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Schlein “La destra non si batte inseguendola sul suo terreno”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’Europa è a un bivio: o è in grado di fare un passo avanti sull’unità, o sarà cancellata. Perchè non è un dato di fatto, va curata ogni giorno, e per affrontare un’offensiva cui non è affatto preparata la prima cosa che deve fare è superare il potere di veto e la regola dell’unanimità”. Lo dice la segretaria del Pd Elly Schlein in un’intervista al quotidiano La Repubblica.
Per Schlein “invece di subire la guerra commerciale dei dazi, dovremmo anticipare le mosse americane rilanciando un grande piano di investimenti comuni europeo. Il Next generation Eu spalmava 700 miliardi su quattro anni. Ci vorrebbe almeno ogni anno il doppio di quella cifra da investire in innovazione, per accompagnare la conversione digitale ed ecologica, con una vera politica industriale europea per sostenere la competizione energetica in alcuni settori”, prosegue.
“Se Meloni vuole aiutare l’Italia deve aiutare l’Europa a cambiare le regole, abbattere i veti e restare unita – aggiunge -. E’ invece rischioso far valere con Trump relazioni bilaterali. Se ogni Paese comincia a trattare per sè, è l’inizio della fine della forza che hal’Unione. Si fa presto a passare da prima della classe a strumento funzionale a un disegno di disgregazione”.
“A cena con gli altri leader progressisti ho posto questo problema: o reagiamo uniti, evitando di lasciare l’internazionalismo ai nazionalisti, o non potremo competere con gli uomini più ricchi del mondo che entrano con pesanti ingerenze nella politica europea. Quel che dobbiamo capire è che non sono imbattibili – spiega la leader del Pd -. In Italia lo abbiamo provato l’anno scorso in tre Regioni. Certo, non li battiamo rincorrendoli sul loro terreno, copiando le posizioni della destra sull’immigrazione o sulla sicurezza. Vinciamo quando li trasciniamo sul terreno su cui stanno più scomodi: la grande questione sociale. Salari bassi, precarietà alta, liste d’attesa lunghe in sanità, casa”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Schlein “Il problema non è dialogare con Trump, ma farlo a testa alta”

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ROMA (ITALPRESS) – “È evidente che i dazi di Trump rischiano di colpire soprattutto imprese e lavoratori italiani. Occorre sventare a tutti i costi una guerra commerciale che avrebbe esiti catastrofici sia a livello mondiale sia per un Paese come il nostro e ricostruire fiducia”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein, in un’intervista a Il Sole 24 Ore. Quanto alla visita della premier Meloni in Usa in missione dal presidente Trump, la segretaria dem osserva: “La premier si è impegnata ad aumentare la spesa militare e a far investire 10 miliardi alle imprese italiane negli Usa quando non ne ha trovato ancora uno per tutelare quelle colpite dai dazi ed evitare delocalizzazioni. In cambio pare abbia ottenuto una visita di Trump in Italia. Per ora non mi pare un gran bilancio. In generale il problema non è dialogare con Trump, ma farlo a testa alta”. 

 “La questione fondamentale è non dare a Trump l’idea che possa trattare in bilaterale con ciascun Paese, che è quello che vorrebbe per indebolire l’Unione europea. L’Europa deve essere unita e compatta in questo negoziato e deve essere pronta a colpire dove fa più male, ossia le big tech americane che sostengono Trump. L’attuale presidente è un nostro avversario politico ma questo non significa rinunciare al fondamentale rapporto con gli Stati Uniti. Bisogna dunque negoziare fino all’ultimo minuto utile, e farlo con la consapevolezza di essere un mercato di 500 milioni di persone, la seconda potenza commerciale al mondo e la terza in termini di Pil”.

Schlein chiosa: “Le nostre proposte sono pronte e sono a disposizione delle parti politiche. Siamo sempre disponibili a collaborare su queste grandi questioni nell’interesse del Paese, ma a differenza di quanto avvenuto altrove in Europa il governo Meloni non ci ha ancora convocato per discutere”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Per il 65% degli italiani l’Europa deve puntare all’indipendenza tecnologica dagli Usa

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ROMA (ITALPRESS) – Continuano i tira e molla del Presidente Donald Trump sui dazi applicati ai prodotti importati negli Stati Uniti e provenienti da altri Paesi del mondo. Una situazione che sta turbando sia la politica internazionale sia le borse e l’economia mondiale. Nei giorni scorsi, dopo le contro tariffe applicate dalla Cina, Trump ha sospeso momentaneamente l’applicazione dei dazi sui prodotti hi-tech.

Infatti sono numerosi i brand americani che hanno delocalizzato la produzione in paesi come Cina e Vietnam e che, quindi, rischiavano di subire i dazi “reciproci” applicati da USA e Cina. Una decisione, però, che sembra essere solo momentanea e che si potrà ripresentare tra qualche mese. In uno scenario di questo tipo, i vari Paesi iniziano a porsi delle domande e formulare proposte per affrontare questa situazione.

Nello specifico dei beni tecnologici, due terzi della popolazione italiana, il 65,3%, sarebbe favorevole a puntare su un’indipendenza tecnologica dagli Stati Uniti e ritiene giusto che l’Europa investa più risorse nella ricerca e sviluppo di questo settore. Dello stesso parere anche i cittadini degli altri paesi europei, con punte di condivisione che toccano 3/4 della popolazione in Paesi come Francia e Spagna. Dati Euromedia Research – Realizzato il 07/04/2025 con metodologia CATI/CAWI su un campione di 1.000 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne.

– foto Euromedia Research –

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Notte tranquilla per Mattarella dopo l’intervento per il pacemaker

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ROMA (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato ricoverato ieri per un intervento programmato di impianto di pacemaker, dopo aver completato gli impegni previsti in agenda per la giornata di ieri. L’intervento è stato effettuato alle ore 20. Al termine dell’intervento il presidente è rientrato nel reparto di cardiologia dove ha trascorso una notte tranquilla. E’ totalmente asintomatico e in condizioni cliniche stabili. Lo riferiscono fonti del Quirinale.

In una nota l’ospedale Santo Spirito di Roma conferma che Mattarella “è stato ricoverato per un intervento programmato di impianto di pacemaker dopo aver completato gli impegni previsti in agenda per la giornata di ieri. L’intervento è stato effettuato alle ore 20.00. Al termine dell’intervento il Signor Presidente è rientrato nel reparto di cardiologia dove ha trascorso una notte tranquilla. È asintomatico e in condizioni cliniche stabili”

– Foto di repertorio ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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