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Vlasic replica a Yildiz, finisce 1-1 il Derby della Mole

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TORINO (ITALPRESS) – Altro pareggio per la Juventus di Thiago Motta, che non va oltre l’1-1 nella stracittadina contro il Torino e resta alla soglia della zona Champions League seppur con una partita da recuperare. Dopo l’iniziale vantaggio bianconero firmato da Yildiz, è stata di Vlasic la rete che ha permesso al Toro di pareggiare alla fine del primo tempo. Otto minuti e la Juventus passa in vantaggio, grazie alla super giocata di Yildiz che sulla trequarti si libera di un paio di giocatori granata con un destro-sinistro al quale segue la conclusione rasoterra sulla quale non è esplosivo Milinkovic-Savic e che termina dunque in rete. Reazione Toro al 15′, sugli sviluppi di corner è Linetty a controllare il pallone nell’area piccola ma senza trovare la precisione giusta nel tiro che termina alto. Canovaccio tattico della gara che resta chiaro, con i bianconeri che tengono in mano il gioco davanti ad un Torino molto alto in pressione. Atteggiamento, quello dell’undici di Vanoli, che al 20′ genererebbe una ripartenza juventina chiusa dalla rete di Nico Gonzalez, pescato però in offside. Bianconeri che continuano a spingere, con un’altra chance alla mezz’ora, grazie alla fuga di Yildiz sulla destra e il cross per la testata di Gatti, di poco larga. Ma è allo scadere del primo tempo che il Torino raggiunge il pari, grazie al mancino di Vlasic che raccoglie un pallone vagante poco dentro l’area e di controbalzo lo spedisce alle spalle di Di Gregorio dopo il tocco del palo. Nella ripresa si alza l’intensità dei duelli, che si riflette anche nelle proteste che portano, al 57′, alle espulsioni di Vanoli e Thiago Motta, in contrasto per un contatto dubbio tra Savona e Karamoh. Momento successivo in cui la Juventus tornerà a spingere, con una doppia occasione in pochi minuti nata dalle conclusioni di Yildiz prima e Koopmeiners poi: alta di poco quella del turco, parata da Milinkovic-Savic quella dell’olandese. Scorrono i minuti e punteggio che resta sull’1-1 fino al termine dell’incontro, chiuso con gli ultimi sussulti granata ben difesi dalla Juventus fino allo scadere dei quattro minuti di recupero concessi da Fabbri.
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1-1 tra Milan e Cagliari, Morata e Zortea in gol

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MILANO (ITALPRESS) – Dopo il trionfo in Supercoppa, il Milan sciupa una grande occasione e si fa fermare sull’1-1 in casa da un buon Cagliari. A Morata risponde Zortea, aiutato da una papera di Maignan. La prima chance è per i padroni di casa e arriva al 14′. Reijnders batte un corner all’indietro dalla sinistra trovando Hernandez, il cui sinistro deviato esce di poco alla destra di Caprile. I rossoneri provano a fare la partita, ma i sardi si difendono con ordine e ripartono con coraggio. Al 40′ Felici impegna severamente Maignan con un destro a giro dalla distanza che il portiere francese devia in corner con la punta delle dita. Il primo tempo si chiude sullo 0-0. Gli uomini di Conceicao ripartono forte nella ripresa e dopo nemmeno due minuti vanno vicini al vantaggio, quando Pulisic addomestica un pallone complicato al limite dell’area e va al tiro, ma il pallone colpisce la parte alta della traversa. E’ il preludio al vantaggio che arriva al 6′. Hernandez scodella una palla in area dalla tre quarti, Pulisic conclude al volo con il destro con Caprile che devia sul palo, ma sulla ribattuta è Morata il più lesto di tutto a ribadire in rete per l’1-0. I rossoblù però non ci stanno e al 10 firmano subito l’1-1. Felici avanza superando un Fofana troppo leggero in mezzo al campo, serve al limite Zortea che buca Maignan nell’angolino sfruttando con un destro non irresistibile sul quale il portiere interviene goffamente. Pochi istanti dopo, Fofana prova a mettersi in proprio, avanza fino al limite dell’area e scaglia un destro che Caprile respinge in angolo. Il portiere ex Napoli si ripete al 16′, quando salva in corner un destro ravvicinato di Pulisic, ben liberato in area da un assist di Leao. Al 22′ è Hernandez a impegnare l’estremo difensore con un mancino dai 20 metri ma la conclusione viene nuovamente respinta in tuffo. Al 34′, il neo entrato Jimenez se ne va sulla destra e crossa al centro per Abraham, che arriva sul pallone in leggero ritardo e manda alto da ottima posizione. II centravanti inglese si divora il 2-1 subito dopo, quando viene lanciato a rete in profondità ma con il sinistro vanifica tutto facendosi ipnotizzare da Caprile. In pieno recupero, il portiere sbarra ancora la strada a Hernandez alzando in corner una punizione potente ma centrale. Il Milan di Conceicao manca la possibilità di avvicinarsi alla zona Champions e rimane all’ottavo posto con 28 punti all’attivo. Per il Cagliari di Nicola, terzultimo, arriva invece un pari prezioso nella lotta per non retrocedere.
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Capolavoro Brignone a St.Anton, arriva la prima gioia in discesa

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ST.ANTON (AUSTRIA) (ITALPRESS) – Federica Brignone scrive un altro capitolo della sua splendida carriera. La vittoria numero 30 in Coppa del Mondo non la dimenticherà facilmente la campionessa valdostana, che sfata finalmente il suo personalissimo tabù in discesa trionfando sulla pista austriaca di St.Anton. Un trionfo col brivido visto che Ester Ledecka prima e la sorprendente Malorie Blanc poi (scesa col pettorale numero 46) quasi la beffano: ma la ceca – prima donna ad aver vinto l’oro olimpico in due discipline, supergigante di sci alpino e gigante parallelo di snowboard a Pyeongchang 2018 – deve accontentarsi della terza piazza a 18 centesimi, mentre la 21enne elvetica, al primo podio, si piazza seconda a 0″07, negando però la top 3 a una bravissima Laura Pirovano. E così Federica può festeggiare al parterre della Karl Schranz, dopo una gara affrontata su tracciato ridotto per via della tanta neve caduta nelle ultime giornate: terzo sigillo stagionale dopo i successi centrati in gigante a Soelden e Semmering, 72esimo podio, l’ottavo in discesa. E a quasi 10 anni di distanza dalla prima gioia, si conferma la vincitrice meno giovane di sempre nel massimo circuito. “E’ stata una gara sofferta, ma me l’aspettavo e avevo già notato Blanc in prova, sapevo che poteva fare una grande prova – esulta la 34enne valdostana – Mi dispiace per Laura che meriterebbe di salire sul podio, ma queste giovani sono forti. E’ stata una gara tosta, non ho fatto una discesa perfetta ma sono sempre stata brava a far correre gli sci e a recuperare dalle mie imperfezioni”. Dopo aver vinto in gigante, superG, discesa e combinata manca lo slalom “ma per quello ci ha pensato mia mamma – sorride la figlia d’arte – Inizio a rendermi conto di cosa voglia dire vincere così tanto. Sono molto soddisfatta, mi dico sempre che sto ottenendo molto più di quanto mi sia mai sognata di fare. Non avrei mai pensato di poter farlo anche in discesa e solo l’anno scorso ho iniziato a crederci un pò di più. Miglioro ancora il mio record di longevità, ma attenzione a Vonn – il riferimento alla 40enne statunitense, oggi sesta – ha tanto coraggio nel tornare a gareggiare in queste condizioni, ma è davvero pericolosa”. Peccato per Laura Pirovano, di 43 centesimi più lenta della compagna, che deve ancora rinviare l’appuntamento col primo podio, bene Elena Curtoni (19esima), a punti anche Nicol e Nadia Delago e Sara Thaler, che si piazzano fra il 28esimo e il 30esimo posto. Cade senza conseguenze dopo una quarantina di secondi di gara invece Sofia Goggia, troppo inclinata nel curvone verso sinistra che conduce all’Eisfall; out anche Roberta Melesi per un errore di linea. “Tutto bene per fortuna – rassicura tutti la bergamasca – sono andata un pò lunga in quella curva, sono entrata nella neve fresca e lo sci esterno ha perso aderenza. Federica è stata brava sin dalla prima prova, ha fatto vedere a tutti come si scia su questa pista”. La Brignone balza al secondo posto nella classifica di specialità con 129 punti, sette in meno di Huetter (oggi settima), e consolida il quarto nella generale dove sale a 419 punti avvicinando Zrinka Ljutic, leader con 456 davanti a Sara Hector (447) e Camille Rast (433). Domani nuovo appuntamento sulla pista austriaca col supergigante al via alle 11.15.
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Ad Adelaide trionfa il doppio azzurro Bolelli-Vavassori

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ADELAIDE (AUSTRALIA) (ITALPRESS) – Inizia al meglio il 2025 di Simone Bolelli e Andrea Vavassori. Gli azzurri, rispettivamente numero 9 e 8 del mondo in doppio, battono 46 76(4) 11-9 i tedeschi Kevin Krawietz e Tim Puetz, numero 10 e 11 nel ranking di specialità, e conquistano ad Adelaide il quarto titolo in carriera dopo quelli conquistati a Buenos Aires, Halle e Pechino l’anno scorso. Grazie a questo risultato Simone Bolelli migliorerà il suo best ranking in doppio, che risale all’agosto 2015, e salirà alla posizione numero 6. Il 39enne di Budrio ha raggiunto così i 15 titoli in carriera in doppio nel circuito maggiore, il quarto sul duro dopo il trionfo all’Australian Open 2015 con Fognini (prima coppia italiana a vincere uno Slam in doppio maschile dopo Pietrangeli e Sirola al Roland Garros 1959), a Dubai nel 2016 con Seppi e Pechino nel 2024 con Vavassori. Il torinese ha festeggiato invece il suo settimo titolo Atp in doppio. Gli azzurri, capaci di eliminare i numero 6 del tabellone Edben/Vliegen nei quarti e i numeri 1 del mondo Arevalo/Pavic in semifinale, hanno rimontato da sotto 2-4 nel match tie-break in finale. Arriva così la terza vittoria in 5 confronti diretti contro Krawietz/Puetz, diventata a Torino l’anno scorso la prima coppia tedesca nell’albo d’oro delle Nitto Atp Finals dopo aver battuto peraltro proprio Bolelli e Vavassori nel girone.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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