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Cronaca

Autogrill, ad Assago il primo acceleratore di startup per il mondo F&B

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ASSAGO (MILANO) (ITALPRESS) – Nasce il F&B Innovation Hub di Autogrill, l’acceleratore di startup specializzato nel settore Food & Beverage legato al consumo in viaggio. L’iniziativa – presentata questa mattina nella sede di Autogrill del Centro Direzionale Milanofiori di Assago, in provincia di Milano – è stata promossa da Avolta e Autogrill insieme a Edizione per rappresentare le attività delle cinque startup selezionate tra oltre 100 candidature provenienti da quattro continenti, nello spazio loro dedicato nell’headquarter di Assago. All’evento hanno partecipato Alessandro Benetton, presidente di Edizione e presidente onorario di Avolta, e Xavier Rossinyol, CEO di Avolta, protagonisti di una tavola rotonda che ha approfondito le sfide e le opportunità dell’innovazione nel settore, insieme al professor Luciano Floridi, Direttore del Centro di etica digitale all’Università di Yale, moderata dalla giornalista e conduttrice Mia Ceran. La presentazione del Programma di Innovazione e delle Startup selezionate ha visto anche la partecipazione di Maurus Lienhard, Chief Strategy and Traformation Officer di Avolta, e di Luca D’Alba, Direttore Generale Autogrill Italia.
C’è Hoooly!, un cestino intelligente che, grazie all’unione tra robotica e AI, separa automaticamente i rifiuti e offre analisi dettagliate per migliorare l’efficienza e la sostenibilità; e poi Simply SFA che, con i suoi kit dedicati, conduce test personalizzati in grado di analizzare aspetti come gusto, odore e presentazione visiva dei prodotti. Le preferenze e le percezioni dei consumatori aiutano così a ottimizzare ricette, processi di produzione, scelta degli ingredienti e valutazione di nuovi prodotti, fornitori e materie prime. O Loquis, un’app gratuita e disponibile in 7 lingue, che connette le persone con i territori e la loro cultura, promuovendo un nuovo modo di viaggiare, più consapevole e sostenibile. Sono solo alcuni dei progetti sviluppati dalle startup italiane e internazionali incubate presso F&B Innovation Hub, acceleratore di imprese dedicato allo sviluppo di soluzioni innovative per migliorare la competitività dei servizi del settore.
Il polo innovativo di Milano rappresenta il primo spazio fisico al mondo di Avolta NEXT, il programma internazionale di innovazione e ventures del leader della travel experience, dedicato a reinventare l’esperienza di viaggio e a ridefinire il futuro del travel retail e del settore F&B. Le 5 startup che hanno superato la selezione di una prima Call for Ideas, lanciata a dicembre 2023 e che ha visto più di 100 richieste provenienti da 4 continenti, sono state insediate nel nuovo polo di 220 metri quadri realizzato all’interno dello storico headquarter di Autogrill. L’obiettivo è quello di creare una vera e propria community che, in uno spirito di collaborazione e ispirazione, svilupperà i progetti, a stretto contatto con esperti del settore, su tre principali ambiti: esperienza del consumatore, operations and employee experience e sostenibilità.
“Ogni grande idea ha bisogno di un ambiente favorevole per crescere: l’Innovation Hub di Milano è il luogo dove il settore del travel retail può contaminarsi e incontrare progetti che guardano al futuro, grazie al contributo delle startup innovative, con cui condividiamo la passione per lo sviluppo e l’eccellenza – ha commentato Alessandro Benetton, Presidente di Edizione e Presidente Onorario di Avolta -. Innovazione, giovani e sostenibilità sono le direttrici strategiche del nostro Gruppo e sono per questo felice nel constatare come l’esperienza dell’Innovation Hub di Aeroporti di Roma abbia ispirato Avolta nell’avviare una progettualità analoga in un altro settore, a testimonianza di un DNA che vogliamo continuare a diffondere per creare nuovi campioni globali”.
“Uno dei driver fondamentali per la crescita di Avolta è l’innovazione, insieme alla progressiva integrazione dei business Retail e F&B, con l’obiettivo di rendere l’esperienza di viaggio la migliore possibile, in linea con la nostra strategia Destination 2027 – ha commentato Xavier Rossinyol, CEO di Avolta -. In questa direzione riteniamo indispensabile continuare a investire in Ricerca & Sviluppo attraverso progetti concreti come il F&B Innovation Hub di Milano, per valorizzare e supportare i talenti delle startup, e per costruire un domani sempre più sostenibile sulla rete autostradale. Autogrill ha ridefinito le esperienze di viaggio in autostrada in Italia e nel mondo e in più di un’occasione ho reso omaggio al cuore italiano della nostra azienda globale. Insieme, continuiamo il nostro percorso per ridefinire l’esperienza di viaggio sulle autostrade per le generazioni future”.
Gli spazi messi a disposizione affiancano la Factory Food Designers, l’incubatore di idee dove nascono i sapori, i prodotti e i concept che Autogrill utilizza nei suoi locali in tutto il mondo, realizzati grazie a una strategia di ricerca e sviluppo incentrata su qualità, sicurezza alimentare, sostenibilità e tecnologia. Oltre agli spazi, le startup potranno beneficiare di un finanziamento diretto attraverso un programma di accelerazione, che prevede anche un percorso di mentorship dedicato, grazie al quale saranno messe a disposizione risorse, competenze e un’esposizione globale per il lancio del proprio progetto a milioni di viaggiatori in tutto il mondo, rendendo le startup ancora più attraenti per potenziali partner o investitori. “Oggi compiamo un ulteriore passo avanti nel nostro percorso volto a investire in modo concreto e tangibile in progetti di sviluppo innovativo, in linea con la nostra visione e quella di Avolta di cui siamo parte, dando spazio alle idee creative di giovani che hanno voglia di mettersi in gioco – ha commentato Massimiliano Santoro, CEO Italy F&B di Avolta -. Ospitare qui nel nostro headquarter una community di Startup e accompagnarle nei loro percorsi di innovazione significa favorire le nuove competenze e la contaminazione tra saperi ed esperienze, diffondendo la cultura dell’innovazione e stimolando la creatività delle nostre persone, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la qualità dei servizi e la sostenibilità”.

– foto ufficio stampa Avolta –
(ITALPRESS).

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Meloni “Ponte sullo Stretto sfida difficile ma investimento su futuro”

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ROMA (ITALPRESS) – Il Ponte sullo Stretto “non è un’opera facile ma lo riteniamo un investimento sul presente e sul futuro dell’Italia, e ci piacciono le sfide difficili quando sono sensate. Lo facciamo per dare lavoro e opportunità oggi, visto il moltiplicatore che un’opera di questa imponenza può generare sul nostro tessuto economico e produttivo, e per lasciare alle generazioni future un’eredità concreta: un’Italia più connessa, più competitiva, più coesa”. Così, secondo quanto si apprende, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la riunione del Cipess che ha dato il via libera al ponte sullo Stretto. Il Ponte “sarà un simbolo ingegneristico di rilevanza globale, una dimostrazione della forza di volontà e della competenza tecnica dell’Italia, che ha pochi paragoni nel mondo”, ha aggiunto. “Crediamo in questa infrastruttura, così come crediamo in tutte le infrastrutture che questa Nazione aspetta da decenni e che devono costituire l’ossatura per una Nazione più veloce e moderna”, ha ricordato. “Fin dal nostro insediamento ci siamo posti degli obiettivi ben precisi: utilizzare gli investimenti pubblici come leva per lo sviluppo della Nazione, spendere le risorse bene e velocemente evitando sprechi e inefficienze, e realizzare così infrastrutture attese da decenni e che rimarranno ai nostri figli e produrranno benessere e crescita duratura”, ha sottolineato la premier.
(ITALPRESS).
-Foto: Palazzo Chigi-

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Ponte Stretto, Salini “Pronti a partire con opera orgoglio del Paese”

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ROMA (ITALPRESS) – “Oggi l’Italia dimostra ancora una volta di saper fare squadra, con un mega progetto trasformativo per tutto il Paese. L’approvazione del progetto del Ponte sullo Stretto di Messina da parte del CIPESS segna l’inizio di una nuova stagione di visione, coraggio e fiducia nelle capacità dell’industria italiana e di tutto il comparto produttivo del settore infrastrutturale”. Così Pietro Salini, Amministratore Delegato Webuild, a seguito dell’approvazione da parte del CIPESS del progetto del Ponte, il più lungo sospeso al mondo, e del vasto piano di opere complementari pensate per potenziare la mobilità tra Sicilia e resto d’Italia.
“Siamo particolarmente orgogliosi di essere parte dell’impresa del Ponte, fortemente voluta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Governo italiano e sostenuta con impegno dalla società concessionaria Stretto di Messina, come leader del contraente generale Eurolink, lavorando insieme alle migliori competenze dell’ingegneria mondiale e con un’ampia filiera italiana di eccellenza, dal Sud al Nord del Paese – ha proseguito Salini -. Il Ponte metterà in moto un grande progetto infrastrutturale diffuso in tanti cantieri all’opera in contemporanea, un volano di crescita, occupazione e legalità per tutto il Sud Italia”.
“L’opera sarà dotata di tecnologie avanzate per la sicurezza e la manutenzione e sarà realizzata secondo i più alti standard ingegneristici internazionali. Sarà anche una straordinaria opportunità per il futuro dei giovani – ha aggiunto -. I talenti dell’ingegneria italiana, i manager e gli operai del settore avranno finalmente la possibilità di impegnarsi, a casa propria, su una delle opere più sfidanti al mondo”.
“Con una competenza unica maturata nei progetti più sfidanti al mondo, una squadra di 95.000 persone e una rete di 17.500 fornitori, siamo al lavoro su alcuni dei più grandi progetti infrastrutturali in tutti i continenti: in Australia, dalle opere di mobilità sostenibile al progetto idroelettrico Snowy 2.0, il più grande del Paese; negli Stati Uniti, stiamo contribuendo alla costruzione delle più grandi arterie stradali; in Arabia Saudita, stiamo realizzando il sistema di dighe di Trojena; in Etiopia, stiamo completando la Grand Ethiopian Renaissance Dam, la diga più grande d’Africa”, ha sottolineato Salini.
“Siamo al servizio dell’Italia da 120 anni, e la nostra storia è legata a opere che hanno segnato il progresso del Paese: l’alta velocità ferroviaria, l’Autostrada del Sole, le metropolitane di Roma, Milano e Napoli, ospedali, stadi e dighe. Oggi, con 30 progetti strategici e 18.500 lavoratori all’opera, continuiamo a rafforzare la competitività del sistema Italia con infrastrutture come il tunnel di Base del Brennero e le linee AV Terzo Valico dei Giovi e Verona-Padova – ha spiegato -. Nel Sud Italia, stiamo portando avanti 19 grandi progetti che coinvolgono circa 9.000 addetti. Dall’alta velocità Napoli-Bari alla statale Jonica in Calabria, fino ai cantieri siciliani per il raddoppio ferroviario Palermo-Catania-Messina, investiamo in sicurezza, innovazione e formazione continua anche con scuole create sul territorio per formare le generazioni del futuro nel nostro settore”, ha concluso Salini.
Il Ponte sarà il cuore di un ampio sistema infrastrutturale integrato: oltre 40 km di nuove strade e ferrovie, tre stazioni ferroviarie sotterranee, una decina di viadotti e numerose gallerie, un centro direzionale all’avanguardia. Queste opere complementari avranno un impatto trasformativo sulla mobilità di territori che beneficeranno di imponenti investimenti infrastrutturali.
Il Ponte si unirà alla direttrice ferroviaria Palermo-Catania-Messina in Sicilia e alla futura linea AV/AC Salerno-Reggio Calabria sul versante calabrese.
Dall’antica Roma fino ad oggi i ponti sono sempre stati acceleratori per l’economia e lo sviluppo dei paesi. Il Gruppo Webuild ha dato il suo contributo a questa storia arrivando oggi ad un record di 1.022 km di ponti e viadotti realizzati: l’equivalente di un unico grande ponte che unisce Parigi con Berlino. Il Gruppo ha realizzato ponti e viadotti in oltre 300 grandi opere stradali e ferroviarie, il primo dei quali in Italia nel 1922, il Viadotto di Recco, per arrivare agli ultimi progetti, come il Secondo e il Terzo Ponte sul Bosforo in Turchia e il Long Beach International Gateway negli Stati Uniti.

– foto ufficio stampa Webuild –
(ITALPRESS).

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Webuild, il Ponte sullo Stretto entra ufficialmente nella fase operativa

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ROMA (ITALPRESS) – Il Ponte sullo Stretto di Messina entra ufficialmente nella fase operativa. Il CIPESS (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile) ha approvato il Progetto Definitivo del Ponte, con campata sospesa più lunga al mondo, insieme a una serie di rilevanti opere complementari strategiche per il territorio. La delibera del CIPESS segue la firma dell’Atto Aggiuntivo al Contratto tra la Società Concessionaria Stretto di Messina e il Contraente Generale Eurolink, guidato da Webuild, per un valore di 10,6 miliardi di euro. Tale Atto Aggiuntivo sarà efficace a partire dalla pubblicazione della delibera CIPESS in Gazzetta Ufficiale.
I lavori per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, la cui definizione è stata sostenuta con determinazione dalla società concessionaria Stretto di Messina, saranno eseguiti da Webuild, leader mondiale nella realizzazione di grandi opere complesse – dal Ponte Genova San Giorgio al Secondo e Terzo Ponte sul Bosforo, insieme ad alcuni dei più importanti player di riferimento nel settore come: il Gruppo Sacyr (Spagna), già partner di Webuild per il progetto di ampliamento del Canale di Panama; IHI (Giappone), che ha realizzato ponti come l’Akashi in Giappone, l’Osman Ghazi in Turchia e il Ponte sul Danubio a Braila in Romania con Webuild; insieme ad altri partner italiani di Eurolink, tra cui Condotte e Itinera.
Il team di progettisti include alcune tra le società più specializzate al mondo nel campo dei ponti sospesi, tra cui COWI (Danimarca), società di ingegneria con oltre 90 anni di esperienza, autore di progetti come il Çanakkale Bridge in Turchia e il Great Belt Bridge in Danimarca.
Il progetto prevede la costruzione di un Ponte di lunghezza complessiva pari a 3.666 metri, con una campata centrale sospesa di 3.300 metri, che lo renderà il ponte sospeso con la campata unica più lunga al mondo. L’impalcato, largo circa 60 metri, ospiterà tre corsie stradali per senso di marcia, due binari ferroviari e due corsie di servizio, garantendo un collegamento stabile, veloce ed efficiente tra il continente e la Sicilia per i suoi oltre 5 milioni di abitanti. Avrà una capacità massima di 200 treni/giorno e 6.000 veicoli/ora, e sarà aperto 365 giorni l’anno, 24 ore al giorno.
Le torri in acciaio alte 399 metri e il sistema di sospensione con cavi da 1,26 metri di diametro per una lunghezza totale di 5.320 metri rappresentano un primato ingegneristico. Il Ponte è progettato per resistere a eventi sismici e venti estremi, dotato di sistemi di monitoraggio intelligente per garantire sicurezza e manutenzione predittiva.
Parte fondamentale del progetto riguarda le opere complementari al Ponte, un sistema di infrastrutture e collegamenti che sarà realizzato su entrambe le sponde dello Stretto, con oltre 40 km di strade e ferrovie.
Oltre al Ponte, sono previste infatti opere di collegamento funzionali, opere non funzionali al Ponte (tra cui tre stazioni ferroviarie a Messina e il centro direzionale in Calabria) e Opere di Mitigazione e Compensazione ambientale, territoriale e sociale. In Calabria, i collegamenti stradali si estenderanno per circa 10 km, mentre il tratto ferroviario misurerà 2,7 km, progettato per collegarsi sia alla linea tirrenica storica che alla futura linea ad alta velocità/alta capacità Salerno-Reggio Calabria. In località Piale, nel Comune di Villa San Giovanni, sorgerà un Centro Direzionale, un complesso multifunzionale che ospiterà attività connesse alla gestione dell’Opera e servizi quali negozi, ristoranti e centro convegni. In Sicilia saranno invece realizzati 10,4 km di strade e 17,5 km di ferrovie. L’intervento ferroviario è progettato per collegarsi all’esistente rete regionale, Messina-Catania e Messina-Palermo. Tra le grandi opere previste, ci sono anche tre stazioni ferroviarie nella città di Messina (Papardo, Annunziata ed Europa) concepite per offrire un servizio di trasporto all’area urbana, collegando il Ponte con Università, ospedali e con il centro cittadino.
Tutte queste opere cambieranno profondamente la mobilità delle due regioni coinvolte tutelando allo stesso tempo l’ambiente: circa 12 milioni di m3 di materiale da scavo in Sicilia e circa 4,5 milioni in Calabria saranno riutilizzati per costruire i rilevati stradali, per il recupero ambientale e per opere di ripascimento della costa tirrenica.
L’altezza sul livello del mare dell’impalcato del Ponte sarà di 72 metri per una ampiezza di 600 metri. Il franco navigabile arriverà a 70 metri in condizioni di pieno carico delle corsie stradali e due treni passeggeri in contemporanea, parametri in linea o superiori a quelli dei ponti esistenti sulle grandi vie di navigazione internazionali.
Il Ponte sullo Stretto rappresenta il fulcro di un più ampio piano di investimenti infrastrutturali già in corso di realizzazione per dotare il Mezzogiorno di infrastrutture moderne e sostenibili, migliorando i collegamenti con il resto del Paese e dell’Europa. L’opera si inserisce nel corridoio Scandinavo-Mediterraneo della rete TEN- T (Trans-European Transport Network) e contribuirà a rafforzare l’integrazione logistica, economica e sociale del Sud Italia e il suo ruolo strategico nel contesto europeo e mediterraneo.

– foto ufficio stampa Webuild –
(ITALPRESS).

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