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Politica

Mattarella “L’interlocuzione è l’esplicarsi della democrazia”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il ruolo dei corpi intermedi, la concertazione tra parti sociali e istituzioni consentono di raggiungere punti di equilibrio e di costruire il futuro. Il dialogo, l’ascolto, sono gli strumenti che hanno consentito all’Italia di progredire: si colgono, talvolta, spinte a considerare un valore, invece, la rottura, lo scontro. Quasi che il progresso non passi, al contrario attraverso la coesione e la partecipazione. La interlocuzione non è un inciampo, un fastidio, un rito: è l’esplicarsi della democrazia di un Paese, della vita di una comunità non di sudditi ma di cittadini consapevoli”.
Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento all’assemblea di Confesercenti.
(ITALPRESS).
-Foto: Quirinale-

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Schlein “Siamo sulla strada giusta, abbiamo vinto con l’unità”

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ROMA (ITALPRESS) – “Questa è una vittoria plurale e collettiva a cui hanno contribuito tutte le forze progressiste: ci indica la direzione per costruire l’alternativa alle destre. Abbiamo saputo vincere con l’umiltà e l’unità”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, in un’intervista a la Repubblica, dopo il voto delle regionali in Emilia-Romagna e Umbria, sottolinendo come “il calo vistoso dei partiti di governo dovrebbe spingerli a interrogarsi sulle politiche sbagliate che stanno portando avanti”.
Per la leader dem “è un risultato davvero straordinario che ci conferma sul territorio davanti a tutti gli altri partiti. Ovunque c’è stato un balzo impressionante. Abbiamo un Pd che da solo, in Emilia-Romagna, prende più voti dell’intera coalizione di centrodestra. Una roba clamorosa. I dati confermano che il Pd è il perno della costruzione dell’alternativa alle destre. E ci consegna una grande responsabilità, che infatti abbiamo sempre esercitato all’insegna della massima unità. Noi continueremo a perseguirla. I risultati ci dicono che siamo sulla strada giusta: non abbiamo nessuna presunzione di autosufficienza”.
Sul rischio che il M5S ritenga l’alleanza con il Pd un abbraccio mortale, Schlein chiosa: “Oggi è il giorno della festa collettiva e plurale, come sono state le nostre coalizioni. Poi, che il Pd abbia storicamente un radicamento maggiore sul territorio è vero. Ma resto fiduciosa che la generosità con cui si sono stretti i patti sui territori sarà la stessa con cui costruiremo un’alleanza ampia per conquistare domani il governo del Paese”.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotograma-

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Politica

Alle regionali in Umbria centrosinistra in vantaggio. De Pascale dichiara la vittoria in Emilia Romagna “Abbiamo parlato ai cittadini”

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ROMA (ITALPRESS) – In Emilia Romagna le proiezioni confermano il vantaggio del candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, Michele De Pascale. Secondo il Consorzio Opinio Italia per Rai, quest’ultimo si attesta al 56% mentre la candidata del centrodestra, Elena Ugolini, sfiora il 40%. La candidata del centrosinistra per l’Umbria, Stefania Proietti, è in testa rispetto a quella del centrodestra Donatella Tesei. Le proiezioni di voto vedono Proietti oltre il 50% contro il 46% di Tesei. “La fiducia ha ispirato la nostra campagna elettorale che è stata onesta per proporre soluzioni e mai arrogante. C’è un dato di partecipazione alle urne che preoccupa, è un dato che deve fare riflettere”, sono le prime parole di Michele De Pascale giunto al comitato elettorale da vincitore. “Ho molta riconoscenza verso la coalizione, il mio partito, Schlein e Bonaccini mi hanno dato grande sostegno, E’ stato un onore portare avanti questa sfida, abbiamo voluto parlare ai cittadini e con noi ci sono oltre 60 movimenti civici”.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Politica

Nasce la Fondazione Giulia Cecchettin contro la violenza sulle donne

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ROMA (ITALPRESS) – Contrastare la violenza sulle donne e operare per la parità di genere in una società equa e inclusiva, capace di prevenire per contrastare ogni forma di violenza di genere, nella quale ogni persona possa realizzare se stessa in consapevolezza, libertà e pienezza mantenendo viva la memoria di Giulia Cecchettin diffondendo il suo messaggio di amore, gioia e speranza, ricordandone la determinazione, il coraggio, lo spirito altruista e la passione per la vita. Sono questi gli obiettivi della “Fondazione Giulia Cecchettin ETS”, la cui nascita è stata sancita il 29 ottobre scorso a Padova con la firma dell’atto costitutivo da parte dei fondatori: il padre Gino, la sorella Elena e il fratello Davide e presentata stamane presso la Camera dei Deputati. “Questa Fondazione nasce da una tragedia immane. Come spesso funziona la vita, quando tutto sembra perduto, quando si affrontano sofferenze tali, la vita ancora ti sorprende offrendo uno scopo nuovo per trasformare l’oscurità in azione, la perdita in impegno, uno scopo che ha trovato radici nel ricordo di Giulia”, afferma Gino Cecchettin.
“Ho attraversato la morte nella sua essenza più profonda – racconta -, prima con la perdita di mia moglie e poi con quella di Giulia, ho provato incredulità ma ho capito che la vita è un soffio e che non può essere sprecata, ho imparato a mie spese il valore del tempo. Mentre siamo qui migliaia di donne in tutto il mondo stanno vivendo nella paura e stanno subendo abusi, da quando è mancata Giulia sono state uccise 120 donne solo in Italia, numeri inimmaginabili, non possiamo permetterci più di essere indifferenti. In questo ultimo anno ho ricevuto messaggi strazianti di paura – prosegue -, di fronte a certe realtà come possiamo essere impassibili? Se siamo qui oggi è perchè non possiamo più tollerare che il silenzio sia l’unica risposta a chi ha bisogno di aiuto, la differenza tra una società che cresce e una che si disintegra spesso dipende dalle piccole scelte quotidiane, il nostro impegno non è un’idea astratta ma una semina fiduciosa che ha già portato molti frutti. La violenza di genere è un fallimento collettivo di una cultura che tollera spesso il silenzio, ognuno di noi ha un ruolo da giocare e questo richiede impegno e coraggio. Il giorno dell’udienza con Filippo Turetta ho provato un dolore straziante, ma non riuscivo a provare rabbia verso il carnefice di mia figlia e la sera dell’udienza tornando a casa ho avuto modo di immaginare il nostro mondo come un ecosistema dove ognuno di può iniettare odio oppure amore. Non possiamo cambiare gli eventi ma possiamo decidere come reagire”, conclude.
L’evento, che si è tenuto in collegamento con il Parlamento Europeo, su iniziativa dell’europarlamentare Alessandra Moretti, e le scuole; ha visto l’indirizzo di saluto del vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè; i contributi del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara e della ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Eugenia Roccella. “Alla Camera, che è la casa degli italiani, viene presentata una Fondazione che parla di un’italiana che ha sofferto, che è stata vittima della violenza di genere e da qui parte l’impegno affinchè in tutta Italia ci sia un rispetto e un approccio diverso ad una tematica che anche quest’anno conta troppe persone uccise”, afferma il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè spiegando che “questo è il luogo da dove parte un nuovo approccio che deve essere il più possibile formativo partendo dalle scuole, la formazione è il dato principale e la Camera deve mettere a disposizione tutti gli strumenti fisici e legislativi affinchè si possa fare di più al più presto”.
Per la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Eugenia Roccella, è necessario “non rassegnarsi, non dimenticare la casistica vasta è importantissimo e farlo nel nome di Giulia, rimasta nei cuori di ognuno di noi, è fondamentale. La violenza contro le donne è una piaga che viene da lontano e che, nonostante i grandi cambiamenti che sono intervenuti, non riusciamo a debellare. E’ una piaga che lascia una scia di dolore ma anche una ferita che si produce nel tessuto sociale e nelle nostre comunità – prosegue -, affonda le radici nella asimmetria di potere. Nonostante le battaglie condotte e le leggi, seppur molto tardive, questo lungo e faticoso cammino di questi anni non ha diminuito il tasso di violenza e il numero di femminicidi. La percentuale di femminicidi è alta in tutta Europa, anche nei Paesi che siamo abituati a considerare più avanzati, c’è qualcosa di radicato che non riusciamo fino in fondo a combattere”.
Infine, il ministro dell’istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, evidenzia che “quando una donna viene offesa o addirittura uccisa è la stessa civiltà a venire negata, il fenomeno si manifesta nel femminicidio nella violenza sessuale ma anche nella discriminazione, consentire a una donna di sentirsi sicura e avere pari opportunità è un obiettivo fondamentale di chi crede nei valori di ogni persona. Abbiamo di fronte due strade: una concreta e l’altra ideologica, la visione ideologica vorrebbe risolvere la questione lottando contro il patriarcato, ma il patriarcato come fenomeno giuridico è finito nel 1975. Il femminicidio, che allarma sempre di più, se una volta era dovuto ad una concezione proprietaria – osserva -, oggi sembra più il frutto di una grave immaturità narcisista del maschio. La vera battaglia, quindi, è culturale, parte dalla scuola ma non coinvolge solo la scuola, coinvolge la famiglia dove occorre che le relazioni siano davvero paritarie, coinvolge la cultura di massa, l’uso dei social, la stessa pubblicità”. La mattinata è stata l’occasione anche per introdurre il primo dei progetti che la Fondazione attiverà nel 2025, il “Progetto educativo: prevenzione e sensibilizzazione alla violenza di genere” che si propone di promuovere un cambiamento delle dimensioni strutturali e culturali alla base della violenza di genere attraverso la prevenzione, la formazione e l’empowerment. Azioni concrete coinvolgeranno scuole, famiglie, comunità e i professionisti che operano a contatto con le vittime di violenza e saranno condotte in rete con altri soggetti.

– Foto xb1/Italpress –

(ITALPRESS).

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