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Cronaca

Quarto podio per Razzetti, cadono cinque record del mondo

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BUDAPEST (UNGHERIA) (ITALPRESS) – Alberto Razzetti assoluto mattatore di questi Mondiali. A Budapest va in archivio anche la penultima giornata della rassegna iridata in vasca corta con il venticinquenne ligure delle Fiamme Gialle che vince la medaglia di bronzo nei 400 metri misti e chiude il suo Mondiale con quattro medaglie al collo (tre individuali e una in staffetta). Razzetti ferma il cronometro in 3’58″83, dietro al russo Ilia Borodin, oro in 3’56″83, e allo statunitense Carsten Foster, argento in 3’57″45 Un buon delfino porta al comando Razzetti che però poi con il dorso, anello debole, scivola al quinto posto. La grande rimonta inizia con la rana dove l’azzurro risale sino al terzo posto e con lo stile libero consolida la posizione e chiude sul podio. “Sono contento di questo Mondiale, avrei firmato per questi risultati, era importante finire con un podio ed è una grande soddisfazione – ha commentato ‘Razzò ai microfoni di Raisport – è stato un anno intenso, importante e ricco di soddisfazioni e sarà un trampolino importante per il 2025”. Michele Busa sfiora la medaglia nella finale dei 100 delfino uomini. L’azzurro ferma il cronometro sul 49″08, settimo l’altro italiano in gara, Simone Stefanì con 49″29. Anche Luca De Tullio, negli 800 stile libero, va vicino al podio ma si deve accontentare del quinto posto: il ventunenne azzurro chiude al terzo posto la sua serie veloce, ma il 7’34″32 gli vale il quinto posto complessivo. “Ho cambiato gruppo da tre mesi dopo le Olimpiadi, però oggi non nascondo che l’ipotesi di una medaglia c’era”. Nella staffetta 4X100 misti mista l’Italia è settima: Lorenzo Mora (dorso), Ludovico Viberti (rana), Elena Capretta (delfino) e Sara Curtis (stile libero) arrivano al traguardo con il tempo di 3’35″54. Buone notizie per Benedetta Pilato: la 17enne azzurra stacca il pass per la finale dei 50 metri rana chiudendo la sua semifinale al secondo posto (quinto tempo in totale) con il crono di 29″24. “In acqua non ci sto male, le sensazioni ci sono – ha dichiarato la pugliese – Un campionato strano per me, però domani ci sono anche io e ci proverò”. Niente da fare invece per l’altra azzurra, Chiara Della Corte, che chiude con 30″06, ottava nella sua semifinale. Al maschile ottima prova di Simone Cerasuolo e Ludovico Viberti che staccano il pass per la finalissima dei 50 metri rana. I due azzurri divisi da un solo centesimo Viberti chiudono rispettivamente al settimo (25″80) ed ottavo posto (25″81), entrambi domani nuoteranno per una medaglia. Nei 50 stile femminili Silvia Di Pietro ferma il cronometro sul 23″68, fa registrare il nuovo record italiano e con il quarto tempo in assoluto vola in finale. Passa anche Sara Curtis che con 23″76 è ottava. Una giornata all’insegna dei record del mondo, ben cinque: lo svizzero Noe Ponti nei 100 farfalla (47″71), la canadese Summer McIntosh nei 400 misti femminili (4’15″48), l’atleta delle isole Cayman Jordan Crooks che nei 50 stile abbatte la barriera dei 20 secondi (19″90) ed infine la straordinaria Gretchen Walsh che nel giro di un’ora sigla il record nei 100 delfino (52″71) e nei 50 stile (22″87). Domani appuntamento con l’ultima giornata di questi campionati del Mondo: dalle 9:00 al via le ultime batterie, alle 17:30 sarà il momento delle finali. L’Italia vuole chiudere in bellezza e cercare di smuovere ancora il medagliere, al momento fermo a quota 7 (1 oro, 4 argenti e 2 bronzi).
– Foto Image –
(ITALPRESS).

Cronaca

Mattarella visita una scuola di Palermo “Il dialogo fa crescere”

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PALERMO (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato a sorpresa la scuola di Palermo “Edmondo De Amicis-Leonardo Da Vinci” nella sede di via Serradifalco, nel quartiere Noce-Malaspina. Il capo dello Stato si è intrattenuto in particolare con i bambini della 5^ C, una classe primaria multietnica, i cui alunni furono oggetto a ottobre di insulti e commenti a sfondo razzista mentre partecipavano all’iniziativa “Io leggo perchè”, al centro di Palermo.
Tutt’altro che imbarazzati dalla presenza dell’ospite illustre (la visita era stata tenuta segreta dalla dirigente scolastica Giovanna Genco), hanno rivolto al presidente alcune domande, consegnandogli alcuni doni. Sulla lavagna di classe spiccava un grande tricolore.
I bambini hanno poi scortato il presidente nell’aula magna, dove l’orchestra dei ragazzi delle classi della secondaria ha suonato due brani di Giuseppe Verdi, il coro delle Zingarelle dalla Traviata e il “Va, pensiero” dal Nabucco.
“Vivere insieme, dialogare, fa crescere, rivolgo un sentito grazie ai vostri insegnanti. Insegnare è un’impresa difficile ma esaltante”, ha detto il presidente ai circa 300 ragazzi al termine dell’incontro.
“Siete bravissimi, avete eseguito magistralmente questi due pezzi, e non è facile con tanti strumenti ad arco, a fiato, a percussione. Complimenti ai vostri insegnanti e complimenti a voi – ha affermato il capo dello Stato rivolgendosi all’orchestra che aveva eseguito i due brani. “La musica e la cultura sono il veicolo della vita, della convivenza, dell’apertura, della crescita personale e collettiva, tutti quanti insieme – ha aggiunto -. Per me è grande motivo di soddisfazione essere qui e farvi i complimenti”.
“Io ogni anno vado in una scuola per l’apertura dell’anno scolastico. Ma non è frequente che in altre occasioni vada a visitare delle scuole. Sono lietissimo di essere qui questa mattina e ringraziarvi di quello che fate, facendovi gli auguri per i vostri studi e il vostro futuro – ha spiegato il presidente -. Ringrazio ancora una volta i vostri insegnanti per quello che vi trasmettono, per come vi guidano nell’accrescimento culturale. Voi siete una scuola che con la lettura, la musica e altre iniziative di crescita culturale esprime i valori veri della convivenza nel nostro Paese e nel mondo, che è sempre più unito, connesso, sempre più senza confini. E’ una ricchezza quella di crescere insieme, scambiarsi opinioni, abitudini, idee. Ascoltare gli altri fa crescere e voi lo state facendo, per questo complimenti e auguri”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Cronaca

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Cronaca

Tajani “Per la pace in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Siamo all’alba di una possibile pace che potrebbe coinvolgere l’intera regione”. Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista al quotidiano La Stampa in merito alla tregua a Gaza.
“Ora inizia un lavoro diplomatico lungo e complesso per rafforzare la tregua – sottolinea Tajani -. Le prossime sei settimane saranno la chiave per porre le basi del passaggio dalla prima alla seconda fase del cessate il fuoco. La liberazione delle prime tre giovani donne israeliane è positiva, ma ora deve proseguire la liberazione degli ostaggi israeliani e, contestualmente, si devono far arrivare aiuti alla popolazione palestinese”.
Una volta stabilizzata la tregua “si potrà ridare slancio agli Accordi di Abramo, con cui si volevano normalizzare i rapporti dei Paesi arabi con Israele. Quel percorso era quasi concluso, ma si è interrotto con l’attacco del 7 ottobre. Adesso si devono riannodare i fili”.
Per il ministro “sarebbe una buona idea avere una missione di interposizione promossa da un ente internazionale come l’Onu. Purchè sia a guida araba. Può aiutare a consolidare la pace e a rafforzare l’Autorità palestinese. Siamo ancora in una fase embrionale, ma saremmo pronti a partecipare con un contingente. Serve, più in generale, una presenza europea in Medio Oriente. E in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo, se c’è un accordo gradito a entrambe le parti”.
Alla domanda se l’Italia ha l’obiettivo di riconoscere la Palestina, il vicepremier risponde così: “Sì, la nostra strada porta lì, ma ci vuole tempo perchè la Palestina deve essere riconosciuta anche da Israele e a sua volta deve riconoscere Israele. Le iniziative unilaterali che ho visto finora da parte di alcuni Paesi non servono alla Palestina nè alla pace”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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