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Cronaca

Firmato un memorandum d’intesa tra Italpress e Saudi Press Agency

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RIYAD (ITALPRESS) – La Saudi Press Agency (SPA) ha firmato un memorandum d’intesa (MoU) con l’agenzia di stampa italiana Italpress per migliorare la cooperazione e lo scambio di notizie tra le due agenzie.
L’accordo è stato firmato dal presidente della SPA Ali Bin Abdullah Alzaid e dal direttore e presidente del CDA di Italpress Gaspare Borsellino.
Tale partnership – come si legge in una nota della Saudi Press Agency- mira a rafforzare la cooperazione nelle notizie, sviluppare attività di collaborazione con i media e facilitare i benefici reciproci per quanto riguarda i prodotti di notizie e la condivisione dei contenuti.
L’accordo include il supporto nei settori della formazione e dello sviluppo delle competenze sul lavoro e l’organizzazione di eventi comuni sia in Italia che in Arabia Saudita.
“Sono entusiasta della partnership di notizie tra le nostre agenzie, la Saudi Press Agency e Italpress. Credo – afferma il presidente della SPA Ali Bin Abdullah Alzaid – che questa collaborazione produrrà numerosi benefici e si espanderà oltre lo scambio di notizie, per includere una vasta gamma di esperienze e competenze relative al lavoro di notizie”.
Molto soddisfatto di questo importante accordo internazionale anche il direttore Gaspare Borsellino.
“Sono veramente felice ed onorato di questa importante partnership con la Saudi Press Agency che ci permetterà di poter cooperare nel reciproco interesse nello scambio di notizie, foto e video in più lingue.
Tale accordo – dice Borsellino- permetterà anche lo sviluppo di iniziative comuni nelle aree geografiche di appartenenza con l’organizzazione di eventi, convegni e talk per promuovere i rispettivi Paesi.
Fra le specializzazioni dell’Italpress, sin dalla sua nascita, c’è lo sport e pertanto saremo felici di poter collaborare e supportare la Saudi Press Agency nell’importante progetto di promozione delle tante manifestazioni sportive in Arabia Saudita come il Tennis o il Calcio, anche in vista dei Mondiali di Calcio che il Paese Saudita ospiterà nel 2034. Una sfida avvincente dove Italpress darà il suo importante contributo!”.
-foto Italpress e Saudi Press Agency-
(ITALPRESS).

Cronaca

Pnrr, la Commissione Ue versa la sesta rata da 8,7 miliardi

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ROMA (ITALPRESS) – La Commissione Europea ha versato all’Italia la sesta rata del PNRR pari a 8,7 miliardi di euro. Il pagamento segue la valutazione positiva della Commissione, adottata lo scorso 26 novembre, connessa al conseguimento di 39 obiettivi, distinti in ventitrè milestone e sedici target.
“L’Italia si conferma lo Stato membro Ue che ha ricevuto l’importo maggiore di finanziamento, pari a 122 miliardi di euro, corrispondente al 63% della dotazione complessiva del PNRR. Un risultato positivo che permetterà all’Italia di investire in molti settori strategici intensificando la produzione in attività in cui questo Governo ha creduto fin dal suo insediamento. Il pagamento della sesta rata è frutto di un intenso lavoro, svolto in sinergia anche con la Commissione europea, che ci spinge a proseguire in questa direzione per il benessere della Nazione e dei cittadini”, dichiara il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Tra gli obiettivi conseguiti con il pagamento della sesta rata, figurano investimenti strategici quali il potenziamento dei collegamenti ferroviari del Mezzogiorno e del centro Italia, la realizzazione di nuove infrastrutture per il trasporto del gas (Linea Adriatica) e per l’autonomia energetica dell’Italia, il rinnovo della flotta per il Comando nazionale dei Vigili del Fuoco, i crediti d’imposta per la transizione ecologica 4.0 e l’attivazione della misura per la transizione ecologica 5.0, rispetto alla quale sono in corso modifiche normative per renderla più accessibile e vantaggiosa per le imprese, il rafforzamento della dotazione organica dei tribunali penali, civili e amministrativi, l’avvio degli interventi per nuovi impianti sportivi nei plessi scolastici e la formazione delle competenze tecniche, digitali e manageriali per efficientare le prestazioni del sistema sanitario nazionale.
Agli investimenti si aggiungono importanti riforme, fra cui i provvedimenti normativi in favore degli anziani non autosufficienti e delle persone con disabilità, le azioni per prevenire e contrastare il lavoro sommerso, lo sfruttamento dei lavoratori e le altre forme di lavoro irregolare, oltre alla definizione di uno standard nazionale per la professione di guida turistica.
Il ministro per gli Affari europei, il PNRR e le Politiche di coesione, Tommaso Foti, esprime particolare soddisfazione per “il conseguimento del target relativo alla giustizia amministrativa che, a fronte di una riduzione dell’arretrato pari al 35% per il Consiglio di Stato e al 25% per i TAR, ha visto pressochè azzerato il totale dei procedimenti da smaltire”.
“Al positivo lavoro svolto per traguardare la sesta rata fa seguito l’impegno del Governo per formalizzare, entro fine anno, anche la richiesta di pagamento della settima rata, pari a 18,3 miliardi di euro, prestando la massima attenzione all’attività di monitoraggio del Piano e delle misure inserite nelle ultime tre rate, alle risultanze delle Cabine di coordinamento presso le Prefetture e ai conseguenti piani di azione, all’allineamento della piattaforma ReGiS con l’Italia reale degli investimenti in corso, al fine di individuare i necessari correttivi per la piena e puntuale attuazione del Piano nei tempi previsti”, ha aggiunto Foti.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Mimit, 500 milioni per l’automotive e le filiere strategiche

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ROMA (ITALPRESS) – Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha adottato il decreto che disciplina le modalità di accesso ai fondi per favorire la competitività e la resilienza delle catene di approvvigionamento strategiche, incentivando gli investimenti privati nei settori in transizione, a partire dall’automotive.
Il finanziamento destinato alla misura è di 500 milioni di euro, a valere sulla Missione 1, Componente 2, Investimento 7 “Supporto al sistema produttivo per la transizione ecologica, le tecnologie Net Zero e la competitività e resilienza delle filiere strategiche”, sotto-investimento 2 del PNRR, tramite il ricorso allo strumento agevolativo dei Contratti di sviluppo. Alle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia sarà riservato almeno il 40% delle risorse.
Le filiere produttive strategiche individuate dal provvedimento sono: automotive; agroindustria; design, moda e arredo; sistema casa; metallurgia e siderurgia; meccanica strumentale, elettronica e ottica; treni, navi, aerei e industria aerospaziale; chimica; farmaceutica.
Ai fini dell’accesso agli incentivi, i Contratti di sviluppo presentati da una o più imprese dovranno riguardare programmi di sviluppo industriale o di tutela ambientale finalizzati a sostenere la competitività e la resilienza delle filiere strategiche. Tali programmi potranno includere, ove pertinente, progetti di ricerca, sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra loro, in linea con gli obiettivi di crescita della filiera di riferimento.
La misura sarà gestita da Invitalia che, per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, svolgerà l’istruttoria per l’ammissione alle agevolazioni. Oltre alle nuove domande, al bando potranno accedere, previa presentazione di apposita istanza, anche le domande di Contratti di sviluppo già presentate il cui iter risulti sospeso per carenza di risorse finanziarie.
Alle domande di agevolazione verrà assegnato un punteggio, per la formazione di una graduatoria che stabilirà l’ordine di avvio all’istruttoria, in base ai seguenti criteri: impatto occupazionale connesso al programma realizzato; innovatività del programma di sviluppo; coinvolgimento di piccole e medie imprese nel programma di sviluppo.
La misura era stata illustrata dal ministro Urso al Tavolo Stellantis. Con successivo provvedimento direttoriale saranno stabiliti modalità e termini di presentazione delle domande di agevolazione.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Cronaca

La Puglia sceglie l’in house: la gestione dell’acqua resta pubblica

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BARI (ITALPRESS) – L’Autorità idrica Pugliese (AIP) ha deliberato a favore dell’affidamento diretto, ad una realtà interamente pubblica e partecipata dagli enti locali, della gestione del servizio idrico integrato dal 2026. L’in house ha prevalso, rispondendo meglio di altre soluzioni agli indicatori di convenienza, efficacia, efficienza e sostenibilità economico-finanziaria: è in grado di garantire – secondo le risultanze tecniche poste alla base della decisione – soluzioni soddisfacenti in termini di qualità ed universalità del servizio, rispetto ad altre forme di gestione miste o aperte al mercato.
“Abbiamo ascoltato le comunità e, guardando al loro benessere e dopo un’attenta analisi – spiega il Presidente dell’Autorità idrica Pugliese, Toni Matarrelli – abbiamo deciso che l’affidamento in house offrisse maggiori benefici non solo dal punto di vista economico, ma anche rispetto alla qualità del servizio, all’efficienza e all’impiego ottimale delle risorse pubbliche, nella gestione di uno dei più complessi ed estesi ambiti territoriali ottimali in Italia, con oltre 4 milioni di cittadini serviti. Con questa scelta, garantiremo anche la piena partecipazione dei cittadini pugliesi – attraverso l’elezione dei propri rappresentanti – ai processi decisionali e di controllo del soggetto che gestirà il bene più prezioso in dono all’umanità. Ora possiamo individuare il gestore e, previa verifica della sussistenza dei requisiti previsti dalla normativa, disporre entro giugno del prossimo anno l’affidamento del servizio idrico integrato”.
Un iter che per completarsi richiede la cessione ai Comuni di una parte (il 20%) delle azioni di Acquedotto Pugliese (AQP), attualmente detenute (al 100%) dalla Regione Puglia, per rispettare i presupposti della gestione in house e preservare la totale natura pubblica dell’azienda, che è stata intanto dichiarata – con legge dello Stato – società di rilevanza strategica per l’interesse nazionale, l’unico acquedotto in Italia, prevedendo che uno dei componenti dell’organo di amministrazione ed uno dell’organo di controllo siano designati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.
“Sono qui per rivendicare il risultato politico forse più importante di questi ultimi anni: cioè aver messo definitivamente in sicurezza l’acqua pubblica, non più – sottolinea il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – solo come principio, ma anche come organizzazione strategica. Ci siamo riusciti anche grazie all’accordo raggiunto con il Governo: sia la presidente del Consiglio Meloni che il ministro Fitto si sono convinti che la nostra opinione era corretta e hanno sostenuto la nostra scelta. Non ci sarei riuscito se non avessi potuto contare sul più grande ed efficiente acquedotto d’Europa e non avessi avuto l’organizzazione dei comuni per la gestione strategica dell’acqua. Oggi Aqp è un’azienda strategica italiana che continua a garantire una gestione pubblica del servizio idrico. Questi sono gli auguri di Natale più importanti che posso rivolgere a tutti i pugliesi: avere dimostrato, in un’epoca non facile, che tutto ciò che tanti anni fa fu condensato nel referendum sull’acqua pubblica, la Regione Puglia lo ha realizzato sul serio. E’ una cosa della quale sono molto orgoglioso”.
“La soluzione in house era e si è rivelata – conclude il Presidente di Acquedotto Pugliese, Domenico Laforgia – la scelta migliore per il territorio e le comunità. Il riconoscimento del Governo, che ringrazio, sull’importanza strategica nazionale di AQP come azienda e non solo come infrastruttura, valorizza inoltre la buona gestione dell’acqua in Puglia da parte del pubblico, sfatando il mito secondo cui un privato è a prescindere più efficiente. Lo schema Regione-AIP-AQP funziona”.

– foto ufficio stampa AQP –
(ITALPRESS).

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