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Cronaca

Urso “Nuove regole per il settore auto e un piano Ue con risorse comuni”

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ROMA (ITALPRESS) – “Siamo consapevoli che il settore auto sta vivendo una fase di profonda trasformazione, che riguarda prima di tutto i modelli di consumo. Oggi, l’auto non è più una priorità per i giovani, questo è un elemento con cui il settore deve fare i conti. Ci saranno meno auto e anche le merci saranno trasportate sempre di più con altri mezzi. Inoltre, l’auto elettrica ha bisogno di meno componenti e gran parte del suo valore è nella batteria. Sappiamo che si tratta di una rivoluzione culturale e non solo industriale, che deve tenere conto del nuovo contesto politico globale. Per questo non può essere affrontata imponendo un’unica tecnologia di cui non possediamo ancora le chiavi, nè tanto meno le materie prime necessarie per accedervi”. Così, in una intervista al Corriere della Sera, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
“Abbiamo chiesto all’Europa una revisione del contesto normativo e la rimozione della follia delle multe che sta costringendo le case automobilistiche a chiudere gli stabilimenti – spiega -. Serve un piano automotive con risorse comuni per finanziare sia gli investimenti tecnologici delle imprese e recuperare i ritardi con la Cina, sia gli incentivi all’acquisto, con un Ecobonus europeo, omogeneo e duraturo nel tempo”.
“Anche la Germania – aggiunge – ora condivide alcune delle nostre proposte. Il fronte si allarga ogni giorno di più. Sarà la prima questione all’ordine del giorno della presidente von der Leyen, come ha assicurato lei stessa a Giorgia Meloni”.
In merito al piano di Stellantis, in cui figurano 2 miliardi di investimenti nel 2025 e 6 miliardi di acquisti dai fornitori italiani, alla domanda su come si farà per assicurarsi che sarà così, risponde: “Abbiamo previsto un gruppo di lavoro che farà un rapporto periodico al tavolo automotive sull’esecuzione degli impegni e una gestione condivisa tra azienda e componentistica per governare al meglio la transizione”. Inoltre, il ministro Urso ritiene importante che il presidente di Stellantis John Elkann andrà in Parlamento, “perchè conferma che guarda all’Italia”.
“Il governo – sottolinea -, in un contesto di bilancio difficile, ha compiuto uno sforzo significativo, mettendo a disposizione del comparto e della filiera oltre un miliardo di euro nel 2025 per supportare le imprese. Le risorse sono state spostate dagli incentivi all’acquisto, che purtroppo non funzionano se introdotti in sede nazionale, al sostegno degli investimenti produttivi delle imprese. Queste risorse sono nel complesso superiori a quelle del vecchio fondo automotive. Si aggiunga che vanno nella direzione giusta: quella della produzione e del lavoro”.
Ed alla domanda su che veste potrebbe avere il ripensamento della Commissione Ue sulle emissioni di Co2 delle case costruttrici e sul Green deal, risponde: “Non ci siamo arresi e abbiamo aperto una breccia. Ora si muovono anche le imprese e i sindacati. E’ una battaglia dell’Italia, non di un governo, per superare le ideologie del Green deal e fare in modo che non si passi da una industria net zero (a emissioni nette zero, ndr) a zero industria”. “L’ambizione di una piena decarbonizzazione entro il 2035 non è in discussione – sottolinea Urso -. Ma non si può d’altra parte permettere che si concretizzi un vero e proprio suicidio industriale europeo. Una cosa è lo stop alla benzina e al gasolio, che condividiamo, altra cosa è lo stop ai motori termici che possono essere alimentati, per esempio, con carburanti sintetici o biologici. L’elettrico non è una religione e la neutralità tecnologica è la migliore espressione del principio di libertà su cui si fonda la nostra Europa”. Poi, in merito alle gigafactory, “servono all’Europa per raggiungere l’autonomia strategica sulla filiera produttiva. Anche su questo cambieremo l’agenda europea”.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Cronaca

ADR, la classifica degli acquisti in aeroporto: 8 su 10 prodotti beauty

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ROMA (ITALPRESS) – I profumi sono i prodotti più acquistati dai viaggiatori in aeroporto: iI 38,3% degli acquisti realizzati dai passeggeri, infatti, appartiene alla categoria dei profumi, seguiti dagli articoli per la cura della persona (20,6%) e per il make-up (13,1%). Se si considerano anche i set e formati viaggio (6,3%), risulta che quasi l’80% delle transazioni viene effettuate per comprare prodotti beauty.

Sono questi i dati raccolti dall’e-commerce Shop & Fly di ADR, un servizio che permette a chi viaggia di prenotare i prodotti online e ritirarli al duty free dell’aeroporto di Roma Fiumicino – primo in Italia per numero di passeggeri (42,1 milioni nel 2024, +23% rispetto all’anno scorso).

I terminal ospitano anche numerosi bar e ristoranti dove i viaggiatori possono gustare piatti gourmet, o rilassarsi un attimo tra le esposizioni ed installazioni artistiche di ogni epoca, dagli etruschi agli antichi romani, fino ad opere contemporanee di forte impatto.

Ma cosa si acquista in aeroporto? I profumi da donna sono i prodotti più scelti, con il 21,7% delle preferenze, seguiti dagli articoli per la skincare (18,5%) e dai profumi da uomo (11,7%). Non mancano poi il cioccolato, i liquori tipici come limoncello e amari, e il whisky. Ogni acquisto alla fine racconta una piccola storia: un regalo, un ricordo, o semplicemente un tocco di stile per coronare il viaggio.
(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella visita una scuola di Palermo “Il dialogo fa crescere”

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PALERMO (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato a sorpresa la scuola di Palermo “Edmondo De Amicis-Leonardo Da Vinci” nella sede di via Serradifalco, nel quartiere Noce-Malaspina. Il capo dello Stato si è intrattenuto in particolare con i bambini della 5^ C, una classe primaria multietnica, i cui alunni furono oggetto a ottobre di insulti e commenti a sfondo razzista mentre partecipavano all’iniziativa “Io leggo perchè”, al centro di Palermo.
Tutt’altro che imbarazzati dalla presenza dell’ospite illustre (la visita era stata tenuta segreta dalla dirigente scolastica Giovanna Genco), hanno rivolto al presidente alcune domande, consegnandogli alcuni doni. Sulla lavagna di classe spiccava un grande tricolore.
I bambini hanno poi scortato il presidente nell’aula magna, dove l’orchestra dei ragazzi delle classi della secondaria ha suonato due brani di Giuseppe Verdi, il coro delle Zingarelle dalla Traviata e il “Va, pensiero” dal Nabucco.
“Vivere insieme, dialogare, fa crescere, rivolgo un sentito grazie ai vostri insegnanti. Insegnare è un’impresa difficile ma esaltante”, ha detto il presidente ai circa 300 ragazzi al termine dell’incontro.
“Siete bravissimi, avete eseguito magistralmente questi due pezzi, e non è facile con tanti strumenti ad arco, a fiato, a percussione. Complimenti ai vostri insegnanti e complimenti a voi – ha affermato il capo dello Stato rivolgendosi all’orchestra che aveva eseguito i due brani. “La musica e la cultura sono il veicolo della vita, della convivenza, dell’apertura, della crescita personale e collettiva, tutti quanti insieme – ha aggiunto -. Per me è grande motivo di soddisfazione essere qui e farvi i complimenti”.
“Io ogni anno vado in una scuola per l’apertura dell’anno scolastico. Ma non è frequente che in altre occasioni vada a visitare delle scuole. Sono lietissimo di essere qui questa mattina e ringraziarvi di quello che fate, facendovi gli auguri per i vostri studi e il vostro futuro – ha spiegato il presidente -. Ringrazio ancora una volta i vostri insegnanti per quello che vi trasmettono, per come vi guidano nell’accrescimento culturale. Voi siete una scuola che con la lettura, la musica e altre iniziative di crescita culturale esprime i valori veri della convivenza nel nostro Paese e nel mondo, che è sempre più unito, connesso, sempre più senza confini. E’ una ricchezza quella di crescere insieme, scambiarsi opinioni, abitudini, idee. Ascoltare gli altri fa crescere e voi lo state facendo, per questo complimenti e auguri”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Cronaca

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