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Sinner supera il primo turno all’Australian Open

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MELBOURNE (AUSTRALIA) (ITALPRESS) – Jannik Sinner supera il primo turno all’Australian Open, primo Slam stagionale (con un montepremi record di 96,5 milioni di dollari australiani) di scena sui campi in cemento di Melbourne Park. Il 23enne tennista altoatesino, numero 1 del ranking Atp e campione in carica, si è imposto all’esordio sul cileno Nicolas Jarry, 36esimo della classifica mondiale, in tre set con il punteggio di 7-6(2) 7-6(5) 6-1, maturato dopo due ore e 40 minuti di gioco. “Sono stato bravo a gestire situazioni complicate nei primi due set – ha detto a caldo Sinner – Dell’Australia mi piace molto il pubblico, oltre ai campi. Ma ogni anno, ogni giorno è diverso dall’altro. Sono contento di aver vinto, posso fare un paio di cose meglio ma è la prima partita della stagione: sono soddisfatto”. “Il successo non dovrebbe mai cambiarti come persona – ha aggiunto poi il fuoriclasse azzurro – L’anno scorso è stato bellissimo ma credo di essere sempre lo stesso. Ho il team migliore del mondo con me”. Al secondo round Sinner se la vedrà con il 23enne australiano Tristan Schoolkate, in tabellone con una wild card e numero 173 Atp, che ha piegato all’esordio il giapponese Taro Daniel in quattro set con il punteggio di 6-7(6) 7-6(4) 6-1 6-4, dopo tre ore e 14 minuti di match. Tra le donne, buona la prima per Lucia Bronzetti. La romagnola, n.76 Wta, ha sconfitto al debutto la bielorussa Victoria Azarenka, n.24 del ranking e 21 del seeding, trionfatrice due volte a Melbourne (2012 e 2013) ma capace di arrivare di nuovo in semifinale due anni fa, in due set con il punteggio di 6-2 7-6(2), dopo due ore e 13 minuti di gioco. Fuori invece Elisabetta Cocciaretto, n.56 Wta, battuta in un’ora e 45 minuti di partita, per 7-6(4) 6-4, dalla russa Diana Shnaider, n.13 della classifica mondiale e 12 del tabellone, dopo aver mancato due set point nel primo parziale.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Il Napoli batte il Verona 2-0 e consolida il primo posto

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NAPOLI (ITALPRESS) – Nessun problema per il Napoli di Antonio Conte, che batte 2-0 il Verona e ribadisce il primo posto in testa alla classifica, con quattro punti di vantaggio sull’Inter, che ha scavalcato l’Atalanta e che ha due gare da recuperare. L’autogol di Montipò all’alba della gara e la rete di Anguissa al quarto d’ora del secondo tempo consegnano ai partenopei la quindicesima vittoria della loro stagione.
Bastano cinque minuti al Napoli per sbloccare il parziale: servizio spalle alla porta di Lukaku per il mancino di Di Lorenzo, il pallone sbatte prima sul palo e poi sulla schiena di Montipò terminando in rete. Parte fortissimo l’undici di Conte, che subito dopo l’1-0 avrà altre due chance per raddoppiare, sulle conclusioni pericolose di Anguissa e Lukaku, entrambi imprecisi da buona posizione. Prova così a rispondere il Verona, al 14′, col cross a cercare Tengstedt che dal cuore dell’area di rigore indirizza di testa mancando per poco lo specchio della porta. Napoli che prosegue con il suo fraseggio e le continue accelerazioni offensive che il Verona gestisce come può, fino al termine del primo tempo, che si chiude con gli azzurri ancora in vantaggio di una rete. Al rientro in campo il Napoli è nuovamente intenso nel cercare il gol del 2-0, che arriverà al 61′, sul fraseggio agevolato ancora una volta da Lukaku stavolta per il tiro dalla distanza di Anguissa, letale con il sinistro potente sul quale Montipò non può nulla. Verona che sembra così sciogliersi al concretizzarsi del doppio svantaggio, consentendo al Napoli una gestione sapiente del risultato. Tre i minuti di recupero che ipotecano il successo azzurro, lasciando il Verona ancorato poco fuori la zona salvezza, con un solo punto di distacco dal Cagliari terzultimo.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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La Roma si salva in extremis, finisce 2-2 a Bologna

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BOLOGNA (ITALPRESS) – La Roma acciuffa all’ultimo respiro il 2-2 al Dall’Ara contro il Bologna: dopo il vantaggio giallorosso di Alexis Saelemaekers e la rimonta rossoblù firmata da Thijs Dallinga e Lewis Ferguson (su rigore), è Artem Dovbyk a siglare dagli undici metri, a recupero inoltrato, il definitivo pareggio. Dopo un’iniziale fase di studio, è la formazione di casa a ritagliarsi la prima occasione da rete all’11’ con una conclusione da posizione defilata di Dallinga, che viene deviata in calcio d’angolo da Svilar. Il ritmo della gara è buono, ma le chance da gol latitano da entrambe le parti. Al 31′ arriva la prima vera occasione per la Roma: sugli sviluppi di un corner Paredes, su suggerimento di Dybala, lascia partire un bel tiro che viene respinto da Skorupski; sulla ribattuta ci prova Dovbyk, ma il portiere polacco non si fa sorprendere. Gli uomini di Claudio Ranieri alzano il ritmo e quattro minuti dopo cercano di approfittare di un errore di Lucumì per colpire in contropiede con Dybala, che però calcia alto sopra la traversa. Nel finale di primo tempo Dominguez si rende pericoloso con una conclusione da buona posizione, ma centra solo l’esterno della rete. Nella ripresa la compagine giallorossa si affaccia nella metà campo avversaria andando al tiro con Konè ma la palla termina sul fondo. Il Bologna risponde alzando il proprio baricentro e pressando gli avversari ma ad andare in vantaggio sono i capitolini: al 58′ Konè serve sulla destra Saelemaekers, il quale realizza l’1-0 dal limite dell’area anche grazie a un errore di Skorupski. Neanche il tempo di festeggiare per la Roma e i rossoblù replicano immediatamente agguantando il pareggio al 61′ con Dallinga: gran contropiede innescato da Dominguez, che serve Ndoye, il quale a sua volta mette in mezzo per l’olandese che sigla il tap-in vincente. Qualche minuto dopo i ragazzi di Italiano conquistano anche un calcio di rigore per un fallo di mano di Konè: dagli undici metri si presenta Lewis Ferguson, che torna al gol e porta avanti i suoi. Gli emiliani, forti del vantaggio, provano a colpire in contropiede ma nè il neoentrato Orsolini nè Ferguson riescono a trovare il 3-1. La squadra giallorossa cerca così l’assalto finale e nel recupero Lucumì commette fallo di mano in area. Abisso, dopo una revisione al monitor su chiamata del Var, assegna il rigore agli uomini di Ranieri: Dovbyk, con estrema freddezza, firma il definitivo 2-2 al minuto 98.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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L’Inter vince a Venezia 1-0, decisivo Darmian

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VENEZIA (ITALPRESS) – Dopo la cocente delusione in SuperCoppa, l’Inter torna a correre in campionato, battendo per 1-0 il Venezia al Penzo. Il gol vittoria è stato realizzato da Darmian nel corso del primo tempo. Un successo d’oro per i campioni d’Italia, al settimo successo consecutivo fuori casa in Serie A (con le ultime sei vinte senza subire reti). Non è stata, però, una partita semplice per i nerazzurri contro un Venezia mai domo e “vivo” sino alla fine: i lagunari hanno colpito pure un legno con Busio. Per la trasferta contro i lagunari Inzaghi è costretto a fare i conti con le assenze illustri a centrocampo di Calhanoglu e Mkhitaryan, out al pari di Acerbi, Bisseck e Correa: trovano allora spazio dall’inizio in mediana Zielinski e Asllani. Turno di “riposo”, con panchina in avvio sia per Thuram che per Dimarco. Sin dai primi minuti i nerazzurri impongono il proprio gioco, creando diverse palle gol. Da sottolineare anche l’ottima prova di Stankovic, cresciuto proprio nel vivaio interista e più volte provvidenziale nel tenere in piedi il Venezia. La rete che stappa la partita arriva al 16′ e porta la firma di Darmian, autore di un facile tap-in a porta vuota (Stankovic aveva appena parato una bella conclusione di Lautaro). Terminano alte, invece, le successive conclusioni di Taremi e Carlos Augusto: poco insidiose anche le due punizioni battute da Asllani. Dall’altra parte, il Venezia compare in area avversaria solo al 28′, quando Bastoni deve intervenire per murare la conclusione di Pohjanpalo. In apertura di ripresa, però, l’Inter rischia subito la beffa e, al 50′, Sommer deve compiere un intervento miracoloso sul colpo di testa di Doumbia. Il Venezia tiene bene il campo, mentre la formazione ospite fallisce a più riprese il colpo del ko. Al 67′ il neoentrato Frattesi viene servito in profondità da Lautaro con un assist illuminante: l’italiano (al centro di diverse voci di mercato) si fa ipnotizzare da Stankovic. Lo scarso cinismo dei nerazzurri non viene punito nemmeno al 73′, quando Busio colpisce il palo a Sommer battuto. Il Venezia prende allora fiducia, mentre l’Inter soffre nel finale. L’ultimo brivido della partita è il tiro centrale di Pohjanpalo in pieno recupero, bloccato da Sommer per aprire la festa nerazzurra.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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