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Cronaca

Cardiochirurgia, Pilato (SICCH) “Adeguare i percorsi formativi”

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PALERMO (ITALPRESS) – “La Sicilia è in grado di esprimere realtà che sicuramente sono all’altezza della grande qualità dimostrata dalla cardiochirurgia nazionale in ambito europeo e internazionale”. A parlare, in un’intervista all’Italpress, è il cardiochirurgo Michele Pilato, direttore del Centro Cuore dell’ISMETT di Palermo e nuovo presidente della SICCH, la Società Italiana di Chirurgia Cardiaca, per il biennio 25-26.
Un riconoscimento importante e che certifica – di riflesso – l’ottimo lavoro svolto all’interno della struttura che rappresenta un’eccellenza per tutto il territorio siciliano. “E’ un grande onore e un privilegio -afferma Pilato -. Non sono il primo presidente siciliano, prima di me ci sono stati due illustri predecessori, il professore Marino e il professore Musumeci, di origini siciliane che hanno lavorato però in realtà ospedaliere extra-regionali, in particolare a Roma. Sono il primo presidente siciliano che lavora in una struttura, in un istituto siciliano”. Il settore della cardiologia è in grande fermento e vitalità, come certificano i numeri. “Per me assumere questo ruolo – aggiunge – è anche una grossa responsabilità perchè la cardiochirurgia è sottoposta a continue sollecitazioni per l’innovazione tecnologica incalzante, per cui bisogna adeguare i percorsi formativi dei giovani ed è nostro dovere tutelare le generazioni a venire”. Il cardiochirurgo del futuro “dovrà sviluppare non solo le capacità chirurgiche tradizionali, ma anche un rapporto di condivisione e di collaborazione con l’altra figura professionale estremamente importante nello sviluppo di questo percorso che è il cardiologo interventista”. Un traguardo da raggiungere partendo dalla base: “La vitalità viene data dai giovani, l’ultimo congresso che si è tenuto a Roma ha mostrato anche una realtà femminile che sta emergendo in maniera prepotente – ha spiegato Pilato -. Gli obiettivi sono quelli di garantire una formazione dei giovani a 360 gradi, quindi la capacità di eseguire la procedura chirurgica tradizionale, quella mininvasiva e tutte le procedure innovative che oggi la cardiochirurgia può offrire e inserirla in un contesto di sviluppo anche della personalità, che riesca a garantire sostenibilità della procedura e soprattutto umanizzazione. Puntare sul percorso formativo dei giovani significa garantire il futuro e l’affidabilità nell’interesse dei pazienti cardiopatici”.
La cardiochirurgia ha raggiunto un livello molto elevato e in questo contesto si inserisce anche l’ISMETT: “è un modello unico nel suo genere – prosegue Pilato- nel senso che è una partnership tra la Regione Siciliana e l’Università di Pittsburgh che ha creato un centro trapianti unico, una realtà in cui, oltre all’attività trapiantologica, si esegue anche un’attività chirurgica di estrema specialità, con una particolare attenzione alle procedure mininvasive. La realtà trapiantologica è esplosa nell’ultimo anno e mezzo; quest’anno per quanto riguarda il cuore è successo qualcosa di inaspettato, siamo riusciti a eseguire 40 trapianti. La Sicilia, da fanalino di coda, adesso è tra i primi centri di trapianto a livello nazionale, per numero di interventi eseguiti”.
-foto Italpress –
(ITALPRESS).

Cronaca

E’ morta Ornella Vanoni, leggenda della musica italiana

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morta, all’età di 91 anni, Ornella Vanoni. “Con profondo dolore riceviamo la notizia della scomparsa di Ornella Vanoni. Grazie per tutto quello che ci hai regalato Ornella, lo terremo sempre nel nostro cuore” si legge sul profilo X di “Che tempo che fa”, programma in cui era stata spesso ospite.
Nata a Milano, considerata tra le maggiori interpreti della musica leggera italiana, è stata una delle artiste italiane dalla carriera più longeva. Inizia a lavorare nel 1956 (come attrice in “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello dopo avere studiato all’Accademia di arte drammatica” del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler del quale è diventata allieva prediletta e compagna). Nel 1957 il debutto canoro con le “canzoni della mala”, brani che traggono spunto da antiche ballate dialettali e raccontano storie di poliziotti e malfattori. Dopo gli esordi, il suo stile interpretativo unico e sofisticato le consente di attraversare un repertorio che comprende il pop d’autore, la bossa nova (da ricordare l’album “La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria” realizzato con Toquinho e Vinicius de Moraes) e il jazz che la porta a collaborare con musicisti del calibro di George Benson, Michael Brecker e Randy Brecker, solo per citarne alcuni. E a vendere oltre 55 milioni di dischi con i suoi 112 lavori pubblicati, tra album, EP e raccolte, con autori che portano il nome di Dario Fo, Paolo Conte, Fabrizio De Andrè, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Franco Califano, Mogol, Renato Zero e Riccardo Cocciante.
Nel 1960 Vanoni incontra Gino Paoli con il quale nasce un’intensa stria d’amore che va di pari passo con la collaborazione artistica: basti citare l’indimenticabile “Senza fine”. Nonostante l’amore per Paoli, la cantante sposa l’impresario teatrale Lucio Ardenzi da cui si separa ancor prima che nasca il figlio Cristiano. Non a caso, il suo primo 45 giri di grande successo commerciali è “Cercami” dedicata proprio a Paoli. Mentre prosegue anche l’impegno teatrale (tra gli altri, è Rosetta in “Rugantino” di Garinei e Giovannini), arriva la prima (di otto) partecipazione al Festival di Sanremo: nel 1965, con “Abbracciami forte”. Seguono quelle nel 1966 (“Io ti darò di più”), nel 1967 (“La musica è finita”), nel 1968 (“Casa bianca”), nel 1970 (“Eternità”), nel 1989 (“Io come farò”), nel 1999 (“Alberi”, con Enzo Gragnaniello) e nel 2018 (“Imparare ad amarsi”, con Bungaro e Pacifico). Nonostante tutti i Festival, i suoi maggiori successi discografici sono altri: “Una ragione di più” (1969), “L’appuntamento” (1970), “Domani è un altro giorno” (1971), “Più” (1976, con Gepy).
Poi c’è la televisione, che vede la Vanoni impegnata negli anni come conduttrice, prima donna o ospite fissa: da “Giardino d’inverno” a “Studio Uno”, da “Senza rete” a “Serata d’onore”, da Fatti e fattacci” a “Risatissima”. E’ anche giudice in “Star Academy” e “Amici Celebrities”. Nella carriera sessantennale non manca nemmeno il cinema dal primo “Romolo e Remo” di Sergio Corbucci del 1961 all’ultimo “7 donne e un mistero” di Alessandro Genovesi del 2021. L’abbiamo vista anche nello sceneggiato “Il mulino del Po” di Sandro Bolchi e, in un cameo, nella fiction di Rai1 “La Compagnia del Cigno” di Ivan Cotroneo. Tra i premi assegnati a Ornella Vanoni ce ne sono tre del Club Tenco (due Premi e una Targa) e due volte il Premio Lunezia.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

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Cronaca

L’Italia di Davis batte il Belgio 2-0 e vola in finale

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BOLOGNA (ITALPRESS) – L’Italia vola in finale in Coppa Davis. La nazionale capitanata da Filippo Volandri soffre ma batte il Belgio per 2-0, senza passare dal doppio decisivo. Bastano i due singolari agli azzurri nella prima semifinale delle Finals, in scena sul cemento indoor di Bologna. Dopo la vittoria di Matteo Berrettini contro Raphael Collignon (6-3 6-4), il punto del successo l’ha firmato Flavio Cobolli (22 del mondo), battendo Zizou Bergs (numero 43 del ranking Atp) col punteggio di 6-3 6-7 (5) 7-6 (15), dopo poco più di tre ore di autentica battaglia. L’azzurro ha annullato ben sette match point all’avversario. Di contro Cobolli ha chiuso la partita al settimo match point in suo favore (dopo che Bergs gli aveva annullato sei “punti match”).
Dopo la finale del 2023, vinta contro l’Australia, e quella dello scorso anno, vinta contro l’Olanda, l’Italia per il terzo anno consecutivo (prima volta nella storia) giocherà l’ultimo atto della Coppa Davis. L’ultima Nazione a giocare tre finali di fila è stata l’Australia, fra il 1999 e il 2001.
Si estende a 12 successi la striscia positiva dell’Italia nei match di Coppa Davis. L’ultimo ko risale al 2023, contro il Canada. Non riesce ad approdare alla finale di Davis, invece, il Belgio, ancora a secco di insalatiere e giunto alle Final Eight di Bologna attraverso le qualificazioni.
Domenica gli azzurri affronteranno nel match decisivo per la difesa del titolo la vincente dell’incontro tra Germania e Spagna, che si scontreranno domani, a partire dalle 12.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Cina, think tank evidenzia progressi nella protezione e governance di fiumi

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NANCHINO (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – La foto mostra copie del rapporto del think tank intitolato “Sfruttare i fiumi per la prosperità nazionale e il benessere pubblico – Uno studio sulla strategia fluviale della nuova era”. Il rapporto è stato pubblicato venerdì dal National High-Level Think Tank dell’Agenzia di Stampa Xinhua e dal China Institute of Water Resources and Hydropower Research del Ministero delle Risorse Idriche, a Nanchino, nella provincia cinese orientale di Jiangsu.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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