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Cronaca

Roma di rigore e in rimonta, vittoria per 2-1 a Udine

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UDINE (ITALPRESS) – La Roma passa 2-1 in rimonta al Bluenergy Stadium contro l’Udinese, nel match valido per la ventiduesima giornata del campionato di Serie A 2024/2025: decidono i rigori trasformati da Lorenzo Pellegrini e Artem Dovbyk. La partita inizia subito su buoni ritmi, ma dopo appena sette minuti mister Kosta Runjaic è costretto a effettuare il primo cambio in seguito all’infortunio di Tourè: al suo posto entra Kabasele. Al 14′ la compagine giallorossa, che schiera dal 1′ il nuovo acquisto Rensch, si ritaglia la prima occasione da rete con Mancini che, su assist di Pellegrini, va al tiro ma un rimpallo con Bijol favorisce l’uscita di Sava. L’Udinese risponde al 22′ creando una doppia occasione: prima Kabasele non riesce ad indirizzare di testa verso la porta, poi Bijol manca la deviazione vincente davanti a Svilar. Quattro minuti più tardi Rensch lascia partire un mancino velenoso, su cui è decisivo l’intervento di Sava. Al 27′ nasce una mischia nell’area di rigore bianconera e N’Dicka prova ad approfittarne, ma non inquadra lo specchio della porta. Alla mezz’ora Angelino va al cross per Pisilli che colpisce di testa ma manda a lato. Al 34′ arriva l’ennesima incornata da parte di un calciatore giallorosso, ma anche in questo caso N’Dicka non centra il bersaglio.
I friulani, dopo aver rischiato in più frangenti, trovano la rete del vantaggio al 38′ con Lorenzo Lucca che, sul calcio di punizione battuto da Lovric, scarica un bolide sotto la traversa. Il gol viene convalidato dopo un lungo check del Var, che porta all’assegnazione di 6′ di recupero. Durante questo lasso di tempo vengono annullate due marcature per fuorigioco: prima il tocco in spaccata di Lucca e poi il gran gol di Dovbyk. Si va, dunque, a riposo sul parziale di 1-0.
Nella ripresa la Roma conquista subito un calcio di rigore per un fallo di mano di Kabasele: al 50′ sul dischetto si presenta Lorenzo Pellegrini, che spiazza Sava e firma l’1-1. Gli uomini di Ranieri cercano di sfruttare il momento positivo e al 64′ ottengono un altro penalty per un fallo di Sava ai danni del neo-entrato El Shaarawy. Questa volta è Artem Dovbyk ad incaricarsi della battuta: l’ucraino non sbaglia e ribalta il punteggio. Runjaic prova a riorganizzare le idee della sua squadra attraverso le sostituzioni, ma i capitolini sembrano in grado di amministrare il loro vantaggio. Le chiare occasioni da gol latitano da entrambe le parti, ma l’Udinese tenta un assalto finale mettendo sotto pressione la retroguardia avversaria. Nonostante il forcing dei friulani, sono i ragazzi di Ranieri a sfiorare il gol nel recupero con una doppia occasione sotto porta di Shomurodov. Il risultato, però, non cambia: vince 2-1 la Roma e porta a casa una preziosa vittoria in trasferta che mancava dallo scorso 25 aprile, proprio contro i bianconeri.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Cronaca

Dazi, Tajani “La guerra commerciale non fa bene a nessuno”

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Una guerra commerciale in generale non fa bene a nessuno, in modo particolare a un Paese come il nostro che ha con l’export il 40% del proprio PIL. Il nostro interesse è che ci siano delle soluzioni positive e non azioni e reazioni in campo commerciale”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un punto stampa a Bruxelles. “Lavoreremo per raggiungere questo obiettivo, ne riparleremo in occasione del prossimo incontro con Rubio, l’ho invitato a Roma prima del vertice di Monaco dove ci rivedremo e affronteremo anche questo tema”, ha aggiunto.
“Le relazioni fra Stati Uniti e Italia sono sempre molto positive, uno dei punti principali della nostra politica estera è il rafforzamento delle relazioni transatlantiche – ha sottolineato Tajani -. Credo che grazie alle buone relazioni che ci sono con la nuova amministrazione americana, l’Italia possa essere un ponte per tutta l’Europa nel rafforzare le relazioni con Washington”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Lombardia, Lega avanza mozione contro burqa e niqab nei luoghi pubblici

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MILANO (ITALPRESS) – La Lega Lombarda ha avanzato una mozione che impegna la Giunta Regionale a sollecitare il Governo e il Parlamento ad adottare norme nazionali per vietare l’uso di burqa, niqab e altri indumenti simili nei luoghi pubblici, incluse le scuole. Alessandro Corbetta, capogruppo regionale della Lega, ha affermato: “Burqa e niqab sono strumenti di oppressione nei confronti della donna che non possiamo tollerare. Purtroppo assistiamo anche a posizioni politiche un pò accondiscendenti.” La mozione, la cui prima firmataria è la consigliera regionale Silvia Scurati, mira anche a estendere il divieto agli ambienti scolastici, con l’obiettivo di tutelare i minori e garantire un’integrazione più efficace. A tal proposito, Igor Iezzi, primo firmatario di una proposta normativa simile alla Camera dei Deputati, ha dichiarato: “Il burqa o il niqab impediscono alla donna di essere tale e sono indumenti legati alla costrizione e non alla libertà. Siamo in sintonia con la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che ha già legittimato legislazioni simili in Belgio e Francia.” Regione Lombardia, con la delibera X/4553 del 2015, ha introdotto il divieto di accesso a edifici pubblici per chi indossa indumenti che rendano difficile il riconoscimento del volto. Questa misura è stata motivata dall’esigenza di garantire la sicurezza in risposta a minacce terroristiche e di promuovere un ambiente civile fondato sulla riconoscibilità. La legittimità del provvedimento è stata confermata dalla Corte d’Appello di Milano e dal Tribunale di Milano, che hanno stabilito come, in situazioni di conflitto tra diritti, la tutela della sicurezza pubblica possa prevalere sulla libertà religiosa. Tuttavia, è stato sottolineato che tali misure devono essere applicate con equità, senza discriminazioni e nel rispetto della normativa italiana ed europea. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo si è espressa in più occasioni sulla questione, legittimando divieti di simboli religiosi visibili, inclusi il burqa e il niqab, in nome della neutralità dello spazio pubblico e della sicurezza. Recentemente, nel maggio 2024, la Corte ha sostenuto il diritto di vietare simboli religiosi a scuola, ribadendo che tali misure devono essere proporzionate e giustificate. Silvia Sardone, eurodeputata della Lega, ha sottolineato l’importanza di proteggere i minori: “Il velo islamico nelle scuole dell’infanzia e primaria non è una scelta libera e consapevole, è un simbolo di sottomissione che impedisce una vera integrazione. Troppe bambine sono costrette a indossarlo dai propri padri, anche quando non sono sviluppate fisicamente.” Sardone ha poi criticato l’indifferenza di alcune forze politiche, in particolare quelle di sinistra, verso il tema: “Dove sono le Schlein e le Boldrini, sempre pronte a parlare di patriarcato, ma silenziose di fronte a quello islamico?”. La mozione sarà discussa in occasione del prossimo consiglio regionale.(ITALPRESS).

Foto: ufficio stampa Lega Regione Lombardia

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Cronaca

Salvini “Clima politico insulta il fondamento del Giorno della Memoria”

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ROMA (ITALPRESS) – “Oggi il Giorno della Memoria rischia purtroppo di perdere il suo fondamentale significato davanti a un clima politico generale che ne insulta il fondamento. Come ha detto il presidente della Comunità ebraica di Milano, è vergognoso che la senatrice Liliana Segre, sopravvissuta ai campi di sterminio, debba andare in giro con la scorta temendo per la propria sicurezza. E’ insopportabile che l’ANPI abbia chiamato alla mobilitazione contro Israele. E’ terribile che studenti dell’Università di Roma abbiano dovuto denunciare il pericolo che corrono, se non tengono nascosta la loro identità e la propria cultura”. Lo scrive su X il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.
“Ormai da quando il mondo ha dovuto assistere all’attacco bestiale di Hamas ai kibbutz e al concerto di Nova, in cui la crudeltà di 1.200 assassini è stata perpetrata in nome di un antisemitismo genocida pari a quello del nazismo, si è assistito a un’ondata di antisemitismo senza pari dalla fine della seconda guerra mondiale – aggiunge Salvini -. La caccia all’ebreo per le strade di Amsterdam, le manifestazioni davanti alle sinagoghe, le persecuzioni di studenti ebrei nelle università, l’espulsione degli israeliani da eventi artistici e scientifici non può lasciarci indifferenti in questo 27 gennaio. Siamo di nuovo di fronte al mostro antisemita. Nella critica a Israele si è trovata la giustificazione per i peggiori sentimenti antiebraici, e le istituzioni ancora non hanno trovato una strada per contrastare questa realtà per me ripugnante”.
“Le istituzioni, tutte, devono individuare e punire chi discrimina, incita, pratica la minaccia, la violenza e il terrorismo contro gli Ebrei. Proprio per questo, lo scorso gennaio la Lega ha presentato (grazie all’aiuto dell’Unione Associazioni Italia-Israele) un disegno di legge per adottare concretamente in Italia le misure contro l’antisemitismo e la sua definizione in tutte le sue forme, come prevede la IHRA (International Holocaust Remembrance Alliance) – conclude Salvini -. Oggi, nel dire “never again”, l’intenzione deve essere questa: aggiornare le regole di convivenza civile e adattarle a questa nuova realtà, con severità e buonsenso, perchè mai più nel nostro Paese si affacci un odio che è già costato nei secoli troppe vite”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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