del team Digital in Italia, Germania e Polonia per supportare il processo, con altri in arrivo. Nel frattempo, un team interfunzionale sta già lavorando alla transizione.

Commentando l’iniziativa, Gianfranco Bisagni, Group Chief Operating Officer di UniCredit, ha dichiarato: “Siamo totalmente impegnati ad armonizzare e semplificare la nostra struttura in UniCredit per fornire una base più sicura, flessibile e conveniente per l’erogazione dei servizi di custodia, consentendo ai nostri clienti di essere più agili e incisivi nell’esecuzione. Al fianco di FNZ e BNP Paribas siamo fiduciosi di avere le migliori basi possibili”. “Internalizzando parti chiave della catena del valore della custodia titoli, stiamo effettuando un investimento strategico in una delle nostre aree di prodotto più critiche. Stiamo rafforzando le nostre competenze interne, migliorando la resilienza operativa e accelerando la nostra trasformazione digitale. Con i nostri nuovi partner, siamo pronti a fornire servizi più integrati, efficienti e orientati al futuro, stabilendo un nuovo standard per la custodia titoli incentrato sul cliente in Germania e in tutta Europa“, ha dichiarato Marion Höllinger, CEO di HypoVereinsbank Germany.

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– foto IPA Agency –

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