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Politica

La Russa “Nessuno scontro tra politica e magistratura”

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ROMA (ITALPRESS) – Nessuno scontro politica-magistratura. Lo ha ribadito il presidente del Senato, Ignazio La Russa, all’inizio del tradizionale scambio di auguri con la stampa parlamentare. “Nego ci sia in atto uno scontro tra politica e magistratura, nè lo auspico, questa zona grigia che c’è sul perimetro delle proprie funzioni, quelle dei magistrati e della politica, in qualche modo deve trovare una definizione”, ha detto La Russa. Parlando di riforme, la seconda carica dello Stato ha ribadito che “non c’è stato un brusco stop sul premierato, l’arco di tempo per realizzare questa riforma è un bene che non sia troppo rapido e se ritarda un pò a mio avviso è un dato importante, personalmente sono assolutamente favorevole”.
Si procede anche sulla riforma dell’autonomia differenziata: “Ci sono sensibilità diverse ma non è vero che il governo la ha subita perchè lo vuole la Lega, c’è stato un confronto doveroso tra partiti che formano la coalizione, e quello che auspico è che non si ripeta quanto visto in altri governi: un’intesa prettamente elettorale, non programmatica. Bisogna stare attenti a formulare un programma, il nostro è stato proposto come la stella polare per il corso della legislatura”.
Il presidente del Senato fa un appello a tutti i capigruppo parlamentari: “Di riforme importanti da fare ce ne sono tante, e tra queste mi è stata fatta una proposta, quella di inserire il termine ‘disabilità’ in Costituzionè, un appello
che faccio a tutti i presidenti dei gruppi auspicando si arrivi ad un esito positivo”.
Saggio per La Russa “rinviare il dibattito sul tema del finanziamento ai partiti, non dimenticando però che la democrazia presuppone risorse e comunque a me piace molto che i cittadini possano decidere. Credo che sia stato molto saggio in una fase come questa pur capendo le ragioni di una proposta che era emersa: quella di equiparare il sistema di finanziamento ai partiti al sistema di finanziamento per esempio alla Chiesa Cattolica”.
Un dato positivo, sottolineato da La Russa, riguarda la diminuzione del ricorso alla decretazione d’urgenza: “Nell’anno passato i decreti sono stati 40, quest’anno sono 28, quasi dimezzati, le leggi sono state 170 negli ultimi 2 anni a fronte di un totale di 80 decreti, comunque lo spazio per discutere in Parlamento c’è stato”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Politica

Renzi “Lavoro alla tenda riformista per mandare Meloni a casa”

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ROMA (ITALPRESS) – “Quel che sta accadendo è semplice e riguarda il mio posizionamento. Mentre fino a un anno fa c’erano tanti dubbi, oggi sono spariti perchè io sono quello che mena di più su Giorgia Meloni”. Così, in un’intervista a la Repubblica, il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, quanto al “ritorno di fiamma” col Pd. ” Abbiamo lo stesso obiettivo. Quando vado in giro trovo spesso tanti militanti del Pd che mi dicono: ‘Io ero renziano, tu mi hai deluso, ma ora dobbiamo mandare a casa la fascistellà. Parole dure, ma vanno mandati a casa”.

Come? “Lo spostamento a sinistra di Elly Schlein aiuta a costruire la tenda riformista che manca al centrosinistra per vincere le elezioni”, spiega Renzi. Su chi dovrebbe ritrovarsi sotto questa tenda, il leader di Iv dice: “Tutti quelli che non vogliono stare in un Pd sbilanciato a sinistra, ma che credono si debba costruire un’alternativa a Meloni. E per farlo è necessario stare tutti assieme”. Alla domanda se si sta proponendo per il ruolo di federatore, Renzi taglia corto: “No, non tocca a me. Se serve una mano organizzativa ci sono, ma non vogliamo guidare noi. Il mio ruolo non è fare il capo della tenda: sono in prima fila per mostrare i disastri della premier e del suo governo, la fascia di capitano la indosserà qualcun altro”.

Quindi “dico: partiamo, facciamo un percorso e vediamo, anche perchè le leadership si affermano sul campo, non in laboratorio. Tutte le volte che si sono tentati esperimenti in provetta non sono andati bene”, chiosa Renzi.

-Foto: Ipa Agency-

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(ITALPRESS).

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Politica

Schlein “Meloni come Trump. Spese per la Difesa? Al governo avremmo detto no al 5%”

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MILANO (ITALPRESS) – “Se fossimo noi al governo insieme a M5S e AVS, non avremmo accettato di andare al 5% (del Pil in difesa, ndr), ma avremmo fatto nell’interesse dell’Italia la stessa identica cosa che ha fatto Sanchez”. Lo ha dichiarato la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ospite della trasmissione “In Onda” su La7. “E sa cos’altro avremmo fatto che ha fatto Sanchez e non Giorgia Meloni? Avremmo approvato già adesso il riconoscimento dello stato di Palestina come contributo a un percorso di pace in Medio Oriente, perché anche i palestinesi, come gli israeliani hanno pieno diritto a vivere in uno stato e a vivere in pace e in sicurezza in uno stato che loro riconosciuto – ha aggiunto -. E Giorgia Meloni non ha ancora espresso una netta condanna dei crimini di guerra che sta compiendo il governo di estrema destra di Netanyahu a Gaza e in Cisgiordania”.

“Questa destra porta avanti le stesse cose in tutti i paesi: se la prendono ogni giorno con un nuovo nemico, i migranti, i diversi, le comunità LGBT, i giudici. Però il punto vero è che lo fanno per nascondere il fatto che non stanno portando risposte ai bisogni concreti delle persone. Nei primi 100 ordini esecutivi di Trump non ce n’era uno che riguardasse il diritto alle cure degli americani. Non ce n’era uno che riguardasse il salario degli americani. Anzi, come Giorgia Meloni, Trump negli Stati Uniti blocca il salario minimo”, ha affermato la segretaria del PD. “Trump deporta i migranti e Giorgia Meloni ha speso un miliardo degli italiani per creare delle prigioni vuote in Albania dove sta trasferendo migranti che erano già detenuti nei CPR in Italia, tra l’altro violando non solo i loro diritti fondamentali, ma anche la legge italiana ed europea, come in questi giorni ha segnalato anche la Cassazione – ha spiegato –. Quindi il punto vero è che loro fanno le stesse cose, si scelgono gli stessi nemici, ma ugualmente non sono in grado di dare risposte ai bisogni concreti”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Da Ue sì a pagamento settima rata Pnrr, Meloni “Italia conferma primato”

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ROMA (ITALPRESS) – Nella giornata di oggi l’Italia ha ricevuto la valutazione positiva al pagamento della settima rata del PNRR, pari a 18,3 miliardi di euro, adottata dalla Commissione europea in seguito al positivo conseguimento di tutti gli obiettivi previsti.

Con la recente revisione tecnica, che ha aggregato in un unico traguardo i tre obiettivi connessi alle misure su rinnovabili, batterie e alla riforma del rischio finanziario associato ai contratti di acquisto per le energie rinnovabili, gli obiettivi programmati e conseguiti sono 64, suddivisi in 31 milestone e 33 target. Lo fa sapere una nota di Palazzo Chigi.

“Con il pagamento della settima rata l’Italia confermerà il primato europeo nell’avanzamento del Piano, con oltre 140 miliardi di euro ricevuti, corrispondenti al 72% della dotazione finanziaria complessiva e al 100% degli obiettivi programmati nelle prime sette rate, pari a 334 tra milestone e target, obiettivi tutti conseguiti nel pieno rispetto del cronoprogramma stabilito dalla Commissione. Si tratta di un primato anche qualitativo, abbiamo dimostrato di essere capaci di utilizzare in modo virtuoso gli strumenti che l’Europa ci ha fornito e siamo diventati un modello per gli altri Stati membri. Dobbiamo tutti essere orgogliosi del grande lavoro che abbiamo fatto fino ad ora. Un lavoro che non è certo terminato, e deve anzi continuare con la medesima determinazione, per una Nazione sempre più moderna, produttiva e competitiva, forte e inclusiva, consapevole e pronta alle sfide globali del presente e del futuro”, dichiara il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Tra gli obiettivi conseguiti figurano diverse riforme, come la legge sulla concorrenza, le misure per velocizzare i pagamenti della Pubblica Amministrazione e la revisione del servizio civile universale.

“Alla settima rata – afferma il Ministro per gli Affari europei, il PNRR e le politiche di coesione, Tommaso Fotisono legati diversi investimenti strategici, tra i quali il nuovo collegamento elettrico tra Sardegna, Corsica e penisola, SA CO I.3, e il collegamento elettrico sottomarino tra Sicilia, Sardegna e penisola, Tyrrhenian Link: infrastrutture fondamentali per implementare le reti di trasmissione dell’energia elettrica e per rafforzare l’autonomia energetica dell’Italia, con l’obiettivo di garantire energia a famiglie e imprese a condizioni migliori. La valutazione positiva per il pagamento di questa rata fa seguito alla presentazione della richiesta di pagamento dell’ottava rata, a conferma dell’allineamento del Piano italiano con la roadmap europea del PNRR, nel pieno rispetto dei suoi impegni, delle sue priorità e della sua scadenza finale ad agosto 2026″.

Agli investimenti sulle infrastrutture energetiche si aggiungono altri interventi significativi quali il potenziamento della flotta di autobus e di treni a emissioni zero per il trasporto regionale, dei nodi metropolitani e dei principali collegamenti nazionali, la riqualificazione di molte stazioni ferroviarie, le misure per la cybersicurezza, l’attivazione di 480 Centrali Operative Territoriali (COT) per rafforzare le prestazioni in materia di salute pubblica, gli investimenti per una migliore gestione delle risorse idriche, il conferimento di 55.000 borse di studio agli studenti meritevoli meno abbienti per l’accesso all’Università, di 7.200 borse di dottorato per la ricerca e di ulteriori 6.000 borse per dottorati innovativi, specificatamente dedicate alle imprese.

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-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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