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Final Eight di basket a Torino, +7% di biglietti venduti

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TORINO (ITALPRESS) – “Rispetto allo scorso anno abbiamo venduto il 7% in più di biglietti”. E’ il dato positivo annunciato da Umberto Gandini, presidente della Lega Basket Serie A, durante la presentazione della nuova edizione delle Final Eight, che per il terzo anno consecutivo si svolgeranno a Torino, nella cornice dell’Inalpi Arena, dal 12 al 16 febbraio. Numeri che sorridono, se si tiene conto anche dei quasi 38 mila tagliandi venduti: domenica 16 febbraio, giornata delle finali maschili e femminili, è già andata sold out, mentre sono stati staccati più di 6 mila biglietti per le semifinali. Le otto squadre che si contenderanno la 49° Coppa Italia della storia sono Germani Brescia, Trapani Shark, Dolomiti Energia Trentino, Virtus Segafredo Bologna, EA7 Emporio Armani Milano, UNAHOTELS Reggio Emilia, Pallacanestro Trieste e Bertram Derthona Tortona. Anche quest’anno è stata confermata la Frecciarossa Final Four di Lega Basket femminile, che disputerà le semifinali venerdì 14 e la finalissima domenica 16 alle ore 12,30. Il presidente Gandini si è sbilanciato anche sulla riconferma dell’evento sotto la Mole: “Le premesse ci sono, dipende tantissimo dal sostegno che le istituzioni vorranno darci, noi siamo ben felici di continuare e di avere la possibilità di portare a Torino la 50 esima Coppa Italia nel 2026 – ha detto – Una struttura come l’Inalpi Arena è fondamentale, non ce ne sono tantissime in Italia, questa è sicuramente la più moderna ed è anche allenata a ospitare eventi di questo livello, fin dalle Olimpiadi del 2006. L’impiantistica in Italia è un problema, prossimamente inaugureremo la nuova cittadella dello sport a Tortona. E’ molto importante fare questo, altrimenti i grandi eventi non passeranno da noi”.
Per l’edizione 2025 della Frecciarossa Final Eight, realizzata anche grazie al contributo del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, la Lega Basket Serie A dedicherà uno spazio nel foyer dell’Inalpi Arena per la diffusione di una serie di attività extracampo come la promozione della Carta Giovani Nazionale, la piattaforma Giovani2030 e altre iniziative che si integrano con le attività sportive e di engagement della manifestazione. “L’impatto socio-economico di eventi di questo tipo è pregevole, basti pensare che ogni euro speso genera un indotto pari a 5 volte tanto – spiega Flavio Siniscalchi, Capo Dipartimento per lo Sport – Se riusciremo ad aumentare il numero di coloro che intraprenderanno un’attività sportiva sarà anche grazie alla possibilità di avere strutture capaci di accogliere un sempre crescente numero di spettatori e in cui svolgere questa disciplina, con l’apertura di 100 nuovi playground da costruire su tutto il territorio nazionale”. Una novità di quest’anno è che, sui campi previsti nel foyer, saranno disputate gare di Baskin, vale a dire di “BasketIntegrato” con maschi e femmine, disabili e normodotati, per compiere un momento di vera integrazione grazie allo sport.
La Frecciarossa Final Eight per il terzo anno consecutivo sosterrà il lavoro di cura e ricerca sul cancro dell’Istituto di Candiolo-IRCCS, rilanciando “Una tripla per Candiolo”: per ogni canestro realizzato durante il torneo, Lega Basket effettua una donazione di 100 euro, a favore del quotidiano lavoro dei medici e ricercatori dell’Istituto di Candiolo – IRCCS. “Se andiamo a vedere quello che è successo nelle ultime due edizioni, ci dobbiamo aspettare ancor più entusiasmo e divertimento, considerando anche l’equilibrio che c’è fra le squadre in campionato, dove abbiamo Milano e la Virtus Bologna che per il momento non la fanno da padrone. Ci aspettiamo grandi sorprese in questa edizione” ha detto Carlton Myers, testimonial di questa terza edizione torinese delle Final Eight.
– foto xn3/Italpress –
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Investimenti, stadi e sogni: il Marocco pronto ad accogliere la Coppa d’Africa

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di Giorgio La Bruzzo

PALERMO (ITALPRESS) – Una generazione d’oro per spezzare la maledizione, con alle spalle un popolo pronto a spingere i suoi eroi verso il traguardo. Ma non solo: stadi rinnovati, infrastrutture sempre più moderne e un evento che rappresenta più di un test verso lo storico appuntamento del 2030. In Marocco è ormai agli sgoccioli il conto alla rovescia per la 35esima edizione della Coppa d’Africa, in programma dal 21 dicembre al 18 gennaio, con sei città (Agadir, Casablanca, Fez, Marrakech, Rabat e Tangeri) e nove impianti (di cui tre nelle capitale) pronti ad accogliere un fiume di persone.

“Ad oggi abbiamo venduto oltre un milione di biglietti – rivela all’Agenzia Italpress Omar Khyari, advisor del presidente della Federcalcio marocchina Fouzi Lekjaa – Il 30% di queste vendite proviene dall’estero. Sulla base di questi dati, possiamo aspettarci un totale superiore a 400.000 presenze. Le proiezioni attuali, che includono anche coloro che viaggeranno per le festività di fine anno, indicano che un milione di turisti visiterà il nostro Paese. Come ci stiamo preparando? Con la leggendaria ospitalità per cui i marocchini sono conosciuti. I nostri nove stadi offrono tutto il comfort necessario, così come le otto fan zone ufficiali”.

Il governo ha deciso di fare le cose in grande, ritoccando gli stadi (quello di Tangeri aveva già avuto un primo restyling nel 2020 e un’ulteriore ristrutturazione è stata conclusa a settembre) e intervenendo anche sui collegamenti, dall’espansione del Tanger Med alla linea ferroviaria ad alta velocità che entro il 2030 dovrebbe allungarsi fino a Marrakech. Perchè fra cinque anni c’è un altro grande appuntamento: i Mondiali, che il Paese co-organizzerà assieme a Spagna e Portogallo, oltre ad alcune gare in Sudamerica. “La Coppa d’Africa sarà una celebrazione per tutta l’Africa ma servirà anche come fondamentale prova generale per il Mondiale 2030 – conferma Khyari – Continueremo a perfezionare le nostre infrastrutture”.

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Anche perchè il torneo che sta per cominciare rappresenta pure un importante motore di crescita economica. “Si prevede che genererà un immediato impulso finanziario, grazie all’enorme afflusso di tifosi. Gli esperti stimano entrate aggiuntive comprese tra i 5 e i 12 miliardi di dirham (fra i 460 milioni e oltre un miliardo di euro, ndr)”. Per quanto riguarda il campo, la squadra di casa è la favorita numero uno anche se c’è da sciogliere il nodo Hakimi, impegnato in una corsa contro il tempo per recuperare dall’infortunio alla caviglia.

I Leoni dell’Atlante stanno vivendo il momento migliore della loro storia, e non solo per l’incredibile semifinale raggiunta nel 2022 in Qatar: gli uomini di Regragui – prima nazionale africana a qualificarsi per la Coppa del Mondo del prossimo anno – hanno qualità e talento e da tempo hanno messo nel mirino una Coppa vinta soltanto in un’occasione (1976) e poi sfiorata nel 2004, nella finale persa contro la Tunisia. Vincere davanti al proprio pubblico sarebbe la classica ciliegina sulla torta per un movimento in crescita su tutti i fronti, come dimostrano anche il bronzo olimpico di Parigi con l’Under 23 e i recenti successi al Mondiale Under 17 e nella Coppa Araba.

Ma la concorrenza non manca, dai campioni uscenti della Costa d’Avorio all’Egitto di un Salah in cerca di riscatto dopo la rottura col Liverpool, passando per chi sarà protagonista la prossima estate in America (Algeria, Senegal, Sudafrica e Tunisia mentre non si sono qualificati Ghana e la rivelazione Capo Verde), chi spera ancora (Congo) e chi invece, costretto a fare da spettatore ai Mondiali 2026, vede nella Coppa d’Africa l’occasione per mitigare l’amarezza, come la Nigeria di Osimhen e Lookman o il Camerun di Mbeumo.

“Il Marocco ha ormai consolidato il proprio posto tra le migliori nazionali nel ranking Fifa – chiosa Khyari – I risultati raggiunti ci spingono a mantenere i più alti standard di eccellenza. Ma sebbene la nostra nazionale si presenti come la favorita sulla carta, si impegnerà a confermare questo status con ambizione e umiltà. Ci sono altre nazioni che possiedono il talento necessario per avere successo, inclusi i campioni in carica della Costa d’Avorio, Egitto, Nigeria, Senegal e i nostri vicini Algeria e Tunisia. E ancora, squadre temibili come Camerun, Repubblica Democratica del Congo e Burkina Faso”. Ma il tempo dei pronostici è finito: da domani parla il campo.

– foto glb/Italpress –

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Ranieri “Ho ancora tanti sogni da realizzare, ma bisogna lavorare duramente”

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ROMA (ITALPRESS) – “I sogni ci sono sempre, perché smettere di sognare vuol dire aver chiuso. Io ho ancora tanti sogni da realizzare, ma bisogna lavorare duramente per raggiungerli”. Lo ha detto il senior advisor della Roma, Claudio Ranieri a margine della cerimonia di consegna dei Premio ASI Sport & Cultura al Salone d’Onore del Coni. Il 2025 è stato speciale per il tecnico romano, capace di risollevare la squadra giallorossa e di portarla ad un passo dalla zona Champions: “Ho avuto la fortuna di avere dei ragazzi d’oro, dietro a noi abbiamo avuto sempre 60mila persone. L’avevo detto quando sono arrivato: da solo non ce la faccio, ho bisogno dell’aiuto di tutti. E i tifosi ci sono stati dietro, ci hanno spinto e sostenuto”. Sul premio ‘Italiani nel mondo’: “Significa tanto, mi inorgoglisce essere un italiano che si è fatto apprezzare. Ma oggi ci sono anche tanti altri campioni che hanno fatto la storia dell’Italia all’estero”.

– foto IPA Agency –

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Minnesota ferma OKC nella notte Nba, Boston vince su Miami

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ROMA (ITALPRESS) – Prosegue la regular season di Nba. Oklahoma cade in trasferta contro Minnesota: 112-107 per i Timberwolves, che infliggono ai Thunder la terza sconfitta stagionale, dopo quelle contro Portland e San Antonio. Solido Anthony Edwards con 26 punti e 12 rimbalzi, Julius Randle contribuisce alla causa con 19 punti e 8 rimbalzi, mentre Donte DiVincenzo ne mette 15 con 4 rimbalzi in 31 minuti sul parquet. Okc ko nonostante l’ennesimo trentello di Shai Gilgeous-Alexander, alla sirena con 35 punti, 5 rimbalzi e 7 assist. Serate non brillanti al tiro per Jalen Williams (17 punti) e Chet Holmgren (14 punti). Boston batte Miami in casa 129-116. Derrick White e Jaylen Brown trascinano i Celtics rispettivamente con 33 e 30 punti. Per gli Heat, 30 minuti in campo per Simone Fontecchio, che chiude con 12 punti, 2 rimbalzi e 4 assist. San Antonio domina ad Atlanta. 126-98 per gli Spurs, grazie ai 26 punti con 12 rimbalzi di Victor Wembanyama.

Cleveland ko in casa contro Chicago. 136-125 per i Bulls con protagonisti Matas Buzelis e Nikola Vucevic, entrambi con 24 punti. Terzo ko in fila per i Cavs, nonostante i 35 di Darius Garland. Philadelphia corsara al Madison Square Garden. 116-107 per i 76ers sui Knicks con 30 punti del solito Tyrese Maxey.

– foto IPA Agency –

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