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Cronaca

Milano, presentata nuova edizione Miart. 179 gallerie da 30 paesi

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MILANO (ITALPRESS) – Oggi a Palazzo Marino è stata presentata da parte di FieraMilano la ventinovesima edizione di MiArt, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea che si svolgerà dal 4 al 6 aprile 2025 negli spazi di Allianz MiCo a Milano.
Sotto la direzione artistica di Nicola Ricciardi, MiArt 2025 conferma la propria centralità nel panorama europeo offrendo un bilanciamento tra specificità locale e internazionalità delle proposte: si contano infatti ben 179 gallerie provenienti da 30 paesi per un totale di oltre 100 anni di arte raccolti nello stesso luogo.
Distribuiti in tre sezioni – Established, Emergent, Portal – i progetti presenti a MiArt sono rappresentativi di un ventaglio temporale di opere d’arte particolarmente ampio che spazia dai capolavori del Primo e del Secondo Novecento alle opere legate alla più stretta attualità, da presentazioni dedicate al design d’autore a focus sui Maestri italiani che hanno plasmato la vivacità artistica di Milano e del Paese in generale.
“Among friends”, titolo e tema dell’edizione, riflette l’obiettivo di mettere a sistema quella rete di relazioni costruita negli anni, consolidando il proprio ruolo di riferimento nel contesto fieristico e culturale internazionale. In particolare vuole essere un omaggio all’artista Robert Rauschenberg a cento anni dalla nascita valorizzando i principi alla base del suo lavoro: apertura al mondo, interdisciplinarietà, impegno per il dialogo e collaborazione. Per il direttore artistico Ricciardi nell’edizione di quest’anno “abbiamo una quantità e una qualità di gallerie senza precedente. Abbiamo per la prima volta grandi ritorni internazionali, come Sadie Coles, Victoria Miro, Esther Shipper, ma anche una galleria come MASSIMODECARLO. Sembra banale, ma essendo la galleria più importante italiana, che non partecipava alla Fiera del 2019, il fatto che abbia deciso di tornare è per noi un segno che quello che stiamo costruendo è un progetto credibile e che dà fiducia in un momento difficile per il mercato dell’arte”.
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha sottolineato come “la cultura è e continua ad essere un importante attore economico. Nelle fatiche di vivere a volte nelle grandi città un motivo per cui si sta bene qui e si decide di vivere a Milano è questa proposta enorme dal punto di vista culturale”.
“MiArt e Art week nascono da collaborazione tra Comune e Fondazione Prada, Museo del Novecento, Pac, l’Hangar Bicocca Pirelli, mettendo tutte queste valenze insieme Milano vuole confermarsi epicentro di creatività in tutti i campi”, ha aggiunto il primo cittadino.
Proprio riguardo la Milano Art Week, in programma dall’1 al 6 aprile, oltre alla mostra su Robert Rauschenberg al Museo del Novecento e ai già citati progetti dedicati all’artista americano, ci sarà un calendario di opening, installazioni, mostre, eventi e incontri che accenderanno i riflettori sulla vivacità del sistema dell’arte milanese. Protagoniste della Milano Art Week saranno le principali istituzioni pubbliche e private tra cui PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Museo del Novecento, Palazzo Reale, MUDEC Museo delle Culture, musei del Castello Sforzesco, BASE Milano, Fondazione ICA Milano, Fondazione Luigi Rovati, Fondazione Prada, Fondazione Prada Osservatorio, Pirelli HangarBicocca, Triennale Milano.
“Siamo molto soddisfatti dei numeri: quasi 180 gallerie, di cui 40% che vengono dall’estero. Ma al di là dei numeri quantitativi è la qualità che ci sarà quest’anno e di cui siamo molto orgogliosi”, ha commentato il presidente di FieraMilano Carlo Bonomi sottolineando come “Milano si candidi ad essere un hub importante sul tema dell’arte, della cultura e io di quella che io chiamo economia della cultura: è importante preservare il patrimonio storico, artistico, culturale del nostro paese, ma possiamo anche utilizzarlo perchè sia fonte di progresso e di benessere”.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Miart

Cronaca

Cina, tra gennaio e ottobre ristrutturazioni in 25.100 comunità urbane

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PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – La Cina ha avviato progetti di ristrutturazione in 25.100 vecchie comunità residenziali urbane nei primi dieci mesi del 2025, proseguendo gli sforzi per rendere le città più vivibili, hanno mostrato giovedì i dati ufficiali.

Con 16 suddivisioni a livello provinciale che hanno raggiunto i loro obiettivi di ristrutturazione quest’anno, la cifra ha superato il traguardo nazionale annuale di ristrutturazione di 25.000 vecchie comunità residenziali urbane, secondo i dati del ministero dell’Edilizia Abitativa e dello Sviluppo Urbano-Rurale.

Dal 2019 al 2024, il Paese ha avviato progetti di ristrutturazione in circa 280.000 comunità di questo tipo, portando benefici a oltre 120 milioni di persone, secondo i dati.

Nello stesso periodo, sono state rinnovate e aggiornate condutture obsolete per una lunghezza complessiva di 360.000 chilometri, sono stati creati 3,87 milioni di posti auto e sono state costruite 78.000 strutture di servizio per l’assistenza agli anziani o ai bambini basate sulla comunità come parte di questi interventi.

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A luglio, la Conferenza centrale sul lavoro urbano ha affermato che il rinnovamento urbano dovrebbe essere una leva importante per ottimizzare le strutture urbane, trasformare i motori della crescita, migliorare la qualità della vita, promuovere lo sviluppo verde, preservare il patrimonio culturale e migliorare l’efficienza della governance.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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Cronaca

Ue, Meloni “Se vuole essere grande sia capace di difendersi da sola”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non parlerei di un incrinarsi dei rapporti tra Stati Uniti ed Europa. Penso che quello che c’è scritto in questo documento strategico dica – magari con toni più assertivi – qualcosa che nel dibattito tra Usa e Ue va avanti da molto tempo e penso che parli di quello che alcuni di noi hanno avuto il coraggio di definire molto tempo fa un processo storico inevitabile, cioè che l’Europa a un certo punto deve capire che se vuole essere grande deve essere capace di difendersi da sola e non può dipendere dagli altri”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Tg La7. “Quando tu appalti la sicurezza a qualcun altro devi sapere che c’è un prezzo da pagare. Gli americani decidono oggi come difendere i loro interessi perchè hanno la forza per farlo, credo che l’Europa debba fare la stessa cosa. Chiaramente ha un costo economico e produce una libertà politica”.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS)

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Cronaca

Oro Ceccon, argento Quadarella e bronzo Busa agli Europei in vasca corta

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LUBLINO (POLONIA) (ITALPRESS) – L’Italia cala il tris a Lublino: oro per Thomas Ceccon, argento per Simona Quadarella e bronzo per Michele Busa.
Per la prima volta nella storia degli Europei in vasca corta l’Italnuoto sale sul gradino più alto del podio nei 100 dorso grazie a Thomas Ceccon, che tocca per primo in 49″29, mentre chiude al quinto posto l’altro azzurro Lorenzo Mora. Una gara avvincente e piena di colpi di scena quella che va a prendersi il 24enne veneto che in avvio fa i conti con la partenza lanciata del rumeno Popescu, primo a metà gara, ma poi addirittura sesto (49″97) al traguardo. Ceccon tocca in testa ai 75 metri e poi stringe i denti per difendersi dagli attacchi del francese Mewen Tomac il quale si deve poi accontentare della medaglia d’argento in 49″46. “Sono venuto qui per vincere, per ora due gare due ori, quindi a posto e sono anche il primo italiano della spedizione a fare oro individuale”, rivenica con orgoglio. Arriva invece una medaglia d’argento per Simona Quadarella nella finale degli 800 stile libero. A Lublino si assiste a un testa a testa spettacolare tra la romana e la tedesca Isabel Gose con le due atlete che fanno gara a parte rispetto alle altre avversarie e sin dalle prime battute si portano ampiamente davanti. Il duello di fatto dura fino alla fine con Gose sempre davanti ma con Quadarella brava a non perdere mai terreno. Soltanto negli ultimi 100 metri la tedesca riesce a prendersi un leggero margine di vantaggio che le consente di arrivare al traguardo in scioltezza firmando pure il nuovo record dei campionati in 8’01″90. Per l’azzurra invece il crono di 8’03″00 vale, oltre al secondo posto, il primato italiano strappato ad Alessia Filippi. “Sono veramente contenta, non pensavo potessi migliorare così adesso, ho abbassato di quasi 5 secondi il mio personale – commenta soddisfatta – Forse ho preso tanta consapevolezza e sicuramente il lavoro che sto facendo mi sta facendo bene. Adesso tra stato fisico e mentale c’è un bel equilibrio”. Un’ultima vasca esemplare regala a Michele Busa la medaglia di bronzo nei 100 farfalla, beffando in volata il connazionale Simone Stefanì. Davanti a tutti, imprendibili, Maxime Grousset e Noe Ponti che danno spettacolo nel loro duello vinto per un solo centesimo dal francese Grousset, oro con record dei campionati in 48″10.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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